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22-07-2019, 20:44
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#1
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,058
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Ultima modifica di Alakazam; 18-11-2019 a 23:34.
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22-07-2019, 20:52
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#2
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 435
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No non è un problema solo tuo, capita anche a me, ti capisco benissimo. Non lo so se esistono tecniche per risolvere il problema. Io a furia di anticipare con l'immaginazione le cose, e a furia di vederle andare sempre in maniera diversa, andando a vivermela male la cosa, ho deciso semplicemente di smetterla, e di pensare a cosa fare/dire sul momento. Almeno va un po meglio, sento più "controllo".
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22-07-2019, 20:55
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#3
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Esperto
Qui dal: Jun 2019
Ubicazione: Negaverso
Messaggi: 6,228
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Di solito le cose che immagino non sono mai come saranno davvero ..tutto dipende dal momento dall"umore è impossibile prevedere nei minimi dettagli come andrà qualsiasi cosa secondo me
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22-07-2019, 21:17
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#4
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Capita a tantissimi; quelli che riescono a non perdere la lucidità e la calma poi diventano grossi avvocati, diplomatici, grandi CEO, e così via... Insomma uno su cento più o meno.
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22-07-2019, 21:19
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#5
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,300
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Mi succedeva una volta. Poi ho smesso di immaginare, prendevo le cose come venivano. Poi ho smesso di avere rapporti sociali, e il problema è stato sciolto alla radice.
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22-07-2019, 22:20
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#6
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 622
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Il pensiero può essere abbastanza sconnesso, per quanto naturalmente mai del tutto, dalle questioni emotive (dunque risultare nelle famose "pippe mentali"), oppure si può riuscire a mantenere una connessione genuina con qualcosa di genuino di sé, allora si può non solo osservare come ci si sentirebbe e dunque comporterebbe, ma anche fare delle modifiche (per cambiare qualcosa bisogna toccarlo).
Un modo per trovare la connessione è pensare al momento in cui ci si è riusciti. La mente procede per associazioni, dunque per evocare qualcosa può bastare evocare l'inizio o un punto qualsiasi di una catena di associazioni riguardanti una questione.
Il primo contatto con una parte di sé è sempre quello più difficile da ottenere, anche perché non la si conosce ancora, non si sa dov'è, non si sa come è fatta. Si può avere una mappa teorica, ma non può mai essere del tutto accurata.
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23-07-2019, 06:40
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#7
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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A me sono stati utili alcuni lavori corporei (di impostazione bioenergetica), oltre che tornare su alcune esperienze repressive e inibitorie passate.
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23-07-2019, 08:22
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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bisogna stare a contatto con il " fuori" per un periodo prolungato per fare le robe in scioltezza , se uno si mette in gioco ogni tanto nn cambia niente anzi forse fa pure peggio perchè ne viene fuori solo la conferma che nn è " adatto"
io è un mese che sto senza minimo contatto sto diventando un uomo lupo simil mr hyde .... mi nascondo come le talpe , e un mese fa servivo al bar parlando coi clienti
se stai abbastanza fuori nn ti immagini piu niente , fai le cose e non ci pensi più .... ovviamente i tempi sono diversi per ognuno di noi e la riuscita nn è garantita per tutti , anche se io credo che in un tempo indefinito di esposizione tutti riescono a migliorare , è come andare in bici , cadi cadi e poi nn cadi più
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23-07-2019, 13:34
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#9
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 163
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"A little less conversation, a little more action" mi sembra un ottimo consiglio che anch'io scordo troppo spesso
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23-07-2019, 20:44
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#10
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,058
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Capita a tantissimi; quelli che riescono a non perdere la lucidità e la calma poi diventano grossi avvocati, diplomatici, grandi CEO, e così via... Insomma uno su cento più o meno.
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Dimmi di più.
Quote:
Originariamente inviata da Blutarski
"A little less conversation, a little more action" mi sembra un ottimo consiglio che anch'io scordo troppo spesso
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Non ho capito.
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25-07-2019, 15:53
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#11
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 163
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Nel senso che a forza di farsi il film che raramente poi corrispondono alla realta', si nutre l'ansia dell'" oddio non ho il controllo su nulla" che e' poi quasi vero per cui l'ideale secondo me sarebbe fare di piu' e pensare di meno, pensare meno ai se, ai ma, ai poi ai magari, pensare al prima, rimuginare sul dopo, e' quello che ci fotte il cervello, secondo me. E grazie al cazzo, ma come si fa? Eh boh
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Ultima modifica di Blutarski; 25-07-2019 a 15:56.
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25-07-2019, 16:08
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#12
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 435
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
se stai abbastanza fuori nn ti immagini piu niente , fai le cose e non ci pensi più
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Stravero questo!
A stare sempre a casa a non far nulla, la mente prende il sopravvento, e ti bombarda di immagini, discorsi ecc. E ti racconti la scusa che ti serve, perché ti prepara a ciò che poi ti può succedere fuori. Ma poi, il là fuori, non corrisponde mai a quello che ti eri preparato dentro. E rimani ancora più spaesato, disorientato, a disagio.
A stare sempre da solo, e a immaginare sempre le cose, e a vedere come poi non corrispondono mai, ho iniziato ad osservare la mia mente, il suo funzionamento, e ormai riesco ad anticipare certi meccanismi e a non farmi fregare più. Certo, ho ancora molto da imparare.
Un saggio diceva:" Non pensare a come fare..Fai! il come verrà da solo..."
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25-07-2019, 17:27
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#13
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,058
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Quote:
Originariamente inviata da Dr. Zoidberg
Stravero questo!
A stare sempre a casa a non far nulla, la mente prende il sopravvento, e ti bombarda di immagini, discorsi ecc. E ti racconti la scusa che ti serve, perché ti prepara a ciò che poi ti può succedere fuori. Ma poi, il là fuori, non corrisponde mai a quello che ti eri preparato dentro. E rimani ancora più spaesato, disorientato, a disagio.
A stare sempre da solo, e a immaginare sempre le cose, e a vedere come poi non corrispondono mai, ho iniziato ad osservare la mia mente, il suo funzionamento, e ormai riesco ad anticipare certi meccanismi e a non farmi fregare più. Certo, ho ancora molto da imparare.
Un saggio diceva:" Non pensare a come fare..Fai! il come verrà da solo..."
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Mi puoi dire di più su questi meccanismi?
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25-07-2019, 19:47
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#14
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 435
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Quote:
Originariamente inviata da Alakazam
Mi puoi dire di più su questi meccanismi?
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Con meccanismi io intendo quei pensieri, o modi di reagire, che tendono a ripetersi ogni qualvolta si presenta una certa situazione. Se hai la tendenza a immaginare come comportarti in una certa situazione, questo è un meccanismo che si ripete come reazione ad un evento (passato o futuro) che deve ancora accadere, o immaginare a come ti saresti comportato quella volta che...bla bla. E' una reazione meccanica involontaria. Cioè non scegli tu di immaginare, ma è la tua mente, che forse mossa dalla paura (emozione negativa) di avere tutto sotto controllo, parte con i film (emozioni e pensieri si influenzano a vicenda infatti). Devi solo osservare e conoscere certi modi o meccanismi con cui la mente cerca di reagire o prepararsi agli eventi. Di solito si tratta di lavori introspettivi che durano anni, perché sciogliere certi meccanismi non è facile, perché siamo identificati con questi meccanismi. Cioè crediamo che la maggior parte della spazzatura che ci gira in testa, è voluta da noi, quando in realtà è attività meccanica della mente.
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26-07-2019, 11:41
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#15
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Avanzato
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 433
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Proprio qualche settimana fa avevo pensato di introdurre un topic analogo, ma come di consuetudine, non concludo mai nulla. Comunque sì, capisco quella brutta sensazione di rimanere delusi dalle azioni che si compiono dopo aver innalzato castelli nella propria mente. Credo sia un problema relativamente comune tra i fobici. A me capita di frequente, purtroppo.
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26-07-2019, 11:50
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#16
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Avanzato
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 433
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Quote:
Originariamente inviata da Dr. Zoidberg
Con meccanismi io intendo quei pensieri, o modi di reagire, che tendono a ripetersi ogni qualvolta si presenta una certa situazione. Se hai la tendenza a immaginare come comportarti in una certa situazione, questo è un meccanismo che si ripete come reazione ad un evento (passato o futuro) che deve ancora accadere, o immaginare a come ti saresti comportato quella volta che...bla bla. E' una reazione meccanica involontaria. Cioè non scegli tu di immaginare, ma è la tua mente, che forse mossa dalla paura (emozione negativa) di avere tutto sotto controllo, parte con i film (emozioni e pensieri si influenzano a vicenda infatti). Devi solo osservare e conoscere certi modi o meccanismi con cui la mente cerca di reagire o prepararsi agli eventi. Di solito si tratta di lavori introspettivi che durano anni, perché sciogliere certi meccanismi non è facile, perché siamo identificati con questi meccanismi. Cioè crediamo che la maggior parte della spazzatura che ci gira in testa, è voluta da noi, quando in realtà è attività meccanica della mente.
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Non so se essere d'accordo per quanto concerne l'ultima parte; sarà anche attività meccanica della mente ma, in fondo, le immagini proiettate non sono altro che il frutto di una mancata vita sociale. Alla fine anche noi siamo complici del nostro cervello, il quale non fa che mostrarci ciò che vorremmo più o meno fare/dire/realizzare, anche se poi tocca fare i conti con la realtà. Desideriamo il contatto sociale, vorremmo quanto meno avere una vita serena come tutti gli altri, ed è lì che la nostra mente prende il sopravvento. In questo momento, infatti, nella mia testa ho un intero mondo che ha praticamente soppiantato la vita vera. È un fenomeno che, ovviamente, va estirpato o quanto meno gestito, bisogna solo capire come.
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Ultima modifica di Viewer; 26-07-2019 a 12:04.
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26-07-2019, 14:52
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#17
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 435
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Non lo so. Potrei dire che è voluta da noi, questa immaginazione, perché nasce da questo mio bisogno di vita sociale, però se penso che non scelgo io di provare il bisogno di vita sociale...cioè alla fine noi siamo in questo corpo, e subiamo le sue manifestazioni (emozioni, pensieri, dolori/piaceri fisici, bisogni ecc.) Non sono io che voglio la vita sociale, come sembra, ma il mio corpo, la mia mente. Io subisco i suoi bisogni. Ovviamente non sto dicendo che dobbiamo rifiutare i suoi bisogni, secondo me sarebbe peggio, ma tramite l'osservazione dei meccanismi, bisogni, qualcosa magari la posso controllare. Poi posso sbagliare, è un argomento complesso.
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26-07-2019, 23:16
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#18
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 622
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Quote:
Originariamente inviata da Dr. Zoidberg
ma tramite l'osservazione dei meccanismi, bisogni, qualcosa magari la posso controllare.
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Con l'osservazione le cose si possono modificare, ma non significa che questo cambiamento possa essere controllato.
Comprendere ed entrare in contatto con l'emozione che c'è dietro un'emozione è una cosa assolutamente sana e può dare solo risultati sani, ma anche non prevedibili e non controllabili (infatti è per il bisogno di controllo che quasi nessuno si osserva e cerca invece di cambiare utilizzando sistemi alla tcc, avendo cioè già in mente come vuole diventare).
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26-07-2019, 23:55
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#19
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Esperto
Qui dal: Apr 2016
Messaggi: 806
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A me succede quando voglio mandare qualcuno affanculo. Nella mia testa divento un super sayan, poi all'atto pratico non sono in grado di farmi valere.
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29-07-2019, 22:11
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#20
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 622
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Tutti siamo in grado di immaginare tutto, artista è chi riesce a concretizzare.
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