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Vecchio 13-10-2012, 01:37   #1
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Ho visto cose che voi umani...L'incipit potrebbe essere questo.

Sono stanco di tutto, ho bisogno di sfogarmi e quindi eccomi qua, cari forumisti, eccomi qua ancora una volta. Non posso più tacere, sto scoppiando.

Accumulo rabbia, frustrazione, spavento, idee omicide, idee suicide, tensione estrema, schifo, prostrazione, terrore, dolore, sofferenza, i miei occhio guardano cose che non dovrebbero guardare, le mie orecchie ascoltano cose che non si dovrebbero sentire, i miei sensi avvertono cose nell'aria che non dovrebbero avvertire.

La forza:intesa come gerarchia, intesa come violenza, prevaricazione verbale e fisica, tracotanza, narcisismo, affermazione brutale di sè al servizio del guadagno e della carriera: ecco dove vivo io per 8 ore al giorno.

E devo farlo, la situazione è critica a livello economico, per vari motivi, devo guadagnare. Perciò sono costretto a ingrossarmi il fegato in modo estremo.

E' una vita indegna di essere vissuta, in questo modo, ma tan'è...
Vecchio 13-10-2012, 01:47   #2
Esperto
L'avatar di Milo
 

Si lavorare è un pacco ci sarebbero mille cose più interessanti da fare,cmq guarda il lato positivo se fai davvero solo 8ore sei fortunato con i tempi che corrono.
Vecchio 13-10-2012, 10:47   #3
Avanzato
L'avatar di Snaporaz
 

Niente di nuovo...

Vecchio 13-10-2012, 11:28   #4
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Ti sono vicino.
Vecchio 13-10-2012, 11:31   #5
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Secondo me dovresti semplicemente cercarti un altro lavoro...nel senso che ti tieni questo.. continui a farlo senza dire niente a nessuno, nel frattempo cerchi altro e appena lo trovo mandi al diavolo questo. Anzi.. prima ti metti in malattìa per il tempo massimo concesso, poi al termine del periodo di malattìa (pagato) prendi il telefono... <buongiorno volevo avvisare che da domani non ci sarò perchè ho trovato un altro lavoro. Beh.. tanti saluti e tante care cose.> <eh ma lei doveva avvisare prima io adesso come faccio domani a trovare un sostituto?> <ah questo è un problema suo... non mio. Saaaalve.>

Ultima modifica di Halastor; 13-10-2012 a 11:35.
Vecchio 13-10-2012, 11:37   #6
Esperto
L'avatar di Milo
 

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Originariamente inviata da Halastor Visualizza il messaggio
Secondo me dovresti semplicemente cercarti un altro lavoro...nel senso che ti tieni questo.. continui a farlo senza dire niente a nessuno, nel frattempo cerchi altro e appena lo trovo mandi al diavolo questo. Anzi.. prima ti metti in malattìa per il tempo massimo concesso, poi al termine del periodo di malattìa (pagato) prendi il telefono... <buongiorno volevo avvisare che da domani non ci sarò perchè ho trovato un altro lavoro. Beh.. tanti saluti e tante care cose.> <eh ma lei doveva avvisare prima io adesso come faccio domani a trovare un sostituto?> <ah questo è un problema suo... non mio. Saaaalve.>
Guarda che quando ti licenzi se non dai il preavviso il datore di lavoro si può rifare sulla tua liquidazione...
Vecchio 13-10-2012, 11:44   #7
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Originariamente inviata da Milo Visualizza il messaggio
Guarda che quando ti licenzi se non dai il preavviso il datore di lavoro si può rifare sulla tua liquidazione...
Ah buono a sapersi ... in tal caso dai il preavviso e ti metti in malattìa. E' uguale. Oppure gli dai il preavviso e ti metti a non fare un càzzo.. vai lì e ascolti l'mp3 tutte le 8 ore. Vedi che così facendo si spiccia a sbrigare le pratiche..

Ultima modifica di Halastor; 13-10-2012 a 11:48.
Vecchio 13-10-2012, 11:47   #8
Esperto
L'avatar di Milo
 

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Originariamente inviata da Halastor Visualizza il messaggio
Ah non lo sapevo... in tal caso dai il preavviso e ti metti in malattìa. Non cambia molto.
Anche questo non è così semplice non tutti i medici danno mesi di malattia a una persona sana come un pesce un discorso è chiedere qualche giorno un'altro è stare a casa dei mesi,anche perchè in malattia paga l'inps cioè noi non l'azienda.
Vecchio 13-10-2012, 11:49   #9
Esperto
L'avatar di Lino_57
 

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Originariamente inviata da Milo Visualizza il messaggio
Guarda che quando ti licenzi se non dai il preavviso il datore di lavoro si può rifare sulla tua liquidazione...
Il periodo di preavviso dipende dal contratto di lavoro. Può essere di 1 mese o 2, che sono le mensilità che può trattenere l'azienda in caso di dimissioni improvvise. Però esistono anche le dimissioni per giusta causa, non solo i licenziamenti!
Certo, a quel punto è sempre meglio farsi licenziare, almeno si prendono alcuni mesi di indennità di disoccupazione...
Vecchio 13-10-2012, 12:19   #10
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http://www.tmnews.it/web/sezioni/top...3_112817.shtml
Oleeeeeeeeeeeeeeeee godooooooooooooooooooo
Vecchio 13-10-2012, 12:19   #11
Avanzato
L'avatar di Snaporaz
 

A chi conosce bene l'inglese consiglio la lettura di questo articolo molto interessante uscito settimana scorsa.

http://explosivereports.com/2012/10/...t-forty-years/
Vecchio 13-10-2012, 13:22   #12
Esperto
L'avatar di Boyyy82
 

Se ti piace il lavoro che fai e se vai d'accordo con i colleghi/superiori io non lo vedo un dramma, anzi il fatto di lavorare e avere la giornata impegnata può essere un toccasana per coloro come noi che sono spesso a rimuginare sui propri problemi..
anzi direi che è meglio lavorare che stare a casa disoccupati (non solo per un fattore economico).
è ovvio che come in tutti i contesti bisogna anche saper scendere a compromessi e sapersi adattare maggiormente.

Ultima modifica di Boyyy82; 13-10-2012 a 13:24.
Vecchio 13-10-2012, 13:25   #13
Esperto
L'avatar di illumi
 

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Originariamente inviata da Boyyy82 Visualizza il messaggio
Se ti piace il lavoro che fai e se vai d'accordo con i colleghi/superiori io non lo vedo un dramma, anzi il fatto di lavorare e avere la giornata impegnata può essere un toccasana per coloro come noi che sono spesso a rimuginare sui propri problemi..
anzi direi che è meglio lavorare che stare a casa disoccupati (non solo per un fattore economico).
è ovvio che come in tutti i contesti bisogna anche saper scendere a compromessi e sapersi adattare maggiormente.


Se fossi una ragazza ti broccolerei
Vecchio 13-10-2012, 13:27   #14
Esperto
L'avatar di Boyyy82
 

Quote:
Originariamente inviata da illumi Visualizza il messaggio


Se fossi una ragazza ti broccolerei
Vecchio 13-10-2012, 15:12   #15
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Originariamente inviata da Boyyy82 Visualizza il messaggio
Se ti piace il lavoro che fai e se vai d'accordo con i colleghi/superiori io non lo vedo un dramma, anzi il fatto di lavorare e avere la giornata impegnata può essere un toccasana per coloro come noi che sono spesso a rimuginare sui propri problemi..
anzi direi che è meglio lavorare che stare a casa disoccupati (non solo per un fattore economico).
è ovvio che come in tutti i contesti bisogna anche saper scendere a compromessi e sapersi adattare maggiormente.
Primo quesito:Un pò si un pò no
Secondo quesito: no
Vecchio 13-10-2012, 15:27   #16
Esperto
L'avatar di Josef K.
 

Se posso darti un consiglio, la cosa migliore secondo me sarebbe viverla in modalità "guarda e passa". Tu non puoi controllare l'ambiente in cui vivi, non puoi cambiarlo, né immaginare che questa situazione possa modificarsi a breve termine. Avrai sicuramente colto i pregi ed i difetti delle persone che lavorano con te, in modo da sapere cosa c'è di buono e di pessimo sul tuo posto di lavoro. Lasciati scivolare addosso la stupidità delle persone e goditi quel che c'è di vitale in loro. Che è un po' quello che dovremmo fare ogni giorno, in ogni contesto. Quando affronto un argomento del genere, mi viene sempre in mente il passaggio conclusivo de "Le città invisibili" di Calvino. Questo qui:

L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando assieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
Vecchio 13-10-2012, 15:32   #17
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Originariamente inviata da Boyyy82 Visualizza il messaggio
Se ti piace il lavoro che fai e se vai d'accordo con i colleghi/superiori io non lo vedo un dramma, anzi il fatto di lavorare e avere la giornata impegnata può essere un toccasana per coloro come noi che sono spesso a rimuginare sui propri problemi..
anzi direi che è meglio lavorare che stare a casa disoccupati (non solo per un fattore economico).
è ovvio che come in tutti i contesti bisogna anche saper scendere a compromessi e sapersi adattare maggiormente.
Ma sì ma infatti... quoto

Ultima modifica di Halastor; 13-10-2012 a 15:45.
Vecchio 13-10-2012, 16:37   #18
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Originariamente inviata da Josef K. Visualizza il messaggio
Se posso darti un consiglio, la cosa migliore secondo me sarebbe viverla in modalità "guarda e passa". Tu non puoi controllare l'ambiente in cui vivi, non puoi cambiarlo, né immaginare che questa situazione possa modificarsi a breve termine. Avrai sicuramente colto i pregi ed i difetti delle persone che lavorano con te, in modo da sapere cosa c'è di buono e di pessimo sul tuo posto di lavoro. Lasciati scivolare addosso la stupidità delle persone e goditi quel che c'è di vitale in loro. Che è un po' quello che dovremmo fare ogni giorno, in ogni contesto. Quando affronto un argomento del genere, mi viene sempre in mente il passaggio conclusivo de "Le città invisibili" di Calvino. Questo qui:

L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando assieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.

La pratica dei propositi, la traduzione delle parole in atti, è qualcosa di totalmente diverso.
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