Come mi era stato anticipato un paio di settimane fa, il mio capo ha ufficializzato oggi che intende promuovermi di ruolo. Praticamente in modo graduale e non immediato, uscirei dalla turnistica H24, stabilendomi sull'orario 9-18 in qualità di "secondo" coordinatore" (abbiamo già un coordinatore tecnico a cui facciamo capo, che però non gestisce tutta una serie di competenze per le quali hanno stabilito che io sarei adatto).
Tralasciando l'inevitabile ansia da "ma posso davvero farcela"? Io non ho ho mai coordinato un bel niente, figurati un team di persone.
Parte delle quali tra l'altro mi odieranno a morte (ho già avuto a che fare con il primo di questi musoni oggi), perché qui c'è il rovescio della medaglia che mi cruccia:
Essenzialmente senza volerlo in quanto non ho chiesto io questo ruolo (ma molto onestamente l'ho accettato senza riserve, soprattutto per salutare per sempre questo stile di vita da turnista che mi costa periodi di insonnia insopportabili), ho scavalcato la bellezza di 5 colleghi che sono in questo presidio informatico da molto più tempo di me. E ho già avuto un'assaggio dell'inevitabile astio che si è creato.
Se c'è una cosa che non ho mai dovuto gestire in quanto mediamente ultima ruota del carro nella vita in generale, è l'invidia altrui. A parte un grosso litigio alle superiori con un capoclasse non ho mai dovuto fronteggiare situazioni in cui qualcuno si sentisse osteggiato dalla mia persona (e in quel frangente la persona coinvolta aveva un che di psicotico e paranoico nei miei confronti). Non ho proprio idea di cosa fare, ho meditato anche a una possibile chiacchierata con i colleghi (indire una sorta di riunione privata) ma non me la sento granché. Temo che finirei per propinare una serie di banalità senza risolvere molto se non rendermi anche falso e vagamente incapace di comunicare (ottimo inizio come loro coordinatore tra l'altro..) ai loro occhi.
Alla fine sono stato scelto perché, a detta del mio capo, ho ottime capacità di stesura scritta e di sintesi (parte grossa del ruolo sarà redarre e bilanciare documenti sulle procedure operative che poi i miei ex colleghi applicheranno a livello pratico), e mi sono dimostrato abbastanza intuitivo e attento alla gestione di situazioni critiche. Però non penso sia stata valutata granché la mia scarsa capacità comunicativa e il mio carattere schivo.
Mi chiedo se sarò all'altezza ma soprattutto, non so come gestire eventuali ripercussioni nei rapporti con i colleghi (con i quali tra l'altro ho intrapreso alcun rapporto interpersonale extra-lavorativo in questi 19 mesi, quindi non posso sfruttare nemmeno eventuali simpatie costruite in altri contesti).
Qualche consiglio