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29-03-2021, 14:01
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#1
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Esperto
Qui dal: May 2017
Ubicazione: Anchorhead
Messaggi: 672
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Premessa Skippabile:
Io tendenzialmente sto meglio da solo che con gli altri, e anche quando sto con gli altri(tipo a lavoro) tendenzialmente penso alle mie cose, a quello che ho da fare e faccio tutto cercando di interagire il minimo possibile con altri esseri umani.
Ma non è una cosa attiva, è una cosa che mi viene naturale, stare in disparte.
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Viviamo in un mondo in cui se hai i soldi, di poco altro si ha bisogno, tutto è comprabile, e molto cose ci si possono permettere con uno stipendio standard.
La solitudine non è più un problema di vita o di morte come lo poteva essere 100 anni fa.
Il problema della solitudine non è certamente il fatto di avere bisogno di persone dal punto di vista pratico.
E anche dal punto di vista emotivo è una cosa di base per essere adulti funzionanti l'accettare di avere momenti di solitudine, di fare le cose da soli, di non avere bisogno di persone che confermino continuamente il tuo valore dicendo di volerti bene.
Ma pure raggiunta l'indipendenza emotiva(io non sento tutto questo bisogno di essere apprezzato e amato)
Rimane la noia e l'insignificanza della propria vita(guardando indietro uno cos'ha vissuto se non ha condiviso niente?).
Ma soprattutto il problema grande è la noia, perché è nel presente.
Senza gli altri cosa resta? Stare un po' al pc, fare una passeggiata, guardare una serie?
Ecco io mi sono strafracassato le palle di fare queste cose.
In un certo senso ho bisogno degli altri per dare una svolta alla monotonia della mia vita.
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29-03-2021, 14:47
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#2
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Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,748
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Sono d'accordo. Anche per me il problema più grande della solitudine è la noia. La solitudine infatti la sento maggiormente nel fine settimana quando non lavoro e ho tanto tempo libero. É quando non hai niente da fare che senti il bisogno di avere qualcuno accanto. Mi rendo conto che detta così è un po' brutta ma per me è questa la verità. Se sono impegnata in qualcosa non sento il bisogno di avere nessuno accanto, anzi, preferisco proprio stare sola.
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29-03-2021, 14:59
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#3
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Intermedio
Qui dal: Feb 2021
Messaggi: 132
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Per quanto mi riguarda è l'esatto contrario. Quando sono solo riesco a distrarmi, ad impegnarmi in altro. Se dovesse capitare di annoiarmi, lo preferisco di gran lunga alla sofferenza dell'esposizione sociale.
Quando sono con gli altri, invece, vengo esposto a tutte quelle cose che mi portano a rimuginare, ad arrabbiarmi, provo disagio, faccio fatica ad interagire (anche perchè, spesse volte, non ho proprio nulla in comune con gli altri, che hanno un vissuto e un pensiero così diverso dal mio), mi sento un pesce fuor d'acqua..Insomma, è in mezzo agli altri che mi sento veramente solo.
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29-03-2021, 15:50
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#4
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Io sento disagio a stare con gli altri, ho sempre avuto questo problema, anche a 17 anni. I motivi sono i soliti, fobia, evitamento, disturbo schizoide, ansia, apatia...
Però non sono molto d'accordo che il problema della solitudine è solo la noia perché il resto delle cose uno le compra.
Anche io su tantissimi aspetti mi sembra di sentirmi meglio da solo perché con gli altri mi sento un pesce fur d'acqua, però se si riflette, alla lunga, negli anni, si finisce inesorabilmente come degli eremiti, completamente tagliati fuori da tutto e da tutti. Finché ci sono i genitori si ha la sensazione di avere un rifugio, un piccolo porto dove ancorarsi nel mare in tempesta...
Ma quando poi non ci sarà più nessuno, che saremo soli, stai male sei solo, ti viene qualcosa sei solo,non ci saranno più nemmeno genitori o nonni per chi li ha ancora adesso ovviamente, non ci saranno più sorelle o fratelli, o c'è chi non li ha proprio. Nessun amico, nessuna persona vicina anche in momenti drammatici o difficili.
La differenza è che le persone senza una non vita sociale come invece l'abbiamo noi, avranno sempre qualcuno accanto, nei momenti belli, nei momenti brutti, avranno sempre qualcuno. E in caso di momenti davvero difficili loro, pur stando male, affronteranno meglio le difficoltà anche emotive, sapendo che al loro fianco c'è qualcuno che li stima e vuole loro bene.
Con questo non voglio assolutamente dire che per egoismo voglio, vogliamo una persona solo per non essere da soli un domani.
Semplicemente sto dicendo che le cose stanno così, è un dato oggettivo.
Per questo motivo non sono d'accordo con chi dice che la solitudine è solo un problema di noia.
Purtroppo non è così.
Con in soldi puoi anche comprare mezzo mondo, ma se sei tagliato fuori da tutto, più avanti la cosa è veramente pesante a livello psicologico, coi soldi non puoi comprare gli anni vuoti vissuti in isolamento, lontano da tu tutto e da tutti.
Non puoi acquistare la vita che non hai vissuto.
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29-03-2021, 16:03
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#5
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Intermedio
Qui dal: Feb 2021
Messaggi: 132
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
La differenza è che le persone senza una non vita sociale come invece l'abbiamo noi, avranno sempre qualcuno accanto, nei momenti belli, nei momenti brutti, avranno sempre qualcuno. E in caso di momenti davvero difficili loro, pur stando male, affronteranno meglio le difficoltà anche emotive, sapendo che al loro fianco c'è qualcuno che li stima e vuole loro bene.
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E non solo..alcune volte ricevono anche aiuti pratici. Infatti è questo il vero problema della solitudine: che quando avrai un problema, di qualsiasi tipo, te la dovrai cavare sempre da solo, senza l'aiuto di nessuno, senza un appoggio morale, senza l'aggancio, senza il prezzo di favore o un occhio di riguardo e via dicendo.
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29-03-2021, 16:12
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,745
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Condivido tutto, solo che l'aspetto emotivo per me conta molto, non è solo questione di noia, è questione (per me meglio dirlo) di vita.
Non ha senso alla fine avere tutti i miliardi e possedimenti del mondo, se non hai nessuna persona cara.
Poi che non sia facile trovare qualcuno di cui ne vale la pena... Anche questo è vero, ma è un altro discorso.
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29-03-2021, 16:20
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#7
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
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Quote:
Originariamente inviata da Impasse
E non solo..alcune volte ricevono anche aiuti pratici. Infatti è questo il vero problema della solitudine: che quando avrai un problema, di qualsiasi tipo, te la dovrai cavare sempre da solo, senza l'aiuto di nessuno, senza un appoggio morale, senza l'aggancio, senza il prezzo di favore o un occhio di riguardo e via dicendo.
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Pensa che a volte capita pure che siano le persone a te più vicine a buttarti giù definitivamente nei momenti difficili.
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29-03-2021, 16:23
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#8
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 539
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Anche per me la noia è l'ultimo dei problemi della solitudine e, forse perchè la mia è una solitudine sentimentale, pur avendo amici che ci tengono a me mi sento solo.
Lo so "chi ha il pane non ha i denti" direte voi, ma la realtà è che di questi amici nessuno riesce davvero a comprendermi, e anche quando gli parlo di alcune mie problematiche, sebbene non chieda soluzioni ma solo comprensione, ottengo solo risposte banali se non, nel caso peggiore, consigli assolutamente al di fuori della mia portata.
E questo essere incompreso mi fa sentire ancora più solo...
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29-03-2021, 18:05
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#9
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Intermedio
Qui dal: May 2018
Messaggi: 136
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Per come la vivo io, se sei da solo la noia la puoi risolvere seguendo degli hobby e interessi.
Al contrario la noia spesso mi è venuta ad ascoltare i discorsi di certa gente, e non avendo nulla da dire loro, ero costretto ad ascoltare senza poterci fare nulla.
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29-03-2021, 18:26
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#10
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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La noia e l anedonia sono orribili..
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29-03-2021, 18:44
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#11
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,300
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Il problema principale della solitudine per me è la noia, e ne ho scritto tanto nel forum.
Facile dire che, senza rapporti sociali, si ha il tempo per coltivare degli interessi, ma che senso hanno degli interessi portati avanti in maniera completamente solitaria?
Per me gli interessi, le passioni, anche i meri passatempi, hanno valore solo se riesco a condividerli con gli altri, a comunicare le sensazioni che mi portano, i traguardi che raggiungo nel coltivarli.
In passato riuscivo a farlo, ma più l'isolamento s'è rafforzato e meno mi accade e tutto allora si svuota di senso, è solo un lento trascinarsi in avanti cercando in qualche modo disperato di riempire le ore del giorno che, al di fuori del lavoro, risultano completamente vuote. Un lento trascinarsi perché quello che faccio si rivela vano e privo di una direzione.
Una situazione di solipsismo psicologico è deleteria.
Per me la noia è un vero assassino della vitalità, in un circolo vizioso che si autoalimenta: la noia porta all'apatia che porta a ulteriore noia e così via.
Solo ricostruendomi una rete sociale decente potrei uscirne, ma so bene, considerati gli esiti passati, che forse non riuscirò mai più a farcela.
E allora mi adatto, cerco di adattarmi in una lotta quotidiana contro la noia...
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29-03-2021, 20:29
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#12
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 178
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La penso pure io così. Prima mi piaceva proprio stare da solo e traevo divertimento da tutto quello che potevo fare tra le quattro mura di casa. Ma da molti anni ormai è subentrato il "tedio esistenziale", non riesco più a sollazzarmi come prima con i miei passatempi solitari e sento il bisogno di avere compagnia, di affetti. L'unica cosa che mi fa stare meglio è tenermi occupato: lavorare, studiare, fare le faccende domestiche...
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29-03-2021, 20:58
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#13
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Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,302
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La noia é forse il male minore, la solitudine riduce una persona ad una larva, passa la voglia di fare tutto.
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29-03-2021, 21:05
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#14
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 1,850
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si anche io l'ho sempre pensata così...da soli purtroppo non si va da nessuna parte se si intende dare una svolta al piattume della propria vita...!!
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29-03-2021, 21:33
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#15
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Intermedio
Qui dal: Feb 2021
Messaggi: 132
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Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2
Pensa che a volte capita pure che siano le persone a te più vicine a buttarti giù definitivamente nei momenti difficili.
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Certo (ne so qualcosa), a quel punto meglio soli che male accompagnati. Ma, ovviamente, mi riferivo a tutt'altro tipo di persone.
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29-03-2021, 22:24
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#16
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Il rapporto tra la necessità di aprirsi agli altri e quella di addentrarsi in sè stessi è sempre un equilibrio complicato.
Di noia personalmente non ne provo, ma forse ho modi per condividere cose che faccio, che magari do per scontati ma ci sono.
La dinamica che permette di dare un significato alle cose anche quando le si fa da soli è sempre una via tormentata, l'essere umano non è nato per stare da solo, è un animale sociale. Ma tutti gli esseri umani devono affrontare una ricerca di equilibrio tra l'aprirsi e il chiudersi, chi in un modo chi in un altro.
In fondo, anche lo scrivere su questo stesso forum può rappresentare un frammento di socialità, che non sottovaluterei.
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29-03-2021, 23:11
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#17
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Ho sempre avuto difficoltà sia nel fare cose condivise con altri tanto nell'entrare in conversazioni in cui ci sono più di tre persona.
La solitudine diventa noia è vero, ma l'amara verità è che le persone mi annoiano ancora più facilmente. Non ho l'istinto naturale per la socializzazione ne tantomeno la necessità di stare nel branco per avere quel senso di appartenenza e protezione. Ogni qual volta accadeva che potessi far parte di qualcosa era più forte il disagio e il senso di oppressione rispetto al piacere di condividere cose.
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29-03-2021, 23:45
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#18
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Ho sempre avuto difficoltà sia nel fare cose condivise con altri tanto nell'entrare in conversazioni in cui ci sono più di tre persona.
La solitudine diventa noia è vero, ma l'amara verità è che le persone mi annoiano ancora più facilmente. Non ho l'istinto naturale per la socializzazione ne tantomeno la necessità di stare nel branco per avere quel senso di appartenenza e protezione. Ogni qual volta accadeva che potessi far parte di qualcosa era più forte il disagio e il senso di oppressione rispetto al piacere di condividere cose.
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Situazione identica
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30-03-2021, 14:00
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#19
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,265
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Io pur avendo poca vita sociale non trovo la compagnia degli altri sempre stimolante, dipende dalle persone con cui mi rapporto.
Se mi rapporto con persone che sono anni luce distanti da me come vissuti, che non comprendono gli altri o che non ti ascoltano, la solitudine e la noia le provo lo stesso.
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
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30-03-2021, 14:21
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#20
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
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Anche per chi sta bene da solo , con i propri interessi e con i propri pensieri comunque un minimo di contatto umano serve sempre , avere un amico è importante a mio parere , a volte un rapporto umano positivo e sincero da un senso anche alla propria vita
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