Con mio padre sono anche venuto alle mani e l'ho spinto a terra. Mi stava mancando di rispetto facendo volare miei oggetti per la casa chea suo giudizio non erano al loro posto.
Gli ho detto più e più volte di smetterla ma non l'ha mai fatto.
Adesso non mi ricordo bene la scena ma sia io che lui avevamo torto, ma non era quello il punto, la violenza è fatta dalle proprie azioni, verbali e non.
Se c'è una cosa che mi ha insegnato mio padre e di cui gli sono grato è che il rispetto non è dovuto ma si guadagna, e questo vale per tutti, per i padri, le madri e per i figli.
Se lui mi mette le mani addosso io gliele metto, non è vero che lui è sopra di me come non è vero che io sono sopra di lui, siamo persone uguali.
Mio padre lo insulto e lo tratto male anche, e viceversa, è un rispetto mentale, fra due intelligenze, ed è molto sottile da capire. Ma c'è molto più rispetto in un mio "ma và a cagare" che in un qualunque altro gesto.
E' il rispetto generato dalla libertà di giudizio e di azione e non dall'imposizione.