BiPolar

Mio padre è morto da poco dopo una lunga malattia.
Sarà che ha smesso di soffrire, che eravamo molto poco legati e che sono già sotto antidepressivi, ma non sento proprio nulla. Vedo mio fratello e mia madre e gli altri perdersi in pianti fragorosi, anche un po' ipocriti e scenografici a volte, mentre io sono freddo e distaccato come mai.
Inoltre provo un profondo fastidio per tutta la parte cerimoniale tra cui il corpo esposto in salotto e semisconosciuti che entrano a visitarlo. C'è qualcosa che non va in me o riuscite a capirmi?
Stasera ho scampato il rosario da bravo ateo, ma il funerale è inevitabile con tanto di mia lettura sul palco tanto richiesta da mia madre...

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Masterplan92

mi dispiace..

XL

Non so che dirti, quando qualcuno se ne va non so mai come comportarmi.
Può darsi anche che piangerai più in là, adesso magari devi pensare a troppe cose, penso che sia normale il tuo comportamento, anche io reagirei così se dovessi organizzare il funerale e gestire tante cose.
Il senso di perdita non si misura di certo con la quantità di lacrime che si sono versate ad un funerale.

Comunque dispiace anche a me per questo lutto.

Penso che io soffrirò molto quando perderò mio padre,
negli ultimi anni ho iniziato a volergli sempre più bene.

Pablo's way

Ho avuto una reazione analoga nelle stesse circostanze, probabilmente la lunghezza della malattia ti ha in qualche modo preparato al lutto ed allo stesso tempo ha finito per sfibrarti, sei arrivato alla fine di un percorso che ti ha provato tanto, al punto forse da provare inconsciamente un senso di liberazione.

Non c'è niente di brutto in questo, non sono in discussione i tuoi sentimenti, è solo uno dei possibili modi di reagire ad un lutto, esprime il bisogno del distacco da tutto quel dolore.

TãoSozinho

Onora il padre, onora la madre
e onora anche il loro bastone,
bacia la mano che ruppe il tuo naso
perché le chiedevi un boccone:

quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.
Quanto a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.

"I comandamenti" di De André.

Penso sia una cosa umana. Magari , come ti dicevano, più avanti ne sentirai la mancanza. Mi dispiace, comunque.

Federicarevenge

Credo che quando perdi una persona molto cara lo strazio sia provocato dalla consapevolezza che non sarà mai più con te, che non la vedrai mai più, che le sue cose, i suo oggetti sono qua, ma nnt ha più senso.. almeno questo è quello che m è successo quando se n è andata mia mamma

Poi ci lutti ai quali sei più indifferente, credo che dopo aver provato il dolore di una perdita importante sai bene cosa stanno provando le persone che ci tenevano a quella persona e sei vicina al loro cordoglio

Cmq se il rapporto non è importante è così, non si prova nnt

Noriko

Questa è la parte inaccettabile impossibile darne un senso.

senyek

Secondo me uno non deve essere per forza legate col sangue.
Io ho avuto un rapporto simile con mio nonno, quando è morto lavoravo fuori e non sono manco tornato a casa per il funerale e non mi è mancato o dispiaciuto neanche una punta.

Ci sono persone a cui non siamo legati. Punto. É normale, non c'è niente di perfido.

hermit94

Secondo me non è vero che non soffri, inconsciamente soffri pure tu ma non te ne rendi bene conto

iturbe89

Condoglianze!
La stessa cosa io con i miei nonni... solo un timidissimo pianto da segnalare (quasi assente) il giorno della morte... ma per il resto boh, certamente mi è dispiaciuto "dentro"... forse sarà anche per la lunga vita che si sono fatti a rendere meno amaro l'addio

Kitsune

Questa è la differenza per cui alla morte di uno sconosciuto non provi niente e alla morte di un familiare sei triste.
Il legame di sangue non centra niente, un uomo può mettere incinta tua madre e sparire che alla sua morte non te ne può fregare niente, anzi magari ci godi perché ti ha abbandonato.
Sei triste per la morte di qualcuno per i ricordi che ti ha lasciato, il tempo che avete trascorso insieme, se avete condiviso momenti felici, valori e insegnamenti che ti ha dato, se è stato un punto di riferimento, se ne avevi grande stima.

Demiurgo

Condoglianze, non posso dire di più

Per quanto riguarda il dolore, immagino che ognuno possa reagire in maniera differente.

Giuseppe79

Quando morirà il mio, ammesso che muoia prima di me, mi ubriacherò
come non mai.Poi una vacanza di una settimana minimo in qualche località esotica.

Hor

Penso che succederà anche a me, di non soffrire.
I miei genitori sono ormai anziani e non sarebbe strano se da un giorno all'altro non ci fossero più, l'uno o l'altro, o entrambi.
Non credo che proverò grande dolore per il loro trapasso, la mia famiglia non è mai stata granché basata sull'affetto, quando sulla distanza, se non, in alcuni casi, sulla dominanza e il conflitto.
Provo molto più attaccamento per (poche) persone che ho conosciuto al di fuori della famiglia che non per i familiari, e non sono mai riuscito a capire tutto l'investimento emotivo che le persone "normali" fanno verso parenti stretti o lontani.
Mi è sempre sembrato strano tutto questo attaccamento per persone con cui si condivide solo per caso un pezzo di DNA.

Kanban13

Ognuno reagisce alla sua maniera di fronte a un lutto, se dici che eri poco legato a tuo padre e tu sei rimasto impassibile senza versare una lacrima nessuno te ne fa una colpa... condoglianze

NatoMorto

magari è una cosa caratteriale...oppure gli antidep ti stanno tirando su...se nn sei abituato a prenderli,all'inizio ti sembra di stare da Dio...oppure il tuo cervello x difendersi ti stacca un po' dalla realtà....ci sono diverse possibilità...un mio amico che ha il disturbo schizoide della personalità è così coem dici tu : freddo...nn prova niente x nessuno...né piacere né dispiacere

Boyyy82

Anche a me è successo con un paio di parenti stretti (zii) deceduti in seguito a malattia incurabile.
Ognuno di noi vive in modo diverso il lutto di una persona cara, spesso anche se siamo freddi e distaccati (e pure noi stessi ci stupiamo di "non provare nulla") in realtà pero' non è così.. anzi spesso la tristezza e il dolore per la persona deceduta la sentiamo più dopo, dopo giorni o mesi quando "realizziamo", sentiamo la mancanza e il vuoto.. spesso ci viene in mente la persona cara defunta, anche solo vedendo un suo oggetto personale o vestito, ecc..
Poi nel mio caso, come nel tuo, c'era già una "fase preparatoria", malgrado le speranze si sapeva già che la persona era destinata a morire (purtroppo queste malattie, quando arrivano in stato avanzato, non lasciano scampo) e, da un lato, siamo sollevati per il fatto che abbia smesso di soffrire..

condoglianze

Sickle

condoglianze...

Crystal

Il fatto di accusarti che non provi nulla vuole dire due cose:
Il primo che vuoi bene a tuo papà e ti incolpi di non provare le emozioni necessarie che ci vorrebbero.
Il secondo è che non le provi per i motivi che hai descritto da te quando hai aperto il post...il legame non profondo, i farmaci soprattutto...l'ottundimento delle emozioni è una cosa che crea frustrazione. Non le provi, ti chiedi che non le provi e ti incolpi, quando invece la cosa più saggia da fare è aspettare pazientemente di finire la cura e vedere che pian piano riemergono tutte.

Più le cerchi più si allontanano, quando la ricerca diventa meccanica vuol dire che al momento non le puoi provare.
Condoglianze..