Non riesco ad accettare del tutto queste parole, mi spiego meglio (spero)... io non sono genitore, ma capisco il genitore.
La cosa sbagliata è la costrizione e l'iposizione delle proprie idee ad un figlio. La via giusta sta nel mezzo (come spesso succede), nel rispetto e nella tolleranza, ma mi rendo conto che non tutti abbiamo la fortuna di avere un buon rapporto con i propri genitori e credo che di casi limite ce ne siano fin troppi. Credo però sia sbagliato partire dal presupposto che un genitore deve lasciare andare il figlio una volta 'lanciato', tutto sta nella misura con cui uno lo segue.
Io sono fortunato. I miei genitori mi consiglieranno con delle prediche chilometriche fino a che avranno la forza di farlo, lo faranno per quello che loro credono il mio bene. Non posso dargli una colpa per questo e li starò ad ascoltare perchè gli porto rispetto, e poi farò in ogni caso quello che io ritengo giusto per me stesso. Finchè saranno su questa terra sarà il rapporto più stabile e forte che ho, l'amore che ti possono dare i genitori è qualcosa che è immutevole ed è sempre lì anche se te ne scordi perchè hai la tua vita da vivere.
Perchè tu sei loro figlio.
E' un legame indissolubile che mi fa sentire orgoglioso di esserlo, una appartenenza che non mi fa paura e che non inibisce la mia libertà.