Scusate, è il primo topic che apro, mi sono iscritta da pochi giorni e spero di non aprire un post doppio, nel caso chiedo scusa, anche perchè mi rendo conto che è un argomento un po' banale, ma sono qui che arranco in preda alla mia personale angoscia e cerco risposte.
Ho sempre pensato che il dolore potesse essere un'opportunità. Ho cercato di fregarlo da sempre, di sfidarlo, di pensare che sarei uscita più forte che mai.
Ho peccato di presunzione forse, ma non è dalla presunzione che era mossa la mia visione delle cose, piuttosto dalla disperazione. Se non hai una speranza, se non vedi un domani, ti concentri sul qui e ora, sulla tua lotta contro il dolore e ti preoccupi solo di vincerla.
Per l'ennesima volta la vita mi ha dato una bastonata in testa, e le mie ferite si sono spalancate tutte, e mi dibatto come posseduta dal male, avrei voglia di chiamare un'esorcista. La mia psi dice che sono bravissima, che sono un drago, mi incoraggia, ma è una carezza sulla testa di una persona che sta agonizzando... Lontana, un sollievo del tutto momentaneo.
Non so più se il dolore abbia un senso, forse un pochettino, ma adesso basta. Ho capito, e se non ho capito allora non voglio capire e non voglio più imparare nulla dal dolore, questa lezione non l'ho chiesta, non voglio più lezioni...
Questa ultima crisi dura da 4 mesi ormai ininterrottamente. E ogni giorno è peggio, mi passa la voglia di uscire, di vedere gente, non ho uno scopo, non so nemmeno perchè sto continuando a soffrire, non per scelta chiaramente, non mi interessa neanche più, nulla è bello, non sento nulla, baci, carezze, incoraggiamenti, come ho detto troppo dolore, attutisce qualsiasi altra percezione.
Io vorrei solo sapere perché. Che senso ha vivere una vita del genere.
E detesto quando mi dicono che sono forte, che ho superato sempre tutto, o mi fanno mille complimenti, me ne frego, non me ne faccio nulla, vorrei solo staccare la spina e non sentire più nulla perchè a conti fatti, la vita mi ha tolto più che dato.
Spero di non avervi depresso col mio sfogo, e se vi va di dirmi il senso che avete dato al vostro dolore, cercherò di prendervi ad esempio.