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Vecchio 09-03-2016, 20:10   #1
Esperto
 

Buona sera. (Scusate il papiro, non pensavo di scrivere così tanto...)

Ho finito qualche mese fa l'università e ora devo cercarmi un lavoro (e/o decidere di andare avanti a studiare). La mia facoltà era di 5 anni e non ha molti sbocchi, a meno, per l'appunto, di proseguire o cercare stage per crescere in altri ambienti.
Io se mi immagino fra, che so, 15 anni, non mi ci vedo a fare il lavoro per cui sono abilitata.
Quindi ho preso la decisione di continuare. Non ho ancora bene deciso l'ambito preciso ma ho scremato i master a disposizione nel mio campo.
Io non voglio più pesare su mio padre per l'istruzione, quindi avrei bisogno di lavorare per mettere da parte i soldi per iscrivermici, sempre che mi prendano.

Ogni settimana dico che dalla settimana dopo cercherò lavoro.
Ho fatto il curriculum già da... un mese?
Ma non c'è scritto nulla, perché non ho fatto mai nulla a parte studiare.
Non ho attestati d'inglese, né di informatica.

Mi demoralizza molto pensare di portare in giro un documento così vuoto, perché so che facilmente verrò scartata da tutti a priori.

Nel mio ambito, poi, non c'è molto lavoro. C'è tanta richiesta per un ruolo che necessita di persone spavalde, di bella presenza, disposte a guidare per chilometri, ecc... in pratica tutto quello che non sono io.
Se solo riuscissi a guidare e non fossi così imbranata...

Comunque. Ammetto che quel lavoro in particolare non mi piace molto in generale, al di là di ciò che richiede.
Per quanto riguarda altri lavori per cui sono qualificata, nella mia cittadina nada, nelle altre (ben servite da mezzi, ovviamente ho guardato quelle non guidando) cercano persone residenti in zona (suppongo per evitare i ritardi da pendolari).
Quindi anche qui sono un po' fregata.
Molti poi propongono di metterti solo in stage. Così uno che ha studiato 5 anni non vede nemmeno un euro, no? Giusto.

Ho anche pensato di cercare altri tipi di lavoro. Tipo cameriera, commessa, cassiera... qualsiasi cosa potessi fare in zona facilmente raggiungibile da me. Pur di fare qualche soldo.
Però sono sempre bloccata.
Primo perché a pensare di fare altro mi sento in colpa, visto che ho passato tutti quegli anni sui libri.
Secondo perché sono troppo impaurita dall'andare a richiedere lavoro, con la paura di sentirmi rifiutata.

La verità è che non ho voglia di trovare lavoro. Se penso a lavorare, mi immagino triste.
Non pensiate che sia una lazzarona. Sì, sono pigra, ma non sul lavoro, per quella poca esperienza che ho avuto nei tirocini obbligatori.
È che credo di aver paura di rimanere incastrata in una vita che non mi piace.
Non c'è bisogno di dire che mi sento insoddisfatta.
Sono triste. E ho passato questi mesi di pausa a diventarla ancora di più. Invece di sentirmi riposata, mi sento sempre più stanca e apatica.
Oltretutto, non sono mai stata così poco convinta delle mie capacità. E non credo di svalutarmi troppo. Io davvero non ricordo buona parte delle cose che ho studiato e credo che il mio lavoro non lo saprei fare.
Perché non hai passato questi mesi a ripassare quello che non sapevi? Direte voi.
Semplicemente perché non ne posso più di quegli argomenti, a pensare di ristudiarli mi viene la nausea. E perché nel contesto in cui sto, sempre a casa, non ho il benché minimo stimolo.

Quando entro in questa ottica, è la fine. Per esempio, con la macchina mi convinsi di essere troppo imbranata e non guidai più. Troppa paura di fare incidenti.
Ho il terrore di rimanere bloccata così anche con il lavoro.
E l'esperienza della macchina non mi spinge a pensare che mi devo impegnare in questa cosa, mi fa solo venire più paura e tristezza. Mi blocco e passo le giornate a chiedermi quando riuscirò a fare qualcosa.

I miei mi vorrebbero con un lavoro stabile, mamma mi vorrebbe sempre vicina e papà pure, ma il pensiero di averli sempre attaccati al culo (scusate le parole) mi fa stare malissimo.
D'accordo che loro non hanno più niente da fare se non curare noi (sebbene papà dica di non volerci mantenere per sempre), ma non abbiamo mai avuto la possibilità di diventare dei veri adulti.
Non ho nemmeno avuto un'adolescenza e una giovinezza sane e piene, dovrei catapultarmi nel mondo degli adulti e magari fingere anche di trovarmici bene? Con un lavoro che mi rende triste eccetera eccetera?

Sapete, io avrei voluto fare qualcosa più "di svago" dopo la mia laurea. Qualcosa che mi piacesse. Ma ovunque ho trovato porte chiuse dai prezzi. Insomma non avendo soldi non ho potuto iscrivermi a determinate attività. E se dovessi lavorare per avere quei soldi, non potrei iscrivermici perché avrei le giornate occupate dal lavoro.
Un circolo vizioso... e quindi mi sono demoralizzata.

Io ho sempre pensato che crescendo sarei riuscita a fare qualcosa di grande, che avrei pian piano trovato la mia strada e una felicità.
Ma invece a 24 anni suonati mi sento sola, vecchia, triste e vedo tutto grigio.
La gente intorno mi fa pesare il fatto che sono in questo limbo a nuotare nella cacca del mio cervello, che non sto cercando lavoro.
Ma io ho COSÌ PAURA di scegliere male il resto del mio percorso! Voglio essere sicura di ciò che voglio diventare.
Ma forse, come sempre, il problema parte da me, che sono fatta male a priori e prima dovrei mettere in ordine me stessa...

E poi, chi lo darebbe un lavoro a una con scritto "mi sento un sacco dell'immondizia" in fronte?

I miei pensano che sono pigra, ma non è solo quello. Io mi sento uno schifo con me stessa.
E se la situazione rimarrà così, diventaranno sempre più aggressivi

Io non so cosa devo fare, spero abbiate consigli utili...
Ringraziamenti da
TãoSozinho (11-03-2016)
Vecchio 09-03-2016, 21:14   #2
Esperto
 

Il tuo non-curriculum sembra il mio,solo che io non ho fatto i5anni ma solo i3.
Senza inglese,senza informatica ,senza guidare e senza essere spigliata difficilmente ti si pigliano,ma ti faccio tanti auguri.Io ho avuto il culo di entrare in graduatoria per le supplenze,e mi maledico perchè non lo so fare a causa della fs e tutto il resto.
Vecchio 10-03-2016, 01:21   #3
Esperto
 

Più che problema insormontabile, anche se iniziasse a guidare mi ci vorrebbe un po' prima di impratichirmi al punto da essere così sicura di me.

Claire, guarda, non sai quanto mi dispiace, ti capisco davvero...

Il problema del continuare a studiare, comunque, è che per prendere (esempio), il certificato di inglese o l'ecdl, servono soldi. Posso ammortizzare studiando da sola, ma per esempio con la conversazione come faccio? Ho problemi con la pronuncia, l'agitazione mi fa dimenticare tutto il lessico che conosco... più che esercitarmi non posso fare, e senza un insegnante che mi corregga e l'esperienza sul campo (e qui mi manca taaanto il non aver partecipato a vacanze studio quando avrei dovuto) non posso migliorare.

Cioè, in ogni caso mi servono dei soldi da cui partire. E se voglio iniziare un master in autunno, non ho molto tempo... è quasi sempre un requisito l'inglese fluente. Non vorrei rimanere fuori per una cosa del genere...
E non voglio nemmeno rimandare troppo perché a parità di numero nella graduatoria guardano sempre al più giovane in cose come questa.

Insomma, sono molto confusa.
A volte penso che io non voglio trovare un lavoro apposta per non sentirmi vincolata a niente.
Ipotizzate che mi facciano un contratto di un anno e non mi permettano di andare al master, se per esempio ne scelgo uno lontano da me... ho paura che non mi lascerei licenziare.
Sicuramente i miei spingerebbero per farmi lavorare e basta...
Lo so che non dovrei dar troppa corda ai loro pensieri, ma mi hanno condizionata tutta la vita, non è facile che smettano ora...
Vecchio 10-03-2016, 09:04   #4
Esperto
L'avatar di phabio
 

Hai provato con Granzia Giovani? Io l'ho fatto e qualcosa sono riuscito a guadagnare.
Vecchio 10-03-2016, 09:59   #5
Esperto
L'avatar di feaanor
 

Quote:
Originariamente inviata da Jupiter Visualizza il messaggio
Ho il terrore di rimanere bloccata così anche con il lavoro.
E l'esperienza della macchina non mi spinge a pensare che mi devo impegnare in questa cosa, mi fa solo venire più paura e tristezza. Mi blocco e passo le giornate a chiedermi quando riuscirò a fare qualcosa.
Capisco benissimo questa sensazione di blocco e di paura, ce l'ho anch'io (anche se non a proposito della macchina). Penso sia dovuto alla nostra insoddisfazione in altri campi che, almeno a me, porta a pensare "perchè devo impegnarmi per questa cosa senza aver prima avuto un po' di felicità?".
Il mio consiglio è concediti/fai qualcosa, anche di rilassante, che ti piaccia e prenditi un periodo (anche solo qualche giorno) di vero riposo, in cui dovresti cercare di avere la mente sgombra da altri pensieri.

Quote:
Originariamente inviata da Jupiter Visualizza il messaggio
Non ho nemmeno avuto un'adolescenza e una giovinezza sane e piene, dovrei catapultarmi nel mondo degli adulti e magari fingere anche di trovarmici bene? Con un lavoro che mi rende triste eccetera eccetera?
Ti capisco anche su questo, perchè nemmeno io ho avuto una giovinezza sana e piena, ho iniziato solo negli ultissimi anni ad avere qualcosa di simile, ma il fardello della inesperienza passata mi ha sempre limitato e mi limita tuttora.
Purtroppo, l'unica cosa da fare in questo caso è accettare di non essere stati come gli altri (che non dovrebbe implicare di essere stati inferiori ma solo diversi), e cercare di partire dalle cose positive che si sono avute o che si sono fatte per vedere che anche noi, in fondo, valiamo qualcosa (ma so che è un discorso molto difficile).

Quote:
Originariamente inviata da Jupiter Visualizza il messaggio
Ma forse, come sempre, il problema parte da me, che sono fatta male a priori e prima dovrei mettere in ordine me stessa...
Ecco. Se tu per prima hai questo dubbio (al di là di quello che pensano gli altri), dovresti prima affrontare questo e capire se è vero oppure no.

Mi dispiace di non poterti dare consigli più utili e pratici, ti auguro buona fortuna per tutto
Ringraziamenti da
Jupiter (11-03-2016), TãoSozinho (11-03-2016)
Vecchio 10-03-2016, 10:09   #6
Esperto
L'avatar di Keith
 

Buongiorno, stai parlando con uno che di circoli viziosi mentali è uno che sa il fatto suo
quindi su questo non riesco ad esserti di aiuto, perché sono in parte nella melma anche io, però col tempo sempre meno perché sto cambiando modo di ragionare. Il percorso è stato lungo, ma il metodo è semplice: ragionare con la pancia (con le sensazioni) e non con la mente.

E poi un'altra cosa, dare retta ai genitori è quasi sempre il male.
I genitori non vogliono la felicità dei figli, vogliono la sicurezza e più o meno inconsciamente vogliono che i figli gli siano sempre vicino per avere un riferimento in caso di bisogno. Svincolati da queste dinamiche e sentiti libera ed in diritto di volare, altrimenti la vita andrà sempre di più a puttane.

Ultima cosa: puoi cercare un lavoro part-time, sapendo che cmq non sarà il tuo lavoro definitivo, ma ti permetterà di guadagnare i soldi che ti servono per i tuoi corsi. E poi ti puoi licenziare quando ti pare eh, la gente non si fa nessun problema a saltare da un posto a un'altro

Ultima modifica di Keith; 10-03-2016 a 10:11.
Vecchio 11-03-2016, 01:25   #7
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da phabio Visualizza il messaggio
Hai provato con Granzia Giovani? Io l'ho fatto e qualcosa sono riuscito a guadagnare.
Non so se provare con quello, ho sentito dire che il progetto è stato un grosso buco nell'acqua e che spesso i pagamenti (sui 400 euro) non arrivavano mai ai ragazzi che lavoravano tramite esso...
Direi che sei fortunato ad aver avuto un esperienza positiva!
Dici di provare comunque, pur avendo una laurea molto specifica?

Quote:
Originariamente inviata da feaanor Visualizza il messaggio
"perchè devo impegnarmi per questa cosa senza aver prima avuto un po' di felicità?"
È esattamente così che mi sento. Come se arrivata in fondo a questo percorso dicessi, "tutto qui quello che ha fa offrirmi la vita?"
Pensare che spesso se faticavo a preparare gli esami era proprio per la sofferenza costante del non avere una vita piena, un amore, ecc... tutte le mancanze mi facevano passare il tempo a divagare con la mente verso inventati luoghi felici. E si vede, dato che ricordo poco e nulla di ciò che dovrei sapere

Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio

E poi un'altra cosa, dare retta ai genitori è quasi sempre il male.
I genitori non vogliono la felicità dei figli, vogliono la sicurezza e più o meno inconsciamente vogliono che i figli gli siano sempre vicino per avere un riferimento in caso di bisogno. Svincolati da queste dinamiche e sentiti libera ed in diritto di volare, altrimenti la vita andrà sempre di più a puttane.

Ultima cosa: puoi cercare un lavoro part-time, sapendo che cmq non sarà il tuo lavoro definitivo, ma ti permetterà di guadagnare i soldi che ti servono per i tuoi corsi. E poi ti puoi licenziare quando ti pare eh, la gente non si fa nessun problema a saltare da un posto a un'altro
Probabilmente hai ragione sui genitori. Anche se i miei più che tenermi vicina per bisogno lo fanno per mera paura. Per mamma l'importante è la salute, per papà apparire persone a posto.
Purtroppo la felicità e la soddisfazione personale non sono mai state la priorità

Appunto un part time vorrei... ma per me è un ostacolo proprio andarmelo a cercare il lavoro... lo so, sono una testa di cazzo... ma non è un atteggiamento volontario.
Vecchio 11-03-2016, 01:34   #8
Esperto
L'avatar di TãoSozinho
 

Sono cose che avrei potuto scrivere io. L'unica differenza è che io guido e non mi faccio problemi in questo. So che non ti sono di nessuna utilità a meno che non vuoi prendere lezioni di sicurezza nella guida da me, ma almeno sai di non essere sola.
Vecchio 11-03-2016, 01:40   #9
Esperto
L'avatar di feaanor
 

Quote:
Originariamente inviata da Jupiter Visualizza il messaggio
È esattamente così che mi sento. Come se arrivata in fondo a questo percorso dicessi, "tutto qui quello che ha fa offrirmi la vita?"
Pensare che spesso se faticavo a preparare gli esami era proprio per la sofferenza costante del non avere una vita piena, un amore, ecc... tutte le mancanze mi facevano passare il tempo a divagare con la mente verso inventati luoghi felici. E si vede, dato che ricordo poco e nulla di ciò che dovrei sapere
Lo stesso per me.
Ho sempre sentito di non avere la stessa "forza" di alcune persone che, al contrario di me, avevano avuto una vita piena, amore ecc. ecc. il problema relativo agli esami l'ho avuto anch'io. Penso sia dovuto al fatto che noi sappiamo, inconsciamente, che dare un esame e impegnarsi per prendere un bel voto è una cosa bella, importante, che ci rende magari orgogliosi ma non sposta i nostri problemi in altri campi di una sola virgola.
Il giorno dopo aver dato l'esame, avremo sempre gli stessi problemi a socializzare, aprirci, esporci ecc. ecc.
Per il mondo del lavoro forse è un po' simile...anche se magari c'è la componente del "guadagnare qualcosa" che è importante...
Ringraziamenti da
*Stellina* (11-03-2016)
Vecchio 11-03-2016, 02:03   #10
Esperto
L'avatar di *Stellina*
 

Quote:
Originariamente inviata da feaanor Visualizza il messaggio
Lo stesso per me.
Ho sempre sentito di non avere la stessa "forza" di alcune persone che, al contrario di me, avevano avuto una vita piena, amore ecc. ecc. il problema relativo agli esami l'ho avuto anch'io. Penso sia dovuto al fatto che noi sappiamo, inconsciamente, che dare un esame e impegnarsi per prendere un bel voto è una cosa bella, importante, che ci rende magari orgogliosi ma non sposta i nostri problemi in altri campi di una sola virgola.
Il giorno dopo aver dato l'esame, avremo sempre gli stessi problemi a socializzare, aprirci, esporci ecc. ecc.
Per il mondo del lavoro forse è un po' simile...anche se magari c'è la componente del "guadagnare qualcosa" che è importante...
Quanto vi capisco.... anche dopo aver preso il mio bel 28 (e stare per dimenticarmi tutte le nozioni) non sono felice... non ho l'entusiasmo per rimettermi a studiare... penso: a che serve? Tanto io non ho una vita.. non ho nessuno, sono troppo vecchia per tutto, soprattutto per trovare un lavoro.... almeno voi ragazzi siete giovani! Non perdete la speranza, vi auguro tanta fortuna
Ringraziamenti da
feaanor (11-03-2016)
Vecchio 11-03-2016, 19:35   #11
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da TãoSozinho Visualizza il messaggio
Sono cose che avrei potuto scrivere io. L'unica differenza è che io guido e non mi faccio problemi in questo. So che non ti sono di nessuna utilità a meno che non vuoi prendere lezioni di sicurezza nella guida da me, ma almeno sai di non essere sola.
Guarda se tu fossi nelle mie vicinanze e mi insegnassi gratis, volentieri.
Che poi in realtà questo distruggerebbe il mio anonimato qui, che paradossalmente è l'unica cosa che mi permette di parlare liberamente senza chiudermi per l'imbarazzo!
Uno dei miei problemi comunque è proprio che coi miei non riesco a sentirmi sicura alla guida, per quello non gli ho più chiesto aiuto. Tanto meno ho voglia di andare a farmi prendere per il culto dai miei amici...

Quote:
Originariamente inviata da feaanor Visualizza il messaggio
Lo stesso per me.
Penso sia dovuto al fatto che noi sappiamo, inconsciamente, che dare un esame e impegnarsi per prendere un bel voto è una cosa bella, importante, che ci rende magari orgogliosi ma non sposta i nostri problemi in altri campi di una sola virgola.
Il giorno dopo aver dato l'esame, avremo sempre gli stessi problemi a socializzare, aprirci, esporci ecc. ecc.
Per il mondo del lavoro forse è un po' simile...anche se magari c'è la componente del "guadagnare qualcosa" che è importante...
Esattamente quello intendevo. Io non ho goduto nemmeno della mia laurea, per esempio. Né dell'abilitazione. Nonostante mi sia fatta un mazzo tanto per prenderle, mi sono sentita comunque come se non avessi raggiunto alcun traguardo.

Più che la componente del guadagnare qualcosa secondo me c'è l'accettare il fatto di essere adulta, di decidere di dedicarsi a una cosa e basta. Accettare di chiudere con un passato vuoto e iniziarne uno pieno di responsabilità... in cui non avrai più il tempo per divertiti che avresti potuto sfruttare prima.
Una vita in cui se combini un casino non ti bocciano a un esame, ma ti licenziano.

Quote:
Originariamente inviata da *Stellina* Visualizza il messaggio
Quanto vi capisco.... anche dopo aver preso il mio bel 28 (e stare per dimenticarmi tutte le nozioni) non sono felice... non ho l'entusiasmo per rimettermi a studiare... penso: a che serve? Tanto io non ho una vita.. non ho nessuno, sono troppo vecchia per tutto, soprattutto per trovare un lavoro.... almeno voi ragazzi siete giovani! Non perdete la speranza, vi auguro tanta fortuna
Esattamente quello che provavo io.


Comunque a proposito di nozioni dimenticate, uno dei problemi che ho è appunto quello, che tutti mi dicono che se non mi metto a lavorare dimenticherò tutto quello che so. Anche se spiego che già non ricordo niente e che questo mi fa sentire incapace e sfiduciata, loro mi dicono le stesse cose.
Ho parenti che non hanno frequentato l'università e ci hanno messo un buon anno secco a trovare lavoro. Certo, gli dicevano di cercare, ma non gli facevano la pressione che mia madre fa a me.
Siccome io ho una laurea sembra che non possa avere dubbi sul mio futuro.
Hai studiato per quello, DEVI fare quello. Ho capito che gli sbocchi sono pochi, ma se io voglio andare avanti? Se voglio sperare in un futuro migliore? Ho preso una strada storta, quindi adesso non posso raddrizzarla? Perché devo guadagnare (esempio) 18mila euro all'anno quando se mi sforzo un attimo in più potrei farne 40mila?
Perché questa fretta nel cercare lavoro?
Se avessi preso l'anno sabatico quando dovevo, probabilmente avrei scelto un altro corso.
Anzi, sicuramente.
Tornando indietro non rifarei niente. E quindi mi becco anche le lagne del tipo "eh ma dovevi pensarci prima".
Cos'è, la mia vita deve essere condizionata da un errore?
E comunque, non dovessi riuscire ad arrivare più in alto studiando, potrei sempre trasferirmi all'estero e fare lo stesso lavoro che farei qui, per il triplo dei soldi.
Oppure come ultima spiaggia accontentarmi e fare il mio lavoro base tutta la vita. Pazienza, capita.
Come capita di sbagliare corso e capirlo solo quando la vita ti mette poche prospettive davanti.
Non pensavo che sarebbe successo a me, ma è successo. Fin ora con lo studio non avevo mai sbagliato. È capitato. O forse era destino. Magari troverò lavoro, scoprirò che in realtà mi va bene stare così e vivrò relativamente tranquilla. Ma magari prenderò un ulteriore titolo e diventerò una persona che guadagna tanto e può permettersi le vacanze che non ha mai fatto.

Ditemi se il mio ragionamento fila, perché io davvero mi sento come una bambina che cerca di spiegare alla famiglia che il cielo è giallo con tutti intorno che ovviamente ridono perché è ridicola.

So che può sembrare che io stia scappando per via della paura di non essere adeguata al lavoro. Ma i motivi per cui preferirei continuare sono vari, non è solo quello.

Le persone mi fanno sentire come se provarci nella vita fosse inutile.

Tra l'altro se non mi sono iscritta a nulla quest'anno è proprio perché sto cercando di capire quale strada prendere. Non voglio avere dubbi in futuro.
Non voglio dire "ho sbagliato di nuovo"....

Ultima modifica di Jupiter; 11-03-2016 a 19:40.
Vecchio 11-03-2016, 19:40   #12
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L'avatar di phabio
 

Quote:
Originariamente inviata da Jupiter Visualizza il messaggio
Non so se provare con quello, ho sentito dire che il progetto è stato un grosso buco nell'acqua e che spesso i pagamenti (sui 400 euro) non arrivavano mai ai ragazzi che lavoravano tramite esso...
Direi che sei fortunato ad aver avuto un esperienza positiva!
Dici di provare comunque, pur avendo una laurea molto specifica?
La laurea non è importante. Quello che conta è che tu abbia meno di trent'anni e non essere impegnata già in attività di studio/lavoro. L'ufficio per l'impiego si occuperà poi di comunicarti periodicamente le opportunità di lavoro.
Ringraziamenti da
Jupiter (12-03-2016)
Vecchio 11-03-2016, 23:07   #13
Esperto
L'avatar di TãoSozinho
 

Io ti dico solo che sono nel nord-est Italia.

Comunque vediamo se anche in questo somigli a me: la scelta universitaria non ti ha convinto. Speravi che l'università fosse un pretesto per cambiare vita, per esempio andare a vivere nella città dove studi e ricercare un po' d'indipendenza e magari sistemare questioni col passato liberamente, senza il giudizio pressante dei tuoi genitori. Poi non hai avuto il coraggio di fare questo passo e ti sei ritrovata a dover affrontare esami, crediti, compagni di corso con cui non ti trovi e competitivi. E niente di più.
Vecchio 12-03-2016, 01:35   #14
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da TãoSozinho Visualizza il messaggio
Io ti dico solo che sono nel nord-est Italia.

Comunque vediamo se anche in questo somigli a me: la scelta universitaria non ti ha convinto. Speravi che l'università fosse un pretesto per cambiare vita, per esempio andare a vivere nella città dove studi e ricercare un po' d'indipendenza e magari sistemare questioni col passato liberamente, senza il giudizio pressante dei tuoi genitori. Poi non hai avuto il coraggio di fare questo passo e ti sei ritrovata a dover affrontare esami, crediti, compagni di corso con cui non ti trovi e competitivi. E niente di più.
Eee, allora non siamo della stessa zona, mannaggia.

Mmmm, no, per me non è stata proprio così.
Per tutto l'ultimo anno delle superiori sono stata convinta che andare all'università fosse una scelta praticamente obbligata per me. Andavo molto bene in quasi tutto, non perché fossi particolarmente secchiona. Quindi non studiare per me era uno spreco di cervello.
Avevo fatto il test per un'altra facoltà ma non ero entrata, quindi avevo trovato un ripiego consigliato da tutti perché era un corso che dava una buona preparazione di base. Il primo anno mi ha fatto schifo sotto certi aspetti e mi è piaciuto sotto altri.
Io non la stavo prendendo abbastanza sul serio, infatti lì è dove ho preso i miei voti peggiori.
Spesso durante tutto il percorso dicevo che non ero convinta di quello che stavo facendo, però non avevo nemmeno idea di cos'altro fare. La verità è che non ho avuto la possibilità di studiare bene tutte le alternative all'inizio. Quindi mentre ero in corso semplicemente ho continuato.
Non ho mai avuto problemi coi crediti, sono sempre stata a pari per quello. Ho comunque avuto periodi neri in cui non davo esami. Ma troppo spesso poi ho recuperato di botto studiando come una pazza...
I compagni mi hanno delusa, sì. Ma più che altro perché non ho trovato nessuno simile a me. Quindi tra questo e il mio carattere, non ho tenuto amicizie, e questo mi fa sentire ancora più inutile l'esperienza così lunga...
Semplicemente, col senno di poi avrei scelto un percorso più breve e lo avrei concluso meglio. Però non mi dispiace aver preso questa laurea alla fine. La maggior parte dei corsi era interessante ed ho quasi sempre amato andare a lezione.

Certamente ho sofferto il fatto di non aver avuto indipendenza. Quello sì. Anche per questo sicuramente non ho avuto un'entusiasmante vita universitaria... Wake up, Train, Lesson, Train, Study, Complaining, Sleeping, REPEAT.


Ultima modifica di Jupiter; 12-03-2016 a 01:39.
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