Con sè stessi bisogna essere ''obiettivamente spietati''. Mi spiego: il classico pensiero dell'introverso con problemi vari è ''faccio schifo, nessuno mi ama, sono una merda'' eccetera. Anche io in passato ero così, ma mi limitavo a fare la vittima, risultando patetica. Ora la mia linea di pensiero su me stessa è: ''hai voluto la bicicletta? Pedala!''. Mi faccio schifo, nessuno mi ama e sono una merda, esattamente come prima... ma in parte è colpa mia, ormai la frittata è fatta e non posso più farci niente. Rassegnandomi, in un certo senso mi sono evoluta e non sono più la piaga che ero: ho estirpato certi difetti e ne ho ridimensionati altri, e pur vivendo nel mio mondo privato osservo la realtà con occhi bene aperti. Ma soprattutto, sono diventata impenetrabile; prima ferirmi e farmi star male era come sparare ai pesci in un barile, ma ora no. Però non sono certo diventata forte e coraggiosa, sono solo una persona fragile e vigliacca che ha imparato ad identificare il nemico, a fare a meno di alleati e a costruirsi una fortezza.
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