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16-05-2014, 21:04
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#41
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: lombardia
Messaggi: 9,558
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Quote:
Originariamente inviata da lollomix
credo che uno molto timido difficilmente si riuscirà a creare situazioni in cui poter dimostrare tutta questa bravura a letto e attenzioni verso chi sta con lui/lei
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ma se capita lo dimostra
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16-05-2014, 21:10
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#42
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Nel tempo
Messaggi: 1,186
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Ecco, questo è un classico esempio di pensiero autoconsolatorio dell'ego, un pensiero che avanza l'idea per cui i modelli sociali dominanti siano giocoforza imposti e introiettati nelle persone, le quali vi si adeguano accettandoli passivamente, fingendo cioè di accettare ciò che in realtà non approvano. E se invece la maggioranza di loro si trovasse perfettamente a proprio agio coi suddetti modelli? Se a noi interessa altro, siamo liberi di scegliere la nostra strada senza per forza contestare le decisioni altrui. Ci si costruisce il proprio cammino partendo dalla ricerca personale.
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Credo sia innegabile che esista un modello sociale dominante, che non rispecchia per esempio le caratteristiche di un introverso. Non mi sembra di aver parlato di imposizione, ma appunto di una volontà di adeguarsi a tali modelli pur non riconoscendoli come propri.
Personalmente ritengo che esistano modelli negativi, che lo sono per tutti, e ne critico molti aspetti proprio perché non li approvo ne li accetto.
E comunque il mio non voleva essere, in questo caso, un giudizio negativo sul modello sociale ma proprio su come tale modello venga interiorizzato male e porti a quel senso di inadeguatezza perché ci si sente distanti e diversi da tale modello.
Credo infatti che se questi modelli esistono non debbano per forza essere accettati o condivi, anzi. La strada di cui parlavo era questa.
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16-05-2014, 21:20
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#43
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Tuttavia quando una persona sta male, le radici del suo disagio sono molto più profonde della semplice non identificazione in un modello culturale imperante. Tutto nasce dai disequilibri interni al nucleo famigliare e alle prime cellule di socializzazione (scuola soprattutto) dei difficili anni della formazione primaria...quando una persona non riesce a riconoscersi nei modelli dominanti è perché spesso necessita di conferme che per la maggior parte delle persone arrivano come scontate e già assodate, in quanto le disfunzionalità che il fobico o l'insicuro ha maturato nei primi anni di vita, in essi non hanno mai attecchito, probabile lascito di un'educazione e di una crescita più armoniose e con meno incongruenze.
Io avevo ad esempio il problema dell'accettazione del modello prevalente nella maggioranza dei rapporti di natura lavorativa, ovvero quello padrone-dipendente, per via di una serie di storture affiorate nello sviluppo della mia personalità che non sto a spiegare. A quel punto mi si pongono due alternative: cerco di adattarmi o mi creo la mia nicchia personale, ed è ciò che suggerisco anche a chi mostra difficoltà di adattamento e identificazione negli schemi relazionali che vanno per la maggiore.
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16-05-2014, 21:27
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#44
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Nel tempo
Messaggi: 1,186
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Tuttavia quando una persona sta male, le radici del suo disagio sono molto più profonde della semplice non identificazione in un modello culturale imperante. Tutto nasce dai disequilibri interni al nucleo famigliare e alle prime cellule di socializzazione (scuola soprattutto) dei difficili anni della formazione primaria...quando una persona non riesce a riconoscersi nei modelli dominanti è perché spesso necessita di conferme che per la maggior parte delle persone arrivano come scontate e già assodate, in quanto le disfunzionalità che il fobico o l'insicuro ha maturato nei primi anni di vita, in essi non hanno mai attecchito, probabile lascito di un'educazione e di una crescita più armoniose e con meno incongruenze.
Io avevo ad esempio il problema dell'accettazione del modello prevalente nella maggioranza dei rapporti di natura lavorativa, ovvero quello padrone-dipendente, per via di una serie di storture affiorate nello sviluppo della mia personalità che non sto a spiegare. A quel punto mi si pongono due alternative: cerco di adattarmi o mi creo la mia nicchia personale, ed è ciò che suggerisco anche a chi mostra difficoltà di adattamento e identificazione negli schemi relazionali che vanno per la maggiore.
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Sono d'accordo su tutto. Non volevo certo ridurre il discorso alla sola questione modello-culturale. Anch'io ritengo il nucleo famigliare e la scuola determinanti.
L'ultima parte del discorso è interessante perché mi sono trovato nella stessa situazione: io ho risolto facendo un po' di tutte e due le cose.
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Ultima modifica di Emil; 16-05-2014 a 21:30.
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16-05-2014, 21:32
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#45
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Banned
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 1,540
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Quote:
Originariamente inviata da lollomix
credo che uno molto timido difficilmente si riuscirà a creare situazioni in cui poter dimostrare tutta questa bravura a letto e attenzioni verso chi sta con lui/lei
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L'ultima con cui sono stato mi ha detto che sò coccolare
qualche occasione la si trova dai....
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16-05-2014, 21:44
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#46
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
Vantaggi nell'essere timido? Nessuno. Ma 0 proprio.
Io trovo che gli estroversi siano molto meno egoisti di quello che si crede qua dentro [stereotipo, luogo comune ormai]. Trovo che alcuni di loro stiano molto attenti ai problemi del mondo, alle notizie, alla politica, al volontariato, a ciò che succede e a come vorrebbero loro il mondo. Poi avranno comportamenti volti più sulla loro persona, ma non perchè egoisti, ma perchè vivono la loro di vita.
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questa storia del timido come appartenente ad auna categoria morale superiore è una baggianata , ci sono timidi sensibili e timidi menefreghisti, timidi attenti agli altri bisogni e timidi che guardano solo il proprio ombelico, timidi miti e timidi cattivi ...di per sè la timidezza non rappresenta alcunchè di superiore è solo un difetto se vogliamo ...
detto ciò io trovo molto più affascinante una ragazza timida (moderatamente) di una estroversa , ma questa è un'altra storia ...
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16-05-2014, 21:52
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#47
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
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Quote:
Originariamente inviata da kody
Per me fobico < estroverso per qualità di vita che conduce. Come timido < estroverso. Per qualità di vita in generale, poi le qualità della persona possono essere quelle che volete. Ma il timido si farà avanti più timidamente, il fobico starà a casa, ecc, ecc. E per qualità di vita non intendo fare la vita dell'estroverso che va in disco tutte le settimane, beve, ecc, ecc. Intendo essere liberi da ansie e paure inutile che limitano la propria vita e creano dei complessi [seghe mentali] più o meno debilitanti. Se poi una persona fobica/timida, non si rende conto che potrebbe avere di più, beh pace. Vivrà serenamente lo stesso.
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quotone ...sopratutto il neretto
mi sembrava anche superfluo sottolinearlo ma qualcuno si illude che non sia così, non so neanche io cosa avrei potuto fare , il successo in società , le amicizie, gli amori se non fossi stato il timido e sopratutto l'ansioso che sono stato
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16-05-2014, 22:28
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#48
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Pisaurum
Messaggi: 1,045
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qualche giorno fa ero all'avis, ho parlato con un medico riguardo il mondo della ricerca e chi pubblica articoli scientifici
mi ha detto una cosa piuttosto deludente: lei voleva fare ricerca ma ci ha rinunciato perchè mi ha detto che quel mondo è parecchio marcio. per esempio in america i ricercatori vengono pagati in base al numero di articoli che pubblicano. più ne fanno e più vengono pagati, sia che siano ben argomentati che mal fatti. in italia per esempio questo non accade ma un ricercatore più articoli fa e più li mette in curruculum. anche qua conta il numero
morale: mi ha detto che circa 3/4 degli articoli scientifici pubblicati sono truccati o mal condotto (e questo me l'ha detto un medico che voleva diventare ricercatrice!)
diffidate da articoli del genere
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17-05-2014, 01:23
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#49
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Principiante
Qui dal: May 2013
Ubicazione: nel mio mondo perfetto
Messaggi: 86
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Quote:
Originariamente inviata da Qwerty
ma se capita lo dimostra
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ahahahaha effettivamente......si rifà di tutto cio che ha mancato fino a quel momento
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17-05-2014, 02:45
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#50
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 85
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L' unico vantaggio è che se ti piace l' oggetto cilindrico maschile, ne puoi avere quanti ne vuoi. Tradotto: lo prendi sempre nel k..l.
Ah dimenticavo. Se sei timido hai la possibilità di sviluppare dei muscoli delle braccia da far invidia ad arnold schwarzneger, il che non mi sembra un vantaggio trascurabile.
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Ultima modifica di Ennio51; 17-05-2014 a 02:48.
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17-05-2014, 03:19
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#51
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,270
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Spostare il focus dall'aspetto della qualità della vita interiore e materiale agli aspetti morali, è una delle tante strategie di compensazione e autoassoluzione dell'ego ferito [...]
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Esatto. Ed è una delle prime cose che la mia dottoressa mi ha detto. Nel momento in cui ci si sente inferiori, scatta il meccanismo di per cui si vanno a trovare caratteristiche positive in noi e caratteristiche negative negli altri, attaccandole e definendole inferiori alle proprie.
D'accordissimo su tutti i tuoi post, ovviamente.
Quote:
Originariamente inviata da Emil
Questa è una delle tue frasi più gettonate. Ma cos'è siccome qua siamo tutti fobici, come tu ci definisci, allora ogni cosa che scriviamo va presa in modo ridicolo?
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La fobia sociale distorce la realtà. E non lo dico io per dire.
A volte la fobia sociale ti porta a prenderti in giro da solo, a farti fare le classiche frasi da "la volpe e l' uva".
Come ad esempio portarti a dire che gli altri sono inferiori per qualsivoglia motivo mentre tu [fobico generico] sei superiore perchè hai certe caratteristiche.
Quando per me la verità "vera" è che tu fobico generico, stai a casa la maggior parte del tempo, non riesci a trovarti un lavoro che ti soddisfi, non hai amici, hai difficoltà ad uscire, devi magari prendere medicinali per l'ansia, non hai una vita sessuale soddisfacente, sei frustrato da tutto questo, NON riesci a vivere libero, eppure la fobia sociale ti porta a dire che tu sei meglio degli altri e ti porta anche dei perchè e tu ci credi pure. [Tipico è anche il pensiero "Io fobico generico sono più forte degli altri perchè se gli altri avessero avuto i miei problemi sarebbero morti suicidi. Io invece resisto" ]
Me lo dicevo anche io quando stavo malissimo, ma per me questa rimane una presa di giro della FS, una montatura, uno snaturarsi, un cercare di essere chi non si è.
Vedere in faccia la realtà ed accettarla, col l'intento magari di cambiarla, ma accettarla. Non c'è nulla di male ad accettare il fatto di esser fobici e di dover rimettere tante cose al loro posto soprattutto nel modo di pensare. Questo intendo con "Non prendiamoci in giro".
Quote:
Originariamente inviata da Emil
Si certo, invece nel tuo mondo degli estroversi sono tutti felici e contenti. E senza problemi perché non sono timidi...
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No, assolutamente. Hanno i problemi, problemi non uguali ai nostri fatti di ansie e paure, doversi giustificare, ecc, ecc. Hanno problemi in comune a tanti, come arrivare a fine mese, pensare alla famiglia, problemi amorosi, ecc, ecc.
Ma hanno anche una mentalità diversa nel risolvere e affrontare i problemi. Non vanno in ansia subito, non cercano un tizio a cui dare la colpa, sia esso un loro amico, collega o l'intera società.
Quote:
Originariamente inviata da Emil
Vuoi un qualche tipo di riconoscimento per un anno di sofferenza? Ti ricordo che ci sono persone che passano anni e anni di sofferenza. E anche peggio.
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Non mi serve nulla. E ricorda che 1 anno l'ho speso a dirmi quelle cose, 21 l'ho spesi chiusi in casa con la FS a palla. Ma non per questo cerco premi, ti dico solo l'oggettività di quello che è successo a me. 21 anni di FS.
Quote:
Originariamente inviata da Emil
Però tu puoi fare la predica e dispensare consigli di vita banali e generici (francamente anche fuorvianti) quando vuoi e a chi vuoi.
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Io non faccio la predica, espongo il mio pensiero. Ma capisco che non essendo in linea con la mentalità del forum, appaia una predica banale e generica.
Noto che a volte ci si aspetterebbero consigli profondi provenienti da non si sa bene chi, visto che gli amici, i parenti e i dottori danno solo consigli banali.
Quote:
Originariamente inviata da Emil
Ma tu pensi davvero di fare qualcosa di utile dicendo che "timido < estroverso"?
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La qualità della vita in tutti i suoi aspetti [lavoro, scuola, relazioni sociali, amore, ecc] sono in genere migliori nell'estroverso. Ciò non toglie che la persona timida non ami la propria vita così com'è, anzi il mondo è pieni di timidi che comunque stanno felicemente vivendo.
Quando però mi si parla di vantaggi del timido, allora mi permetto di dire che di vantaggi non ce ne sono.
Quote:
Originariamente inviata da Emil
Se vuoi fare qualcosa di utile di consiglio di smetterla di dare consigli da mane a sera su come diventare estroversi e sul perché l'introversione è una malattia da curare perché francamente reputo che la tua personale lotta contro questa condizione, in cui tu stesso dici di trovarti, sia deleteria per gli altri e in primis per te stesso.
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L'introversione non è una malattia, mai scritto perchè è una cosa che non ritengo vera. Quello che ritengo vero è che l'introversione e l'estroversione hanno i loro vantaggi e svantaggi.
Visto che qua gli utenti stanno male per le loro condizioni, che non sono semplice introversione o timidezza, trovo molto più deleterio ed inutile vedere thread del tipo:
"Accettate la vostra condizione, non combattetela"
Questo lo trovo un consiglio banale e generico. Come fa una persona che sta male perchè non riesce a stringere relazioni sociali profonde, non ha amici, non riesci ad uscire di casa tranquillamente, spesso è in ansia, ha attacchi di panico, non ha una vita sessuale, ecc, ecc, ad accettare la propria condizione? Così dall'oggi al domani?
Io che non riesco a legare bene con le persone perchè sono ancora troppo introverso e non sono abituato a parlare e ad avere attenzione, dovrei smetterla di esercitarmi perchè "devo accettare la mia condizione di introverso"? Ma scherziamo?
Io accetto la palese realtà, vivo piuttosto felice ed intanto porto avanti i miei obbiettivi ed il mio percorso. Accetto la mia attuale condizione, ma ogni giorno cerco di fare qualcosa per me stesso [e anche per gli altri].
Quote:
Originariamente inviata da Emil
Le tue parole suonano sempre piuttosto false perché prima ti definisci timido, introverso e fobico, poi dici che queste tre condizioni sono causa di inferiorità rispetto agli altri e infine dici di esserne uscito definendoti un ex.
Ma allora che cosa sei?
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Come ho detto sotto e precedentemente, sono in fase di transizione. Non posso dire di essere estroverso, ma non sono più fobico. Sicuramente non chiacchiero moltissimo, a volte sto in silenzio e parlo a voce troppo bassa, ma ci sto lavorando su.
Quote:
Originariamente inviata da Emil
Per es. "da ancora ex-timido" che cosa vorrebbe dire? Che non lo sei più o che forse sei ancora un timido ma quasi ex?
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LOL, ho sbagliato a scrivere, non vuol dire nulla quella frase. Sono ancora troppo introverso, ma a volte faccio delle serate estro in cui sono totalmente a mio agio fra la gente.
Quote:
Originariamente inviata da Emil
Però chi è timido è sempre e comunque inferiore a un estroverso.
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La qualità di vita oggettiva secondo me si, sopratutto in età giovane. Ma ripeto che non è la persona timida ad essere inferiore alla persona estroversa. E' la caratteristica timidezza che secondo me non apporta alcun vantaggio significativo ma solo svantaggi, mentre la caratteristica estroversione ha sia buoni vantaggi che svantaggi.
Quote:
Originariamente inviata da Emil
Ecco forse inizierei a pensarci su...
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Come ho scritto sotto. E ciò non toglie che le mie idee rimangano le stesse.
Quote:
Originariamente inviata da tersite
questa storia del timido come appartenente ad auna categoria morale superiore è una baggianata , ci sono timidi sensibili e timidi menefreghisti, timidi attenti agli altri bisogni e timidi che guardano solo il proprio ombelico, timidi miti e timidi cattivi ...di per sè la timidezza non rappresenta alcunchè di superiore è solo un difetto se vogliamo ...
detto ciò io trovo molto più affascinante una ragazza timida (moderatamente) di una estroversa , ma questa è un'altra storia ...
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Il fatto è che sembro io quello che attacca e conduce la battaglia del "superiore/inferiore". La realtà è che già il titolo del thread fa intendere quello che hai scritto giustamente tu, ovvero che il timido sarebbe superiore per certe motivazioni.
Spesso questi thread sono poi volti non tanto alla discussione oggettiva dei vantaggi di una caratteristica come può essere la timidezza, ma si vuole portare l'attenzione al fatto che GLI ALTRI sono inferiori.
In questo caso è venuto fuori che gli altri sarebbero menefreghisti a letto. Non sta in piedi.
Si denigrano tanto i libri ed i corsi dei PUA, le ricerche scientifiche sui problemi relazionali, i test, la PNL, la TCC, però poi articoli come questi, che dicono ciò che molti vogliono sentirsi dire, vengono presi per buoni immediatamente. A nessuno viene in mente che potrebbero non essere di alcuna validità?
Quote:
Originariamente inviata da tersite
quotone ...sopratutto il neretto
mi sembrava anche superfluo sottolinearlo ma qualcuno si illude che non sia così, non so neanche io cosa avrei potuto fare , il successo in società , le amicizie, gli amori se non fossi stato il timido e sopratutto l'ansioso che sono stato
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Esatto. Ed io personalmente mi sto concentrando sul cambiare pesantemente il mio lifestyle, per dare una scossa ancora più grossa alla mia vita e mettermi in condizioni nuove per affrontare nuove sfide ed avere nuove possibilità.
Vivere lontano da ansie, paure e seghe mentali varie, non sarebbe bellissimo? Per me si e intendo quindi liberarmi di ogni cosa che io ritengo essere debilitante per me.
Quote:
Originariamente inviata da crasi
Secondo me sì.
Ma non è colpa tua
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Si è colpa mia. Il problema dell'esposizione è un ostacolo veramente infame. Poi sicuramente, da ex-fobico, posso permettermi di dire che altri fobici potrebbero acuire il tutto, ma io so di poter migliorare l'esposizione da parte mia.
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17-05-2014, 08:36
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#52
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Intermedio
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 199
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
Si è colpa mia. Il problema dell'esposizione è un ostacolo veramente infame.
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No no, ti sei spiegato benissimo: condivido il tuo punto di vista. Molte delle cose che hai detto le trovo verissime.
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17-05-2014, 12:06
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#53
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,419
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Kodi mi trovo d'accordo con te al 100%
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17-05-2014, 13:44
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#54
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Intermedio
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 229
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Studi che lasciano il tempo che trovano.
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Infatti..
Ma poi su che basi affermano ciò? Mi sembra una cosa un po' campata sinceramente.
È come dire che chi ha il secondo dito del piede più lungo dell'alluce è più, che ne so, bravo a giocare a tennis. xD
Per il resto io di vantaggi nella timidezza non ne vedo, almeno su di me. Mentre sugli altri mi piace, che ci vuoi fare!
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17-05-2014, 13:48
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#55
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Esperto
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 973
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Quote:
Originariamente inviata da Qwerty
ma se capita lo dimostra
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Se capita io dimostrerò che sono un buon astronauta...
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17-05-2014, 14:10
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#56
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Nervenleben.
Messaggi: 2,958
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Se questo è vero, allora ci riallacciamo al thread della luce accesa o spenta e viene in chiaro quale preferire. (Oltre al fatto che la luce accesa può imbarazzare anche un non timido con conseguenti beneficî per la coppia.) (La luce sarebbe così un potente afrodisiaco.) (Ma occhio ad indossare le mutande giuste.) (L'ideale sarebbe allora una lampada puntata in faccia, tipo interrogatorio,) (in quel modo poi altro che imbarazzo, oltre alle premure perché si sente inquisito ti confesserà pure che ha rubato le caramelle a dodici anni.)
(Magari aiuta anche puntare un occhio di bue sul letto.)
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17-05-2014, 14:31
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#57
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Nel tempo
Messaggi: 1,186
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
La fobia sociale distorce la realtà. E non lo dico io per dire.
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Si, la fobia sociale distorce la realtà, come la stessa realtà potrebbe essere distorta anche da una persona che tu consideri "sana".
Quote:
Originariamente inviata da Kody
A volte la fobia sociale ti porta a prenderti in giro da solo, a farti fare le classiche frasi da "la volpe e l' uva".
Come ad esempio portarti a dire che gli altri sono inferiori per qualsivoglia motivo mentre tu [fobico generico] sei superiore perchè hai certe caratteristiche.
Quando per me la verità "vera" è che tu fobico generico, stai a casa la maggior parte del tempo, non riesci a trovarti un lavoro che ti soddisfi, non hai amici, hai difficoltà ad uscire, devi magari prendere medicinali per l'ansia, non hai una vita sessuale soddisfacente, sei frustrato da tutto questo, NON riesci a vivere libero, eppure la fobia sociale ti porta a dire che tu sei meglio degli altri e ti porta anche dei perchè e tu ci credi pure. [Tipico è anche il pensiero "Io fobico generico sono più forte degli altri perchè se gli altri avessero avuto i miei problemi sarebbero morti suicidi. Io invece resisto" ]
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E com'è che allora sento fare questi stessi discorsi da gente "normale"?
Perché anche le altre persone si ritengono migliori delle altre?
Comunque io non ho mai scritto di sentirmi superiore a nessuno. Semmai sarai tu che ti ostini invece a porre, sempre e comunque senza conoscere nello specifico le persone, tutti quelli che scrivono in questo forum un gradino sotto tutti gli altri solo perché appunto scrivono su questo forum. Ti ripeto che questo atteggiamento per quanto mi riguarda non aiuta affatto.
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Me lo dicevo anche io quando stavo malissimo, ma per me questa rimane una presa di giro della FS, una montatura, uno snaturarsi, un cercare di essere chi non si è.
Vedere in faccia la realtà ed accettarla, col l'intento magari di cambiarla, ma accettarla. Non c'è nulla di male ad accettare il fatto di esser fobici e di dover rimettere tante cose al loro posto soprattutto nel modo di pensare. Questo intendo con "Non prendiamoci in giro".
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Strano perché nei tuoi post mi sempre di capire che tu stesso abbia dei pregiudizi nei tuoi stessi confronti oltre che verso gli altri. Ti definisci introverso e timido ma disprezzi e critichi a prescindere chi lo è, dando per altro definizioni fuori luogo e se mi permetti errate di una condizione d'essere che tu stesso non conosci e che cerchi in tutti i modi di evitare addirittura invitando te stesso, e gli altri utenti, a cambiare orientamento caratteriale. Se questo ti sembra accettare la realtà e avere un modo di pensare giusto allora scusami, ma sei proprio fuori strada. E il fatto che qualcuno possa darti retta mi preoccupa anche un po'...
Quote:
Originariamente inviata da Kody
No, assolutamente. Hanno i problemi, problemi non uguali ai nostri fatti di ansie e paure, doversi giustificare, ecc, ecc. Hanno problemi in comune a tanti, come arrivare a fine mese, pensare alla famiglia, problemi amorosi, ecc, ecc.
Ma hanno anche una mentalità diversa nel risolvere e affrontare i problemi. Non vanno in ansia subito, non cercano un tizio a cui dare la colpa, sia esso un loro amico, collega o l'intera società.
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Una mentalità diversa che non vuol dire per forza di cose migliore.
E come mai conosco personalmente alcune persone estroverse che hanno\hanno avuto problemi di ansia, attacchi di panico e persino depressione?
Cos'hanno loro che non va?
Sono curioso di saperlo da te...
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Io non faccio la predica, espongo il mio pensiero. Ma capisco che non essendo in linea con la mentalità del forum, appaia una predica banale e generica.
Noto che a volte ci si aspetterebbero consigli profondi provenienti da non si sa bene chi, visto che gli amici, i parenti e i dottori danno solo consigli banali.
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E già, il tuo pensiero viene criticato solo perché non è in linea con la mentalità del forum che non può comprendere il tuo pensiero rivoluzionario.
Personalmente ti critico perché trovo la tua mentalità sbagliata. E non parlo solo di questo forum.
Quote:
Originariamente inviata da Kody
La qualità della vita in tutti i suoi aspetti [lavoro, scuola, relazioni sociali, amore, ecc] sono in genere migliori nell'estroverso. Ciò non toglie che la persona timida non ami la propria vita così com'è, anzi il mondo è pieni di timidi che comunque stanno felicemente vivendo.
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Ma quando mai?!
Ho visto crepare persone che si sono fatte una vita infame e non erano niente di tutto quello che hai scritto.
Chi lo dice che un timido avrà per sempre una brutta vita rispetto ad un estroverso?
A già, lo dici tu...
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Quando però mi si parla di vantaggi del timido, allora mi permetto di dire che di vantaggi non ce ne sono.
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Dipende in che modo valuti questi svantaggi. Ribadisco che se tali svantaggi sono valutati solo in base a una visione sociale utilitaristica allora si ha un quadro del "problema" limitata e anche distorta, in primis per il timido stesso.
Quote:
Originariamente inviata da Kody
L'introversione non è una malattia, mai scritto perchè è una cosa che non ritengo vera. Quello che ritengo vero è che l'introversione e l'estroversione hanno i loro vantaggi e svantaggi.
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Guarda che i tuoi post me li ricordo bene. E quello che hai scritto non era esattamente questo. Tutt'altro.
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Visto che qua gli utenti stanno male per le loro condizioni, che non sono semplice introversione o timidezza, trovo molto più deleterio ed inutile vedere thread del tipo:
"Accettate la vostra condizione, non combattetela"
Questo lo trovo un consiglio banale e generico. Come fa una persona che sta male perchè non riesce a stringere relazioni sociali profonde, non ha amici, non riesci ad uscire di casa tranquillamente, spesso è in ansia, ha attacchi di panico, non ha una vita sessuale, ecc, ecc, ad accettare la propria condizione? Così dall'oggi al domani?
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Invece denigrare a destra e a manca chiunque scriva qualcosa sul forum è utile.
E comunque mi sembra che molti utenti del forum si diano da fare per cercare di migliorarsi, per esempio facendo terapia.
Non va bene neanche così?
A te la sentenza...
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Io che non riesco a legare bene con le persone perchè sono ancora troppo introverso e non sono abituato a parlare e ad avere attenzione, dovrei smetterla di esercitarmi perchè "devo accettare la mia condizione di introverso"? Ma scherziamo?
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Ma sopra non avevi scritto che anche l'introversione, come l'estroversione, ha dei vantaggi e degli svantaggi? Adesso diventa una condizione inaccettabile...complimenti per l'onesta e la coerenza del tuo pensiero.
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Io accetto la palese realtà, vivo piuttosto felice ed intanto porto avanti i miei obbiettivi ed il mio percorso. Accetto la mia attuale condizione, ma ogni giorno cerco di fare qualcosa per me stesso [e anche per gli altri].
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Solo tu naturalmente fai qualcosa di buono, gli altri meritano solo prediche e rimproveri. Mah...
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17-05-2014, 15:09
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#58
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: non ubicato
Messaggi: 1,211
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Quote:
Originariamente inviata da Sayuri
Infatti..
Ma poi su che basi affermano ciò? Mi sembra una cosa un po' campata sinceramente.
È come dire che chi ha il secondo dito del piede più lungo dell'alluce è più, che ne so, bravo a giocare a tennis. xD
Per il resto io di vantaggi nella timidezza non ne vedo, almeno su di me. Mentre sugli altri mi piace, che ci vuoi fare!
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Idem, per esempio la donna ideale per me, oltre ad essere un pò estroversa, deve essere anche un pò timida
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17-05-2014, 17:58
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#59
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
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Originariamente inviata da Kody
Esatto. Ed io personalmente mi sto concentrando sul cambiare pesantemente il mio lifestyle, per dare una scossa ancora più grossa alla mia vita e mettermi in condizioni nuove per affrontare nuove sfide ed avere nuove possibilità.
Vivere lontano da ansie, paure e seghe mentali varie, non sarebbe bellissimo? Per me si e intendo quindi liberarmi di ogni cosa che io ritengo essere debilitante per me.
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Preciso che io pure condividendo quanto sopra non ci sono riuscito e ormai dispero di riuscirci visto che non ho 20 anni , nemmeno 30 , nemmeno 40
ma non non vuol dire che s e io non ci sono risucito nessuno ce la possa fare
è come vedere una persona che va tutti i giorni in piscina aumentare il suo tono muscolare e sostenere che lui è nato col fisico e noi non possiamo farci niente , quando invece è vero il contrario è l'esercizio quotidiano che gli ha fatto un bel fisico ...peccato che con le fobie mentali è un pochino più complicato...
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Ultima modifica di tersite; 17-05-2014 a 18:00.
Motivo: leggibilità
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17-05-2014, 18:10
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#60
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
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La forza è ancora in te, giovane Skywalker-Tersite!
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