In questo periodo di introspezione ho cercato di infrangere i muri del giudizio. Come risultato mi si è sbattuta in faccia la realtà.
Purtroppo ho scoperto delle parti del mio essere che mi fanno ribrezzo. Sento dentro di me una forza che vorrebbe distruggere le regole e dogmi che governano questo mondo.
La frustrazione e sofferenza che ho passato negli ultimi mesi sono scaturiti in schemi mentali e cicli di pensiero che mi portano ad essere un reietto. L'inettitudine e i fallimenti degli ultimi anni hanno portato il mio ego a credere di essere il centro del mondo.
È in questo vortice di creatività mi ritrovo paralizzato dall'eco dei miei pensieri, che oltre non sono che desideri di futili impulsi scaturiti dai miei impulsi.
Dunque mi ritrovo in una empasse dove io sono la vittima e il carnefice della mia stessa solitudine.