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05-02-2017, 00:18
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#1
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
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Seconda seduta dallo psicoterapeuta, a un certo punto mi metto a fissare i libri che ha sugli scaffali. Noto che molti ce li ho anch'io.
Allora alla fine me ne consiglia uno, anche per famigliarizzare con la terapia che andremmo a fare, la Schema Therapy.
Il libro è Reinventa la tua vita di Jeffrey E. Young e Janet Klosko. Sembra il titolotto del classico librucolo di self help all'americana.
No. Questo malloppazzo di 443 pagine mi sta sconvolgendo il weekend. E lo sto leggendo con un'insolita lentezza, perché mi sto rendendo conto di molte cose a cui non ho dato peso, all'esistenza appunto di schemi ricorrenti in cui mi imbatto e che contribuisco in misura determinante a creare. Mi tornano in mente ricordi che avevo rimosso, sento il bisogno di scrivere, di appuntarmi cose, di recuperare immagini e sensazioni.
Gli autori identificano 11 schemi disfunzionali (o come li chiamano loro, "trappole") e man mano che leggo mi sento invischiato un pò in tutti a qualche titolo, con punte importanti (ora sono a pag. 191) sulla trappola dell'Esclusione Sociale.
Gli autori offrono tutta una serie di cose da fare per uscirne, ma se penso all'immensità di lavoro che mi si prospetta davanti, e al punto sottozero in cui mi trovo in questo difficilissimo momento della mia vita, mi sento sopraffatto.
Il rammarico è aver speso migliaia di euro in libri. e book, corsi, videocorsi e vattelapesca che non mi hanno fatto davvero migliorare, mi hanno solo dato conoscenze potenziali e un pò di droguccia motivazionale per illudermi e tirare avanti ancora un pò, ma questa roba andava bene DOPO. DOPO aver superato i reali e profondi ostacoli, i blocchi che mi impediscono di mettermi davvero in gioco, le tracce di un pessimo temperamento ereditato e di un'infanzia sui generis, di cui non ho mai colto fino ad oggi il suo potenziale distruttivo.
Da un lato sono sollevato, ora riesco a capire perché sono arrivato fino a 31 anni e mezzo con la sensazione di non aver vissuto veramente, dall'altro sono atterrito perché la lettura di questo libro è una sorta di servizio sveglia di quelli duri, tipo colonnello dei marines che ti urla nell'orecchio riportandoti alla realtà, togliendoti una ad una le farfalle che avevi per la testa.
E il contesto da cui parto ora per cercare di risolvere è tra i peggiori che io abbia mai incontrato.
Minchia non so proprio come farò, il terapeuta è pure caro.
Un altro rammarico è che quel libro l'avevo già visto pubblicizzato nel retro della copertina di qualche edizione della rivista "Mente e Cervello" 9 o 10 anni fa.
E ho comprato della gran merda ma non quello.
Mi ha dato una grande chiarezza, nomi e cognomi delle cose, finalmente sono riuscito a fare un pò di ordine, a mettere le cose al punto giusto.
Vi consiglio di leggerlo perché potrete capire così in quali schemi vi riconoscete, e andare a colpire in maniera più mirata.
Lo dico soprattutto ai più giovani: Non buttate via il tempo... Questo è il monito...
Onestamente, spero di tirarmi fuori dalla merda, ma è arrivata a un tale livello che se non arriva qualche pacca sulla spalla dal mondo esterno, è un pò come le fatiche di Sisifo, e mi chiedo se ne valga davvero la pena o se sia meglio "uscirne" lucidamente e definitivamente. Non sarebbe la prima vita sprecata a essere gettata senza lacrime in una pattumiera di legno di larice.
Anni e anni buttati al vento, troppi anni... Io non duro mica tanto, sono marcio dentro.
P.s. Per chi lo compra, FATE i questionari relativi alle trappole, non limitatevi a leggerle.
Ciao, un abbraccio
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05-02-2017, 00:36
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#2
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: nebbia
Messaggi: 2,355
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Quando sento parlare di circuiti, pattern, pensiero disfunzionale ecc...
Mi vien in mente un libro che era stato regalato a mia sorella, la quale l'ha dato a me dopo aver letto 10 pagine. Dianetics di Ron Hubbard, il fondatore di Scientology se non erro.
Io ne ho lette 50 mi pare e dopo mi sono stufato. Mi pare che il tuo ci somigli da come lo descrivi.
Spero di non infonderti del pessimismo adesso; mia sorella non ha letto un cazzo di niente in vita sua e ha fatto soldi e carriera, mentre io forse ho letto quelle 40 pagine in piu' di lei di Dianetics e mi sono fregato
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05-02-2017, 00:50
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#3
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
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Quote:
Originariamente inviata da no-body
Quando sento parlare di circuiti, pattern, pensiero disfunzionale ecc...
Mi vien in mente un libro che era stato regalato a mia sorella, la quale l'ha dato a me dopo aver letto 10 pagine. Dianetics di Ron Hubbard, il fondatore di Scientology se non erro.
Io ne ho lette 50 mi pare e dopo mi sono stufato. Mi pare che il tuo ci somigli da come lo descrivi.
Spero di non infonderti del pessimismo adesso; mia sorella non ha letto un cazzo di niente in vita sua e ha fatto soldi e carriera, mentre io forse ho letto quelle 40 pagine in piu' di lei di Dianetics e mi sono fregato
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No, tranquillo, non c'entra nulla con Dianetics di Ron Hubbard, benché mi senta di ammettere che Ron Hubbard non fosse proprio l'ultimo dei cretini. Tuttavia non era necessario creare una religione intorno al suo scritto. Lui parlava spesso di engram, frasi e convinzioni provenienti da altri che si consolidano in vere e proprie tracce mnestiche nella nostra testa. Sosteneva che queste entrano a far parte di noi quando magari ci troviamo in uno stato di scarsa lucidità e consapevolezza, e pertanto non vengono "filtrate". C'è anche un documentario su You Tube piuttosto inquietante e decisamente poco attendibile.
Un "pattern" disfunzionale (loro li chiamano "trappole") che gli autori citano riguarda ad esempio le persone che hanno vissuto esperienze di abbandono nell'infanzia e che vanno a ricreare la situazione di abbandono scegliendo compagni di vita poco inclini alla fedeltà e all'impegno, e che gli faranno rivivere quella sensazione, dolorosa ma famigliare. Schemi che si ripetono, copioni di vita che tendono a riproporsi. Tutto documentato in innumerevoli sedute di psicoterapia.
Ho ritrovato fin troppe cose che mi sono famigliari...
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Ultima modifica di filosofo; 05-02-2017 a 00:55.
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05-02-2017, 00:56
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#4
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 4,011
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Quote:
Originariamente inviata da no-body
Dianetics di Ron Hubbard, il fondatore di Scientology se non erro.
Io ne ho lette 50 mi pare e dopo mi sono stufato. Mi pare che il tuo ci somigli da come lo descrivi.
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Dianetics, e Scientology nel suo complesso, è pseudoscienza nel migliore dei casi ( mi mantengo civile ed evito la fantozziana citazione).
La Scheme therapy invece è una branca della psicologia - a mio avviso, ma pure leggendo in giro - decisamente valida ed adatta a spiegare disagi vari.
Una delle poche che mi pare dare risposte concrete e coerenti, spiegando origine ed evoluzione di alcuni schemi comportamentali ricorrenti.
Il libro in questione NON l'ho letto, non ho idea se possa essere così salvifico (dubito) ed illuminante, ma articoli e approfondimenti vari di scheme terapy sì.
Io pure consiglio di approfondirla in un qualche modo, da fonti autorevoli; aiuta a comprendere molti circoli viziosi e ogni tanto ti sbatte bene in faccia i perché ed i percome si formino (del tipo che leggi e, se rientri nello schema, è facile che vedi bene il pattern, senza troppe astrazioni o voli pindarici, pure nella tua vita).
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Ultima modifica di The_Sleeper; 05-02-2017 a 00:58.
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05-02-2017, 01:03
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#5
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
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Quote:
Originariamente inviata da The_Sleeper
Dianetics, e Scientology nel suo complesso, è pseudoscienza nel migliore dei casi ( mi mantengo civile ed evito la fantozziana citazione).
La Scheme terapy invece è una branca della psicologia - a mio avviso, ma pure leggendo in giro - decisamente valida ed adatta a spiegare disagi vari.
Una delle poche che mi pare dare risposte concrete e coerenti, spiegando origine ed evoluzione di alcuni schemi comportamentali ricorrenti.
Il libro in questione NON l'ho letto, non ho idea se possa essere così salvifico (dubito) ed illuminante, ma articoli e approfondimenti vari di scheme terapy sì.
Io pure consiglio di approfondirla in un qualche modo, da fonti autorevoli; aiuta a comprendere molti circoli viziosi e ogni tanto ti sbatte bene in faccia i perché ed i percome si formino (del tipo che leggi e, se rientri nello schema, è facile che vedi bene il pattern, senza troppe astrazioni o voli pindarici, pure nella tua vita).
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Concordo.
Specifico che non intendevo dire che si tratta di un libro "salvifico", io non so nemmeno se riuscirò a "salvarmi" con un terapeuta in carne ed ossa, ma mi sta dando una chiarezza che non ho mai avuto nonostante mi sia documentato moltissimo in questi anni.
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05-02-2017, 01:03
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#6
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: nebbia
Messaggi: 2,355
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Quote:
Originariamente inviata da filosofo
...
Un "pattern" disfunzionale (loro li chiamano "trappole") che gli autori citano riguarda ad esempio le persone che hanno vissuto esperienze di abbandono nell'infanzia e che vanno a ricreare la situazione di abbandono scegliendo compagni di vita poco inclini alla fedeltà e all'impegno, e che gli faranno rivivere quella sensazione, dolorosa ma famigliare. Schemi che si ripetono, copioni di vita che tendono a riproporsi. Tutto documentato in innumerevoli sedute di psicoterapia.
Ho ritrovato fin troppe cose che mi sono famigliari...
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Non volevo mettere in dubbio la serieta' del libro ne' tantomeno quella di Hubbard. Era per riderci un po' sopra pensando a quanta gente ha fatto strada iniziando con le pezze al culo e senza titoli accademici in tasca. Sul concetto di scegliere chi ci somiglia, e stare arrocati nelle nostre brutte abitudini non ci piove. E' uno dei motivi che c'impedisce di progredire; amiamo l' aria di famiglia in cio' di cui ci attorniamo.
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05-02-2017, 01:04
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#7
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,058
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Quote:
Originariamente inviata da filosofo
Seconda seduta dallo psicoterapeuta, a un certo punto mi metto a fissare i libri che ha sugli scaffali. Noto che molti ce li ho anch'io.
Allora alla fine me ne consiglia uno, anche per famigliarizzare con la terapia che andremmo a fare, la Schema Therapy.
Il libro è Reinventa la tua vita di Jeffrey E. Young e Janet Klosko. Sembra il titolotto del classico librucolo di self help all'americana.
No. Questo malloppazzo di 443 pagine mi sta sconvolgendo il weekend. E lo sto leggendo con un'insolita lentezza, perché mi sto rendendo conto di molte cose a cui non ho dato peso, all'esistenza appunto di schemi ricorrenti in cui mi imbatto e che contribuisco in misura determinante a creare. Mi tornano in mente ricordi che avevo rimosso, sento il bisogno di scrivere, di appuntarmi cose, di recuperare immagini e sensazioni.
Gli autori identificano 11 schemi disfunzionali (o come li chiamano loro, "trappole") e man mano che leggo mi sento invischiato un pò in tutti a qualche titolo, con punte importanti (ora sono a pag. 191) sulla trappola dell'Esclusione Sociale.
Gli autori offrono tutta una serie di cose da fare per uscirne, ma se penso all'immensità di lavoro che mi si prospetta davanti, e al punto sottozero in cui mi trovo in questo difficilissimo momento della mia vita, mi sento sopraffatto.
Il rammarico è aver speso migliaia di euro in libri. e book, corsi, videocorsi e vattelapesca che non mi hanno fatto davvero migliorare, mi hanno solo dato conoscenze potenziali e un pò di droguccia motivazionale per illudermi e tirare avanti ancora un pò, ma questa roba andava bene DOPO. DOPO aver superato i reali e profondi ostacoli, i blocchi che mi impediscono di mettermi davvero in gioco, le tracce di un pessimo temperamento ereditato e di un'infanzia sui generis, di cui non ho mai colto fino ad oggi il suo potenziale distruttivo.
Da un lato sono sollevato, ora riesco a capire perché sono arrivato fino a 31 anni e mezzo con la sensazione di non aver vissuto veramente, dall'altro sono atterrito perché la lettura di questo libro è una sorta di servizio sveglia di quelli duri, tipo colonnello dei marines che ti urla nell'orecchio riportandoti alla realtà, togliendoti una ad una le farfalle che avevi per la testa.
E il contesto da cui parto ora per cercare di risolvere è tra i peggiori che io abbia mai incontrato.
Minchia non so proprio come farò, il terapeuta è pure caro.
Un altro rammarico è che quel libro l'avevo già visto pubblicizzato nel retro della copertina di qualche edizione della rivista "Mente e Cervello" 9 o 10 anni fa.
E ho comprato della gran merda ma non quello.
Mi ha dato una grande chiarezza, nomi e cognomi delle cose, finalmente sono riuscito a fare un pò di ordine, a mettere le cose al punto giusto.
Vi consiglio di leggerlo perché potrete capire così in quali schemi vi riconoscete, e andare a colpire in maniera più mirata.
Lo dico soprattutto ai più giovani: Non buttate via il tempo... Questo è il monito...
Onestamente, spero di tirarmi fuori dalla merda, ma è arrivata a un tale livello che se non arriva qualche pacca sulla spalla dal mondo esterno, è un pò come le fatiche di Sisifo, e mi chiedo se ne valga davvero la pena o se sia meglio "uscirne" lucidamente e definitivamente. Non sarebbe la prima vita sprecata a essere gettata senza lacrime in una pattumiera di legno di larice.
Anni e anni buttati al vento, troppi anni... Io non duro mica tanto, sono marcio dentro.
P.s. Per chi lo compra, FATE i questionari relativi alle trappole, non limitatevi a leggerle.
Ciao, un abbraccio
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Intanto ti ringrazio.
Se te lo ha consigliato la psico allora deve essere interessante. Ti ha detto altro a riguardo?
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05-02-2017, 01:08
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#8
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
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Quote:
Originariamente inviata da Alakazam
Intanto ti ringrazio.
Se te lo ha consigliato la psico allora deve essere interessante. Ti ha detto altro a riguardo?
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Sul libro dici? No... Mi ha proprio buttato lì la cosa en passant..
Scena successiva.. io che sgattaiolavo a cercare la prima Feltrinelli aperta nei paraggi
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