TãoSozinho

Spiego il titolo.
Molto spesso trovo imbarazzo nei confronti dei miei genitori. Questo mi porta a non fare niente quando sono a casa, perché mi sento sempre costantemente giudicato.
Lo stesso vale anche per scelte e decisioni, che molto spesso non prendo perché mi pesa doverglielo comunicare. Anche quando esco (al di fuori del lavoro). Spesso mi capita di fare molto ritardo perché rimando sempre il momento di dire loro che esco.
Vorrei semplicemente fare le cose senza comunicarle a loro né che loro mi guardino.

Capita anche a voi?

Noriko

Sì.

SpaceBoy

Sì, pure con le cose più stupide. Mi imbarazza anche solo ascoltare musica e infatti uso sempre le cuffie, e lo faccio solo quando sono sicuro che non verrà nessuno. Infatti fino a quando mia sorella viveva con me non facevo nulla e stavo solo al pc a chattare perchè mi vergognavo di far tutto. Andata via mia sorella a 20 anni ho cominciato a scoprire passioni interessi ecc

TãoSozinho

Ecco questo è uno di quei momenti.
Volevo fare due robe prima di un impegno che ho alle 15. Dalle 12 voglio farle e sono già passate due ore

Leucina

Ho sempre trovato estremamente imbarazzante mostrare loro di avere sentimenti.
Quando ho cominciato la mia prima e unica storia con un ragazzo é strato un inferno per me, non sapevo come dirglielo e che scuse trovare ogni volta, con lui che pressava per vederci e io che mi sentivo come se dovessi confessare un omicidio.

claire

Da quando vivo da sola mi sono concessa perfino la libertà di soffrire.

hermit94

Ormai sono un peso morto in casa, inizio a vergognarmi pure io, fin quando avevo la scusa della scuola era un conto, ora si aspettano che faccia qualcosa ma sono pieno di paure

Shine93

Questo è uno dei motivi per cui vorrei riuscire ad andare a vivere da sola il prima possibile, almeno in quel caso non si è costretti a fingere di star sempre bene.. e si può star male senza condizionare la vita di chi ci circonda

TãoSozinho

Episodio 2:
ieri dovevo andare in una festa di piazza in centro del mio paese che dista da casa mia un brevissimo tratto a piedi.
Avevo lasciato il portafoglio nella macchina parcheggiata in giardino e che avevo chiuso a chiave. Per prendere il portafoglio ho aperto la macchina e appena mio padre ha visto le quattro frecce lampeggiare mi chiede "ma vai in macchina in centro?".

redone

Lo stesso per me,magari vado solo al supermercato che sta 5 minuti da casa mia,loro se mi vedono uscire mi fanno "dove vai" "quando torni"" che devi prendere "è una roba da farti impazzire

Aurora.

Sì mi capita spessimo. Non mi sento libera di fare quello che voglio perché mi sento osservata da loro e giudicata... e fino ad una certa età (adolescenza) può anche essere giusto, ma alla mia età la cosa sta diventando insopportabile. Infatti non vedo l'ora di potermi permettere di andare a vivere da sola.

fabfab90

E' capitato per tutto il periodo in cui ho vissuto con i miei (cioè fino a 5 anni fa) e nei momenti in cui torno a casa e mi capita di uscire.
Quando devo comunicare un'uscita lo faccio sottovoce e in modo sbrigativo, quasi vergognandomi di tanta normalità.
Vivendo da solo non devo rendere conto nè delle mie uscite nè delle mie giornate in casa a fare niente, al tempo stesso però quando sono a casa sento meno la noia grazie alla presenza dei miei (che però mi giudicano per la mia apatia).

Penso che sia normale per chi ha un vissuto come il nostro evitare il giudizio non comunicando, che poi in realtà anche il non-comunicare è una comunicazione, quindi un giudizio ci sarà sempre.

Leucina

Io non esco mai senza di loro... non guido e senza macchina non potrei andare da nessuna parte... devo chiedere sempre a mio padre di accompagnarmi e per forza che devono sapere dove vado.
Negli ultimi mesi mi rendo conto di aver avuto un crollo totale, leggo qui di persone che hanno trovato benefici con farmaci e/o psicoterapia e penso che io non ho neanche la possibilità di provare perché per farlo dovrei dirlo ai miei ma hanno già tante preoccupazioni che non mi sembra giusto metterci anche questa.

Unipolare

Io sono un genitore. Penso che mio figlio sia come voi ovvero ci evita ( io e mia moglie). Noi abbiamo sempre cercato di stargli vicino e di aiutarlo ( non lavora).Crediamo che abbia problemi di autostima.Potreste darci dei consigli su quale sia il modo migliore per avvicinarci, facendogli capire che gli vogliamo bene. Grazie.

Lucernario

Sempre, soprattutto con mio padre.
Anni fa dissi che volevo iniziare a lavorare e mi guardarono ridendomi in faccia, come se non potessi farlo e non ne fossi capace.
Ora mi assilla perché devo trovare lavoro... Qualunque cosa faccia in loro presenza mi viene MALE, per paura di essere giudicata forse, ma in loro presenza le mie capacità diminuiscono.

Lucernario

Io vorrei andare in terapia. Ma come lo dico ai miei?... Anche in questo caso ho paura che mi giudichino come una bambina che fa i capricci.

Unipolare

Ha 25 anni. Evita solo noi genitori e il fratello minore. Si di notte sta con gli amici.Arriva sempre a casa tardi. poi dorme sino a tardi. Noi lo vediamo che non è sereno.Abbiamo la sensazione che abbia una scarsa autostima. In certe situazioni anche banali lui va subito in ansia. Sembra che venga travolto dallo stress. L'unico motivo di rapporto è quando ci chiede i soldi. Con gli amici si frequenta abbastanza. Suo fratello ci dice che è uno che racconta molte frottole con gli altri. Per altro lo fa anche con noi.Ogni tanto ci ruba i soldi dal portafoglio. Mi ha rubato anche la fede di matrimonio con altro oro.Certi giorni lo vedi sul letto con gli occhi fissi al soffitto non dice niente per ore.

Ensiferum

Unipolare, a questo punto mi pare chiaro che ci sia un problema di tossicodipendenza...

SpaceBoy

Ah allora scusa ma mi sa che è il forum sbagliato, qua non ci stanno gli adolescenti ribello che usano la troca, ma gente che non ha amici e non esce di casa