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Innanzitutto devi capire cosa significa quest'insonnia per te, cosa sta cercando di dirti il tuo corpo.
Il nostro organismo è una macchina cibernetica, che non significa che siamo cyborg
, ma significa che è un complesso sistema di elementi autoregolatori che tendono normalmente a raggiungere un equilibrio funzionale a uno scopo.
E' quando si perde la visione dello scopo, che l'organismo cerca di autoregolarsi su misure che sono funzionali a raggiungere uno scopo disfunzionale. E' un discorso complesso, me ne rendo conto, provo a semplificarlo.
Prendi un diabetico. Per ragioni fisiche non può mangiare dolci, il suo sistema di autoregolazione degli zuccheri è partito.
Ma questo può far partire un altro sistema di autoregolazione, ovvero l'autocontrollo. In qualche modo si convince che la sua impossibilità a mangiare dolci senza alcun vincolo sia un freno alla sua felicità. E si trova a dover continuamente combattere un'estenuante battaglia con sé stesso, roso fra l'infelicità di vedere dolciumi dappertutto, e il senso di colpa qualora si lasci andare e fa qualcosa che gli fa male.
E pensare che prima di scoprire il suo diabete, a lui i dolci neanche facevano così impazzire!
Torniamo all'insonnia. Ci sono farmaci molto efficaci nel curarla, ma se non ne vuoi diventare dipendente, devi comprendere prima da dove ha origine.
Ti parlo della mia, sperando che ti sia da spunto.
Io non so gestire le emozioni. Ne ho una fame smodata, come il diabetico dell'esempio di prima. Se ne vivo poche, mi deprimo e i pensieri suicidi iniziano a fioccare come fuochi d'artificio.
Se ne vivo molte, mi agito come un ossesso, inizio a camminare avanti e indietro per la stanza, parlo da solo, mi faccio mille film mentali.
Sono arrivato alla conclusione che sia una questione di abitudine. Non sono abituato alle emozioni, avendo vissuto poco in giovane età, e quindi se riuscissi a provarne con regolarità, riuscirei ad avere con esse un rapporto più equilibrato.
Allora, tutte le volte che tocco il fondo, ad un certo punto mi incazzo con me stesso e mi convinco che è arrivato il momento di reagire. Mi armo di coraggio, mi faccio bello, cerco tutti i contatti sociali con i mezzi a mia disposizione, esco e faccio la vita. La cosa mi gasa, sento la fase UP montante. Succede qualcosa di emozionante, di bello. Una ragazza che entra nella mia sfera di interesse. Un nuovo business che si profila all'orizzonte. Un hobby che non avevo mai considerato.
Il mio cervello va in tilt, e come ti ho raccontato poc'anzi, mi agito in maniera assurda.
E questo mi impedisce di dormire.
Il giorno dopo, al lavoro, sono stramorto. Non riesco a concludere che poco e a fatica, mi sento in colpa, non faccio che pensare al mio rientro a casa.
Arrivo a casa e sento astinenza da emozioni. Ma non sono abbastanza in forma per uscire (e poi non è che uno può uscire sempre! Non è che la vita può essere sempre emozionante come un telefilm!).
Allora mi fiondo su tutti i succedanei di emozioni che posseggo: film, internet, libri, musica. Qualsiasi cosa.
Arriva l'ora della notte e sento che la mia giornata è stata inconcludente. Mi prende l'ansia e non riesco ad andare a dormire. Devo ossessivamente cercare qualcosa, prima di potermi mettere serenamente a letto.
Ovviamente non la trovo quasi mai, ma posso finire a letto anche alle 5 del mattino, dopo essermi sparato una stagione intera di The Walking Dead o qualcosa di simile!
Il giorno dopo suona la sveglia impietosa, e sono stramorto.
Sono entrato nel circolo vizioso.
Così facendo, non riuscirò mai ad abituarmi alle mie emozioni. Quindi, mi sono convinto che l'unico modo per uscirne è grazie a un supporto farmacologico.
Mi sono fatto prescrivere lo stilnox, che è un ipnoinducente. E quando devo andare al lavoro, se sono agitato, alle ore 11 massimo lo prendo e vado a dormire. Mollo tutto quello che sto facendo.
Ci vuole anche forza di volontà. Però, sta funzionando, per ora.
Al momento riesco ad assumerne per lo più una compressa alla settimana, tendenzialmente la domenica.
Questo sta disinnescando il circolo vizioso, quindi riesco ad essere soddisfatto al lavoro, riesco a fare i lavori di casa perché non sono troppo stanco, e mi viene naturale andare a letto a orari decenti.
Alla fine di tutto, sto riuscendo a non far terminare la fase UP e ad essere più attivo socialmente, e spero che ad un certo punto sarò abbastanza in grado di reggere il peso delle emozioni che non avrò più bisogno dello stilnox per andare a dormire.
Se scopri anche tu la dinamica della tua insonnia, a quel punto puoi decidere se farti prescrivere qualcosa, provare a risolverla in maniera differente, usare rimedi naturali (che io provai ma non funzionarono nel mio caso), o altro. Se invece non la scopri, potresti diventare dipendente dai farmaci, cosa in cui non c'è niente di male se fosse inevitabile (ad esempio se la tua insonnia fosse causata da problemi fisiologici non curabili), ma sarebbe un peccato se invece ci fosse un modo di risolvere la cosa alla radice.
Buona fortuna, e ti auguro tante dormite