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Vecchio 17-01-2007, 00:41   #21
Esperto
L'avatar di Alucard
 

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Originariamente inviata da pisendlav
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Originariamente inviata da Alucard
Non è colpa tanto dei film, come dice pard, cinema e tivì sono espressione di quella che è la realtà e la cultura del periodo.
E' la cultura di un periodo che può influenzare una generazione, e rovinarla anche
Tu parli di colpa. Ma colpa di cosa? Di qualcosa che è sempre esistito? Fai l'analisi dagli anni 60 fino ad arrivare al degrado mai toccato dall'uomo, i giorni nostri (ho capito male?).

Sai come vivevano i ragazzi negli anni 70?

Pensa a come vivevano in tutte le epoche, nel '700, nel Medioevo ecc.

Le fobie nascono oggi? La depressione non è mai esistita? Tutta colpa dei valori che nel 2000 sono finiti dopo esserci sempre stati?

I valori sono sempre esistiti? Certo, in teoria.

Quante mogli dovevano subire in silenzio in casa, tenere in piedi un matrimonio che non esisteva perchè era così e basta, accudire ad un marito che si trombava altre donne e nemmeno lo nascondeva. Non erano depresse ed infelici loro? No! Erano felici e serene (e sante donne... oggi no! oggi son tutte tutte troie!)

E chissà quante persone timide fino all'osso o fobiche ci sono sempre state. Ma non esisteva nessuna comprensione: a lavorare nei campi e zitto! Non vuoi parlare con nessuno, tutti ti pigliano per il culo? Raccogli le olive e tornatene a casa da mamma.

E' chiaro che in poche occasioni tipo dopo una guerra, c'è la volontà di ricominciare, attaccandosi ai valori. Ma i valori in teoria ci sono sempre stati, solo che c'è sempre stata anche la competizione, la volontà di prevalicare.

Siamo fortunati a vivere in Italia e nel 2000, molto fortunati. La fobia è dentro di noi, dipende da noi. La stragrande maggioranza della popolazione non ne soffre, eppure vive in questa società.

Ogni generazione ha i suoi problemi, partiamo da questo, io non dicevo che si stava bene 20-30 anni fa e oggi si sta male. Attenzione però quando dici siamo fortunati a vivere nel 2000. Esaminando il benessere diffuso (prevalentemente nel mondo occidentale), certamente si sta meglio oggi rispetto al medioevo, ma anche rispetto agli anni 50 ad esempio.

Ma questo progresso, non è stato accompagnato, a mio parere, da un uguale progresso interiore, anzi, secondo me stiamo vivendo una fase di involuzione. Com'è che se c'è tanto benessere ci sono così tanti casi di depressione, per non parlare dei casi di suicidio, Svezia e Giappone, paesi ricchissimi, hanno un alto numero di suicidi.

Per me c'è un decadimento di valori nell'epoca attuale, c'è un incertezza generale diffusa, che può far presa su elementi, non dico deboli, ma più sensibili.

Non sono un sociologo, ho letto al massimo 2-3 libri di sociologia e sono più ignorante di prima in materia, ma io penso che la nostra sia una società contraddittoria.
Vecchio 17-01-2007, 09:31   #22
Esperto
L'avatar di dottorzivago
 

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Originariamente inviata da Alucard
Non è colpa tanto dei film, come dice pard, cinema e tivì sono espressione di quella che è la realtà e la cultura del periodo.
E' la cultura di un periodo che può influenzare una generazione, e rovinarla anche
Tu parli di colpa. Ma colpa di cosa? Di qualcosa che è sempre esistito? Fai l'analisi dagli anni 60 fino ad arrivare al degrado mai toccato dall'uomo, i giorni nostri (ho capito male?).

Sai come vivevano i ragazzi negli anni 70?

Pensa a come vivevano in tutte le epoche, nel '700, nel Medioevo ecc.

Le fobie nascono oggi? La depressione non è mai esistita? Tutta colpa dei valori che nel 2000 sono finiti dopo esserci sempre stati?

I valori sono sempre esistiti? Certo, in teoria.

Quante mogli dovevano subire in silenzio in casa, tenere in piedi un matrimonio che non esisteva perchè era così e basta, accudire ad un marito che si trombava altre donne e nemmeno lo nascondeva. Non erano depresse ed infelici loro? No! Erano felici e serene (e sante donne... oggi no! oggi son tutte tutte troie!)

E chissà quante persone timide fino all'osso o fobiche ci sono sempre state. Ma non esisteva nessuna comprensione: a lavorare nei campi e zitto! Non vuoi parlare con nessuno, tutti ti pigliano per il culo? Raccogli le olive e tornatene a casa da mamma.

E' chiaro che in poche occasioni tipo dopo una guerra, c'è la volontà di ricominciare, attaccandosi ai valori. Ma i valori in teoria ci sono sempre stati, solo che c'è sempre stata anche la competizione, la volontà di prevalicare.

Siamo fortunati a vivere in Italia e nel 2000, molto fortunati. La fobia è dentro di noi, dipende da noi. La stragrande maggioranza della popolazione non ne soffre, eppure vive in questa società.

Ogni generazione ha i suoi problemi, partiamo da questo, io non dicevo che si stava bene 20-30 anni fa e oggi si sta male. Attenzione però quando dici siamo fortunati a vivere nel 2000. Esaminando il benessere diffuso (prevalentemente nel mondo occidentale), certamente si sta meglio oggi rispetto al medioevo, ma anche rispetto agli anni 50 ad esempio.

Ma questo progresso, non è stato accompagnato, a mio parere, da un uguale progresso interiore, anzi, secondo me stiamo vivendo una fase di involuzione. Com'è che se c'è tanto benessere ci sono così tanti casi di depressione, per non parlare dei casi di suicidio, Svezia e Giappone, paesi ricchissimi, hanno un alto numero di suicidi.

Per me c'è un decadimento di valori nell'epoca attuale, c'è un incertezza generale diffusa, che può far presa su elementi, non dico deboli, ma più sensibili.

Non sono un sociologo, ho letto al massimo 2-3 libri di sociologia e sono più ignorante di prima in materia, ma io penso che la nostra sia una società contraddittoria.



Prima c'era meno dempressione perche se uno andava a zappare i cambi e soffriva interiormente, aveva meno tempo per pensarci e poi era una cosa piu giustificata.Ora che abbiamo tutto proprio tutto e non ci manca meglio, se stiamo male dentro ci sentiamo mille volte piu coglioni, in un mondo perfetto l'imperfezione è vista malissimo, a maggior ragione se un'imperfezione ingiustificata agli occhi degli altri come la FS
Vecchio 17-01-2007, 14:19   #23
Esperto
 

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Originariamente inviata da gio1
E comunque i film migliori (per contenuti) sono proprio degli anni 70-80 e non trasmettevano molte speranze....anzi mostravano esattamente la realtà del mondo.....

Esatto, vediamo ora il meglio degli anni ottanta in tema della vera realta` del mondo..........



MAD MAX 2:


I GUERRIERI DELLA NOTTE:


C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA:


BLADE RUNNER:


E L'ETERNO...






Tutta questa roba sfortunatamente (che io vedevo ogni sera) inneggia proprio all'asocialita`, anzi all'anti-socialita`, ma io li guardo perche` sono asociale, non sono asociale perche` li guardo
Vecchio 17-01-2007, 15:09   #24
Esperto
L'avatar di gio1
 

Quote:
Tutta questa roba sfortunatamente (che io vedevo ogni sera) inneggia proprio all'asocialita`, anzi all'anti-socialita`, ma io li guardo perche` sono asociale, non sono asociale perche` li guardo
Non si capisce se sei un intenditore di cinema o meno, hai messo due baggianate insieme a due buoni film (il cartone non lo so). I migliori film di quel periodo non sono certamente tra quelli citati.
Il disturbo antisociale cmq è ben diverso dalla fobia sociale, ciao.
Vecchio 17-01-2007, 19:18   #25
Intermedio
L'avatar di Immortal
 

invece per me ha messo due capolavori indiscussi del cinema insieme a due ottimi film,anche se i guerrieri della notte mi risulta del '79,ma non e' che faccia differenza..
detto questo io penso che i film non c'entrano nulla,anzi il titolo del topic lo trovo assurdo
Vecchio 17-01-2007, 22:56   #26
Intermedio
L'avatar di andrea870
 

Quote:
detto questo io penso che i film non c'entrano nulla,anzi il titolo del topic lo trovo assurdo
Probabilmente l'hai interpretato male.Volevo solo porre l'accento sul fatto che i film degli anni 80 in qualche modo hanno influenzato un po' le persone ,hanno creato delle utopie involontariamente.
In alcuni casi hanno fatto sognare troppo ad occhi aperti come diceva anche l'autore del libro.
Vecchio 05-06-2009, 08:48   #27
Principiante
 

sono d'accordo,abbiamo idealizzato la realtà!
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