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Originariamente inviata da Varano
durante le elementari ho avuto molte piccole delusioni, dai compagni e dalle maestre, nonostante eccellessi negli studi.
non ero affatto popolare, avevo solo un amico che mi scaricò per stare con altri, le bambine non mi calcolavano, studiavo e prendevo bei voti ma alla fine non ricevevo soddisfazione né dagli insegnanti né dai genitori.
le uniche volte che sono riuscito a integrarmi sono state quelle volte in cui ho creato storie illustrate, fumetti.
ho capito dopo che il mio ruolo era quello, l'emarginato potenzialmente creativo. ma poi non l'ho mai coltivata questa passione...il mio sogno era fare il fumettista
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Anche io alle elementari ero quello che faceva i "disegnini"... e i miei compagni me li chiedevano durante l'intervallo.
In pratica durante le ore di matematica facevo quello invece che ascoltare: un giorno quella psicopatica fottuta della maestra se ne accorse e mi schiaccio la testa letteralmente sul banco, di faccia... 😟
Poi tirate di capelli, pugnetti sulla capa... un giorno tirò pure un banco.
Finchè una quindicina di anni fa un alunno si fece seriamente male danneggiandosi la milza e lei non chiamò l'ambulanza fottendosene allegramente.
Morale della favola: denuncia della famiglia ed esborso di denaro... per fortuna poi è andata in pensione.
Lei è campata a lungo come l'erba cattiva, mentre l'insegnate di italiano (quella buona) è morta per una demenza precoce.