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Vecchio 20-08-2014, 12:14   #41
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"E' sorprendente, in una specie di animali che si definiscono razionali, quanto sia potente la pura e semplice altezza fisica. Nella maggior parte delle società di cacciatori-raccoglitori il termine corrispondente a "leader" è "grande uomo", e di fatto i leader sono in genere uomini grandi. Negli Stati Uniti gli uomini più alti trovano lavoro più facilmente, fanno più carriera, guadagnano di più (circa 250 dollari in più per centimetro) e sono eletti presidenti più spesso: delle 24 elezioni succedutesi fra il 1904 e il 1996, venti sono state vinte dal candidato più alto. Un'occhiata alle inserzioni matrimoniali pubblicate dai giornali basta a convincere che le donne cercano uomini alti."

(Steven Pinker, Come funziona la mente)
In Italia non mi sembra
Comunque è innegabile che una certa altezza (bada bene, solo fino a un certo limite, perché oltre sopraggiungono problemi fisici di non trascurabile entità) possa favorire nella selezione verso determinati ruoli di potere, ma i ruoli di potere non sono tutti e poi la vedo dura per un introverso assumere posizioni di leader. Nelle relazioni sentimentali i cm in più (verticalmente parlando ma anche orizzontalmente ) costituiscono un di più ma non sono tutto, e il verticalmente svantaggiato può sempre compensare puntando su altre qualità. Certo è che se ci si fissa con insistenza su quello che ci manca invece di valorizzare e investire in altri punti, si finisce nella spirale della paranoia e allora hai voglia a dire che è colpa della società...in quei casi diventa solo colpa nostra.



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Ad essere discriminati non sono tutti, ma le persone timide o con certe caratteristiche, questa cosa non la si può negare, vengono create davvero delle gerarchie. Se vai in un contesto sociale e nessuno ti dice che sei brutto e cattivo non penso che svilupperai pensieri del genere su te stesso in seguito. Prima di andare a scuola io, ad esempio, non ho mai avuto pensieri del genere né mi giudicavo, è a scuola che ti danno i voti, è nel contesto sociale che vengono a crearsi delle gerarchie.
Non penso nemmeno che potrai stare bene in un contesto sociale se avrai sempre a che fare con persone che ti svalorizzano direttamente o indirettamente piazzandoti nei piani bassi della gerarchia.
Si, ma la percezione che si ha di sé matura in famiglia, e una famiglia poco supportiva fa in modo che l'individuo cresca pieno di insicurezze e una generale tendenza alla disistima. In società esistono atteggiamenti spesso prevaricatori o provocatori, ma chi soccombe non è colui che viene preso più spesso di mira per la timidezza, ma chi per insicurezza tende a dare un peso spropositato alla prese in giro: in quanto insicuro e dotato di una visione negativa di sé, arriva a dare retta a tali prese in giro e a soffrirne, alimentando poi una spirale di profezia che si autoavvera e che potrebbe anche finire per trasformarlo nel bersaglio più colpito.


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Se bisogna scommettere al livello probabilistico sarà necessario ammetterlo poi che una persona obesa o con certe caratteristiche è più probabile che venga rifiutata in certi contesti.
La persona obesa è prima di tutto una persona che mette a repentaglio la propria salute a causa delle sue cattive abitudini alimentare, prima ancora che una persona rifiutata dagli altri. Il rifiuto altrui mi sembra un problema di secondaria importanza di fronte al serio pericolo di vedere compromessa la propria salute.

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Se dei tipi di individui sono più diffidenti verso gli sconosciuti non è perché sono paranoici o altro, ma perché con buone probabilità un individuo preso a caso nella popolazione totale davvero assume certi atteggiamenti nei loro confronti stigmatizzando certe loro caratteristiche.
Se sanno che questo è vero come fanno ad essere così sicuri visto che devono anche trovare le energie per difendersi da questi giudizi negativi quasi continui?
Secondo me non si può negare la verità di queste cose dato che gli emarginati sociali non si emarginano semplicemente da soli, in genere loro vorrebbero anche stare con gli altri in certi contesti ma siccome vengono emarginati e buttati nei piani bassi della gerarchia, alla fine si allontanano da soli dalla società.
Se una persona prova sofferenza di fronte a commenti e giudizi, è perché è lei stessa a dare peso a questi commenti e giudizi, è il suo modus cogitandi che la porta a filtrare e amplificare la portata destabilizzante, in termini di autostima, di tali input. Tu parli di emarginazione verso i timidi, io suggerirei che spesso è anche il timido ad autoemarginarsi, a non sentirsi accettato, perché egli è il primo a non accettarsi e far dipendere il valore che ha di sé dai giudizi altrui. Ci sono persone che subiscono continuamente giudizi e invettive ma sembrano non curarsene (talvolta scadendo anche nell'eccesso opposto, ovvero scarsa considerazione delle valutazioni esterne dovuta a tendenze megalomani) perché sorrette da una buona coscienza del proprio valore, virtualmente poco attaccabile dall'esterno. Capisci quindi che il punto di svolta della serenità interiore non è tanto rappresentato da come ci giudicano ma da come noi filtriamo e processiamo questi giudizi, ergo un problema del tutto interno alle nostre strutture emotive e cognitive.
In fondo si parla di giudizi, non ci hanno ancora sbattuto in galera o proibito di frequentare toilette pubbliche, non viviamo in un regime di apartheid basato sull'esclusione degli introversi dalla vita collettiva. Come vedi il problema è interiore, personale, psicologico, e non materiale.

Ultima modifica di muttley; 20-08-2014 a 12:18.
Vecchio 20-08-2014, 12:29   #42
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stamattina ero al bar a bere un caffè e ad un certo punto ho notato nel maxi schermo una ragazza molto bella e mezza svestita, che sulla spiaggia cantava "sono una muchacha molto sexy / do troppa confidenza ai maschietti / mi piace fare sesso con molti uomini" (la citazione purtroppo non è letterale e la poesia generale si perde.....)
Ecco, oggi questo è considerata una VIRTU'. Intendo virtù in senso proprio, non moralistico del termine. Ogni epoca ha le sue virtù, che solitamente sono riflesse nelle grandi opere che la fondano. I greci avevano Omero, e la virtù era il coraggio, il valore in guerra (Achille), ma anche la scaltrezza e la sete di conoscenza (Ulisse). Nel Medioevo, beh basta leggersi Dante ...
Oggi la virtù, cioè l'essere oggetto di approvazione, è questo... la posso chiamare zoccolaggine?
Vecchio 20-08-2014, 12:42   #43
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Oggi la virtù, cioè l'essere oggetto di approvazione, è questo... la posso chiamare zoccolaggine?
Spero non ti dia fastidio questo stato di cose: se una persona vive liberamente la sua sessualità e tra le sue preferenze vi è una certa tendenza alla promiscuità, cosa ne viene in meno a te? Pagherai più tasse, avrai meno soldi in busta paga? Le abitudini sessuali delle persone rientrano nella sera privata delle stesse e, finché non ledono libertà altrui o norme di legge, non dovrebbero divenire oggetto di riprovazione morale.

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Secondo me è una razionalizzazione questa, la persona obesa non sta tanto male a causa del pericolo per la salute ma per l'esclusione sociale
Ma il vero problema è rappresentato dalla salute...e cmq l'obeso è tale alla fine per sua volontà, non credo che qualcuno l'abbia forzato a mangiare sotto tortura (i casi di obesità patologica sono rarissimi e statisticamente irrilevanti), quindi solo lui ha in mano la forza interiore per disciplinarsi e tornare in una situazione di normopeso.
Vecchio 20-08-2014, 12:59   #44
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Oggi la virtù, cioè l'essere oggetto di approvazione, è questo... la posso chiamare zoccolaggine?
Appellativo che denota un forte pregiudizio e connotazione negativa.
Cosa c'è di deplorevole nel subordinare un coito (o altro in tema) all'essenzialità e istintività?

Ci vedo molto e inutile moralismo

Sono breve perché uso Tapatalk e uno smartphone
Vecchio 20-08-2014, 13:09   #45
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Ma se non do peso al fatto che vengo rifiutato dalle donne per esempio, ciò non toglie che vengo rifiutato, come faccio ad ottenere una forma di accettazione sociale senza cambiare così come desidera la società circostante? Ammesso che io ci riesca.

Insomma sarò sereno interiormente, ma esteriormente solo rimango e relazioni non ne intrattengo. A me personalmente non è questo tipo di serenità che manca, mi sarei dato al buddismo da un bel po' se avvertivo che il problema era questo.

Ammesso anche che mi dica di essere un latin lover e che le donne non capiscono che hanno a che fare in realtà con una persona molto attraente, in concreto il problema come lo risolvo?
Se non riesci a rassegnarti all'idea di ridimensionare le tue aspettative e rinunciare a certe cose, non resta che affrontare il problema con determinate strategie. Se quelle finora utilizzare si sono rivelate fallimentari, non resta che adottarne altre. In concreto: perché secondo te non riesci a piacere alle donne? Motivi estetici? Su quello non c'è molto da intervenire, non resta che intervenire sul carattere: sarà difficile, ma visto che la via della rassegnazione positiva non ti convince, credo che tu abbia sufficiente volontà, motivazione e capacità di adattamento per operare in meglio sulla tua personalità.
Vecchio 20-08-2014, 13:29   #46
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non ci siamo capiti.
riformulo in maniera più semplice:
non mi dà fastidio che uno faccia quello che vuole del suo corpo, mi dà fastidio che a questa (che poi è un'immagine) si debba dire "brava".
Che gli eroi di questo nostro ventunesimo secolo siano le zoccole.
Poi se volete un termine meno moralistico, diciamo disinibite? prive di pudore?
perché privo di inibizioni, e privo di senso di pudore non sono termini moralistici, ma la massimo morali, o etici...
Vecchio 20-08-2014, 14:32   #47
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non mi dà fastidio che uno faccia quello che vuole del suo corpo, mi dà fastidio che a questa (che poi è un'immagine) si debba dire "brava".
Che gli eroi di questo nostro ventunesimo secolo siano le zoccole.
Non ti danno fastidio eppure continui ad usare un termine dispregiativo.
Assurgere le "zoccole" a eroi è una tua proiezione, nella realtà non trovo riscontro.
Poi... Perché è deplorevole che siano considerate brave? Perché si dovrebbe premiare una condotta morigerata?

Sono breve perché uso Tapatalk e uno smartphone
Vecchio 20-08-2014, 14:32   #48
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Originariamente inviata da Oblomov Visualizza il messaggio
non ci siamo capiti.
riformulo in maniera più semplice:
non mi dà fastidio che uno faccia quello che vuole del suo corpo, mi dà fastidio che a questa (che poi è un'immagine) si debba dire "brava".
Che gli eroi di questo nostro ventunesimo secolo siano le zoccole.
Poi se volete un termine meno moralistico, diciamo disinibite? prive di pudore?
perché privo di inibizioni, e privo di senso di pudore non sono termini moralistici, ma la massimo morali, o etici...
Ma tu non sei tenuto a dire "brava".

Può non essere di tuo gusto la realtà contemporanea con la cultura che la sostiene ( e in questo caso è anche il mio modo di sentire ), ma non hai dei veri obblighi: se invece li senti è perché c'è qualcosa in te di interiorizzato, o perché nella tua " riprovazione " vi sono delle contraddizioni nascoste.

E poi, certo, il fatto di non aderire o aderire solo in parte alla realtà culturale di una data epoca evidentemente ti taglia fuori, sotto certi aspetti: ma qui si tratta solo di prendere atto di quali siano le conseguenze delle proprie scelte ( se davvero di scelte si tratta ).
Vecchio 20-08-2014, 14:35   #49
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L'avatar di feaanor
 

Penso che il contesto culturale sia importante ma non decisivo.
Mi spiego meglio: non penso che nelle epoche storiche precedenti le caratteristiche che si associano alla fs fossero ritenute qualità o che per questo la vita fosse facilitata, a meno di situazione particolari o estreme.
Anche perchè penso che buona parte dei miei e sottolineo miei problemi abbia una componente personale, legata a come mi vedo, che solo in parte è influenzata dall'esterno.
Comunque si potrebbe provare a fare un sondaggio su quale epoca storica o contesto culturale si ritiene più "filo-fs".
Vecchio 20-08-2014, 14:41   #50
Esperto
L'avatar di Oblomov
 

mah ... sarà pure una mia proiezione come dite voi...
però mi sembra che di saggi sul cosiddetto "uso del corpo femminile" sugli
strumenti di comunicazione di massa ne siano stati scritti parecchi...
cos'è, una proiezione collettiva ?
Vecchio 20-08-2014, 14:56   #51
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non ci siamo capiti.
riformulo in maniera più semplice:
non mi dà fastidio che uno faccia quello che vuole del suo corpo, mi dà fastidio che a questa (che poi è un'immagine) si debba dire "brava".
Che gli eroi di questo nostro ventunesimo secolo siano le zoccole.
Poi se volete un termine meno moralistico, diciamo disinibite? prive di pudore?
perché privo di inibizioni, e privo di senso di pudore non sono termini moralistici, ma la massimo morali, o etici...
Un conto è quando ti dà fastidio l'atteggiamento in sé e per sé, un conto è quando ti dà fastidio il fatto che a tali persone venga dato un ruolo di preminenza a scapito di personaggi e atteggiamenti che invece meriterebbero più considerazione. Personalmente non credo che le "zoccole" siano assurte a esempi da seguire nella nostra società, anzi vedo ancora un atteggiamento piuttosto negativo nei confronti di chi vive la propria sessualità con autonomia e indipendenza.
Vecchio 20-08-2014, 15:21   #52
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Per me resta un conflitto di fondo tra come voglio essere considerato io dagli altri e come poi gli altri mi considerano. O trovo un sistema per far cambiare idea a certi altri o cerco contesti sociali più accettanti, oppure non risolvo nulla di quel che vorrei risolvere, perché quando mi sforzo ad essere altro per accontentare il contesto poi mi innervosisco.
Ma non sarà che sei tu a non piacerti? Quando si crede di avere dei conflitti con l'esterno (non con una, due, tre persone ma con la maggioranza della gente) è perché si ha prima di tutto dei conflitti con se stessi. Tu ti piaci? Perché dovresti essere alla ricerca di conferme e approvazioni altrui o almeno, perché dovresti ritenerle indispensabili? Fa sempre piacere ricevere e interiorizzare giudizi lusinghieri, ma non devono trasformarsi in qualcosa di indispensabile, altrimenti si cade nella trappola della dipendenza dal giudizio altrui, caratteristica tipica degli insicuri.

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Detto questo, è innegabile che il contesto sociale incida, e non poco (come si crede erroneamente) sulla salute mentale e fisica dell'individuo.
Come scritto prima, incide soprattutto sulle persone fragili, insicure, vulnerabili, le quali dovrebbero prima operare su loro stesse e sui loro conflitti irrisolti, iniziare a piacersi (e, se proprio non ci riescono, a migliorarsi) indipendentemente dalla quantità di segnali positivi provenienti dall'esterno. Il valore che tu ti autoattribuisci deve essere il più possibile indipendente dagli altri e se tu continui a vedere giudizi svalutanti espressi dalle persone, è perché selezioni principalmente quelli, probabilmente perché vanno a confermare una valutazione negativa che tu hai di te stesso in primis...in sostanza non ti accetti e sei suscettibile solo a ciò che andrebbe a confermare questo tuo non piacerti.
Vecchio 20-08-2014, 16:01   #53
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Personalmente non credo che le "zoccole" siano assurte a esempi da seguire nella nostra società, anzi vedo ancora un atteggiamento piuttosto negativo nei confronti di chi vive la propria sessualità con autonomia e indipendenza.
Ma vivi in Italia nel 2014 o in qualche altro paese?
Nel mondo islamico ?
Vecchio 20-08-2014, 16:22   #54
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Ma vivi in Italia nel 2014 o in qualche altro paese?
Nel mondo islamico ?
Io vedo ancora tante persone (forse non la maggioranza, ma sicuramente ancora troppe per i miei gusti) che mal giudicano le donne non inquadrate in un contesto di coppia monogamico ed esclusivo. Per tanta gente in questo paese la donna deve ancora essere moglie o fidanzata, non amica degli uomini, non persona che vive più relazioni contemporaneamente senza sentirsi dare della poco di buono. Fai mai caso alle pubblicità? Quante pubblicità vedi in Italia dove una donna riveste il ruolo di una che va a caccia di uomini in solitudine o vive una relazione di amicizia con un coetaneo, e quante invece dove è moglie o fidanzata di qualcuno?
Non siamo come in Arabia, ma io aspirerei a qualcosa di meglio, un'ulteriore progressione verso un modo di vivere la sessualità indipendente e autonomo. Non vedo nulla di male in tutto ciò, e spero neanche tu.
Vecchio 20-08-2014, 16:35   #55
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Fai mai caso alle pubblicità? Quante pubblicità vedi in Italia dove una donna riveste il ruolo di una che va a caccia di uomini in solitudine o vive una relazione di amicizia con un coetaneo, e quante invece dove è moglie o fidanzata di qualcuno?
Ma scusa, l'immagine della donna di cui ho parlato stamattina, evoca negli uomini l'idea di una madre di famiglia, o di una che va a caccia di uomini?
e non dirmi che è una mia proiezione eh...
perché questo è proprio un esempio di cattiva psicologia INDIVIDUALE
Vecchio 20-08-2014, 16:40   #56
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Originariamente inviata da Oblomov Visualizza il messaggio
Ma scusa, l'immagine della donna di cui ho parlato stamattina, evoca negli uomini l'idea di una madre di famiglia, o di una che va a caccia di uomini?
e non dirmi che è una mia proiezione eh...
perché questo è proprio un esempio di cattiva psicologia INDIVIDUALE
Non mi pare che sia un esempio diffusissimo, ovvero di canzone che promuove un'immagine della donna libertina...forse la tua cattiva opinione in merito all'autodeterminazione sessuale delle donne ti porta a dargli troppa importanza.
Vecchio 20-08-2014, 16:41   #57
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Originariamente inviata da Oblomov Visualizza il messaggio
l'immagine della donna di cui ho parlato stamattina, evoca negli uomini l'idea di una madre di famiglia, o di una che va a caccia di uomini?
Quanto bigottismo...
La condotta sessuale di un individuo prescinde dal suo valore o dalla sua capacità di essere un buon genitore.

Ancora però si glissa sul perché è così vergognoso avere atteggiamenti libertini...

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Vecchio 20-08-2014, 16:44   #58
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Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Quanto bigottismo...
La condotta sessuale di un individuo prescinde dal suo valore o dalla sua capacità di essere un buon genitore.

Ancora però si glissa sul perché è così vergognoso avere atteggiamenti libertini...

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va beh mi arrendo, evidentemente non volete capire
addio
Vecchio 20-08-2014, 16:54   #59
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Originariamente inviata da Oblomov Visualizza il messaggio
va beh mi arrendo, evidentemente non volete capire
addio
A me sembra un punto di vista morale fondato sull'interiorizzazione di certi valori tradizionali, gli stessi per cui il vivere la sessualità in autonomia è una cosa sbagliata in sé. E' un punto di vista che non condivido ma rispetto, solo preferirei che venisse ammessa la cosa.
Vecchio 20-08-2014, 18:10   #60
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basta leggersi Dante ...
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