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09-04-2022, 10:13
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#1
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Intermedio
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 251
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Il titolo è volutamente provocatorio, non prendetelo troppo sul serio, mi serviva a dare già un'idea di ciò che voglio dire e che parte da una domanda:
Quanti di voi 2 anni fa non hanno risentito (almeno non troppo, o non inizialmente) dell'instaurazione del Lockdown?
Mi spiego: l'ansia per questa nuova malattia c'era ed era inevitabile che fosse così, anche perchè al momento nessuno stava capendo bene cosa stesse succedendo, però poi sono iniziati a comparire dei messaggi con un invito preciso.
"State a casa", "Stay at home", "#IoRestoACasa" e così via.
Per tutta una vita mi sono sentito ripetere che stavo troppo a casa, che si deve uscire, fare vita sociale, incontrare gente, e io che non sono mai stato un cultore di tutte queste cose per la società ero sbagliato.
D'altronde, per come è strutturato il contesto sociale, solo chi è come noi viene additato come diverso e continuamente punzecchiato.
Avete mai sentito qualcuno pronunciare la frase: "Ma che fai sempre in giro a socializzare, ma perchè non te ne stai un po' a casa?"
L'avete mai sentita? Io dico di no, o comunque se l'avete sentita sarà stato in rarissime occasioni.
Al contrario, la frase "Ma che fai sempre a casa, ma esci no?!" ci perseguita da sempre, probabilmente da quando abbiamo raggiunto l'età per uscire e fare questa benedetta vita sociale di cui ancora faccio fatica a comprendere il significato.
Allora non mi sembrava vero che improvvisamente il mondo si fosse capovolto, e da tutte le parti arrivassero messaggi che invitavano a fare quello che ho sempre voluto fare io: state a casa, leggetevi un libro, Sky che offre film gratis pur di non farvi uscire, evitate i contatti... il mondo su misura per me, finalmente.
Così, per una volta non ero più io il "disagiato", e mentre tutti si lamentavano e soffrivano la costrizione di stare in casa io invece non ne ho mai risentito più di tanto. Anzi, non ne ho proprio risentito direi, per essere completamente onesto.
Il Lockdown mi ha fatto sentire come tutti gli altri, senza più la necessità o il fastidio di dovermi quasi giustificare ogni volta per il rifiuto di partecipare ad un evento o ad un contesto che richiedesse troppa interazione.
Di questo non posso parlarne con tutti, semplicemente perchè chi non ragiona come noi non è in grado di comprendere, e allora mi è già capitato di sentirmi rispondere che io ero contento che ci fosse il covid e che la gente morisse, e altre cazzate di questo genere.
"Loro" non possono capire, beati loro da questo punto di vista, anche se la stupidità ha una scorta di giustificazioni molto piccola.
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09-04-2022, 10:24
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#2
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,428
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A me il lockdown ha provocato solo ansia, e spiego il semplice perché.
È vero che esco pochissimo di casa, ma almeno quelle poche volte che esco voglio essere io a decidere come e quando farlo. Sono molto geloso della mia libertà (anche se poi magari la gestisco male) e insofferente verso obblighi o divieti, e il lockdown questo è stato.
Ricordo che fin da quando vennero scovati i primissimi positivi in Italia la mia preoccupazione principale era come sarebbe stata gestita la situazione dal governo, perché già si vedeva in Cina come veniva fatto, appunto con lockdown duri e via dicendo (comunque non sto dicendo che i lockdown non siano stati giustificati dal punto di vista sanitario, questo è un altro discorso, parlo solo degli effetti sulla mia ansia).
Poi l'ansia è aumentata pensando alle ripercussioni economiche e ai possibili effetti (negativi) sul mio lavoro, che in effetti ci sono stati.
Non ho mai pensato al lockdown come un "adesso tocca a voi!", con un qualche sentimento di rivalsa verso chi vive(va) una vita sociale molto intensa e ora si ritrovava chiuso in casa.
So invece che questo atteggiamento è un po' diffuso nel forum, ma a me non appartiene, non desidero vendette contro i "socialoni".
La soluzione ai miei problemi non è veder diminuire la socialità altrui, perché anche se succedesse a me non ne verrebbe niente; la soluzione ai miei problemi sarebbe riuscire a trovare più socialità per me e riuscire a gestirla in maniera meno problematica.
Di come gli altri gestiscono le proprie vite, finché non mi tocca direttamente, mi interessa poco.
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09-04-2022, 10:27
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#3
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Esperto
Qui dal: Apr 2022
Messaggi: 1,191
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Penso che la botta maggiore l'abbiano subíta proprio coloro che avevano una vita sociale piena. Io non ne ho risentito più di tanto, la cosa che a me ha destabilizzato più del lockdown è stata l'introduzione del Green pass per lavorare (senza ovviamente voler negare la gravità della situazione)
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Ultima modifica di Holbaek; 09-04-2022 a 10:32.
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09-04-2022, 10:31
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#4
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Intermedio
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 251
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Non ho mai pensato al lockdown come un "adesso tocca a voi!", con un qualche sentimento di rivalsa verso chi vive(va) una vita sociale molto intensa e ora si ritrovava chiuso in casa.
So invece che questo atteggiamento è un po' diffuso nel forum, ma a me non appartiene, non desidero vendette contro i "socialoni".
La soluzione ai miei problemi non è veder diminuire la socialità altrui, perché anche se succedesse a me non ne verrebbe niente; la soluzione ai miei problemi sarebbe riuscire a trovare più socialità per me e riuscire a gestirla in maniera meno problematica.
Di come gli altri gestiscono le proprie vite, finché non mi tocca direttamente, mi interessa poco.
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Ti rispondo su questa parte, perchè su quella sopra ovviamente riporti la tua esperienza e non ho nulla da dire.
Più che altro ci tengo a precisare che io non l'ho vissuto come una rivalsa o come un "adesso tocca a voi", spero di non aver lasciato intendere questo ma nel caso voglio specificare che non è così.
Mi sono limitato a parlare di come l'ho vissuto io e del fatto che per la prima volta nella mia vita mi sono sentito esattamente nella stessa situazione di tutti gli altri, non mi provocava nessun piacere il fatto che loro soffrissero la reclusione forzata.
E' stata più la sensazione surreale di vedere il mondo modellarsi su quelli che sono i miei standard, e quindi di sentirmi meno "fuori luogo" in quei 2-3 mesi rispetto a tutto il resto della mia vita.
Non mi è mai interessato il male altrui, a meno che non si tratti di qualcuno che mi ha fatto qualcosa.
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09-04-2022, 10:51
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,117
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Gli altri forse un po' li ha equlibrati, ma contemporaneamente ha peggiorato anche me.
Prima avevo delle rare conoscenze/amicizie, e ancor più rare uscite. Ma essendo questi legami deboli il covid li ha spezzati via. O meglio, dovendo la gente fare un po' di selezione sulle persone da frequentare hanno azzerato i legami deboli come me a favore di altri legami più congeniali a loro. Avevo delle amiche donne con cui ogni tanto si usciva, ma loro hanno scelto degli amici maschi più brillanti, con i quali andavano anche a letto, e io sono rimasto con niente in mano. Mi sono abituato a stare quasi sempre solo per lunghi periodi e ora sono abituato così e non riesco a ritornare come prima.
Inoltre ho visto molti che con la pandemia hanno fatto più o meno la stessa vita di prima, magari limitata un po' sui viaggi e sui locali ma inalterata nel privato.
Con l'esplosione dell'uso delle dating app ho visto molte gente che, forte del proprio aspetto fisico, ha iniziato nuovi rapporti di coppia, anche in pieno lockdown. Io ovviamente non ho potuto usufruire di questa cosa.
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09-04-2022, 10:59
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#6
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Intermedio
Qui dal: Feb 2022
Ubicazione: nello spazio
Messaggi: 250
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io non ho risentito del lockdown perché come hai detto tu non uscivo già molto di casa
su di me ha avuto un effetto "calmante" nel senso che prima della situazione citata avevo costanti pensieri negativi e ansie riguardo al fatto che mi trovavo a casa e non fuori
in questi due anni mi sono sentita meglio, come se avessi un reale motivo per stare a casa e non sentirmi quella strana
ora che tutto sembra andare verso la fine le ansie e i pensieri stanno tornando
consapevole che chi aveva vita sociale prima del lockdown ha fatto si di averla anche durante...
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09-04-2022, 11:30
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#7
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Regno dei fini
Messaggi: 1,640
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“Il Lockdown mi ha fatto sentire come tutti gli altri, senza più la necessità o il fastidio di dovermi quasi giustificare ogni volta per il rifiuto di partecipare ad un evento o ad un contesto che richiedesse troppa interazione.”
Anche per me è stato più o meno così.
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09-04-2022, 12:02
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#8
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,739
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Quote:
Originariamente inviata da RKO
Quanti di voi 2 anni fa non hanno risentito (almeno non troppo, o non inizialmente) dell'instaurazione del Lockdown?
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Io ne ho risentito tantissimo.
Non perché facessi tanta vita sociale o uscissi tanto, ma perché le mie principali fonti di piacere derivavano proprio da quella scarsa vita sociale e da quei pochi giri fuori casa che facevo. Tolte quelle già poche occasioni di piacere, la vita era diventata orrenda.
Senza poter andare al cinema, senza poter visitare musei, senza poter mangiare a ristorante, senza poter incontrare quegli amici che vedevo una volta ogni tanto, senza il corso di teatro, senza l'università in presenza, senza concerti. Una noia mortale tra le quattro mura di casa.
Non ho visto nessun riequilibrio sociale. Chi prima se la godeva, ha continuato tutto sommato a stare bene. Aveva un buon giro sociale, partner, obiettivi, progetti. Tutto questo non si è fermato. Ha studiato a casa o lavorato in smart working. Ha fatto videochiamate, ha fatto un sacco di conversazioni per messaggio. Il suo umore non è crollato perché comunque si reggeva su basi solide.
Il mio invece si reggeva su basi fragili ed è crollato. Se mi togli il cinema, la possibilità di andare al mare a bere una birra e la possibilità di vedere un amico almeno una volta al mese, per me è già finita.
Non ho accettato le misure di restrizione. Me ne sono fregato dei morti e malati. Ho pensato solo a me stesso e a ciò che il governo mi ha tolto.
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09-04-2022, 12:30
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#9
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,697
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Non ha riequilibrato proprio niente, anzi come in tutti gli eventi estremi i più deboli sono stati definitivamente annientati e i più forti ne sono usciti ancora più forti. Chi prima aveva contatti sociali deboli ma comunque ne aveva è stato cancellato per lasciare spazio ai legami ritenuti più importanti e necessari. I "non necessari" come me per esempio sono stati tagliati fuori definitivamente, il processo è ormai irreversibile. La favoletta della rivincita dei fobici è stato solo un abbaglio del primo lockdown, quando poi si sono riaperti i giochi siamo rimasti definitivamente a piedi nel deserto senza cibo ne acqua.
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09-04-2022, 12:47
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#10
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Banned
Qui dal: Jan 2022
Messaggi: 494
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Ne parlò Crepaldi lo scorso anno. In sostanza, pare che durante i vari lockdown molti hikikomori, fobici ed emarginati a vario titolo, hanno tirato un sospiro di sollievo sapendo che il mondo intero aveva rallentato e si era barricato in casa.
Se sono l'unico fesso che il sabato resta a casa, soffro, ma se so che 60 milioni di italiani sono reclusi come me, mi sento meno strano.
Mal comune, mezzo gaudio.
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09-04-2022, 13:23
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#11
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Esperto
Qui dal: May 2020
Messaggi: 4,322
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Ni
Mi ha fatto smettere di pensare al passato ma mi ha scombussolato la carriera universitaria, e pur non avendo sta gran vita sociale dopo 2 mesi scalpitavo pure io dalla voglia di uscire...
Comunque c'è una bella differenza tra non uscire di casa perché non si vuole e non uscire di casa perché non si può.
Sinceramente spero di non rivivere mai più una situazione simile..
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09-04-2022, 13:32
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#12
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,091
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Il lockdown mi allegerì la pressione che mi portavo da anni, tant'è che durante quei due mesi mi rimisi in contatto con una vecchia conoscenza, mi sembrava di aver trovato la svolta, ma alla fine la riapertura mi ha reso bersaglio di di frasi "come mai non lavori non fai nulla" "ti facevo più sveglio" "vai a lavora" "è finito il lockdown sarà ora di svegliarsi?" etc e alla fine per non farmi prendere ulteriormente per il culo mi sono isolato nuovamente, è arrivata una crisi esistenziale tremenda e ora sono qua come anni fa dove tutto fuori scorre e io rimango nella mia bolla depresso.
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09-04-2022, 14:01
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#13
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Intermedio
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 251
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Quote:
Originariamente inviata da _Luna_
io non ho risentito del lockdown perché come hai detto tu non uscivo già molto di casa
su di me ha avuto un effetto "calmante" nel senso che prima della situazione citata avevo costanti pensieri negativi e ansie riguardo al fatto che mi trovavo a casa e non fuori
in questi due anni mi sono sentita meglio, come se avessi un reale motivo per stare a casa e non sentirmi quella strana
ora che tutto sembra andare verso la fine le ansie e i pensieri stanno tornando
consapevole che chi aveva vita sociale prima del lockdown ha fatto si di averla anche durante...
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Esatto, hai sintetizzato alla perfezione.
Il mio pensiero è proprio questo qui.
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09-04-2022, 14:08
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#14
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Intermedio
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 251
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Quote:
Originariamente inviata da Norlit
Sinceramente spero di non rivivere mai più una situazione simile..
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Nemmeno io, specialmente per tutto ciò che si è portata dietro.
Anche a me pesavano le restrizioni e il fatto di dover presentare un'autocertificazione ogni volta che andavo a fare la spesa, non è certo quello ad avermi fatto sentire meglio, anzi...
Però me lo ricorderò come quel periodo della mia vita in cui per poco tempo sono stato esattamente nella stessa identica situazioni di tutti gli altri, e in un certo senso sono stato "legittimato" ad essere ciò che sono.
Non che adesso non lo sia (legittimato), ma in quel periodo era proprio il mondo ad essere ritagliato per uno come me.
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09-04-2022, 14:08
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#15
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 836
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Da una parte per me il lockdown è stato una sorta di liberazione. Liberazione dall'ansia dei contatti sociali, del non dover dare giustificazioni sul perché non uscissi mai, più nessuna domanda sul cosa fai nel weekend o dove vai in vacanza. Tutte le pressioni sociali sparite in un colpo.
Da questo punto di vista si può parlare effettivamente di un equilibratore perché anche chi aveva una grande vita sociale si è visto costretto a non muoversi di casa. E anche se quest'ultimi intrattenevano e mantenevano i loro rapporti si sono visti subire grosse limitazioni che gli hanno fatto vivere due anni non proprio piacevoli mentre io ho vissuto due anni del tutto tranquilli e non mi sono visto privare di niente che già non mi mancasse prima.
Il vero problema è che non si vive in un lockdown eterno, la pandemia è praticamente finita e si sta ritornando alla normalità di sempre con la conseguenza che sono passati due anni nei quali non ho combinato niente. La tranquillità di quest'ultimo periodo è stata solo una grossa illusione e chi ha sofferto la reclusione tornerà a divertirsi come prima mentre io tornerò ad essere il diverso con una vita diversa e che deve tornare ad affrontare di nuovo i suoi pensieri negativi
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09-04-2022, 15:11
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#16
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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questi lockdown hanno ammazzato chi stava in bilico e non aveva ancora tessuto una rete sociale solida...per il resto, non mi è dispiaciuto che tutti provassero sensazioni a cui ero abituato da anni.
come pensavo, la gente ha sbroccato dopo pochi giorni...ma questo non ha reso il mondo un posto migliore, anzi.
io penso che bisogna fuggire dalla zona di confort, dalle scuse per stare a casa, e il lockdown è stata un'arma a doppio taglio in questo senso.
ti fa stare meglio nell'immediato, ma non cresci, non migliori a livello di socialità
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09-04-2022, 15:17
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#17
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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C'è indubbiamente il fattore descritto nel post iniziale. Chi è introverso e sta bene a casa può aver beneficiato di questa improvvisa e del tutto inattesa "tolleranza sociale dello stare a casa", quando invece fino a febbraio 2020 lo stare a casa era parificato alle peggio cose.
Purtroppo però è un aspetto positivo in mezzo ad altri negativi. La pandemia e il lockdown hanno portato anche altri aspetti negativi, e per buona parte della popolazione (chi fa un lavoro rivolto al pubblico) anche un'incertezza economica, che sono cose che mettono in secondo piano quell'aspetto positivo detto sopra.
In ogni caso anche per la socialità c'è il lato negativo, perché una socialità serve a tutti. Starne lontani fa sentire bene ma è un veleno dolce. Io non avevo una grande vita sociale, ma il lockdown e questi anni me l'hanno completamente ammazzata, e con essa anche quelle piccole possibilità che stavo faticosamente creando per trovare una mia vita sentimentale, ormai un miraggio.
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Ultima modifica di Blue Sky; 09-04-2022 a 15:20.
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09-04-2022, 15:22
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#18
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 2,247
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Per chi già usciva poco con gli altri il lockdown è stato il proiettile definitivo, ma anche entrando nei pensieri perversi di qualcuno che gode della situazione di stallo generalizzata, prima o dopo gli altri si riagganciano o ricreano situazioni, rimane una gioia effimera
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09-04-2022, 15:22
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#19
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,697
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Io sono introverso ma non sto bene sempre a casa, esco sempre da solo ma esco e cammino per ore. Non me ne frega di uscire per socializzare, si può stare da soli a casa così come fuori ma c'è differenza almeno per me.
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09-04-2022, 15:24
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#20
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da idk
Per chi già usciva poco con gli altri il lockdown è stato il proiettile definitivo, ma anche entrando nei pensieri perversi di qualcuno che gode della situazione di stallo generalizzata, prima o dopo gli altri si riagganciano o ricreano situazioni, rimane una gioia effimera
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Basta pensare all'estate 2020, dove tutti sono andati in vacanza alla stragrandissima.
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