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Vecchio 27-06-2015, 01:21   #41
Esperto
 

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Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Non è aperto perché bisogna possedere certi titoli.
In passato si poteva fare l'insegnante, abilitato a materie attinenti con la laurea conseguita.
Oggi non è più così: purtroppo aggiungo.

Inoltre, non si diventa di ruolo e col posto fisso "finché pensionamento non ci separi", senza prima passare per graduatorie e concorsi pubblici.

Se uno vuole la stabilità lavorativa non va certo a cercare la precarietà.

Non è per tutti, solo perché ha barriere artificiali all'ingresso.



E' una risposta che vale come il 2 di bastoni, senza le dovute motivazioni.

Io farei volentieri l'insegnante di scuola superiore ma per i motivi sopracitati non lo posso fare.
Poi ho anche la convinzione che sarei un buon insegnante, salvo constatazione sul campo contraria; non certo per pregiudizio altrui.

Sono convinto anche che non sia una professione elitaria: chiunque se crede di avere le giuste competenze, può provare a svolgere la professione.
Se poi si rende conto che è inadeguato, cambia oppure viene licenziato.

Per me, l'insegnante è un lavoro come un altro, dove sono richieste precise competenze ed adeguata formazione, come tante altre professioni.

Non mi piace la figura mitizzata dell'insegnante.
Tu sei un megalomane che pensa di poter fare tanto il gigolò di lusso quanto il presidente degli stati uniti, figurarsi il maestrino, ovvio che credi di essere skillato mica avevo dubbi a riguardo.

Un conto è parlare un altro è fare, e non lo fai e tanto mi basta.

Mi dà fastidio l'atteggiamento "posso farlo io" che hanno in molti che invece non si sentono i superpoteri come te, ma insegnanti sí.È cosa diffusa e che sento dire parecchio in giro, e lo trovo un segnale negativo, che dice molto su quanto il ruolo dell'insegnante con il tempo sia sempre meno rispettato e riconosciuto.
Vecchio 27-06-2015, 01:29   #42
Banned
 

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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
lo trovo un segnale negativo, che dice molto su quanto il ruolo dell'insegnante con il tempo sia sempre meno rispettato e riconosciuto.
Probabilmente dall'interno vi sopravvalutate oppure siete incapaci di rendere inattaccabile la vostra professione.
Vecchio 27-06-2015, 01:36   #43
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Probabilmente dall'interno vi sopravvalutate oppure siete incapaci di rendere inattaccabile la vostra professione.
Nono, niente voi,io mi faccio schifo tutti i giorni, parlo in generale.


Eh ne conosco si, di gente che si sopravvaluta.
Tipo chi si inalbera quando i ragazzini smanettoni fanno il suo lavoro
Vecchio 27-06-2015, 08:42   #44
Intermedio
L'avatar di GravePhoenix
 

Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Probabilmente dall'interno vi sopravvalutate oppure siete incapaci di rendere inattaccabile la vostra professione.
Scusa una cosa ma se sai fare così tante cose perchè non vai a salvare i marò o a debellare il terrorismo islamico
Vecchio 27-06-2015, 11:01   #45
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da GravePhoenix Visualizza il messaggio
Scusa una cosa ma se sai fare così tante cose perchè non vai a salvare i marò o a debellare il terrorismo islamico
In effetti mancava la risposta da italiano medio...

Quote:
Originariamente inviata da Rage Visualizza il messaggio
in effetti fare l'insegnate non è per nulla semplice, anche per uno che ha tanta sicurezza, perché ci vuole anche tanta pazienza.
Io dico solo che è un lavoro non così elitario, non sto dicendo che sia semplice ma vedo che se si contraddice il pensiero che l'insegnante è un lavoro per pochi eletti subito scattano le reazioni permalose ed aggressive...

Quote:
tempo fà insegnavo arti marziali ai ragazzini era bello ma non era facile, come ti capitano i timidi ti capitano anche gli smanaccioni esaltati.
Non sei l'unico visto che ho fatto anch'io un'attività simile nella scuola primaria per qualche anno.

Quote:
delle istituzioni che non difendono i loro dipendenti.
La colpa è sempre, in parte, anche dei lavoratori che non lottano a sufficienza.

Quote:
fare l'insegnate è un lavoro ingrato, perché è molto importante, visto che forgi gli adulti del domani, ma sei sminuito, sottopagato e pure maltrattato da allievi e genitori.
Il sottopagato è soggettivo.
Per me è pagato adeguatamente. Sottopagato è il lavoro dell'agente di polizia o del vigile del fuoco.

Quote:
o hai la vocazione o è meglio andare a lavorare in fabbrica.
Questo è un mitizzare la figura dell'insegnante.
Anche senza vocazione puoi farlo in modo dignitoso.

Quote:
claire che ci riesce, ha il mio massimo rispetto.
Non sappiamo se ci riesce, ci dobbiamo fidare sulla parola.
Vecchio 27-06-2015, 11:20   #46
Esperto
L'avatar di varykino
 

secondo me parlando di superiori , o le medie , finchè la priorità degli insegnanti è finire il programma a tutti i costi , totalizzare tot compiti in classe , ripetere a pappardella la lezione del giorno è inutile e deleterio .... gia i ragazzi nn vedono l'ora di scappare dall'aula c'aggiungi il mix di insegnanti stanchi di vivere e la scuola diventa addirittura dannosa. ci vuole passione per insegnare e saperla trasmettere.
Vecchio 27-06-2015, 12:08   #47
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio

Non sappiamo se ci riesce, ci dobbiamo fidare sulla parola.
Ho sempre detto di non riuscirci.

Ma non mi farei comunque valutare da chiunque abbia un'opinione.
Vecchio 27-06-2015, 17:59   #48
Esperto
L'avatar di clizia
 

Innanzitutto approvo e apprezzo ogni singolo post di Claire: io penso che solo chi ha fatto l'insegnante possa capire quali siano le difficoltà di questo mestiere. Chi parla dall'esterno ragiona in modo astratto senza essersi calato nella difficile e controversa realtà della scuola dove si ha a che fare con gente di tutte le risme, anche coi delinquenti, se la cosa vi aggrada. E a me è successo e se volete sapere uno mi ha pure mezza minacciata una volta...ma lasciamo perdere!

Mi rivolgo a liuk che fa l'informatico: quest'anno ha iniziato a lavorare con me una prof.ssa di matematica bravissima e umanamente splendida: lei è al suo primo anno di insegnamento pur avendo 46 anni. Prima lavorava in un'azienda informatica ed è quindi una persona molto inquadrata e precisa. Bè, lei ha lasciato il mestiere precedente perchè crede ciecamente nella professione di insegnante, insomma, è una che ci crede e ha scelto questo mestiere non certo per ripiego, visto che viene pagata molto meno di prima.

Mi ha detto che pur trovandolo un mestiere bellissimo ha faticato comunque tantissimo per tutto l'anno: lezioni da preparare giornalmente, verifiche, verifiche differenziate per gli alunni bes, riunioni, scartoffie varie, corso pre-ruolo ecc. A ciò, aggiungici l'enorme stress derivante dalla difficoltà di gestire le relazioni umane, che lei stessa ha evidenziato, pur non essendo una persona timidissima (anche se la definirei una persona calma e tranquilla). Bè, ha dovuto fare braccio di ferro con la classe, che le faceva ostruzionismo essendo lei nuova; ha poi dovuto gestire la relazione non sempre facile coi genitori, con gli alunni disabili ecc.

Poi, in questi giorni d'esami, soprattutto nel giorno della prova invalsi e degli scrutini dove abbiamo finito alle 10 di sera, ha concluso dicendo: "La prossima volta che qualcuno dice che un insegnante non lavora, lo uccido con le mie mani!!!"...Questa frase è stata proferita da una persona pacata che per 20 anni ha lavorato in un'azienda informatica privata, quindi tirate un po' voi le conclusioni....forse, fin quando si osserva questo lavoro dall'esterno, nessuno ne potrà mai cogliere lo stress e la fatica, svalutando e banalizzando le difficoltà e le complessità che un docente è chiamato a fronteggiare.

Parlando personalmente, io che ho sperimentato lavori come quello in ufficio e biblioteca, posso affermare che lo stress di 5 ore coi ragazzi non equivalgono alle 8 di ufficio, dove si fanno le cose in tranquillità, senza urla, schiamazzi, senza dover alzare la voce per avere l'attenzione, senza dover stare a gestire i conflitti tra gli alunni. Non è facile e io stessa ammetto di non essere bravissima nelle gestione dei gruppi, pur coi miei votoni all'università e alle varie ssis. Come claire, anche io mi sento inadeguata e forse è per questo che preferisco lavorare nel sostegno (cosa che faccio ora), così ho a che fare con pochi ragazzi alla volta, con pochi genitori alla volta, rinunciando così a quel compito di coordinamento di classe, genitori e insegnanti, che spetterebbe appunto alla docente di lettere e che richiede doti relazionali di non poco conto.

Come dice Claire il nostro è un lavoro maltrattato e svalutato, dove non si tiene spesso conto del lavoro sommerso, di ciò che non si vede: correzioni e preparazione delle verifiche normali e di quelle differenziate, preparazione delle lezioni, ricerca dei materiali, collegi, scrutini, consigli di classe, riunioni per dipartimento, esami, invalsi, scrittura dei verbali (oggi ho perso 2 ore del mio sabato per scriverne uno, tanto per fare un esempio).

E' un lavoro dove tutti mettono bocca e dove tutti pensano di poter fare meglio, senza considerare che è un lavoro la cui preparazione non passa solo attraverso le nozioni teoriche (titoli vari, laurea, concorso), visto che è soprattutto un mestiere che s'impara facendolo, attraverso prove, errori ed esperienze. Inoltre lavorare coi ragazzi di oggi è un'impresa, perchè tanto i docenti non hanno il supporto delle famiglie, pronte a difendere sempre i loro figli e le loro mancanze, senza mettersi un minimo in discussione e dando per scontato che tutto quello che i pargoli dicono sia la verità assoluta e incontestabile.

Come si può lavorare avendo tutta la società contro? Ma veramente pensate che un lavoro così non lasci i segni nella persona? Segni di frustrazione o addirittura burn-out? Gli studi recenti indicano che la professione docenti è esposta il triplo a questo fenomeno del burn out e allo sviluppo di patologie psichiatriche. Lo stress non può essere commisurato al numero di ore, nè si può pensare che passare 5 ore coi ragazzini delle medie siano la stessa cosa di 5 ore passate in un ufficio tra le scartoffie.

E comunque giù tutti contro gli insegnanti e a dire quanto sarebbero bravi loro, ma avete idea che in una classe di 25 alunni c'è chi la vuole cotta e chi la vuole cruda? Non si faranno mai contenti tutti, perchè magari il tuo metodo piacerà a 15-16 famiglie e scontenterà tutte le altre, senza considerare poi che il compito di chi insegna non è compiacere le famiglie o avere la loro approvazione, bensì formare umanamente e culturalmente i loro figli, diseducati dalla tv e dalle famiglie stesse che si auto-assolvono sempre e comunque, come se fare il genitore non richiedesse invece delle responsabilità.
Perchè nessuno pensa invece ai requisiti che dovrebbe avere una persona prima di diventare genitore? No, i genitori possono essere i peggio coatti, volgari, ignorantoni e boriosi, mentre gli insegnanti per essere tali dovrebbero rasentare la perfezione....ma per favore....

Ultima modifica di clizia; 27-06-2015 a 18:01.
Ringraziamenti da
Blue Sky (27-06-2015), Ippocrates (27-06-2015)
Vecchio 27-06-2015, 18:13   #49
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da clizia Visualizza il messaggio
Innanzitutto approvo e apprezzo ogni singolo post di Claire: io penso che solo chi ha fatto l'insegnante possa capire quali siano le difficoltà di questo mestiere. Chi parla dall'esterno ragiona in modo astratto senza essersi calato nella difficile e controversa realtà della scuola dove si ha a che fare con gente di tutte le risme, anche coi delinquenti, se la cosa vi aggrada. E a me è successo e se volete sapere uno mi ha pure mezza minacciata una volta...ma lasciamo perdere!

Mi rivolgo a liuk che fa l'informatico: quest'anno ha iniziato a lavorare con me una prof.ssa di matematica bravissima e umanamente splendida: lei è al suo primo anno di insegnamento pur avendo 46 anni. Prima lavorava in un'azienda informatica ed è quindi una persona molto inquadrata e precisa. Bè, lei ha lasciato il mestiere precedente perchè crede ciecamente nella professione di insegnante, insomma, è una che ci crede e ha scelto questo mestiere non certo per ripiego, visto che viene pagata molto meno di prima.

Mi ha detto che pur trovandolo un mestiere bellissimo ha faticato comunque tantissimo per tutto l'anno: lezioni da preparare giornalmente, verifiche, verifiche differenziate per gli alunni bes, riunioni, scartoffie varie, corso pre-ruolo ecc. A ciò, aggiungici l'enorme stress derivante dalla difficoltà di gestire le relazioni umane, che lei stessa ha evidenziato, pur non essendo una persona timidissima (anche se la definirei una persona calma e tranquilla). Bè, ha dovuto fare braccio di ferro con la classe, che le faceva ostruzionismo essendo lei nuova; ha poi dovuto gestire la relazione non sempre facile coi genitori, con gli alunni disabili ecc.

Poi, in questi giorni d'esami, soprattutto nel giorno della prova invalsi e degli scrutini dove abbiamo finito alle 10 di sera, ha concluso dicendo: "La prossima volta che qualcuno dice che un insegnante non lavora, lo uccido con le mie mani!!!"...Questa frase è stata proferita da una persona pacata che per 20 anni ha lavorato in un'azienda informatica privata, quindi tirate un po' voi le conclusioni....forse, fin quando si osserva questo lavoro dall'esterno, nessuno ne potrà mai cogliere lo stress e la fatica, svalutando e banalizzando le difficoltà e le complessità che un docente è chiamato a fronteggiare.

Parlando personalmente, io che ho sperimentato lavori come quello in ufficio e biblioteca, posso affermare che lo stress di 5 ore coi ragazzi non equivalgono alle 8 di ufficio, dove si fanno le cose in tranquillità, senza urla, schiamazzi, senza dover alzare la voce per avere l'attenzione, senza dover stare a gestire i conflitti tra gli alunni. Non è facile e io stessa ammetto di non essere bravissima nelle gestione dei gruppi, pur coi miei votoni all'università e alle varie ssis. Come claire, anche io mi sento inadeguata e forse è per questo che preferisco lavorare nel sostegno (cosa che faccio ora), così ho a che fare con pochi ragazzi alla volta, con pochi genitori alla volta, rinunciando così a quel compito di coordinamento di classe, genitori e insegnanti, che spetterebbe appunto alla docente di lettere e che richiede doti relazionali di non poco conto.

Come dice Claire il nostro è un lavoro maltrattato e svalutato, dove non si tiene spesso conto del lavoro sommerso, di ciò che non si vede: correzioni e preparazione delle verifiche normali e di quelle differenziate, preparazione delle lezioni, ricerca dei materiali, collegi, scrutini, consigli di classe, riunioni per dipartimento, esami, invalsi, scrittura dei verbali (oggi ho perso 2 ore del mio sabato per scriverne uno, tanto per fare un esempio).

E' un lavoro dove tutti mettono bocca e dove tutti pensano di poter fare meglio, senza considerare che è un lavoro la cui preparazione non passa solo attraverso le nozioni teoriche (titoli vari, laurea, concorso), visto che è soprattutto un mestiere che s'impara facendolo, attraverso prove, errori ed esperienze. Inoltre lavorare coi ragazzi di oggi è un'impresa, perchè tanto i docenti non hanno il supporto delle famiglie, pronte a difendere sempre i loro figli e le loro mancanze, senza mettersi un minimo in discussione e dando per scontato che tutto quello che i pargoli dicono sia la verità assoluta e incontestabile.

Come si può lavorare avendo tutta la società contro? Ma veramente pensate che un lavoro così non lasci i segni nella persona? Segni di frustrazione o addirittura burn-out? Gli studi recenti indicano che la professione docenti è esposta il triplo a questo fenomeno del burn out e allo sviluppo di patologie psichiatriche. Lo stress non può essere commisurato al numero di ore, nè si può pensare che passare 5 ore coi ragazzini delle medie siano la stessa cosa di 5 ore passate in un ufficio tra le scartoffie.

E comunque giù tutti contro gli insegnanti e a dire quanto sarebbero bravi loro, ma avete idea che in una classe di 25 alunni c'è chi la vuole cotta e chi la vuole cruda? Non si faranno mai contenti tutti, perchè magari il tuo metodo piacerà a 15-16 famiglie e scontenterà tutte le altre, senza considerare poi che il compito di chi insegna non è compiacere le famiglie o avere la loro approvazione, bensì formare umanamente e culturalmente i loro figli, diseducati dalla tv e dalle famiglie stesse che si auto-assolvono sempre e comunque, come se fare il genitore non richiedesse invece delle responsabilità.
Perchè nessuno pensa invece ai requisiti che dovrebbe avere una persona prima di diventare genitore? No, i genitori possono essere i peggio coatti, volgari, ignorantoni e boriosi, mentre gli insegnanti per essere tali dovrebbero rasentare la perfezione....ma per favore....
Finiti i ringrazia.
Vecchio 27-06-2015, 18:24   #50
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da clizia Visualizza il messaggio
Innanzitutto approvo e apprezzo ogni singolo post di Claire: io penso che solo chi ha fatto l'insegnante possa capire quali siano le difficoltà di questo mestiere. Chi parla dall'esterno ragiona in modo astratto senza essersi calato nella difficile e controversa realtà della scuola dove si ha a che fare con gente di tutte le risme, anche coi delinquenti, se la cosa vi aggrada. E a me è successo e se volete sapere uno mi ha pure mezza minacciata una volta...ma lasciamo perdere!

Mi rivolgo a liuk che fa l'informatico: quest'anno ha iniziato a lavorare con me una prof.ssa di matematica bravissima e umanamente splendida: lei è al suo primo anno di insegnamento pur avendo 46 anni. Prima lavorava in un'azienda informatica ed è quindi una persona molto inquadrata e precisa. Bè, lei ha lasciato il mestiere precedente perchè crede ciecamente nella professione di insegnante, insomma, è una che ci crede e ha scelto questo mestiere non certo per ripiego, visto che viene pagata molto meno di prima.

Mi ha detto che pur trovandolo un mestiere bellissimo ha faticato comunque tantissimo per tutto l'anno: lezioni da preparare giornalmente, verifiche, verifiche differenziate per gli alunni bes, riunioni, scartoffie varie, corso pre-ruolo ecc. A ciò, aggiungici l'enorme stress derivante dalla difficoltà di gestire le relazioni umane, che lei stessa ha evidenziato, pur non essendo una persona timidissima (anche se la definirei una persona calma e tranquilla). Bè, ha dovuto fare braccio di ferro con la classe, che le faceva ostruzionismo essendo lei nuova; ha poi dovuto gestire la relazione non sempre facile coi genitori, con gli alunni disabili ecc.

Poi, in questi giorni d'esami, soprattutto nel giorno della prova invalsi e degli scrutini dove abbiamo finito alle 10 di sera, ha concluso dicendo: "La prossima volta che qualcuno dice che un insegnante non lavora, lo uccido con le mie mani!!!"...Questa frase è stata proferita da una persona pacata che per 20 anni ha lavorato in un'azienda informatica privata, quindi tirate un po' voi le conclusioni....forse, fin quando si osserva questo lavoro dall'esterno, nessuno ne potrà mai cogliere lo stress e la fatica, svalutando e banalizzando le difficoltà e le complessità che un docente è chiamato a fronteggiare.

Parlando personalmente, io che ho sperimentato lavori come quello in ufficio e biblioteca, posso affermare che lo stress di 5 ore coi ragazzi non equivalgono alle 8 di ufficio, dove si fanno le cose in tranquillità, senza urla, schiamazzi, senza dover alzare la voce per avere l'attenzione, senza dover stare a gestire i conflitti tra gli alunni. Non è facile e io stessa ammetto di non essere bravissima nelle gestione dei gruppi, pur coi miei votoni all'università e alle varie ssis. Come claire, anche io mi sento inadeguata e forse è per questo che preferisco lavorare nel sostegno (cosa che faccio ora), così ho a che fare con pochi ragazzi alla volta, con pochi genitori alla volta, rinunciando così a quel compito di coordinamento di classe, genitori e insegnanti, che spetterebbe appunto alla docente di lettere e che richiede doti relazionali di non poco conto.

Come dice Claire il nostro è un lavoro maltrattato e svalutato, dove non si tiene spesso conto del lavoro sommerso, di ciò che non si vede: correzioni e preparazione delle verifiche normali e di quelle differenziate, preparazione delle lezioni, ricerca dei materiali, collegi, scrutini, consigli di classe, riunioni per dipartimento, esami, invalsi, scrittura dei verbali (oggi ho perso 2 ore del mio sabato per scriverne uno, tanto per fare un esempio).

E' un lavoro dove tutti mettono bocca e dove tutti pensano di poter fare meglio, senza considerare che è un lavoro la cui preparazione non passa solo attraverso le nozioni teoriche (titoli vari, laurea, concorso), visto che è soprattutto un mestiere che s'impara facendolo, attraverso prove, errori ed esperienze. Inoltre lavorare coi ragazzi di oggi è un'impresa, perchè tanto i docenti non hanno il supporto delle famiglie, pronte a difendere sempre i loro figli e le loro mancanze, senza mettersi un minimo in discussione e dando per scontato che tutto quello che i pargoli dicono sia la verità assoluta e incontestabile.

Come si può lavorare avendo tutta la società contro? Ma veramente pensate che un lavoro così non lasci i segni nella persona? Segni di frustrazione o addirittura burn-out? Gli studi recenti indicano che la professione docenti è esposta il triplo a questo fenomeno del burn out e allo sviluppo di patologie psichiatriche. Lo stress non può essere commisurato al numero di ore, nè si può pensare che passare 5 ore coi ragazzini delle medie siano la stessa cosa di 5 ore passate in un ufficio tra le scartoffie.

E comunque giù tutti contro gli insegnanti e a dire quanto sarebbero bravi loro, ma avete idea che in una classe di 25 alunni c'è chi la vuole cotta e chi la vuole cruda? Non si faranno mai contenti tutti, perchè magari il tuo metodo piacerà a 15-16 famiglie e scontenterà tutte le altre, senza considerare poi che il compito di chi insegna non è compiacere le famiglie o avere la loro approvazione, bensì formare umanamente e culturalmente i loro figli, diseducati dalla tv e dalle famiglie stesse che si auto-assolvono sempre e comunque, come se fare il genitore non richiedesse invece delle responsabilità.
Perchè nessuno pensa invece ai requisiti che dovrebbe avere una persona prima di diventare genitore? No, i genitori possono essere i peggio coatti, volgari, ignorantoni e boriosi, mentre gli insegnanti per essere tali dovrebbero rasentare la perfezione....ma per favore....

Rimane il fatto che quando uno/a non trova lavoro o sa che fare , dice che va a fare le supplenze, che di fatto sono insegnamento, quando diventano lunghe.
Qualcosa che non funziona c'è, deve essere un lavoro a cui accedere in modo serio, non un ente assistenziale..
Poi un altro aspetto che lo degrada agli occhi di molti, è ché fondamentalmente nessuno sa cosa faccia un insegnante il pomeriggio, magari lo vedi fare la spesa o andare in palestra, e la conclusione facilona è che lavorate poche ore a stipendio pieno, anche se non è vero, ma chi può saperlo, anche perché c'è chi ci marcia e fa doppi lavori. No, deve essere un lavoro esclusivo ed incompatibile con qualunque altro, le leggi si possono fare, ma poi partono subito gli scioperi....

Qualcosa da sistemare di sicuri c'è, e non sono gli insegnanti, ma il sistema fuori della realtà in cui si trovano, e che fa comodo ai furbetti, per pochi delinquenti, pagate tutti. Invece di fare sempre quadrato, dovreste iniziare a chiedere voi maggiore dignità, cambiando le regole assurde a vantaggio dei rubasoldi.

Ultima modifica di lauretum; 27-06-2015 a 18:26.
Vecchio 27-06-2015, 18:36   #51
Esperto
L'avatar di clizia
 

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Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
Rimane il fatto che quando uno/a non trova lavoro o sa che fare , dice che va a fare le supplenze, che di fatto sono insegnamento, quando diventano lunghe.
Qualcosa che non funziona c'è, deve essere un lavoro a cui accedere in modo serio, non un ente assistenziale..
Guarda, se ti chiamano a fare le supplenze è perché sei titolato tanto da entrare in terza fascia, non è che sei il signor qualunque. La terza fascia è l'ultima che chiamano. Prima chiamano dalla prima e la seconda, dove ci sono gli abilitati.

Quote:
Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
Poi un altro aspetto che lo degrada agli occhi di molti, è ché fondamentalmente nessuno sa cosa faccia un insegnante il pomeriggio, magari lo vedi fare la spesa o andare in palestra, e la conclusione facilona è che lavorate poche ore a stipendio pieno, anche se non è vero, ma chi può saperlo, anche perché c'è chi ci marcia e fa doppi lavori.
Ma che c'entra scusa? Io ho qualche amico che fa l'informatico o il web designer e lavora da casa....tu per questo pensi che siccome sta a casa non faccia un piffero? Questo non lo capisco proprio. Oppure se vai a teatro e assisti a uno spettacolo di 2 ore pensi che gli attori lavorano solo 2 ore al giorno? E tutto il tempo speso per la preparazione dello spettacolo secondo te non esiste? Le cose si preparano da sole? Le lezioni si sanno per scienza infusa, i power point si preparano da soli, le verifiche anche? Bo....io sta cosa non la capisco, veramente. Stamani ero a casa ed è sabato, eppure ho perso quasi 3 ore dietro a uno stupido verbale. Ho lavorato, ma nessuno lo sa perchè sto zitta zitta a casa mia ed è sabato....mah
Per correggere i temi di italiano, quando ero su lettere, ci mettevo un'ora per correggere due soli compiti. Se gli alunni sono 25 fai tu il calcolo. Conta anche le verifiche di geografia e storia...
Vecchio 27-06-2015, 18:40   #52
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da clizia Visualizza il messaggio
Guarda, se ti chiamano a fare le supplenze è perché sei titolato tanto da entrare in terza fascia, non è che sei il signor qualunque. La terza fascia è l'ultima che chiamano. Prima chiamano dalla prima e la seconda, dove ci sono gli abilitati.



Ma che c'entra scusa? Io ho qualche amico che fa l'informatico o il web designer e lavora da casa....tu per questo pensi che siccome sta a casa non faccia un piffero? Questo non lo capisco proprio. Oppure se vai a teatro e assisti a uno spettacolo di 2 ore pensi che gli attori lavorano solo 2 ore al giorno? E tutto il tempo speso per la preparazione dello spettacolo secondo te non esiste? Le cose si preparano da sole? Le lezioni si sanno per scienza infusa, i power point si preparano da soli, le verifiche anche? Bo....io sta cosa non la capisco, veramente. Stamani ero a casa ed è sabato, eppure ho perso quasi 3 ore dietro a uno stupido verbale. Ho lavorato, ma nessuno lo sa perchè sto zitta zitta a casa mia ed è sabato....mah
Per correggere i temi di italiano, quando ero su lettere, ci mettevo un'ora per correggere due soli compiti. Se gli alunni sono 25 fai tu il calcolo. Conta anche le verifiche di geografia e storia...


Tu e claire non ascoltate -.-

Io lo so che lavorate a casa, ma so pure che altri fanno i furbetti

Questo la gente non lo capisce, chi passa 8 ore in fabbrica o ufficio e timbra entrata ed uscita, non può umanamente capirlo.

È chiaro?
Vecchio 27-06-2015, 18:45   #53
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da clizia Visualizza il messaggio
Guarda, se ti chiamano a fare le supplenze è perché sei titolato tanto da entrare in terza fascia, non è che sei il signor qualunque. La terza fascia è l'ultima che chiamano. Prima chiamano dalla prima e la seconda, dove ci sono gli abilitati.



Ma che c'entra scusa? Io ho qualche amico che fa l'informatico o il web designer e lavora da casa....tu per questo pensi che siccome sta a casa non faccia un piffero? Questo non lo capisco proprio. Oppure se vai a teatro e assisti a uno spettacolo di 2 ore pensi che gli attori lavorano solo 2 ore al giorno? E tutto il tempo speso per la preparazione dello spettacolo secondo te non esiste? Le cose si preparano da sole? Le lezioni si sanno per scienza infusa, i power point si preparano da soli, le verifiche anche? Bo....io sta cosa non la capisco, veramente. Stamani ero a casa ed è sabato, eppure ho perso quasi 3 ore dietro a uno stupido verbale. Ho lavorato, ma nessuno lo sa perchè sto zitta zitta a casa mia ed è sabato....mah
Per correggere i temi di italiano, quando ero su lettere, ci mettevo un'ora per correggere due soli compiti. Se gli alunni sono 25 fai tu il calcolo. Conta anche le verifiche di geografia e storia...


E poi come che c'entra?

Se hai un secondo lavoro

O trascuri l'insegnamento
O insegnare non riempie la giornata lavorativa

Voi sapete quale è la risposta corretta

In entrambi i casi, in tempi di crisi nera, anche qui ripeto, umanamente è difficile accettarlo
Vecchio 27-06-2015, 18:47   #54
Esperto
L'avatar di clizia
 

Quote:
Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
Tu e claire non ascoltate -.-

Io lo so che lavorate a casa, ma so pure che altri fanno i furbetti

Questo la gente non lo capisce, chi passa 8 ore in fabbrica o ufficio e timbra entrata ed uscita, non può umanamente capirlo.

È chiaro?
Tu dici che a casa nessuno ti controlla, però da qualche parte devi far uscire le verifiche pronte e poi corrette (ad esempio). Poi esistono anche gli stratagemmi per lavorare meno, su questo concordo con te, ma in ogni lavoro c'è chi fa il furbo e cerca di lavorare il meno possibile.
Un'amica che lavora in libreria si lamenta con me perché la collega lavora di meno e fa la furba visto che non si fa sgamare, mentre lei è sempre lì a sollevare pacchi e a riordinare l'inventario.

E parlando di ufficio....ma come mai mia sorella, pur stando in ufficio, ha tempo di andare su internet, scrivere recensioni ecc? Lo stesso altri miei amici. E' che spesso nei ministeri o negli uffici ci sono tempi morti che non si sa come riempire; a scuola non hai manco il tempo di fare la pipì talmente sono intense le ore. Se lasci la classe per 2 minuti può anche scoppiare la terza guerra mondiale, non si sta mai rilassati un attimo, perché se non tiri le redini come si deve e ti rilassi quelli alzano la gazzarra. Questa è la differenza: l'intensità.
Vecchio 27-06-2015, 18:56   #55
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da clizia Visualizza il messaggio
Tu dici che a casa nessuno ti controlla, però da qualche parte devi far uscire le verifiche pronte e poi corrette (ad esempio). Poi esistono anche gli stratagemmi per lavorare meno, su questo concordo con te, ma in ogni lavoro c'è chi fa il furbo e cerca di lavorare il meno possibile.
Un'amica che lavora in libreria si lamenta con me perché la collega lavora di meno e fa la furba visto che non si fa sgamare, mentre lei è sempre lì a sollevare pacchi e a riordinare l'inventario.

E parlando di ufficio....ma come mai mia sorella, pur stando in ufficio, ha tempo di andare su internet, scrivere recensioni ecc? Lo stesso altri miei amici. E' che spesso nei ministeri o negli uffici ci sono tempi morti che non si sa come riempire; a scuola non hai manco il tempo di fare la pipì talmente sono intense le ore. Se lasci la classe per 2 minuti può anche scoppiare la terza guerra mondiale, non si sta mai rilassati un attimo, perché se non tiri le redini come si deve e ti rilassi quelli alzano la gazzarra. Questa è la differenza: l'intensità.



Ti sembrerà strano, ma io ti credo, cercavo solo di trasmetterti la visione di tanti

I furbi stanno ovunque , due miei prof alle superiori avevano il loro bel secondo lavoro, e inutile dirlo, insegnavano come capre, menefreghisti al massimo

Questo non può andare bene...

Oggi le cose sono diverse? Dubito

Io penso tu e claire siate tra incudine e martello, non per colpa vostra, ma come crisi insegna, quando arriva il momento non si fanno distinguo e si smannaiano tanto i giusti che gli ingiusti

Ormai non ci sono più tutele per nessuno, si parte sempre dal privato, ma piano piano anche il pubblico avrà la sua parte
Vecchio 27-06-2015, 19:03   #56
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i
Ormai non ci sono più tutele per nessuno, si parte sempre dal privato, ma piano piano anche il pubblico avrà la sua parte
Sai, è proprio questo il punto: siccome nel privato non c'è alcuna tutela, si fanno passare i diritti del lavoro pubblico come se fossero dei grandi privilegi. E' questa la grande percezione distorta dei nostri tempi. Siccome il privato sfrutta, pagando gli stagisti 1 euro l'ora e trattando da schiavi i lavoratori, si pensa che avere 1200 di stipendio come insegnante (ma se sei precario non ti pagano d'estate, spieghiamolo questo!) sia un grande privilegio per cui ci si deve scusare agli occhi del mondo.

Veramente un secolo di lotte non ci hanno insegnato nulla? Stiamo tornando indietro in quanto a democrazia e diritti conquistati e reputiamo normale l'essere sottopagati, sfruttati e strizzati come limoni e si grida al privilegio e al fancazzismo per un lavoro che conserva ancora un trattamento umano e dignitoso, anche se comunque non fa di certo navigare nell'oro chi lo fa...bo..mi sembra questo accanimento una sorta di "vendetta popolare" verso una figura sotto gli occhi di tutti come quella del docente, come se dovesse espiare le colpe di una società intera....
Vecchio 27-06-2015, 19:08   #57
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Sai, è proprio questo il punto: siccome nel privato non c'è alcuna tutela, si fanno passare i diritti del lavoro pubblico come se fossero dei grandi privilegi. E' questa la grande percezione distorta dei nostri tempi. Siccome il privato sfrutta, pagando gli stagisti 1 euro l'ora e trattando da schiavi i lavoratori, si pensa che avere 1200 di stipendio come insegnante (ma se sei precario non ti pagano d'estate, spieghiamolo questo!) sia un grande privilegio per cui ci si deve scusare agli occhi del mondo.

Veramente un secolo di lotte non ci hanno insegnato nulla? Stiamo tornando indietro in quanto a democrazia e diritti conquistati e reputiamo normale l'essere sottopagati, sfruttati e strizzati come limoni e si grida al privilegio e al fancazzismo per un lavoro che conserva ancora un trattamento umano e dignitoso, anche se comunque non fa di certo navigare nell'oro chi lo fa...bo..mi sembra questo accanimento una sorta di "vendetta popolare" verso una figura sotto gli occhi di tutti come quella del docente, come se dovesse espiare le colpe di una società intera....
Vecchio 27-06-2015, 19:16   #58
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Sai, è proprio questo il punto: siccome nel privato non c'è alcuna tutela, si fanno passare i diritti del lavoro pubblico come se fossero dei grandi privilegi. E' questa la grande percezione distorta dei nostri tempi. Siccome il privato sfrutta, pagando gli stagisti 1 euro l'ora e trattando da schiavi i lavoratori, si pensa che avere 1200 di stipendio come insegnante (ma se sei precario non ti pagano d'estate, spieghiamolo questo!) sia un grande privilegio per cui ci si deve scusare agli occhi del mondo.

Veramente un secolo di lotte non ci hanno insegnato nulla? Stiamo tornando indietro in quanto a democrazia e diritti conquistati e reputiamo normale l'essere sottopagati, sfruttati e strizzati come limoni e si grida al privilegio e al fancazzismo per un lavoro che conserva ancora un trattamento umano e dignitoso, anche se comunque non fa di certo navigare nell'oro chi lo fa...bo..mi sembra questo accanimento una sorta di "vendetta popolare" verso una figura sotto gli occhi di tutti come quella del docente, come se dovesse espiare le colpe di una società intera....


Solo i gay hanno diritto a chiedere l'equiparazione del trattamento?

Io trovo un po' di ragione in tutte le campane che suonano
Vecchio 27-06-2015, 19:29   #59
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Originariamente inviata da Rage Visualizza il messaggio
benedetto ragazzo... sei una brava persona ma sei anche di un'ingenuità disarmante.
È probabile che sia più vecchio di te.
Sull'immaturità, vale zero per me l'uscita finché non è motivata e condivisibile...

Esponi, sono curioso di leggere.
Vecchio 27-06-2015, 22:18   #60
Avanzato
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Di insegnanti che non fanno un tubo ne esistono ma non sono tutti, non mi pare giusto generalizzare. Credo che non sia una professione così banale come pare da fuori in quanto io personalmente non riuscirei ad insegnare a qualcuno pure un argomento che ben conosco. Infatti, come ho detto prima, ognuno di noi è diverso, soprattutto in età delicate come infanzia ed adolescenza, e il professore deve trovare una chiave di lettura per ogni ragazzo. A meno che non si limiti a darti 4 se non hai capito. Il lavoro pomeridiano nei particolari non lo conosco perchè non ho amici o parenti che insegnano, ma personalmente lo ritengo un mestiere complicato perchè dovresti essere conoscitore della materia e psicologo al tempo stesso. Capisco anche che molti di noi abbiano brutti ricordi dei prof. perchè ripeto che lo schizzato o quello che ne sa meno di te esistono in ogni classe e magari ci rovinano l'anno. Una mia conoscente ne aveva uno che l'aveva presa di mira, interrogava quasi solo lei, tanto che cominciò a bigiare la scuola. ognuno di noi ha maturato un trauma o una grande antipatia per uno o più insegnanti in un periodo complicato della vita, ma da qui a sminuire il loro lavoro lo trovo ingiusto.
Magari un ulteriore vantaggio dell'homeschooling sarebbe proprio quello di poter scegliere l'insegnante che più ci aggrada perchè sarebbe uno solo non imposto dalla scuola. Il problema è che immagino già certi genitori che romperebbero l'anima (per essere fini!) a sti poveri prof. perchè vogliono un certo specifico metodo per il loro caro figlioletto.
Ah, io lavoro nel pubblico e vi posso dire che c'è chi non ha voglia di fare un tubo e chi si impegna, non è che noi "fortunelli" non si fa nulla.
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