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Vecchio 03-08-2010, 22:07   #81
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L'avatar di Warlordmaniac
 

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Originariamente inviata da Markettino Visualizza il messaggio
Sorry pensavo fosse implicito..
La ricerca di queste persone è di un divertimento alternativo..
Esplico..
Se in un locale della mia splendida cittadina vedi sempre le stesse facce e ascolti sempre un determinato tipo di musica è logico ed inevitabile che si cerchi di cambiare..
Se nella stessa ci sono due locali con la caratteristiche suddette e nella metropoli ce ne sono cento con caratteristiche diverse è altrettanto logico ed inevitabile che si fugga velocemente..
Mi limito a questi esempi non aggiungo altro...
Tu pensi che sarebbe stato lo stesso divertimento se costoro vivessero lì o se si spostassero verso "il grande capoluogo del divertimento"?

Rimini per i riminesi che cos'è? Venezia per i veneziani che cos'è? Non pensi che l'amante abbia un maggiore fascino della moglie?
Vecchio 03-08-2010, 22:24   #82
Esperto
 

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Originariamente inviata da LordDrachen Visualizza il messaggio
ok, fammi un esempio determinante della differenza tra Europa e USA.
ammetto di avere un pregiudizio nei confronti della società statunitense perciò tralascio di rispondere altrimenti si inizia a parlare di politica.


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Originariamente inviata da LordDrachen Visualizza il messaggio
ma come fai? am se vivi a Milano e lavori dall'altra parte della città?
la frenesia ti piomba addosso anche solo come riflesso del caos che genera
un agglomerato di persone così concentrato.
la metropoli è un po' come internet, ti velocizza e ti moltiplica le opportunità ma per la stessa ragione non puoi valutarle con la dovuta pazienza.
è ragionare sulla quantità. e questa è anche una mentalità sciocca che accompagna le lamentele del "qui a Canicattì non c'è niente, vuoi mettere Palermo? a Palermo non c'è niente, vuoi mettere Milano? a Milano non c'è niente vuoi mettere Londra? ecc."
ma quando un posto ha un cinema, dei pubs, dei bar, disco (e qualsiasi paesone di media dimensioni ha almeno 2 o 3 di queste cose), ma che cosa vuoi di più
per aggregare le persone?
una moltiplicazione infinita di locali per giocare sulla legge dei grandi numeri?
allora tanto vale usare internet e i social network.

se te ne stai in casa è uguale che tu viva in città o che tu viva in campagna.
se invece ti immergi nella vita cittadina dovrai per forza adeguarti alla movida
metropolitana, ai grandi assembramenti di persone, ecc.
sinceramente io vado a bermi una birra nel pub della provincia, dove la dimensione è sicuramente più a misura della mia personalità.
Va bene a te piacciono le città di provincia però dipingi la metropoli come un ambiente costrittivo: per te tutti gli abitanti della città sono frenetici e senza identità. Beh non è vero.
Nessuno ti impone di fare niente, sei libero di scegliere. Ognuno è libero di assecondare o meno gli impulsi cittadini che predilige: nessuno ti viene a stanare in casa se manchi un appuntamento.
Perché vedi quest'obbligo di partecipare alla movida o ai grandi assembramenti? Si può benissimo vivere da eremita anche a Roma o a Milano!

Poi non ho niente contro i piccoli paesi o le città di provincia, solo non mi piace questo sputare sulle metropoli.

Ritornando al tema della discussione: se una persona ha problemi personali non li risolve spostandosi dalla città alla campagna o viceversa. I problemi se li porta dietro.
Vecchio 04-08-2010, 00:50   #83
Esperto
L'avatar di barclay
 

Io sono nato in una metropoli e c'ho vissuto a lungo, poi mi sono trasferito in una piccola città. Facendo il confronto, ho sempre avuto l'impressione che nella provincia il conformismo è dominante: tutti vestiti allo stesso modo, tutti con la stessa auto, tutti che vedono gli stessi film al cinema e gli stessi programmi in TV, tutti che leggono gli stessi (pochi) libri, tutti che vanno in vacanza nello stesso posto, ecc. Penso sempre che Dio abbia dato all'uomo il libero arbitrio affinché egli potesse rinunciarvi.
Vecchio 04-08-2010, 09:32   #84
Esperto
L'avatar di paccello
 

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Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Ma se per raggiungere "qualcosa" bisogna sempre spostarsi ed andare in città, dove sta questa grande superiorità del paese? Capisco di più quando si parla di città di medie dimensioni in cui quel che si trova è considerabile sufficiente. E capisco di più il discorso se mi si parla di maggior bisogno di tranquillità come lo può avere gente di una certa età. Francamente sono d'accordo con LordJim.
Vecchio 04-08-2010, 11:02   #85
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

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Originariamente inviata da paccello Visualizza il messaggio
Ma se per raggiungere "qualcosa" bisogna sempre spostarsi ed andare in città, dove sta questa grande superiorità del paese? Capisco di più quando si parla di città di medie dimensioni in cui quel che si trova è considerabile sufficiente. E capisco di più il discorso se mi si parla di maggior bisogno di tranquillità come lo può avere gente di una certa età. Francamente sono d'accordo con LordJim.
Io vengo da un comune piccolissimo e abitare in città piace. Però non è che se uno non lega nel suo paese, in città diventa l'idolo delle folle, e forse avrà gli stessi problemi che aveva prima.
Tutti i miei interventi sono stati finora di questo tenore. Non sto dicendo che la città fa schifo e che nel paese siamo tutti felici e amici, assolutamente.

Dove sta questa superiorità del paese?
Se ti trasferisci in un paese, vieni più accettato in quanto nuovo abitante nella comunità e questo si vede soprattutto nel fatto che se esci e sei solo, non passi per sfigato perché per loro esci in quel posto perché abiti in quel posto. Chiaro? In città, se sei solo significa che sei stato rifiutato in un altro posto. A Praticello di Gattatico saresti un nuovo praticellese, a Tavullia saresti un nuovo tavulliese, a Roma saresti uno e basta.
Poi c'è il discorso che dicevo sopra della moglie e dell'amante. Vuoi mettere la considerazione di Rimini per un riminese con la considerazione di Rimini per un montanaro valdostano? E' ovvio che vivere in una città ci rende sposi di quella città e non amanti.
Un'altra cosa che ho notato diversa è il bar. Nel paese, di solito, il bar è un punto di ritrovo; nelle città è un punto di passaggio di professionisti che prendono un caffé e leggono il giornale.
Vecchio 04-08-2010, 11:17   #86
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

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Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Poi c'è il discorso che dicevo sopra della moglie e dell'amante. Vuoi mettere la considerazione di Rimini per un riminese con la considerazione di Rimini per un montanaro valdostano? E' ovvio che vivere in una città ci rende sposi di quella città e non amanti.
Un'altra cosa che ho notato diversa è il bar. Nel paese, di solito, il bar è un punto di ritrovo; nelle città è un punto di passaggio di professionisti che prendono un caffé e leggono il giornale.
Il problema è che ci vuole fortuna: se per caso non trovi gente congeniale a te nel paesino, sei fregato. Diventi "lo strano del paese" (il che non è poi così impossibile se sei introverso). Nella città ci sarà meno senso di inclusività, meno senso di comunità, ma almeno hai qualche possibilità in più.

Io ad esempio sto in un quartiere (di una città non grande) dove ci sono un paio di bar che sono punti di ritrovo per la gente del posto, ma non mi sono mai trovato bene con i ragazzi che passavano i pomeriggi al "barino". Risultato: stavo solo a giornate. Invece mi ha salvato il fatto di stare in una città, perché alla fine (ma solo dopo un po', essendo Introverso) sono riuscito a farmi degli amici che non stavano nel mio quartiere. Tra l'altro successivamente mi è capitato di conoscere gente del mio quartiere e in questi casi partono i soliti discorsi tipo "non ti avevo mai visto in giro".

Ultima modifica di JohnReds; 04-08-2010 a 11:21.
Vecchio 04-08-2010, 11:31   #87
Esperto
L'avatar di Myway
 

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Originariamente inviata da JohnReds Visualizza il messaggio
Il problema è che ci vuole fortuna: se per caso non trovi gente congeniale a te nel paesino, sei fregato. Diventi "lo strano del paese" (il che non è poi così impossibile se sei introverso). Nella città ci sarà meno senso di inclusività, meno senso di comunità, ma almeno hai qualche possibilità in più.

Io ad esempio sto in un quartiere (di una città non grande) dove ci sono un paio di bar che sono punti di ritrovo per la gente del posto, ma non mi sono mai trovato bene con i ragazzi che passavano i pomeriggi al "barino". Risultato: stavo solo a giornate. Invece mi ha salvato il fatto di stare in una città, perché alla fine (ma solo dopo un po', essendo Introverso) sono riuscito a farmi degli amici che non stavano nel mio quartiere. Tra l'altro successivamente mi è capitato di conoscere gente del mio quartiere e in questi casi partono i soliti discorsi tipo "non ti avevo mai visto in giro".

Ma infetti si parte dal presupposto che stiamo parlando di persone con difficoltà nel socializzare, altrimenti puoi star bene al paesello, in città al mare o dove vuoi.
Soprattutto arrivato ad una certa età nel paese è difficile fare chissà quant econoscenze nuove ed i diversivi sono pochissimi.
In città, invece, qualcosa per tenerti occupato presumo la si può trovare con più facilità, ne ho citate alcune nei post precedenti, se inoltre conosci in tal modo 20/30/100 persone nuove, magari è più probabile trovare qualcuno più consono, rispetto ad un paese in cui conosci 3 persone nuove l'anno.

Conosco persone che per motivi di lavoro o studio sono andat ein grandi città italiane o estere e lì sono rimasti, non tornerebbero al paese neanche a riportale indietro legate ed imbavagliate.
Vecchio 04-08-2010, 11:38   #88
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

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Originariamente inviata da JohnReds Visualizza il messaggio
Invece mi ha salvato il fatto di stare in una città, perché alla fine (ma solo dopo un po', essendo Introverso) sono riuscito a farmi degli amici che non stavano nel mio quartiere.
Questi amici come li raggiungi? Quale mezzo e quanti minuti ci vogliono?
Vecchio 04-08-2010, 12:36   #89
Esperto
L'avatar di paccello
 

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Originariamente inviata da Johnny_Marrone Visualizza il messaggio
Massi, ma lo sai che secondo me sei uguale-uguale a Oceanus?
L'ho pensato anch'io, il modo di scrivere e le tematiche sono le stesse anche se depurate dalle cose irritanti
Vecchio 04-08-2010, 12:49   #90
Esperto
 

Massi91 in pratica è la versione di Oceanus88 poco prima di trasferirsi a Milano, infatti è di tre anni più piccolo e deve ancora compiere il "grande passo", sembra una specie di Ritorno al Futuro
Vecchio 04-08-2010, 12:55   #91
Esperto
 

meno male. uno come Oceanus a sto forum serve come il pane. fa fare gruppo.
Vecchio 04-08-2010, 16:29   #92
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

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Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Questi amici come li raggiungi? Quale mezzo e quanti minuti ci vogliono?
5-10 minuti al massimo di macchina. venti per i più lontani o se c'è traffico. ma non mi darebbe noia farne di più, se è gente con cui mi trovo bene.

Sarà che a me entrare nel classico barino pieno di vecchietti mi viene l'angoscia. Solita gente, soliti discorsi. Almeno nel bar in centro trafficato non c'è l'imposizione del "dover salutare tutti". Per dirtene una, ho pure rivalutato starbucks.

Poi mi viene in mente dai vecchi racconti di famiglia la vita nelle corti di campagna. Varie famiglie affacciate su un'aia, tensioni altissime da sopportare in nome della convivenza, ambiente chiuso e claustrofobico, ultraconformista. E questa è l'opinione che mi ha dato una persona introversa, tra l'altro.
Almeno dove sto io (classico quartiere residenziale) i vicini (stronzi) non li vedo mai grazie a delle magnifiche e altissime siepi.

A me piace la solitudine delle città: posso parlare solo con chi voglio io, quando lo voglio io. E sopratutto in ogni caso posso stare in mezzo alla gente anche se non riesci a socializzarci perché se esco non c'è un deserto, e nemmeno le crocchie chiuse del paesino. E non è un vantaggio da poco per un introverso.

Ultima modifica di JohnReds; 04-08-2010 a 16:31.
Vecchio 04-08-2010, 16:35   #93
Banned
 

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Originariamente inviata da JohnReds Visualizza il messaggio

A me piace la solitudine delle città: posso parlare solo con chi voglio io, quando lo voglio io. E sopratutto in ogni caso posso stare in mezzo alla gente anche se non riesci a socializzarci perché se esco non c'è un deserto, e nemmeno le crocchie chiuse del paesino. E non è un vantaggio da poco per un introverso.
è quello che penso anche io....bravo John!!
Vecchio 04-08-2010, 16:43   #94
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Quote:
Originariamente inviata da JohnReds Visualizza il messaggio
5-10 minuti al massimo di macchina. venti per i più lontani o se c'è traffico. ma non mi darebbe noia farne di più, se è gente con cui mi trovo bene.
Io dal mio paese, 10' di macchina verso la cittadina più vicina, 20' verso la cittadina universitaria, 25' verso il capoluogo, 40' verso la cittadina sulla costa.
Vecchio 04-08-2010, 17:19   #95
Esperto
 

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Originariamente inviata da JohnReds Visualizza il messaggio
Sarà che a me entrare nel classico barino pieno di vecchietti mi viene l'angoscia.
sinceramente a me i giovani mettono molta più ansia dei vecchi.
anche perché un vecchio figobullo o figa di legno non esiste.

Quote:
Per dirtene una, ho pure rivalutato starbucks.
in Italia non c'è. e meno male. ma questo è un discorso cultural-alimentare.
il rapporto barista-cliente è una delle cose belle del ns. paese.
io amante dell'abitudine voglio un rapporto più personale, non da call-center
come in quelle cazzo di catene che vendono brodaglie.
a parte che il bello del bar è proprio che ognuno è differente e ognuno fa il caffé diverso, con un modo di fare servizio più da artigiano.

Quote:
Varie famiglie affacciate su un'aia, tensioni altissime da sopportare in nome della convivenza, ambiente chiuso e claustrofobico, ultraconformista.
i miei cugini montanari quando possono tornano sempre a casa su tra i monti
a prendere un po' d'aria buona, giocare coi cani, stare in contatto con la natura, in famiglia.

Quote:
A me piace la solitudine delle città: posso parlare solo con chi voglio io, quando lo voglio io.
in quale film? solo che vuoi comprarti due mele devi andare in un supermercato affollato, non dal bottegaio che conosci.
non è per caso che a voi piace la metropoli perché potete annullarvi nella folla così potete evitare ogni contatto?
ma se volete evitare ogni contatto, è una scelta, non una difficoltà a socializzare. c'è una bella differenza.

Quote:
E sopratutto in ogni caso posso stare in mezzo alla gente anche se non riesci a socializzarci
invece per me è la cosa che detesto di più in assoluto.
ed è lo stesso motivo per cui odio le folle, le discoteche, gli assembramenti spersonalizzanti.
stare in mezzo alla gente senza socializzare: alienazione pura.

l'introversione è un'altra cosa, signori.
l'introverso ha una selettività nelle amicizie, predilige i gruppi ristretti, la socializzazione slow... tende ad avere periodi in cui preferisce stare solo,
ma questo non ha niente a che fare con il dileguarsi in mezzo alla folla.
la folla è rumore di sottofondo e parecchio fastidioso anche.
Vecchio 04-08-2010, 18:26   #96
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Tu pensi che sarebbe stato lo stesso divertimento se costoro vivessero lì o se si spostassero verso "il grande capoluogo del divertimento"?

Rimini per i riminesi che cos'è? Venezia per i veneziani che cos'è? Non pensi che l'amante abbia un maggiore fascino della moglie?
Può essere come dici anche se ho qualche serio dubbio che un abitante di Milano possa pensare che nel nord Italia esista un centro di divertimento superiore, almeno quantitativamente, al loro..
I Milanesi di mia conoscenza almeno non si lamentano della loro città sotto quel punto di vista..
Il fatto cmq che in una grande città ci siano maggiori possibilità rispetto ad un piccolo centro è incontrovertibile..
Vecchio 04-08-2010, 18:58   #97
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

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Originariamente inviata da LordDrachen Visualizza il messaggio
sinceramente a me i giovani mettono molta più ansia dei vecchi.
anche perché un vecchio figobullo o figa di legno non esiste.
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in Italia non c'è. e meno male. ma questo è un discorso cultural-alimentare.
il rapporto barista-cliente è una delle cose belle del ns. paese.
io amante dell'abitudine voglio un rapporto più personale, non da call-center
come in quelle cazzo di catene che vendono brodaglie.
a parte che il bello del bar è proprio che ognuno è differente e ognuno fa il caffé diverso, con un modo di fare servizio più da artigiano.
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i miei cugini montanari quando possono tornano sempre a casa su tra i monti
a prendere un po' d'aria buona, giocare coi cani, stare in contatto con la natura, in famiglia.
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in quale film? solo che vuoi comprarti due mele devi andare in un supermercato affollato, non dal bottegaio che conosci.
non è per caso che a voi piace la metropoli perché potete annullarvi nella folla così potete evitare ogni contatto?
ma se volete evitare ogni contatto, è una scelta, non una difficoltà a socializzare. c'è una bella differenza.
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invece per me è la cosa che detesto di più in assoluto.
ed è lo stesso motivo per cui odio le folle, le discoteche, gli assembramenti spersonalizzanti.
stare in mezzo alla gente senza socializzare: alienazione pura.
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l'introversione è un'altra cosa, signori.
l'introverso ha una selettività nelle amicizie, predilige i gruppi ristretti, la socializzazione slow...
tende ad avere periodi in cui preferisce stare solo,
ma questo non ha niente a che fare con il dileguarsi in mezzo alla folla.
la folla è rumore di sottofondo e parecchio fastidioso anche.
Innanzitutto, chi ti dice che l'introversione è solo questo?
Tu pretendi che i tuoi gusti personali abbiano una validità universale, hai una concezione tutta tua di introversione e pretendi che sia universale..Te ne rendi conto?

A me non me ne frega nulla del rapporto con il bottegaio, mi piacciono i bar ma mi piace molto anche starbucks (chi lo dice che il bar è superiore per forza, e chi lo dice che a starbucks vendono brodaglie? tu? e chi sei, l'unico uomo dai gusti seri?).
A me il "bottegaio di fiducia, il rapporto barista cliente" non mi interessa, non me ne frega, il rapporto con il barista o l'ortolano non è certo un rapporto profondo, di qualità, è solo un vincolo che ti porta ad andare sempre in quel posto. Per me contano le amicizie vere, ma queste "cordialità di paese" non mi hanno mai interessato. Per me il supermercato enorme, anonimo, tecnologico, è piacevole: hai più disponibilità di scelta e di prezzo, c'è più gente, mi da un senso di libertà.
Ad esempio la ripetitività mi annoia: sempre il solito bottegaio per anni, lo trovo angosciante. Quando vado in un posto mi piace ogni volta scegliere una strada diversa. Fosse per me cambierei sempre, per tutte le cose.

Sono introverso ma non sono un'eremita. Mi piace il rumore di sottofondo della folla (se per te è fastodioso non significa che lo sia per tutti) ma mi piace anche la calma di un paesaggio solitario...posso giocare con il cane nel mio giardino in pieno centro, o portarlo al parco pubblico (non occorre stare in montagna)..A me piace stare nella folla, mi piace la discoteca, mi piace stare mi mezzo alla gente alienandomi, senza per forza dover socializzare...la mattina per andare all'università mi piace prendere il treno da solo, in mezzo alla folla, per stare assorto nei miei pensieri.
Mi piace tutto questo. Eppure sono introverso.
Sono strano o patologico? In base a quali criteri? I tuoi? Bell'esempio di tolleranza! Ai criteri assolutistici dell'estroversione sostituisci i criteri assolutistici di LordDrachen.
Vecchio 04-08-2010, 19:37   #98
Intermedio
L'avatar di logger99
 

ma sei cosi sicuro che andare a vivere in una grande citta' sia meglio che vivere in campagna??.voglio dire..coi tempi che corrono e' chiaro che la ricerca della semplicita' provoca meno nevrosi.
Puo' spaventare per la paura d'imbattersi nella solitudine..per non essere cagati da nessuno..ma da i suoi frutti a mio parere.
Io desidererei molto vivere la mia vita in un isola deserta...non per paura degli altri ( ci mancherebbe) ma per sfuggire alla debolezza degli essere umani.Vorrei essere solo con me stesso.E dover comunicare solo con la natura in qualche modo.Se non l ho ancora fatto e' perche' non so come si fa e mi spaventa comunque l'idea.ma di questa cosa sono sicuro: meglio una vita serena e ''senza suggerimenti'' che una vita di sofferenza e pre determinata.
Vecchio 04-08-2010, 19:43   #99
Banned
 

Un conto è vivere in un isola deserta con l'intenzione di stare con se stessi..
Un altro è vivere in un piccolo centro in cui, presupponendo che ci sia la volontà di socializzare e conoscere ragazze per esempio, per nutrire la speranza di essere accettato devi omologarti in tutto...
In una grande città non esiste questa omologazione costi quel che costi..
C'è più varietà...
Vecchio 04-08-2010, 19:51   #100
Esperto
L'avatar di paccello
 

Sono d'accordo con quasi tutto quello che ha scritto John Reds, a parte il fatto di cambiare sempre strada. Mi piace la possibilità di scegliere, sono selettivo nelle amicizie e prediligo i gruppi ristretti, eppure... si vede che sono un introverso impuro.
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