i libri di psicologia/filosofia/letteratura e le notizie via internet...

l'operatore · 30-10-2009, 14:39

...una via x migliorarsi...arricchirmi culturalmente e di spettegulezzi mi sto rendendo conto che aiutano molto...il mio problema purtroppo è la memoria....tutto quello che leggo anche se me lo studiassi tempo 2 giorni e me lo dimentico...dunque mi sono abituato a fare da me senza attingere dal mondo

l'operatore · 30-10-2009, 18:34

Quote:

Originariamente inviata da LilyRush

ma sen<a attingere dal mondo in che senso?
ps si ma x il discorso memoria fai caso che le persone che si ricordano quello che hanno studiato e perchè ripassano, rileggono i nodi salienti, gli psicologi si aggiornano poi spiegano emettono in pratica le teorie studiate..nessuno ha la scien<a infusa!!

nel senso che tutto quello che ho dentro è più frutto di me stesso e di un sapere passivo che di una conoscenza attiva...

il mondo esterno mai l'ho vissuto attivamente...con la curiosità di volerlo conoscere...mi sono rinchiuso maggiormente nella mia "fantasia"...perchè il mio cervello aveva tutto l'occorrente x farmi stare bene tra me e me...e tutte le conoscenze necessaria x farmi capire a me stesso...ma x interagire con l'altro è giusto conoscere anche i dettagli più generici del mondo...

l'operatore · 30-10-2009, 21:17

si in parte direi che è esatto...di fatto dai 15 ai 18 anni sono stato perfettamente bene nella mia solitudine senza farmi problemi..poi piano piano è cambiato qualcosa...e mi sono abituato a quegli standard...non approcciandomi...non conversando del + e dle -....dunque ora che sento l'istinto/la voglia di farlo mi rendo conto di non avere sviluppato adeguatamente i mezzi materiali...

l'operatore · 31-10-2009, 14:45

x quello non c'è problema...sono uno che ha sempre detto che non ama etichette e non ama chi si etichetta con il proprio "male" come fossero 2 cose inscindibili...

x me una persona non è fobica in sè...ha atteggiamenti fobici...ma appunto atteggiamenti...lui non è mai la malattia...e quindi ne sono consapevole...le etichette servono solo x capire il quadro problematico mio...

l'operatore · 31-10-2009, 15:52

giova ha sempre ragione :P argghhh...scisci i libri che ho letto mi hanno fatto comprendere anche questo...analizzare troppo è controproducente...anche il miglior filosofo lavorando troppo su di sè va a minare la sua psiche...

piocca · 31-10-2009, 19:19

Per me i libri di filosofia e di letteratura, con tutti quei pensatori e pensieri contorti e ricontorti ti aiutano solo a complicarti di più il cervello....

l'operatore · 31-10-2009, 19:33

però ti danno anche elementi importanti x aumentare la tua consapevolezza e soprattutto dando i nteoria argomenti a cui appigliarsi...anche se parlare di certi temi magari con una ragazza appena conosciuta non è nè semplice nè interessante per le più..

però non so metterla nei termini "sai ho letto di filosofo xx che diceva che in fondo non importa quante persone hai intorno...ma come ti rapporti con quelle che fanno parte della tua vita...tu come la vedi? ecc...ecc..."...beh sono spunti...
il problema è che io non ho quella creatività e abitudine x fare certi collegamenti...magari certe conoscenze le posso pure avere..ma collegarle ad un discorso unico e continuo da fare ad una persona...beh proprio non so farlo....

l'operatore · 31-10-2009, 20:47

credo che le 2 cose siano collegate...provo ansia perchè non so paralre del + e del - e quindi sento il bisogno di evitare...non parlo del + e del - perchè ormai ogni volta mi prende l'ansia sapendo che non ho al solito nulla da dire...

uffolo · 01-11-2009, 12:57

Ho letto e leggo ancora qualche libro che si potrebbe dire di "filosofia", e qualcosa di psicologia.
L'effetto affossamento detto da piocca non l'ho vissuto praticamente mai, salvo un paio di volte in cui mi sentivo estremamente fragile e solo per i libri di psicologia.
Mi hanno quindi sempre aiutato a riflettere su me stesso, gli altri e la vita in generale, sono diventati pilastri interiori che sento in parte miei e per il restante li ho come teoria, sperando di ritrovarli dentro in me un giorno.