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Vecchio 19-07-2015, 11:21   #1
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Vi capita di soffrire quando le situazioni rimangono aperte e vaghe nei rapporti interpersonali? Io ho bisogno di molto "ordine" nella mia vita, ultimamente ho conosciuto parecchie nuove persone ma...tutte conoscenze superficiali, si sentono, non si sentono, mi invitano, non mi invitano...ecco, a me queste situazioni danno un fastidio che va oltre l'immaginabile, ho la tendenza a "tagliare via" tutti i rapporti di questo genere è una sorta di impulso ossessivo compulsivo. Cerco di spiegarmi meglio, avete presente quando notate che il desktop del computer è pieno di "roba superflua" applicazioni che non usate o usate poco e vi sopraggiunge una sorta di voglia irrefrenabile di fare pulizia? Probabilmente non tutti sperimenteranno tale irrefrenabile voglia "di ordine", solo le personalità più perfezioniste, ecco io sperimento questo anche e soprattutto nelle relazioni interpersonali.
Ho un fastidio innato per il disordine nelle relazioni, per l'incertezza e la vaghezza, quando noto sin da subito che un rapporto rimarrà sul vago e non si approfondirà mi viene un'irrefrenabile voglia di chiuderlo e accantonarlo, anche se potrei sbagliarmi, non posso sapere con certezza se un rapporto rimarrà una cosa superficiale o si approfondirà. Questo è negativo perché alla fine mi faccio terra bruciata intorno, ma è più forte di me, ed ovviamente non avendo la pazienza di vivere la vaghezza e superficialità iniziale nei rapporti non posso sperare di costruire qualcosa di più profondo. Vorrei riuscire ad essere più rilassata nei rapporti interpersonali riuscire a vivere le relazioni interpersonali in maniera più tranquilla, accettando anche il fatto che un rapporto possa non approfondirsi e rimanere solo una delle tante esperienze sociali vissute, ma non riesco. A voi capita? Come gestite la cosa?
Vecchio 19-07-2015, 11:51   #2
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Credo che prima di tutto bisognerebbe capire se quelle persone con cui si ha un rapporto vago / superficiale ci ispirino veramente nel voler avere con loro un legame di tipo diverso. Per farlo è normale che all'inizio si debbano prima un po' frequentare per conoscerle meglio e vedere se fanno per noi oppure no.
Potrebbe essere che questo forte bisogno di relazionarsi in modo profondo è più che altro un modo per trovare conferme per noi stessi, ovvero se possiamo risultare interessanti e suscitare qualcosa a livello affettivo e amicale più di quanto gli altri risultino per noi, per non trovarsi sempre nella posizione di quelli che restano un po' in disparte, ignorati o quasi.
A me è pure capitato di provare una forte empatia per una determinata persona dal primo momento ed alla fine effettivamente, rispetto ad altri casi, ne è risultato un rapporto perlomeno costante e anche interessante, ma anche un po' contraddittorio, difficile da modificare e da rendere più profondo.
Poi c'è sempre il rischio dell'abbandono che ci preoccupa.
Alla fine bisogna sempre valutare le cose in modo razionale e vedere se l'altra persona può essere importante per noi, se noi possiamo esserlo per lei e se si può gestire il rapporto in modo sano per entrambi.
Nel mio caso, comunque, c'è anche il problema opposto, ovvero la paura del legame profondo, a complicare le cose.
Vecchio 19-07-2015, 11:54   #3
Esperto
L'avatar di Supermanes
 

Se ho capito bene di cosa parli credo che a me succeda più o meno la stessa cosa. Non so se la so gestire oppure no, in ogni caso la gente che non è interessata a me semplicemente non mi contatta mai, anche se ci siamo conosciuti "da qualche parte". Il punto è che capitano dei rapporti frivoli nella vita, persone con cui si esce o gente che magari si incontra qualche volta (non tanto nel mio caso, esco molto poco) ma appunto sono rapporti superficiali e come tali vanno presi, senza ansie inutili. La cosa brutta succede quando una persona è interessata ad un'altra anche per "semplice" amicizia ma all'altra non frega niente, allora uno dei due è destinato a rimanere deluso. Un interesse di qualunque tipo deve essere alimentato da entrambi i fronti perché esista un rapporto.
Vecchio 19-07-2015, 11:56   #4
Principiante
 

A me capita la stessa cosa. Un mio psicoterapeuta, non quello che mi segue ora, mi aveva detto che sono perfezionista ma non mi ha mai detto che la cosa sia sbagliata. Per esperienza ho imparato a seguire e ad affinare il mio istinto. Se il mio istinto mi dice che una persona non va, semplicemente lascio perdere. Se invece mi dice che può esserci del buono, continuo nella relazione anche se all'inizio non sembra una relazione forte. Ho notato che le sensazioni iniziali che dà l'istinto sono sempre giuste. Non dico la sensazione proprio al primo impatto ma al secondo contatto sì.
Vecchio 19-07-2015, 12:30   #5
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Originariamente inviata da Vinci Visualizza il messaggio
A me capita la stessa cosa. Un mio psicoterapeuta, non quello che mi segue ora, mi aveva detto che sono perfezionista ma non mi ha mai detto che la cosa sia sbagliata. Per esperienza ho imparato a seguire e ad affinare il mio istinto. Se il mio istinto mi dice che una persona non va, semplicemente lascio perdere. Se invece mi dice che può esserci del buono, continuo nella relazione anche se all'inizio non sembra una relazione forte. Ho notato che le sensazioni iniziali che dà l'istinto sono sempre giuste. Non dico la sensazione proprio al primo impatto ma al secondo contatto sì.
Questo capita anche a me, capisco subito se una persona può andar bene per me o meno, se il mio istinto (lo definirei più che altro intuito) mi dice che una persona non va bene per me tendo a "lasciar correre" e in quel caso non mi infastidisce che il rapporto rimanga sul vago anche se poi inevitabilmente la cosa si estingue in maniera naturale (non ci si sente più ecc).

Io faccio conoscenza ed entro in empatia molto facilmente, questo mi porta a conoscere molte persone ( paradossalmente nonostante io sia introversa) ma quando vedo che il rapporto non va oltre e non può andare oltre lo devo "eliminare". Questo mi porta a rimanere sempre sola nonostante io faccia conoscenza facilmente e a non poter approfondire i rapporti che mi interessano perché essendo molto perfezionista e impaziente se non vedo segnali "positivi" sin da subito che mi indichino che il rapporto potrebbe andare nella direzione che vorrei io tendo a chiuderlo dopo poco tempo.

Per quanto riguarda l'essere perfezionisti (io lo sono solo nei rapporti interpersonali, nelle "cose materiali" sono anzi il contrario, molto disordinata) non è un difetto, è un aspetto caratteriale, finchè non diventa ossessività.

Ultima modifica di cancellato16177; 19-07-2015 a 12:34.
Vecchio 19-07-2015, 12:38   #6
Esperto
 

A me pare il contrario veramente, più stai in superficie e più puoi mantenere un certo ordine e controllo, più approfondisci e più ha il sopravvento il casino.
Ringraziamenti da
cancellato15324 (19-07-2015)
Vecchio 19-07-2015, 12:56   #7
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Originariamente inviata da sadsilversoul Visualizza il messaggio
A me pare il contrario veramente, più stai in superficie e più puoi mantenere un certo ordine e controllo, più approfondisci e più ha il sopravvento il casino.
Più conoscenze e "rapporti" hai più ti muovi di qua e di la da un rapporto all'altro più farai fatica a concentrarti su "pochi" e approfondirli, visto che io ho il desiderio di approfondire i rapporti devo inevitabilmente "tagliare via" quelli che capisco non possano approfondirsi. Avere diecimila rapporti superficiali e al contempo coltivarne anche di profondi è una cosa che possono fare solo alcuni estroversi ( alcuni addirittura, non tutti gli estroversi, che già di per se sono portati all'apertura e "estensione" più che alla profondità nei rapporti).

Mia sorella per esempio che ha una personalità particolarmente estroversa ha molto rapporti superficiali ma ne ha anche di profondi e lei riesce a gestirla questa cosa, io non potrei mai. Ha la rubrica piena di numeri di telefono per esempio, l'altro giorno le ho chiesto "ma che ti servono tutti sti numeri?" "eh non lo so potrebbero servirmi, alcuni sono di persone che non sento da un pò ma che ne sai, potrebbero tornarmi utili, potrei doverli contattare ecc" io non riuscirei mai, se una persona non la sento da un pò mi viene spontaneo eliminare il numero dalla rubrica, mi da molto fastidio tenerlo la. Questo è brutto perché pur avendo facilità nel conoscere ed entrare in empatia con le persone alla fine sono destinata a rimaner sola come un cane proprio per via del mio carattere.

Ma riuscissi almeno ad approfondirli i rapporti che mi interessano, non ci riesco perché non ho pazienza di vivermi i rapporti in maniera rilassata, senza farmi progetti ecc.

Ultima modifica di cancellato16177; 19-07-2015 a 12:59.
Vecchio 19-07-2015, 13:31   #8
Esperto
L'avatar di luky
 

Io non butto mai via niente. Ne' vestiti né numeri di telefono. Ho sempre paura di privarmiprivarmidi qualcosa o qualcuno di importante
Vecchio 19-07-2015, 13:39   #9
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Originariamente inviata da luky Visualizza il messaggio
Io non butto mai via niente. Ne' vestiti né numeri di telefono. Ho sempre paura di privarmiprivarmidi qualcosa o qualcuno di importante
Se il rapporto è superficiale non ci si priva di nulla di particolarmente importante a mio avviso ma di qualcosa di superfluo di una rottura di scatole in piu' che magari ti contatta solo quando gli fa comodo.

Inviato dal mio ALCATEL ONE TOUCH 7041D utilizzando Tapatalk
Vecchio 19-07-2015, 13:45   #10
Esperto
L'avatar di varykino
 

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Originariamente inviata da luky Visualizza il messaggio
Io non butto mai via niente. Ne' vestiti né numeri di telefono. Ho sempre paura di privarmiprivarmidi qualcosa o qualcuno di importante
io me tengo pure gli scontrini , ho ancora biglietti di aereo , autobus , metro lol , ogni tanto mi tocca fare pulizia , spesso nel portafoglio ho piu scontrini che soldi , magari tra qualche anno divento tipo quelli su real time , sepolto vivo dalle robe inutili .
Vecchio 19-07-2015, 13:53   #11
Esperto
L'avatar di luky
 

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Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
io me tengo pure gli scontrini , ho ancora biglietti di aereo , autobus , metro lol , ogni tanto mi tocca fare pulizia , spesso nel portafoglio ho piu scontrini che soldi , magari tra qualche anno divento tipo quelli su real time , sepolto vivo dalle robe inutili .
Ehehehe idem
Vecchio 19-07-2015, 13:58   #12
Esperto
L'avatar di luky
 

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Originariamente inviata da DarkRose90 Visualizza il messaggio
Se il rapporto è superficiale non ci si priva di nulla di particolarmente importante a mio avviso ma di qualcosa di superfluo di una rottura di scatole in piu' che magari ti contatta solo quando gli fa comodo.

Inviato dal mio ALCATEL ONE TOUCH 7041D utilizzando Tapatalk
Per come ragiono io dico:" beh ora è superficiale magari in futuro potrebbe non ésserlo. Mi sento talmente solo che preferisco qualcuno che mi contatti ogni tanto anche quando gli fa comodo che privarmi completamente di un rapporto (anche perché anche io tra compagna e lavoro non ho molto tempo da dedicare alle amicizie)
Vecchio 19-07-2015, 14:02   #13
Esperto
L'avatar di Ventolin
 

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Originariamente inviata da DarkRose90 Visualizza il messaggio
Questo è brutto perché pur avendo facilità nel conoscere ed entrare in empatia con le persone alla fine sono destinata a rimaner sola come un cane proprio per via del mio carattere.
penso che il vero nocciolo della questione sia questa tua idea, questa sorta di profezia che sia autoadempie per cui saresti "destinata" a rimaner sola come un cane. Penso ciò perchè se tu non avessi questo timore probabilmente non sentiresti l'impulso di fare "ordine" di contatti che - in gran parte - per te sono fastidiosi poichè insignificanti.

Così facendo però ti precludi conoscenze e possibilità quindi forse non è la cosa più consigliabile da fare, c'è una certa dose di egocentrismo in questo comportamento, per cui forse, dico forse, sarebbe buono indagare le cause di questo egocentrismo onde cercare di stemperarlo

riguardo alle relazioni nessuno è destinato a nulla, le reazioni degli altri dipendono dalle nostre azioni e quindi da quello che pensiamo prima di agire. Personalmente non penso che il tuo carattere centri nulla con tutto ciò, a meno che tu non sia na stronza allora ci può stare, ma io penso che sia una questione di pensieri disfunzionali che andrebbero ridimensionati
Vecchio 19-07-2015, 14:04   #14
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Dal mio punto non c'è alcuna differenza tra un rapporto superficiale e uno profondo. Questa differenza apparente si manifesta quando si adotta un sistema valoriale in cui noi siamo molto più importanti degli altri.

Supponiamo, ad esempio, che io per qualche motivo sia costretto a giudicare molto severamente me stesso, per carattere o perché mi trovo in un ambiente molto competitivo.
Allora cosa succede? Succede che mi focalizzo su me stesso, ciò che rendo, ciò che faccio, ciò che sono diventa molto importante. Allora cercherò persone simili a me in tutto e per tutto, perché se sono troppo diverse allora non sono importanti.

Quindi la differenza non è tra profondità e superficialità, ma tra similitudine e differenza rispetto a noi stessi contestualmente all'adozione di un particolare sistema valoriale contingente. Il rimedio a ciò è semplice, cioè dare molta importanza agli altri in quanto tali...
Vecchio 19-07-2015, 14:05   #15
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Quote:
Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
io me tengo pure gli scontrini , ho ancora biglietti di aereo , autobus , metro lol , ogni tanto mi tocca fare pulizia , spesso nel portafoglio ho piu scontrini che soldi , magari tra qualche anno divento tipo quelli su real time , sepolto vivo dalle robe inutili .
Quote:
Originariamente inviata da luky Visualizza il messaggio
Ehehehe idem
anch'io sono quel tipo di persona che ha più scontrini che soldi

Avevo letto che comportamenti simili possono essere sintomi di perfezionismo, non si butta via niente non tanto per motivi affettivi (io anche per quello) ma perché "può sempre tornare utile, non si sa mai".
Vecchio 19-07-2015, 15:04   #16
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Ho rapporti superficiali con le mie "amiche" e questo non mi sta bene perché capisco che a loro non sono importante, ma non le rifiuto per questo, solo non le cerco più come prima.

All'inizio provavo rabbia forse ci tenevo troppo alla loro amicizia, adesso invece sono diventate loro poco importanti per me.

Se mi chiamano per un invito e questo succede raramente, cerco se non ho altro da fare di andarci. E per questa situazione non soffro più come prima
perché non ci "investo" così tanto nel rapporto.
Vecchio 19-07-2015, 15:13   #17
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

no, questo mondo fatto di contatti amicali o paramicali lo evito come la peste
Vecchio 19-07-2015, 15:22   #18
Esperto
L'avatar di Vargtar90
 

non so, magari questo tuo modo di essere è troppo marcato ma non conoscendoti non posso dirlo, però a me sembra sia una cosa normale se non addirittura giusta. A me sinceramente non piace avere molte conoscenze "tanto per" e si vedono troppi pseudo estroversi che vanno avanti a contare quante migliaia di amici hanno su Facebook. Io preferisco avere tanti amici quanto le dita di una mano al massimo e magari le vere amicizie sarebbero anche di meno (intendo quelle davvero profonde e belle che si possono portare avanti per tutta la vita). Quindi in poche parole, credo che questo "ordine" sia normale, anche se bisogna capire anche le intenzioni dell'altra persona se entrambi hanno ben poco interesse a conoscersi, a frequentarsi, allora è un discorso più semplice, ma se almeno uno dei ha dell'interesse allora non bisogna ferirlo, ma cercare di capire e di risolvere la situazione insieme (non si può obbligare una persona "se diventi mio amico divido la merenda con te" XD , deve essere un interesse genuino da entrambe le parti).
Vecchio 19-07-2015, 15:24   #19
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Originariamente inviata da Ventolin Visualizza il messaggio
penso che il vero nocciolo della questione sia questa tua idea, questa sorta di profezia che sia autoadempie per cui saresti "destinata" a rimaner sola come un cane. Penso ciò perchè se tu non avessi questo timore probabilmente non sentiresti l'impulso di fare "ordine" di contatti che - in gran parte - per te sono fastidiosi poichè insignificanti.

Così facendo però ti precludi conoscenze e possibilità quindi forse non è la cosa più consigliabile da fare, c'è una certa dose di egocentrismo in questo comportamento, per cui forse, dico forse, sarebbe buono indagare le cause di questo egocentrismo onde cercare di stemperarlo

riguardo alle relazioni nessuno è destinato a nulla, le reazioni degli altri dipendono dalle nostre azioni e quindi da quello che pensiamo prima di agire. Personalmente non penso che il tuo carattere centri nulla con tutto ciò, a meno che tu non sia na stronza allora ci può stare, ma io penso che sia una questione di pensieri disfunzionali che andrebbero ridimensionati
Penso che sia il fatto che io di fatto non ho rapporti profondi nella mia vita, neanche uno, nemmeno con i miei genitori o fratelli, (o almeno lo credo io, forse idealizzo troppo i rapporti) questo unito alla mia tendenza a dare ordine e all'alto grado di perfezionismo mi crea una sorta di fastidio per i rapporti superficiali, paragonabile al fastidio che provo per oggetti superflui che creano disordine in una stanza.

è come se io avessi nel portafoglio una manciata di spicci ma a me interessasse avere delle banconote, a quel punto dico "ma che ne faccio degli spicci se non ho nemmeno una banconota? Tanto vale non averli, mi pesano nel portafogli" e allora li butto. Se invece avessi una banconota da dieci, una da venti, una da cinquanta gli spicci non mi darebbero poi tanto fastidio, non ci farei neanche caso e li terrei.
Dovrei avere la pazienza di accumulare spicci su spicci per poi scambiarli in una banconota, ma io non ho questa pazienza purtroppo. Io sento la necessità impellente di costruire qualcosa di importante, perché penso di essere ormai troppo grande per potermi permettere di perdere ulteriore tempo, da qui l'impazienza e ed il senso di noia che mi crea vivere i rapporti per come vengono, in modo rilassato, perdendoci dietro tempo e investindoci energie. Se io non ho nemmeno costruito le fondamenta di una casa che me ne faccio delle tegole del tetto?

Ultima modifica di cancellato16177; 19-07-2015 a 15:28.
Vecchio 19-07-2015, 15:41   #20
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Originariamente inviata da DarkRose90 Visualizza il messaggio
Vi capita di soffrire quando le situazioni rimangono aperte e vaghe nei rapporti interpersonali? Io ho bisogno di molto "ordine" nella mia vita, ultimamente ho conosciuto parecchie nuove persone ma...tutte conoscenze superficiali, si sentono, non si sentono, mi invitano, non mi invitano...ecco, a me queste situazioni danno un fastidio che va oltre l'immaginabile, ho la tendenza a "tagliare via" tutti i rapporti di questo genere è una sorta di impulso ossessivo compulsivo. Cerco di spiegarmi meglio, avete presente quando notate che il desktop del computer è pieno di "roba superflua" applicazioni che non usate o usate poco e vi sopraggiunge una sorta di voglia irrefrenabile di fare pulizia? Probabilmente non tutti sperimenteranno tale irrefrenabile voglia "di ordine", solo le personalità più perfezioniste, ecco io sperimento questo anche e soprattutto nelle relazioni interpersonali.
Ho un fastidio innato per il disordine nelle relazioni, per l'incertezza e la vaghezza, quando noto sin da subito che un rapporto rimarrà sul vago e non si approfondirà mi viene un'irrefrenabile voglia di chiuderlo e accantonarlo, anche se potrei sbagliarmi, non posso sapere con certezza se un rapporto rimarrà una cosa superficiale o si approfondirà. Questo è negativo perché alla fine mi faccio terra bruciata intorno, ma è più forte di me, ed ovviamente non avendo la pazienza di vivere la vaghezza e superficialità iniziale nei rapporti non posso sperare di costruire qualcosa di più profondo. Vorrei riuscire ad essere più rilassata nei rapporti interpersonali riuscire a vivere le relazioni interpersonali in maniera più tranquilla, accettando anche il fatto che un rapporto possa non approfondirsi e rimanere solo una delle tante esperienze sociali vissute, ma non riesco. A voi capita? Come gestite la cosa?
Si mi capita (anche con le applicazioni del pc ) e non sopporto questo tipo di rapporti nemmeno io.
Solitamente continuo per un po' ma se noto che la situazione non cambia taglio i ponti e amen.
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