Leggero

Ecco una convinzione che ho e che mi limita molto:

Ci sono due tipi di persone quelle cosidette "superiori" e quelle "inferiori".

Una persona superiore si riconosce perchè innanzitutto è sempre attiva, ha vita sociale e, perlomeno a parole, fa molte cose; è una persona mondana, ha degli amici, è tecnicamente "figo" o aspira ad esserlo, apparentemente non ha paura di nulla e vive a pieno la sua vita. Ha molti amici, ha molti conoscenti, il sabato sera ha sempre da fare, fa parlare di se...in un certo senso è famosa, è una persona nota. E' una persona che ha molta fama sociale ed è ricercata o presa in considerazione dagli altri, gli altri quindi si trovano bene a parlare con lei...perchè appunto, è considerata una persona di "alto livello".

Le persone inferiori invece sono gli sfigati, meno svegli, piu coglioni, hanno pochi o nessun amico e sfigati come lui. Esce poco ma comunque è considerato out. Fa dei ragionamenti ed ha un comportamento che non ha nulla a che vedere con le persone estroverse di sopra. Come se fossero due razze diverse.

Secondo la mia convinzione un ragazzo, di solito appena uscito dall'adolescenza è inferiore (non esce con gli amici, non ha fama sociale, non è attivo, non ha interessi...) poi evolve diventando un ragazzo a tutti gli effetti, comincia a vivere la sua vita senza nessuna limitazione e comincia a fare tutto quello che fa una persona "superiore"....fa il grande passo.
Una persona superiore in un certo senso sputa sul piatto in cui ha mangiato, tagliando i rapporti con amici ancora "inferiori" legando e frequentando solo le persone reputate IN, egli inizia a fare una vita mondana, diventa piu spigliato, diventa piu attivo, diventa "superiore".
Il "superiore" è l'icona della gioventù.
Un ragazzo prima o poi si evolve. Io che sono fobico, non posso evolvere, resto sfigato.

Quando sto con i "superiori" devo stare attento, potrei annoiarli, potrei pensarla diversamente da loro, il mio comportamento e le mie capacità potrebbero non essere all'altezza di loro che sono persone evolute, che non possono essere frenate da me, devo cercare di apparire come loro, almeno in quel momento.




..... ....Ma non èra meglio una semplice influenza?....

animaSola

Mah ..nn sono propriamente d'accordo....io x circa 10 anni,, ho condotto la prima tipologia di vita che hai elencato....ma uscivo cn persone che tu reputi "inferiori"e che ancora tutt'ora, reputo tra le migliori che abbia mai incontrato...Questa smania di affibbiare delle etichette ,vi fa vedere il mondo diviso...tra neri e bianchi..in un modo talmente marcato...che nn ammettere che possa esserci una fusione tra gli stessi...quando invece capita...piu di quanto voi possiate immaginare.

Le persone nn sono solo brutte o belle, estroverse o introverse, sfigate e fighe...hanno un loro mondo...ampiamente sfaccettato.Chi nn ti reputa all'altezza di qualcosa, non è un figo estroverso...è solo un cretino...che si crede migliore di te...pur nn essendolo...

esrever

leggendo i post qui sopra ho realizzato che esistono due tipi di persone:

quelle che considerano tutte le persone diverse tra loro e quindi a loro modo tutte uniche...
...e quelli che dividono il mondo in due tipi di persone.
:roll:

Freddy_Krueger

Ti capisco in parte....e pericoloso, e in alcuni casi diventa patologico.questo pensiero.io spesso mi sento constantemente umiliato, qualunmque cosa io faccia, anche in solitudine.Mi sento sempre inferiore, piu piccolo, piu debole, piu stupido.e ogni sconfitta che arriva la vivo con molta vergogna, sopratutto con le persone care.e se le sento lamentarsi e la fine...mi sento davvero una merda.li invidio questi "superiori"non si annoiano mai, ma mi chiedo se tutto quello che hanno lo hanno conquistato o gli e finito sotto il naso per caso, a volte penso proprio la seconda.non mi dò pace finchè non sarò fiero e contento di me stesso.ma e un impresa troppo ardua.accetto consigli....

cancellato3663

ultimamente mi state fregando tutti i thread che penso di aprire io...arrivo a casa mi dico "apro questo" e...ed ecco che è appena spuntato fuori :lol:

Dico la mia? la verità sta nel mezzo...

da una parte non accetto etichette...un po' il ragionamento della solfa...non esistono sfigati, fighi, estroversi, introversi....OGNI PERSONA è UNA PERSONA...E' LA PERSONA...E' SE STESSA SEMPLICEMENTE....

e da questo punto di vista si possono vedere 2 ramificazioni differennti:

1- farai le tue cose e svolgerai la tua vita seguendo semplicemente la tua indole (ma non x questo devi sentuirti inferiore ad altri)...c'è chi lo fa estroversando di più e chi meno
2- in ogni caso puoi essere un socialone e x 1 volta decidere di abbassare lo sguardo
e viceversa essere un introversone, ma x una volta decidere di alzare lo sguardo e attaccare discorso x primo...

Per quanto in alcuni casi questo ultimo passaggio sia forse più difficile...

Invece guardando l'altro lato della medaglia dico che in parte è vero: un fobico, un introverso, silenzioso come me ecc...ecc... E' COSì SPESSO E VOLENTIERI PERCHè NON SI è "EVOLUTO" O L'HA FATTO NEL MODO SBAGLIATO (nel senso se ti fai tanti pproblemi e/o soffri di stress/ansie così grosse significa che qualcosa che non va c'è).
C'è un momento della vita in cui ci si "svezza"...anche nel mondo lì fuori...in cui si impara a "sopportare" senza grossi problemi la presenza di un altro, si impara a interagire anche se l'altra persona non è proprio di nostro interesse anche solo x evitare silenzi troppo imbarazzanti.

In molti fobici questo passaggio non accade....

Come anche nel mio caso....prima diffidenza in famiglia, poi questa sempre più diffidenza portata anche all'esterno sotto forma di diffidenza, insicurezza, sensazione di essere fuori posto, di troppo,, non indispensabile.....abitudine conseguentemente al silenzio, asocialità e il PATATRAC e' bello e servito.


Però...però non sono daccordo che se non pensi come gli altri sei fuori...

cosa voglio dire? Io la penso su tante, ma tante cose completamente all'opposto di tanti miei coetanei.....però....però quando PARLO, quando riesco ad INTERAGIRE "normalmente" (RARISSIME VOLTE, ma ultimamente sto cercando di aumentare...) INVECE DI STARMENE NEL MIO ANGOLO INTIMIDITO, SILENZIOSO, ISOLATO (cosa che purtroppo ancora oggi accade quasi sempre anche se sono stato bravo a costruirmi una maschera e più che "sfigatezza" la faccio passare senza problemi x introversione, freddezza, silenziosità...quando in realtà semplicemente NON RICORDO PIù COME SI INTERAGISCE COSTANTEMENTE) BEH...SONO RISPETTATO IN FONDO...FORSE PIù DI ALTRI...ANZI...A VOLTE QUASI SONO PIù "PERSONAGGIO" DI TANTI ESTROVERSONI PROPRIO PERCHè SONO UN TIPO "PARTICOLARE".

IL PROBLEMA NON è LA STRANEZZA...LA STRANEZZA SE TE LA SAI "PORTARE" NON è UN MALE....SOLO CHE SE ALLA STRANEZZA CI AGGIUNGI DEBOLEZZA CARATTERIALE...ALLORA TI EMARGINI DA SOLO E TI EMARGINANO GLI ALTRI.

IO lo so...perchè alla fin fine è quello che vivo io...
quando faccio l'asociale intimidito/isolato/muto mi guardano con gli occhi come per dirmi "ma dove vive quello?"
quando lo faccio però con una sicurezza interna o ancora sono talmente sicuro che non ho problemi ad essere a tratti introverso e a tratti burlone ed estroverso beh cambia tutto

vikingo

ragazzi comunque tu puoi essere asociale e avere carattere,cioe se stai bene da solo e se ti senti forte e sicuro puoi mostrare carattere anche nel non essere socialone...io quando posso socializzare ci provo...in alcuni contesti come la palestra non ho ancora ben capito come fare qualche chiacchera lho scambaita maniente di che...devo capire come portare ad un livelo successivo la conoscenza...purtoopo frequnto orari diversi avoltmattina atre il pomeriggio becco spesso gente diversa a volte gia riunita e non so come inserirmi,comunq ho imparato a non farmelo pesare..sto diventando piu forte e' questo penso mi aiutera' :wink:

thx1138

Quoto animasola. Ho già detto che la amo...

ciao

rob

ichigo

non posso non quotare

Sentenza

Grande esrever e grande solfa :wink: