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15-12-2011, 22:00
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#21
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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alè, altra segnalazione in arrivo, sto facendo la collezione
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15-12-2011, 22:00
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#22
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: 4700 km a nord dell'equatore e 300 km a sud del 45° parallelo
Messaggi: 8,187
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Quote:
Originariamente inviata da Allocco
E di CREDERE per natura alle loro finzioni (sono dei maestri della finzione, di chi è quella citazione Missim!?).
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non so di chi sia,
l'ho letta in un reparto maternità
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15-12-2011, 22:50
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#23
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Hell
Messaggi: 1,177
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I bambini spesso dicono quello che i grandi pensano (ma non dicono, per tutta una serie di ragioni), sia in positivo che in negativo.
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15-12-2011, 22:51
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#24
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Ubicazione: Cintura di Castità
Messaggi: 8,010
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L'altro giorno ero a pranzo fuori e un bambino che avrà avuto 1 anno ha iniziato a fissarmi e non smetteva più.. era pure inquietante
sua madre mi fa: 'strano di solito non lo fa con estranei'.. che tenero
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20-12-2011, 19:03
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#25
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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Quote:
Originariamente inviata da Timidboy
Oggi ore 16:00 mi recai al supermercato a comprare il regalo di natale per mia cuginetta di 3 anni , mi diriggo nel reparto giocattoleria a scegliere il regalino e vicino a me spuntarono dei marmocchi pelosi , brufolosi ed esauriti gridavano e parlavano ad alta voce con frasi del tipo<<bello pikachu, sarà mio!!!>>, <<IO AMO BEN TEN>>,<<Papì è vero che se faccio la cattiva babbo natale non mi porta BARBIE? >>, dopo aver sentito queste frasi a ripetizione decidetti di fare in fretta per scegliere il giochino da regalargli, però ero abbastanza indeciso e ci misi un 5 minuti , dietro di me c'era un bambino sui 5 anni che mi disse <<Sembri una mummia perchè stai fermo?>> , io non gli dissi niente e presi il gioco, poi stetti per allontanarmi e il marmocchio mi disse fissandomi incessantemente <<ma non parli?>> rivolgendosi a sua madre<<Mamma ma questo ragazzo è muto?>> , la madre tro** non gli disse niente e non lo riprese nemmeno, io mi allontanai col nervoso di uno che vorrebbe rispondere ad un'altra persona ma non può perche quell'altra persona è un bambino , cosi mi tenei il nervoso fino ad ora.
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Un bambino tra i 4 e i 6 anni vive la fase della scoperta del mondo esterno alla famiglia. E' la fase in cui dice spesso "pecché?". E' in una fase dello sviluppo cerebrale "pre logica", si rappresenta le cose solo dal suo punto di vista e non riesce a concepire l'esistenza di altri modi di rappresentazione.
Quel comportamento è tipico di quell'età, censurarlo o reprimerlo, è un atto di violenza nei suoi confronti. Quello è un loro modo esplorativo.
Tu rappresentavi per lui qualcosa di nuovo e quindi hai suscitato la sua curiosità. Se ci mettiamo a reprimere tutti i bambini quando fanno queste cose, produciamo ragazzi e adulti che hanno i problemi come i tuoi: già perché gran parte dei problemi delle varie forme di ansia sociale nascono proprio dalle censure e rimproveri genitoriali!
Avresti potuto benissimo comunicare con lui senza neanche parlare, se ad esempio gli avresti fatto una linguaccia, lui non se la sarebbe presa, anzi ne sarebbe stato compiaciuto, se gli avresti fatto un salamelecchi, una smorfia labiale o guanciale, gli saresti persino diventato ultra simpatico.
Se pensi che i bambini ragionino o pensino come i post adolescenti o gli adulti, ti sbagli di grosso: il loro è un mondo completamente a parte, dimensioni, spazio, tempo sono percepiti in modo diverso, persino il linguaggio e le parole hanno un significato diverso, molto, molto diverso da quello degli adulti.
Non è colpa del bambino se ci sei rimasto male, né del fatto in sé, ma dei pensieri automatici che ti sono venuti in mente in quei momenti, alcuni dei quali con molta probabilità non li ricordi neanche
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Ultima modifica di maralgiu; 20-12-2011 a 19:07.
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20-12-2011, 19:17
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#26
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Principiante
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 34
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ma povero marmocchio ahaah è stato sincero secondo me non dovevi prenderla male, piuttosto gli rispondevi ironizzando un pò.. la mamma però strano che non abbia detto mi scusi, era per caso una gnoccona? ahah
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20-12-2011, 19:20
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#27
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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Ti dirò di più, possono essere i migliori amici per i timidi, i fobici ecc, le relazioni che costruiscono sono pulite, non hanno la cultura del tradimento perché non sanno cosa sia, non sono ipocriti perché non si devono barcamenare, possono anche litigare ma non diventano mai nemici, non ti scartano come maschio o come femmina perché il sesso è solo un fatto strano di cui non capiscono le implicazioni che si creano gli adulti: l'unica cosa che chiedono agli adulti è l'essere amati.
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20-12-2011, 19:23
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#28
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: 4700 km a nord dell'equatore e 300 km a sud del 45° parallelo
Messaggi: 8,187
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Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Ti dirò di più, possono essere i migliori amici per i timidi, i fobici ecc, le relazioni che costruiscono sono pulite, non hanno la cultura del tradimento perché non sanno cosa sia, non sono ipocriti perché non si devono barcamenare, possono anche litigare ma non diventano mai nemici, non ti scartano come maschio o come femmina perché il sesso è solo un fatto strano di cui non capiscono le implicazioni che si creano gli adulti: l'unica cosa che chiedono agli adulti è l'essere amati.
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20-12-2011, 19:54
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#29
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 8,236
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Quote:
Avresti potuto benissimo comunicare con lui senza neanche parlare, se ad esempio gli avresti fatto una linguaccia, lui non se la sarebbe presa
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20-12-2011, 22:10
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#30
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Quel comportamento è tipico di quell'età, censurarlo o reprimerlo, è un atto di violenza nei suoi confronti. Quello è un loro modo esplorativo.
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Dopo tre frasi del bambino la mamma poteva almeno portarselo via, senza necessariamente rimproverarlo. Almeno quando il figlio le aveva chiesto se Timidboy era muto. Poteva rispondergli una cosa qualsiasi (tipo che non era muto, per dire, almeno quello) e poi dirgli che bisognava andare a comprare la tal cosa e trarre tutti d'impaccio (e intanto, discretamente, dire una mezza parola di scuse a Timidboy). E' pretendere troppo? E' censurare, è reprimere?
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Non è colpa del bambino se ci sei rimasto male, né del fatto in sé, ma dei pensieri automatici che ti sono venuti in mente in quei momenti, alcuni dei quali con molta probabilità non li ricordi neanche
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Potrei sbagliarmi ma non mi sembra che Timidboy ce l'avesse col bambino. Infatti l'appellativo ingiurioso di stizza (t***a) lo ha riservato per la madre.
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Ultima modifica di Winston_Smith; 20-12-2011 a 22:27.
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20-12-2011, 22:32
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#31
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Mi fai venire in mente questa scena
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26-12-2011, 20:02
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#32
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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Quote:
Originariamente inviata da missim
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26-12-2011, 20:53
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#33
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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[QUOTE=Winston_Smith;656434]Dopo tre frasi del bambino la mamma poteva almeno portarselo via, senza necessariamente rimproverarlo. Almeno quando il figlio le aveva chiesto se Timidboy era muto. Poteva rispondergli una cosa qualsiasi (tipo che non era muto, per dire, almeno quello) e poi dirgli che bisognava andare a comprare la tal cosa e trarre tutti d'impaccio (e intanto, discretamente, dire una mezza parola di scuse a Timidboy). E' pretendere troppo? E' censurare, è reprimere?
Avrebbe potuto, ma non lo ha fatto. Cosa sia la timidezza, lo sanno gli addetti ai lavori e una parte dei timidi (non tutti ne conoscono il fenomeno nella sua complessità psicologica). Certamente i timidi ne conoscono gli effetti che questa produce nella loro vita. Tutte le altre persone non la comprendono.
E tu pretendi che chi non comprende la timidezza si comporti come se ne avesse piena consapevolezza?
Imparare a gestire la propria timidezza significa non stare sempre ad aspettarsi che siano gli altri a modificare il proprio modo di essere. Se si aspetta un cambiamento da parte degli altri, si sta freschi! si resta in balia della timidezza per tutta la vita.
O si impara ad essere concreti, o si resta fregati. Pensare che debbano essere gli altri a modificare il proprio comportamento è una utopia, e anche una ingenuità. Inoltre non sono i fatti in sé, quello che generano l'ansia e fanno manifestare la timidezza, ma i pensieri che vengono in mente come risposta agli eventi. Cosa implica ciò? Che il problema è del timido che vive da timido gli eventi, non degli altri. Bisogna accettare questa verità, per quanto amara. Non esiste un mondo dove tutti sono tanto sensibili ed empatici, e questo è un dato di fatto di cui prendere atto.
E' improduttivo stare a rimuginare sugli eventi se non se ne trae una strategia.
Non è pretendere troppo, è pretendere l'impossibile: i fatti hanno dimostrato che non era possibile. Scrive Vattimo: perché un evento sia possibile, bisogna che si verifichi almeno una volta, solo allora si può affermare che esiste la possibilità che quell'evento possa verificarsi. (Casabella 1977)
E ha perfettamente ragione! Con i se e il condizionale passato, non si scrive né la storia, né il presente, né il futuro.
Ciò che è accaduto non deve servire per rimuginare, rinvangare, ma per trovare soluzioni per il futuro prossimo o remoto: se non accade ciò il passato è inutile.
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29-11-2012, 07:46
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#34
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 515
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Odio i bambini...quando li sento gridare per strada prego che in quel momento passi un tir a tutta velocità
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29-11-2012, 10:25
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#35
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Principiante
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 43
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Qua si denota la capacità dei bambini di sentire ciò che non va. Ha visto prima di tutti che non stavi bene. Il modo di interazione è discutibile, anche perchè a quell'età grandi ragionamenti non ne fanno. Ha captato un problema senza sapere che lo fosse e ti ha dato una possibilità. Vuoi o non vuoi i bambini nel loro modo di essere ti dicono quello che è senza tanti fronzoli.
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29-11-2012, 10:50
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#36
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,573
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proprio perchè la madre non lo rimprovera che il figlio è così maleducato. io non me la prenderei con il bambino, ma più con la madre.
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29-11-2012, 11:05
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#37
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Azz, mi ero perso questa replica. Rispondo, si sa mai che maralgiu ripassi da queste parti...
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Dopo tre frasi del bambino la mamma poteva almeno portarselo via, senza necessariamente rimproverarlo. Almeno quando il figlio le aveva chiesto se Timidboy era muto. Poteva rispondergli una cosa qualsiasi (tipo che non era muto, per dire, almeno quello) e poi dirgli che bisognava andare a comprare la tal cosa e trarre tutti d'impaccio (e intanto, discretamente, dire una mezza parola di scuse a Timidboy). E' pretendere troppo? E' censurare, è reprimere?
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Avrebbe potuto, ma non lo ha fatto. Cosa sia la timidezza, lo sanno gli addetti ai lavori e una parte dei timidi (non tutti ne conoscono il fenomeno nella sua complessità psicologica). Certamente i timidi ne conoscono gli effetti che questa produce nella loro vita. Tutte le altre persone non la comprendono.
E tu pretendi che chi non comprende la timidezza si comporti come se ne avesse piena consapevolezza?
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Non mi sembra che ci voglia una laurea in psicologia per insegnare a un bambino a non invadere la sfera privata altrui con domande eccessive o a non dare della "mummia" o del "muto", così a random a perfetti sconosciuti in giro per la strada. Ne ho visti di esempi in cui i genitori lo facevano e non mi pare una cosa così lunare.
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Imparare a gestire la propria timidezza significa non stare sempre ad aspettarsi che siano gli altri a modificare il proprio modo di essere. Se si aspetta un cambiamento da parte degli altri, si sta freschi! si resta in balia della timidezza per tutta la vita.
O si impara ad essere concreti, o si resta fregati. Pensare che debbano essere gli altri a modificare il proprio comportamento è una utopia, e anche una ingenuità.
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Se gli altri fanno quello che gli pare, perché io dovrei fare diversamente? E poi non è una questione di venire incontro alla timidezza altrui, si tratta di educazione dei bambini. Il modo di fare di quel bambino sarebbe stato inopportuno anche se non avesse avuto a che fare con un timido.
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Inoltre non sono i fatti in sé, quello che generano l'ansia e fanno manifestare la timidezza, ma i pensieri che vengono in mente come risposta agli eventi. Cosa implica ciò? Che il problema è del timido che vive da timido gli eventi, non degli altri. Bisogna accettare questa verità, per quanto amara. Non esiste un mondo dove tutti sono tanto sensibili ed empatici, e questo è un dato di fatto di cui prendere atto.
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Ciò non di meno, non è un buon motivo per accettare passivamente che tutti se ne freghino di quello che pensano e provano gli altri.
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
E' improduttivo stare a rimuginare sugli eventi se non se ne trae una strategia.
Non è pretendere troppo, è pretendere l'impossibile: i fatti hanno dimostrato che non era possibile. Scrive Vattimo: perché un evento sia possibile, bisogna che si verifichi almeno una volta, solo allora si può affermare che esiste la possibilità che quell'evento possa verificarsi. (Casabella 1977)
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E chi ti ha detto che un evento del genere (madre che limita le intemperanze verbali del figlio) non si sia mai verificato? Anzi...
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
E ha perfettamente ragione! Con i se e il condizionale passato, non si scrive né la storia, né il presente, né il futuro.
Ciò che è accaduto non deve servire per rimuginare, rinvangare, ma per trovare soluzioni per il futuro prossimo o remoto: se non accade ciò il passato è inutile.
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La soluzione di agire sull'educazione dei figli non sarà LA, ma è UN'ottima soluzione per il futuro prossimo e remoto, IMHO
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Ultima modifica di Winston_Smith; 29-11-2012 a 11:13.
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29-11-2012, 11:09
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#38
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 838
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Quote:
Originariamente inviata da Timidboy
Si che ce la facevo ma la mia voce è rauca quando sono in mezzo alla gente il bambino mi avrebbe preso ancora piu in giro e poi non sapevo cosa dirgli la madre doveva riprenderlo mica io, cosa gli dicevo <<i tuoi non ti hanno insegnato l'educazione?>> lo dicevo davanti alla madre????
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sì avresti fatto un favore all'umanità
c'è troppa gente che è del tutto inadatta al ruolo di genitore..non è colpa di un bambino ma sono i genitori che devono educarlo...non reprimerlo ma fargli capire come ci sta al mondo..
ormai è uno schifo...c'è una ragazza che conoscevo che faceva la maestra elementare i genitori al posto che sgridare il figlio se prende una nota se la prendono con la maestra..ormai sti bambini crescono che non hanno più paura di niente...
anche quello che ho letto in questo post..bambini che offendono o sparano con la pistola a estranei..ma i genitori dove sono???
se nessuno gli dice niente non capiscono che è sbagliato.
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Ultima modifica di crome; 29-11-2012 a 11:22.
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29-11-2012, 11:10
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#39
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: Emilia paranoica
Messaggi: 558
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Quote:
Originariamente inviata da crome
sì avresti fatto un favore all'umanità
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....
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29-11-2012, 11:22
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#40
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Principiante
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Palermo
Messaggi: 28
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I bimbi piccoli sono carini e puffolosi.. Quando iniziano a crescere diventano sempre più pestiferi alle volte..
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