ragazzosingle

si chiama disillusione

Sotterranea

Da due anni a questa parte la cruda consapevolezza si è impossessata anche di me. E questa in sè non sarebbe un male in quanto io stessa l'ho perseguita deliberatamente alla ricerca disperata di un senso e di un appiglio nelle mie perenni incertezze, ma i suoi effetti collaterali sì. Quello che non avevo considerato è il colore opaco, il sapore insipido che avrebbero assunto le cose a causa di questa visione a infrarossi. A volte sono talmente disgustata dal filo marcio che collega internamente alcuni fatti che vengo letteralmente assalita da conati di vomito. Allora cerco di distogliere il pensiero tramando ulteriori giustificazioni, dicendomi che forse sono solo pessimista, che guardando al dì là delle mie mura cerco solo di sfuggire ai miei problemi personali, etc, ma ne rimango invischiata ancora di più. La verità è che mi è sempre mancata la freschezza e la spontaneità di gesti (e purtroppo spesso anche di sentimenti) e mentre prima mi ero illusa di poter in qualche modo rieducarmi adesso so che la volontà può ben poco in questi casi. Avete presente il paradosso del "Sii spontaneo"? Alla fine questa cosiddetta "illuminazione" penso sia determinata anche dalla povertà della mia vita sociale per cui niente nuove prospettive, niente messe in discussione da parte di esterni, per cui forse non è la "realtà" quella che percepisco, ma la mia visione di essa oppure quello che appare ai miei occhi è quello che è , ma mi mancano molti degli strumenti di cui sono dotate la maggior parte delle persone per abbellire alla fine il tutto. Per non affliggermi oltre spesso mi dedico semplicemente alle mie passioni e cerco di sublimare con l'azione i pensieri nefasti. Devo dire che funziona, anche se sovente mi manca la condivisione sentita con una persona che non sia io.

recluso

sono disilluso da molto tempo ormai, diciamo che ho bruciato le tappe.
già da adolescente mi meravigliavo dell'ingenuità dei coetanei..beati gli ingenui, ma se non lo sei non puoi fingere di esserlo.

Black Sparrow

la vita non è un cerchio ma una spirale.
Puoi aver la sensazione di sprofondare in essa, o renderti conto che ogni giorni non fai altro che avvicinarti al centro della stessa.
il cerchio rappresenta la routine (percorrere sempre gli stessi punti all'infinito, senza possibilità di crescita)
la spirale comunemente è vista come un percorso verso il baratro.
unisci i due concetti, e capirai, l'esistenza non è monotona basta deviare di qualche grado, ed entri in una spirale.
il centro di tale spirale è concepito sovente come il punto minimo.
Stranamente non è mai visto come il climax dell'essenza dell'individuo.

Sotterranea

e l'hai scritto dopo il mio intervento...

Black Sparrow

due valve in cambio di una vulva, deponi la tua "canna" ed inizia a raccogliere le "cozze" sugli scogli.
non centra un beneamato cazzo, ma mi ha dato piacere scriverlo

Jokerfs

E' la consapevolezza che nella vita molto spesso non c'e niente di quello che si vede nei film vero? Beh ci siamo passati (anzi direi che poichè siamo su questo forum ci siamo dentro fino al collo ) o un po tutti.. però la grandezza si può vedere anche dalle piccole cose.

se uno si mette a pensare che la vita è tutto un subire il capo e pagare le bollette finisce x impazzire, e poi magari ci sono cose bellissime come la natura o alcuni gesti umani meravigliosi accanto a cui passiamo senza accorgercene.. la vita è un gioco di centimetri, mezzo centimetro avanti o mezzo passo troppo lento e t perdi qualcosa, ma i centmetri che ci servono sono dappertutto, intorno a noi.. e chi mi indovina la citazione è un grande

Martello

C'è sempre qualche mistero da svelare, basta cambiare la prospettiva di osservazione. Bisogna cambiare il proprio campo visivo, e per farlo occorre fare nuove esperienze, e per farle occorrerebbe cambiare stile di vita spesso, oppure averne uno che permette le novità frequentemente. Il cerchio non si chiude mai, ''il fiume scorre'' , tutto scorre, tutto è in divenire, la staticità è un'apparenza dei nostri occhi e del nostro cervello che certo può divenire una sensazione reale.

Se da una finestra vedi le montagne, apri il balcone e magari vedi il mare.

amarlena

Gli adolescenti? Forse volevi dire i bambini va....

D. Vecio

"Io non sono pessimista, sono realista."

E quante volte la si è sentita.

Ishtar

Non ho mai conosciuto un adolescente felice in vita mia ...

bunker

io ero così già all'asilo

Sotterranea

Concordo con la prima parte, però la mia adolescenza non è stata improntata nè all'ingenuità nè alla serenità. Ogni cosa aveva allora caratteri forti, categorici e parossistici, a nulla sembrava potesse esserci rimedio e quando era dolore era disperazione pura. Ricordo che quando dopo i litigi con i miei scappavo di casa sentivo una solitudine così feroce e totale che mi sarei volentieri buttata giù da un dirupo, se ne avessi avuto uno lungo la strada. Non vi era un passato in cui rigugiarsi o un futuro da attendere e progettare, tutto era un infinito e interminabile presente. Sinceramente, non scambierei per niente al mondo la mia lucidità e cinismo attuali con quell'epoca infernale.

Sampei80

Similitudini?
Nooo, era solo per vedere chi erano i mal pensanti e i buon pensanti