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17-12-2022, 21:25
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#1
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 918
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Ieri sera ad una cena, una delle sporadiche occasioni di frequentazione sociale che mi restano, ho rivisto un amico dopo parecchio tempo. Anni fa ci frequentavamo di più, lui era piccolino, bruttino, poco intelligente (o almeno dai risultati scolastici e dai discorsi e dalle battute che faceva in molti lo ritenevano tale), e allo zero assoluto con le ragazze, anzi, pure sessualmente ambiguo. Eppure aveva una leggerezza e una amabilità tali che riuscivano a renderlo abbastanza simpatico a tutti, dove lo mettevi stava, non dava fastidio, nella comitiva c’era sempre. Talvolta risultava un po’ irritante perché stava sempre con lo sguardo fisso sul telefonino.
Ora questo ragazzo, dopo anni di disoccupazione e cazzeggio, fa un lavoro nell’ambito delle pubbliche relazioni e della progettazione istituzionale che molti riterrebbero cool, ha un sacco di frequentazioni, fa palestra, é molto più sicuro e spiritoso, addirittura un filino arrogante, molto attento all’estetica e all’abbigliamento e comincia facilmente nuove conversazioni con persone sconosciute. Mi sono poi reso conto, visto che poi il discorso ieri é scivolato non so perché sul tema del politicamente corretto, che esprimeva delle opinioni molto centrate e pertinenti, tali da chiuderci un po’ la bocca a tutti. Insomma, sembrava pure molto intelligente.
Ad un certo punto questa persona mi aveva un po’ tagliato fuori dalla sua vita, inventando scuse per non vedersi più, lasciandomi un po’ perplesso, forse percepiva da parte mia un atteggiamento un po’ di superiorità. Che però si é rivelata del tutto infondata, dato che ho pensato addirittura che lui sia diventato la persona che io vorrei essere e l’ho invidiato, viste tutte le mie insicurezze.
Qualche riflessione?
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17-12-2022, 21:43
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Che è una scena già vista e a me accaduta 40 anni fa, mica ieri, e non è stata l'unica.
Più o meno fine del liceo, uno del solito gruppo del muretto passava per deficiente. Non per un modo di dire, sembrava un deficiente. Passata la maturità con 36 goffo, etc. Ma era il classico mulo, fin da che eravamo ragazzini diceva che voleva fare il pilota e ovviamente perculato in continuazione; testardo come nessun altro. Indovinate? Comandante nei tempi minimi previsti adesso gira su bestioni come l'A-380, diventato uno strafigo con tutte le hostess che ci vogliono uscire e vi lascio immaginare che vita faccia. Ovviamente quando lo vedo al bar cambio bar
E' solo il primo episodio che mi viene in mente ma ne potrei raccontare altri cinque o sei. E vogliamo parlare delle ripetizioni? Ogni tanto ne accenno e ho già detto di quello che sembrava un ragazzino timido e incapace, io come didatta sono bravino e lo portai abbastanza bene all'esame di matematica. Adesso è un alto funzionario di nonvidicocosa e ogni tanto si vede sui giornali. Ovviamente anche fisicamente il brutto anatroccolo è diventato un gran figo e ha una bella famiglia.
E io qui, che sembravo la promessa accademica destinato a chi sa cosa, solo, in una stanzetta di una casetta in cui ci sono infiltrazioni d'acqua e non ho di che riparare il tetto. Mi sento veramente depresso anche perché ho guardato almeno 10-12 persone dall'alto in basso per vedere che poi hanno avuto tutti una vita che io mi sogno di un fattore 15 a salire. E' questo senso di colpa verso la mia stupidità che mi è insopportabile più di qualsiasi altra cosa. A parziale attenuante è un vizio che mi sono tolto abbastanza presto, ho trovato anche qualche foto datata che riesco ad associare alla persona che ero allora. Ma probabilmente tra rimorso e "rosicamento" (sono un essere umano) ho ingigantito le mie sensazioni in un certo senso facendole restare perenni. Non sono più così da tempo ma da un certo punto di vista questo non lo percepisco. Non so come spiegare.
Spero di mo ah, no oggi l'ho già scritto due volte e mi sono dato un limite
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17-12-2022, 21:50
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#3
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,693
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L'amara verità: ti vedeva come una persona negativa, e molto probabilmente avevi atteggiamenti negativi, ha deciso di provare a vivere una vita normale e di non isolarsi con una persona che sentiva non gli dava niente.
La lezione che devi trarre secondo me è provare a cambiare.
Senza offesa lo dico, che magari mi sbaglio anche, ma pensare che gli altri sono degli stronzi o che ci abbandonano per opportunismo è auto giustificarsi.
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17-12-2022, 21:59
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#4
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Schlemiel
Senza offesa lo dico, che magari mi sbaglio anche, ma pensare che gli altri sono degli stronzi o che ci abbandonano per opportunismo è auto giustificarsi.
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Però molto spesso è vero, è il mondo che va così. Mi dirai che c'è spazio per gestire queste situazioni senza comprometterle ed è verissimo ma o ci si nasce o sono cose che non si imparano in fretta.
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17-12-2022, 22:02
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#5
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 918
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@Hitomi: vero, la percezione conta molto, probabilmente la mia visione é filtrata dal “colpo che ho ricevuto”, le cose saranno più sfumate. E comunque, ovviamente, ognuno ha margini di evoluzione, che si conquistano con tempi e modi diversi.
@Pokorny: il successo altrui é una cosa che mi fa rosicare, non riesco a superarlo, e quando accade a persone che avevamo sottovalutato c’é anche una ferita inconscia che ci fa interrogare sul nostro reale valore e sulla nostra capacità di valutare le situazioni. O ci fa sentire dei cretini perché magari riteniamo di essere nati con buone carte ma di averle giocate malissimo, mentre altri in mano avevano una coppia di di due ma hanno bluffato, sono stati abili e fortunati e hanno vinto.
@Schlemiel: si, anch’io ho pensato che questa persona mi reputasse una frequentazione sterile e negativa, e ovviamente questo fa molto male. Come l’idea che lui negli ultimi dieci anni abbia corso e io gattonato, ma una spiegazione che mi convinca appieno non la trovo.
Grazie a tutti per le risposte. E so che una grossa parte del problema si risolverebbe se smettessi di confrontarmi agli altri pensando che siamo tutti in gara, ma non é facile.
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17-12-2022, 22:06
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#6
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,693
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Però molto spesso è vero, è il mondo che va così. Mi dirai che c'è spazio per gestire queste situazioni senza comprometterle ed è verissimo ma o ci si nasce o sono cose che non si imparano in fretta.
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Beh ci sono le merde che ci mollano per motivi diciamo sbagliati, ma se si rimane completamente soli due domande bisogna farsele, io per esempio lo ammetto senza problemi sono solo per colpa mia.
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17-12-2022, 22:10
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#7
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,074
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Ma adesso che è cool ha trovato la ragazza?
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17-12-2022, 22:16
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#8
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 918
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
Ma adesso che è cool ha trovato la ragazza?
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Non credo, non ne ha parlato, ma ha accennato brevemente a qualche “avventuretta”. Comunque non arriva al metro e settanta, questo non é cambiato, so che non vuol dire molto ma so anche che in tanti qua ci tengono a queste precisazioni
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Ultima modifica di Teal; 17-12-2022 a 22:19.
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17-12-2022, 22:16
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#9
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Teal
@Pokorny: il successo altrui é una cosa che mi fa rosicare, non riesco a superarlo, e quando accade a persone che avevamo sottovalutato c’é anche una ferita inconscia che ci fa interrogare sul nostro reale valore e sulla nostra capacità di valutare le situazioni. O ci fa sentire dei cretini perché magari riteniamo di essere nati con buone carte ma di averle giocate malissimo, mentre altri in mano avevano una coppia di di due ma hanno bluffato, sono stati abili e fortunati e hanno vinto.
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Non nego di provare qualcosa di simile. Vorrei avere avuto una vita meno sfigata; sono sicuro o mi piacerebbe sperare che avendo qualcosa nella bisaccia (normale vita da adolescente, posizione economica, bellezza fisica, capacità nelle cose che amo, etc., non necessariamente tutto insieme) sarei più capace di essere contento per gli altri.
Spesso lo sono; quando vedo certi filmati su youtube di cose che richiedono tecnica e capacità mentali mi immedesimo sinceramente con quello che probabilmente provano.
Poi però scatta sempre "perché non anche io?" Non so come definirmi perché l'invidioso è contento dell'insuccesso altrui e non è questo il mio mood principale, anzi non mi capita praticamente mai e le rare volte perché il caduto in disgrazia di turno si era comportato male in precedenza. Ma provo quel senso chiaramente ingiustificato di non aver avuto dalla vita tante cose a cui avevo "diritto" (ripeto, non scontato perché nessuno me compreso ha diritto a nulla oltre quello che gli garantisce la legge).
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17-12-2022, 22:21
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#10
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 5,040
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Quote:
Originariamente inviata da Hitomi
Che sia diventato intelligente lo dubito, o lo era anche prima oppure non lo è neanche adesso.
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Aggiungiamoci anche che ci sta che fosse intelligente, ma per via di altri problemi, ansia, paura del giudizio, timidezza ecc, non riusciva ad esprimersi risultando stupido e banale, mentre ora che ha lavorato su se stesso riesce a tirar fuori quello che ha dentro in maniera normale
Comunque sarà brutto da dirsi, ma se per fare progressi bisogna tagliar fuori delle persone dalla propria vita perché sentiamo che ormai non ci danno nulla, ma anzi, direi che si fa bene, è il corso della vita, e alla fin fine nessuno deve nulla a nessuno.
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17-12-2022, 23:14
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#11
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Avanzato
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 433
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Quote:
Originariamente inviata da Balto
Aggiungiamoci anche che ci sta che fosse intelligente, ma per via di altri problemi, ansia, paura del giudizio, timidezza ecc, non riusciva ad esprimersi risultando stupido e banale, mentre ora che ha lavorato su se stesso riesce a tirar fuori quello che ha dentro in maniera normale
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Beh che il tizio fosse un ragazzo ansioso, timido e timoroso del giudizio altrui nel topic non viene specificato né si legge nulla di simile. Poi chissà, magari timido poteva anche esserlo, d'altronde non sarebbe nemmeno la prima volta sentire del riscatto sociale di una persona che in età adolescenziale risultasse timida; ma la timidezza, di per sé, non rappresenta un deficit mentale, anzi se presa singolarmente è facilmente superabile. Il problema viene fuori quando questa è insita e radicata in qualcosa di più patologico come un vero e proprio disturbo cognitivo, ma non credo fosse il caso del tizio in questione.
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Ultima modifica di Viewer; 17-12-2022 a 23:23.
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17-12-2022, 23:21
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#12
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 918
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Ecco la mia riflessione.
Nei confronti di questo "amico" sei probabilmente sempre stato uno stronzo.
Lui è stato sveglio a tirarsene fuori e lasciare indietro le persone tossiche che lo ritenevano bruttino e poco intelligente.
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Plausibile, mi é già stato fatto notare e l’avevo comunque pensato, lui l’ha fatto anche con altre persone ma mi prendo la mia parte di colpa. E sicuramente é una bella lezione. Sarà autogiustificatorio, ma credo che lui sia stato anche fortunato sotto molti aspetti: probabilmente questo suo carattere “leggiadro” gli ha tolto di mezzo molti di quegli appesantimenti che le persone parecchio introspettive e riflessive (non automaticamente intelligenti) hanno, o si creano, nella loro vita.
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17-12-2022, 23:28
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#13
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,640
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Quote:
Originariamente inviata da Teal
probabilmente questo suo carattere “leggiadro” gli ha tolto di mezzo molti di quegli appesantimenti che le persone parecchio introspettive e riflessive (non automaticamente intelligenti) hanno, o si creano, nella loro vita.
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Le persone leggiadre (allegre, simpatiche, ecc) possono comunque essere riflessive e introspettive.
Di lui hai sempre conosciuto soltanto la parte più visibile, l'apparenza...
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Ultima modifica di Xchénnpossoreg?; 17-12-2022 a 23:32.
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17-12-2022, 23:42
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#14
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 918
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Tu lo credi ma non sai niente, sei stronzo proprio per questo.
E se invece questa sua "trasformazione" fosse il frutto di situazioni che nemmeno ti stanno passano per la testa?
Lo giudichi leggiadro solo per tua convenienza per alleggerire la colpa.
Ieri c'era e faceva lo stupido straccio assorbi-tutto, e adesso che è venuto sveglio e intelligente, fuori dal cappello, devi razionalizzare la sua trasformazione quando magari è sempre stato cosi, ridotto e massacrato, affossato dalla cattiva compagnia.
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Credo che tu stia giudicando molto più di me, e solo sulla base di un paio di post.
Noto un leggerissimo livore nelle tue parole e una volontà di processare le persone e farle confessare le loro colpe che manco l’inquisizione spagnola…applichi con te stesso la severità assolutista che usi col resto del mondo? Ti é stata utile? O, se non ricordo male, non hai contatti col mondo quindi filtri tutto attraverso le tue inscalfibili convinzioni di partenza mai misuratesi con la realtà aggiungendo un bel po’ di sfogo alle tue frustrazioni? Non so, ipotizzo…
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18-12-2022, 00:06
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#15
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 918
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
A differenza tua non ho richiesto riflessioni su me stesso, le mie condizioni o eventuali situazioni che sto vivendo.
Risponderò comunque alla domanda se mi utile essere severo con me stesso, si.
Mi aiuta a riconoscere gli stronzi prevaricatori e a passare oltre le cattive conoscenze senza avere una crisi esistenziale sulla solitudine ogni momento e vivendo in pace senza giudicare il prossimo più oppure meno "sfigato, brutto o poco intelligente" di un altro.
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Ma sul chiamare “stronzo” qualcuno sulla base di un post non ti fai problemi? Comunque forse hai ragione e lo sono veramente, visto che quegli aggettivi li applicherei anche a quello che scrivi, ma, chissà, forse un giorno anche tu mi piscerai in testa. Ad ogni modo tutte le riflessioni sono benvenute, sempre utile mettersi in discussione, senza andare in crisi per questo.
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18-12-2022, 01:08
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#16
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,564
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Quote:
Originariamente inviata da Schlemiel
L'amara verità: ti vedeva come una persona negativa, e molto probabilmente avevi atteggiamenti negativi, ha deciso di provare a vivere una vita normale e di non isolarsi con una persona che sentiva non gli dava niente.
La lezione che devi trarre secondo me è provare a cambiare.
Senza offesa lo dico, che magari mi sbaglio anche, ma pensare che gli altri sono degli stronzi o che ci abbandonano per opportunismo è auto giustificarsi.
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Beh delle volte però ti abbandonano perché hanno di meglio.....
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18-12-2022, 01:10
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#17
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,564
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In rarissimi casi magari uno sfigato nella fase 18-20 anni cambia e diventa quasi figo, quasi, però è molto difficile.
Poi in generale la gente cerca di relazionarsi a persona meglio di loro messe socialmente e in tutto il resto, di certo non con uno che magari il sabato lo passa davanti a Netflix ed è semidepresso o gli piace fare puzzle.
Personalmente però evito gente del passato quasi sempre, ci sarà un perché se non ci vediamo più e spesso sono lunatici o strani, e di correre dietro alle persone non ho più voglia. È grave lo so ma sinceramente non mi va.
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Ultima modifica di Ezp97; 18-12-2022 a 01:15.
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28-12-2022, 12:10
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#18
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Esperto
Qui dal: Dec 2022
Ubicazione: Campania
Messaggi: 842
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Secondo me con gli anni il tuo amico ha sviluppato le sue capacità, che erano grandi, ed ora le ha messe in evidenza. A volte le cose diventano l'opposto di quello che sembrano all'inizio ma in realtà la logica c'è, ed è appunto che ha tirato fuori già quello che aveva e che nessuno pensava che avesse. Possono esistere anche persone un po' bloccate, che hanno bisogno di più tempo oppure all'epoca viveva in un contesto difficile che lo opprimeva, non si può mai sapere.
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