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Vecchio 03-10-2022, 11:16   #1
Esperto
 

In questo periodo sto pensando molto a questo aspetto della mia vita.
Non credo di essere mai stata una persona ossessionata da queste cose. Non ho mai sentito la necessità o ricercato direttamente qualcuno con cui poter aprire una conoscenza, con l'intento di farlo diventare qualcosa di più. Ho sempre vissuto il momento, senza farmi tanti problemi. Ed in generale cerco di carpire il positivo dalla persona che mi sta accanto. È sempre stato così.
Anche se si trattava di caratteri e vissuti, molto distanti dal mio.
E forse è qui che ho sempre sbagliato ....
Sono consapevole di essere una persona con un background particolare, che inevitabilmente mi ha in qualche modo influenzato negativamente o positivamente ( dipende dai punti di vista ).
L'assenza di esperienze relazionali fà sicuramente male, ci credo e lo capisco. Ma penso che anche la consapevolezza di avere una difficoltà obbiettiva ad interfacciarsi con persone che ti capiscono (veramente) poiché accumunate da un vissuto difficile o simile al mio.
Indipendentemente da tutto, mi sento sempre un pesce fuor d'acqua, in qualsiasi luogo o contesto.
Anche su questo forum a volte, anche se credo che mi faccia bene leggere e riflettere anche sulle problematiche degli altri, nonostante io le percepisca come problematiche lontane dalle mie. Questo è irrilevante, su questo sono certa.
Il mio dubbio è che ci siano persone che possano comprendere veramente cosa si prova ad avere questa sensazione. Che purtroppo non è legata a disturbi o portata da paranoie. È un problema organico, che devo gestire e comincia a pesarmi.
Scusate. Sono consapevole che questo è più che altro uno sfogo e che non c'è molto da dire. Ma se ci fossero persone che in qualche modo capiscono cosa intendo e che hanno avuto esperienze relazionali, ma non si sono mai sentite capite fino in fondo, mi farebbe molto piacere sapere e capire come gestiscono questo aspetto. E se sono riusciti a fare del proprio vissuto bizzarro, qualcosa di positivo ? (Per se e per gli altri )
Ringraziamenti da
Angus (04-10-2022), Jasmine (03-10-2022), spezzata (03-10-2022), zoe666 (03-10-2022)
Vecchio 03-10-2022, 11:47   #2
Des
Esperto
L'avatar di Des
 

Sono stato per diversi anni in un gruppo di amicizie e si facevano le cose che di solito fanno i gruppi di amici: si esce la sera, ci si riunisce a casa di qualcuno per passare la serata, si esce il sabato sera, si va in giro, si fanno vacanze insieme. Ho visto svolgersi le naturali dinamiche di un piccolo gruppo: gente che arriva, gente che se ne va, gente che litiga, gente che parla bene degli assenti, altri che parlano male. Alcuni erano più spigliati ed estroversi, altri erano molto chiusi e timidi. Sono nate coppie, se ne sono sfasciate altre. Mi fermo qui.

In quegli anni ho capito alcune cose.
- Non sono per tutti. Che non vuol dire essere migliore degli altri ma che oggettivamente sto bene solo con un numero molto ristretto di persone.
- Per me, che ho avuto un percorso di vita molto particolare, la banalità è diventata un sorta di lingua franca: quando ho provato, e ci ho provato tanto, a dire qualcosa di me, percepivo negli sguardi altrui la stessa mimica di incomprensione che di solito si ha quando qualcuno ti si avvicina per strada per chiederti delle informazioni in sumerico.
- Frequentare delle persone e non poter interagire con qualcuno simile a me, per modi e per esperienze di vita, mi ha logorato nel lungo periodo, rafforzando in me la convinzione che quel tipo di persona non esista.
- Ho dovuto accettare di non poter esprimere la mia persona, e la mia personalità, perché non c'erano i presupposti per farlo. E dubito che ci saranno.

Mi è capitato di rifiutare delle conoscenze, sia per amicizia sia per relazioni, perché fingere di essere "standard" è diventato per me insostenibile nel lungo periodo.

Non so se ho centrato il punto o se intendessi altro.

Non quotare.
Ringraziamenti da
Ezp97 (03-10-2022), ocelot83 (03-10-2022), spezzata (03-10-2022), Vespa1976 (03-10-2022)
Vecchio 03-10-2022, 12:56   #3
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Des Visualizza il messaggio
Mi è capitato di rifiutare delle conoscenze, sia per amicizia sia per relazioni, perché fingere di essere "standard" è diventato per me insostenibile nel lungo periodo.

Non so se ho centrato il punto o se intendessi altro.

Non quotare.
Credo di si. Non definirei la sensazione come qualcosa di insostenibile. Ma comunque fà risultare ancora più palese il fatto che trovare persone con un' "anima " affine risulta molto più complicato rispetto ad altri.
Il fatto che agendo e pensando in questo modo, spesso ci si preclude delle belle conoscenze o si vive "al di sotto/sopra " delle proprie possibilità. (ovviamente sto parlando esclusivamente a livello di vissuti)
Vecchio 03-10-2022, 13:16   #4
Esperto
L'avatar di vikingo
 

Ma uno non e tenuto a socializzare con chi percepisce non possa capirlo,io sono sempre stato selettivo,e non penso di aver sbagliato..ho sempre voluto una persona simile a me e lo ribadisco,lo vogliamo tutti persone affini a noi,con background vissuti simili per poterci capire,non c'è nulla di male in questo..con le persone diverse uno si sente un pesce fuori d'acqua chiaro
Vecchio 03-10-2022, 13:18   #5
Esperto
L'avatar di Black_Hole_Sun
 

Se ti riferisci al sentirsi un pesce fuor d'acqua per la sensazione di essere in qualche modo "speciali" e incompresi posso rispondere che potevo farmi tali film mentali nel periodo dell'adolescenza. Poi crescendo ho capito di essere semplicemente limitato, scadente. Ma questo paradossalmente mi rendeva ben voluto da ragazzo, avevo molti amici perché emanavo quel senso di leggerezza e un briciolo di demenza che faceva anche ridere a volte. Ovviamente passati i tempi della leggerezza e delle stronzate tutto si è dissolto, le persone di valore hanno intrapreso strade e percorsi seri, sia lavorativi che di coppia e famiglia. Io sono rimasto il demente di sempre, il tipo strambo che ti faceva ridere quando eri ragazzo e che ti viene in mente solo quando vuoi un attimo staccare il cervello e prendere un mood nostalgico come le vecchie foto sbiadite e stropicciate. Nelle relazioni che ho avuto le cose andavano più o meno allo stesso modo, stavano con me perché le facevo ridere, quando invece si doveva affrontare le problematiche serie della vita di coppia tutto andava in malora. Il massimo che ho resistito in una relazioni sono stati due anni, ma teoricamente era finita molto prima.

Ultima modifica di Black_Hole_Sun; 03-10-2022 a 13:27.
Vecchio 03-10-2022, 13:40   #6
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun Visualizza il messaggio
Se ti riferisci al sentirsi un pesce fuor d'acqua per la sensazione di essere in qualche modo "speciali" e incompresi posso rispondere che potevo farmi tali film mentali nel periodo dell'adolescenza. Poi crescendo ho capito di essere semplicemente limitato, scadente. Ma questo paradossalmente mi rendeva ben voluto da ragazzo, avevo molti amici perché emanavo quel senso di leggerezza e un briciolo di demenza che faceva anche ridere a volte. Ovviamente passati i tempi della leggerezza e delle stronzate tutto si è dissolto, le persone di valore hanno intrapreso strade e percorsi seri, sia lavorativi che di coppia e famiglia. Io sono rimasto il demente di sempre, il tipo strambo che ti faceva ridere quando eri ragazzo e che ti viene in mente solo quando vuoi un attimo staccare il cervello e prendere un mood nostalgico come le vecchie foto sbiadite e stropicciate. Nelle relazioni che ho avuto le cose andavano più o meno allo stesso modo, stavano con me perché le facevo ridere, quando invece si doveva affrontare le problematiche serie della vita di coppia tutto andava in malora. Il massimo che ho resistito in una relazioni sono stati due anni, ma teoricamente era finita molto prima.
No questo è una sensazione che non c'entra con il modo di essere.
Non ho mai pensato di essere speciale o cose simili. Cosa significa essere speciali ? Io non ho una definizione per questo concetto. A meno che non contestualizzato in un argomento specifico.

Il punto è questo :
Se una persona che ha vissuto una situazione non ordinaria nell'ambiente circostante, avrà un pensiero e un modo di vedere la vita sicuramente diverso rispetto a chi ha avuto problematiche più orinarie.

Es: Un ragazzo Palestinese, che ha visto determinate cose e vuole cercare qualcuno che riesca a capire quello che prova se si guarda indietro.
Una ragazza che è sopravvissuta ad un evento che ha sconvolto una città e per questo , nonostante la ita vada avanti, avrà inevitabilmente un pensiero differente da chi non passa certe cose.

Ora ho fatto esempi a caso, ma spero che si sia capito meglio cosa intendo.
Vecchio 03-10-2022, 13:45   #7
Esperto
L'avatar di Clover
 

Conga,secondo me non c'è nulla di strano in quello che dici,il proprio vissuto cambia ,da persona a persona . Ti senti un pesce fuor d'acqua? Penso che tantissimi/e qui si sentano così. Io invece trovo ammirevole il fatto che tu non cerchi né pretendi ,provi a vedere le cose come vanno in modo spontaneo ,quindi non ti lasci scoraggiare delle differenze (come hai espresso nel primo post)
Vecchio 03-10-2022, 14:59   #8
Esperto
L'avatar di Xchénnpossoreg?
 

Nelle relazioni esistono sempre delle zone d'ombra. La comprensione non può essere totale, persino le esperienze in comune non ti mettono sullo stesso piano. Pensa, ad esempio, a un lutto importante. Esistono diversi modi per attraversarlo, assimilarlo. Tizio sarà disperato, Caio arrabbiato con il mondo, Sempronia per quanto sconsolata metterà in atto un approccio più pratico, razionale. Il lutto unisce queste persone, si rivedono sicuramente in alcuni passaggi ma è come se ci fosse un limite. Superato quel confine il terreno in comune si trasforma in sabbia e la sabbia è fatta per sollevarsi e finire negli occhi con il primo soffio di vento.

Quindi come si fa?
Di base dovremmo riempire quelle zone d'ombra con il rispetto e l'affetto verso l'altro.

"Non ti capisco del tutto ma ti voglio bene.
Posso non sapere tante cose ma ti ascolto volentieri.
Parliamone".

Purtroppo spesso mancano le basi (tempo e voglia), poi mettiamoci la stanchezza, il nervosismo, varie ed eventuali e così il dialogo viene a mancare.

Detto ciò siamo tutti/e un mistero.. alla fine la natura umana è in parte enigmatica.
Ringraziamenti da
cuginosmorfio (03-10-2022), Hitomi (03-10-2022), Jasmine (03-10-2022)
Vecchio 03-10-2022, 15:53   #9
Esperto
L'avatar di Black_Hole_Sun
 

Non serve avere cose in comuni o vissuti simili per trovare il partner, quello forse è utile per l'amicizia ma non mi sembra che si parli di questo. Nelle relazioni si cerca altro, non serve sentirsi compresi ma sentirsi attratti.
Vecchio 03-10-2022, 16:54   #10
Esperto
L'avatar di Varano
 

Questa ragazza che mi interessa ha avuto il mio stesso percorso lavorativo, vuole stabilizzarsi, una famiglia in futuro, abbiamo una visione simile e un’età ravvicinata
Poi non la conosco caratterialmente più di tanto, è ambiziosa, studiosa, e molto bella.
Per cui è ovviamente compatibile, dipende da lei se le piaccio , se accetterà errori da principiante delle relazioni e atteggiamenti scostanti dettati dai disturbi


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Vecchio 03-10-2022, 17:16   #11
Esperto
L'avatar di cuginosmorfio
 

Banalmente potrei aggiungere che l'essere capiti completamente da qualcun altro è pura utopia, dal momento che spesso noi stessi non riusciamo a capirci, a esplorarci e trovare una sorta di accettazione o consapevolezza di ciò che siamo.

Vivere isolato è per me il sollievo maggiore. E spesso litigo pure con me stesso; figurarsi il dover avere un'altra persona d'intorno a cui dover spiegare il perché di questi stati d'animo.
Vecchio 03-10-2022, 17:23   #12
Banned
 

A me interessa solo avere rapporti di amicizia ( profonda e vera ) di avere un partner ne faccio volentieri a meno , ritengo di non trovare nulla di più di quel che possa dare un amicizia , se non il sesso , a chi interessa
Vecchio 03-10-2022, 19:46   #13
Esperto
 

Come è già stato detto da altri utenti, il partner ideale è una utopia spesso difficile da trovare anche per coloro che non hanno i nostri problemi.

Se ho ben compreso il senso del tuo post, mi sembra di aver capito che il tuo dubbio sia se possa esistere un compagno effettivamente in grado di poter comprendere ed accettare le tue difficoltà.
Io credo di sì...anche se parliamo di numeri bassi, quindi sarà difficile incontrarlo.

Personalmente, io avevo trovato una donna che mi aveva accettato, nonostante le mie difficoltà, e ci ho convissuto per qualche anno.
Poi ci siamo lasciati ma non per i miei problemi...anzi, in quegli anni mi ero anche rimesso un pò in pari con una vita normale.

Per cui, mi sento di consigliarti di non chiuderti nella sfiducia e di continuare a credere invece che sia possibile trovare non l'ideale ma la persona giusta per te...perché da qualche parte esiste.

Sul forum ho visto che una buona parte degli utenti si è rassegnata alla propria condizione di isolamento...io non voglio farlo.
In alcuni periodi della mia vita ho vissuto quasi normalmente per cui ho potuto apprezzare la differenza...e posso certamente dire che una vita di solitudine non è vivere...non è vita!

Avendo una certa età non ho molto tempo per cambiare ma almeno voglio provarci fino alla fine... poiché non ho alcuna intenzione di vivere vecchio e solo.

Divagazioni personali a parte, ti sprono ad avere più fiducia nella sensibilità altrui...non siamo tutti uguali e così come ci sono tante persone superficiali, ce ne sono altrettante dotate di grande sensibilità e capacità di comprensione.
Vecchio 03-10-2022, 20:19   #14
Super Moderator
L'avatar di dystopia
 

Riguardo alle relazioni a me non è mai fregato troppo ma verso i 20-25 ha iniziato a pesarmi di più il fatto di non avere una relazione, inizialmente perché sono stati gli altri (soprattutto "le altre") a prendermi in giro perché non ero fidanzata. Tra ragazze dire di essere fidanzate fa molto "status" e chi non lo è a volte diventa un po' la sfigata del gruppo. Causa timidezza e isolamento ho pochissima esperienza, ho avuto due frequentazioni dal vivo e due relazioni a distanza ma in ogni caso è sempre finita male. La mancanza di esperienza ti rende ingenua, tante cose non le sai interpretare. Infatti solitamente vengo usata e poi ghostata o bloccata, lasciata senza mezza parola, rimpiazzata nel giro di pochissimo e umiliata. Mi ero anche convinta che una relazione tra "persone problematiche" potesse funzionare meglio, perché ci sono molti punti in comune e c'è la possibilità di parlare di argomenti che con altri non affronteresti mai, cosa per me molto importante ma la verità è che le "persone problematiche" sono comunque persone, si creano le stesse dinamiche di sempre, quindi nemmeno quella è una strada più sicura. Il partner ideale non esiste, le altre persone sono labirinti, la cosa migliore è non avere grosse aspettative e non fidarsi alla cieca. Appena qualcuno mi dà un briciolo di attenzione io subito condivido troppo presto i miei problemi e le brutte esperienze ma poi finisce che quella persona nel frattempo mi ha capito alla perfezione e saprà esattamente come sfruttarmi, perché gliel'ho detto io stessa. Quindi la poca esperienza sociale e il fatto di essere problematici crea tanti ostacoli. Dopo tutte queste delusioni sono molto stanca.

Ultima modifica di dystopia; 03-10-2022 a 20:23.
Vecchio 03-10-2022, 20:44   #15
Esperto
L'avatar di Varano
 

ho riletto la domanda, per me non esiste quello che cerchi nell'altro. le incomprensioni sono naturali, io credo che ogni persona sia un mondo, più ti avvicini e più scopri cose che ti fanno rivalutare le precedenti impressioni.
io sono ghiotto di aneddoti specialmente sulla vita delle persone a me vicine, a volte li vedo nel loro malessere ma non capisco cosa sia.
ci sono persone che nascondono molte cose, a volte mi spaventa questo abisso altrui, infatti non leggo mai i messaggi personali per tutelare la mia salute mentale. ci sono molte cose che potrebbero distruggere l'immagine che ti eri fatto, da piccolo mio padre era un mito, ora il rapporto è diverso, più maturo.
lo vedo con le sue debolezze, è più umano, ma a volte mi viene da disprezzare tutti quelli che considero diversi da me.
Vecchio 03-10-2022, 21:35   #16
Esperto
L'avatar di vikingo
 

Devi cercare sul forum per me vara qui ci sono donne affini,poi fai tu..il mio consiglio è questo
Vecchio 03-10-2022, 21:45   #17
Esperto
L'avatar di Varano
 

Quote:
Originariamente inviata da vikingo Visualizza il messaggio
Devi cercare sul forum per me vara qui ci sono donne affini,poi fai tu..il mio consiglio è questo
ma abitano lontano, io non sono viaggiatore come te. e poi non rientro in molte tabelle che hanno fatto
Vecchio 03-10-2022, 21:46   #18
Esperto
L'avatar di vikingo
 

Il fatto che lei venga incontro a gente diversa e una cosa molto bella mostrando adattamento,non e da tutti e non sarebbe tenuta a farlo..
Vecchio 03-10-2022, 21:52   #19
Esperto
L'avatar di Varano
 

Quote:
Originariamente inviata da vikingo Visualizza il messaggio
Il fatto che lei venga incontro a gente diversa e una cosa molto bella mostrando adattamento,non e da tutti e non sarebbe tenuta a farlo..
ma il disagio non è ancora emerso, questa ragazza ha una tenacia fuori dal comune. si sveglia all'alba per studiare, mi ha risvegliato un po' l'ambizione.
però vuole stabilità economica e secondo me famiglia tradizionale, è un toro d'altronde
Ringraziamenti da
vikingo (03-10-2022)
Vecchio 03-10-2022, 22:12   #20
Esperto
L'avatar di vikingo
 

Come fai a sapere che e toro che sei un agente della Cia,mi fai paura vara,e Charlotte cos e scorpione.. ah
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