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Originariamente inviata da HurryUp
Non necessariamente. Potrebbe essere un'esperienza simile a quella di percepire di stare in casa davanti al monitor a rispondere ai miei post. Ti sembra un atto di fede il fatto di ritenere di essere a casa tua a rispondermi? No. E non perchè altri testimoni ti confermerebbero quello che stai facendo, ma perchè lo senti in un modo tale che ti impone di percepirlo come oggettivo. La visione dell'aldilà può essere analoga: una percezione che ha in sè l'informazione di oggettività. Devi tenere in conto anche questa possibilità.
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Sì, ma anche un sogno, nel momento in cui lo stai vivendo, sembra reale. Dipende comunque tutto da quanto deve essere alto il grado di oggettività a cui sei disposto a prestar fede dopo. E il mio credo sia abbastanza alto.
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Originariamente inviata da HurryUp
Mi sono fatto un'idea chiara. Sei in debito morale con me e io so per quali motivi, tu non ancora. Comunque non ho amarezza, solo sopportazione.
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Riecco l'atteggiamento da profeta che ritorna: formulazioni assurde accompagnate da un "io so il perché, tu povero novizio saprai solo se ecc. ecc." ^^
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Originariamente inviata da HurryUp
Grazie al cavolo. Una dimostrazione ha una sequenzialità, e il primo passaggio era quell'esercizio, dopo venivano gli altri passaggi. Dimostreresti un teorema partendo dalla metà della catena logica della dimostrazione? Ma tutto questo te l'avevo spiegato, non ho fatto il profeta ermetico che dice "fai questo esercizio, uomo di poca fede". Ti ho spiegato che era il primo passaggio della dimostrazione.
Bingo! L'hai detto: è complicato come un teorema di Analisi. Io stesso non sono riuscito a costruire una formalizzazione rigorosa, perchè richiederebbe uno sforzo profondo. Ti stavo passando le informazioni nell'ordine che l'improvvisazione mi suggeriva.
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Nessun teorema con cui ho avuto a che fare richiedeva come prima condizione di inventarsi a piacere delle condizioni. I passaggi erano logici, chiari e netti, e non bisognava fare sforzi di fantasia per inventarsi delle cose che ognuno potrebbe inventarsi a modo suo. La tua dimostrazione dovrebbe avere dei passaggi logici basati, come in tutti i teoremi, su dati oggettivi e incontrovertibili, senza passaggi aleatori e soggettivi in cui ci si basa su invenzioni estemporanee che possono svilupparsi in mille modi. Io non ho nessuna idea delle leggi che possono regolare l'universo, a parte quelle fisiche, quindi sparerei cazzate a random. Per esempio, l'unica altra legge che regola l'universo è che ogni essere vivente faccia in media 10 peti al giorno, contento? Toh, ti ho fatto l'esercizio, che prevede ora il prossimo passaggio? ^^
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Originariamente inviata da HurryUp
In realtà io mi sento più protetto quando lo faccio fuori da internet. Su internet la gente è più arrogante, risponde in modo più indelicato e può banalizzare la fatica di costruire argomentazioni dettagliate non leggendole attentamente e facendoti così innervosire di più. Dal vivo invece hanno più soggezione e ti danno un feedback più costruttivo. E' un complemento necessario.
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Su internet però la forma scritta aiuta a organizzare meglio il discorso, e la possibilità di rileggere e ritornare su quanto si è scritto aiuta ad evitare errori e a chiarire meglio il senso delle cose.
Dipende molto dalle persone e dalle situazioni, in ogni caso, e il rischio di attirare sarcasmo, noia, fastidio e di essere considerati schizzati è comunque troppo alto. A me va molto meglio internet, lascio a te le conversazioni dal vivo.