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Vecchio 24-03-2019, 20:44   #1
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L'avatar di Fallen
 

Salve, volevo condividere con voi questi miei pensieri. Mi scuso per la lunghezza del topic, mi* servirebbe veramente che voi leggeste e mi diceste cosa ne pensate. Mi scuso, inoltre, se ho sbagliato sezione ma non sapevo dove mettere il topic.
I pensieri sono due:

1. Ho difficoltà a capire qual'è il mio posto nel mondo, cosa posso e non posso fare, quali sono i miei limiti. Credo che comprendere ciò sia fondamentale poiché, almeno secondo me, costituisce il punto di partenza per un qualsivoglia processo di crescita personale: se so che certe cose per me sono impossibili smetto di dannarmi l'anima per la loro mancanza e, parimenti, cerco invece di accettare che non le avrò mai. Viceversa se so che certe cose potrei* concretamente e non solo in linea teorica averle, ma non le ho, ciò vuol dire che la colpa della loro mancanza è mia e che devo lavorare per ottenerle (se le voglio ovviamente). Il problema è: come fare? Io non ne ho la minima idea. Il problema successivo, naturalmente, sarebbe accettare che ciò che si desidera ma non si può avere, non si potrà mai averlo

2. Credo che, nel cercare di capire perché non si abbia successo nei rapporti interpersonali, si sottovaluti parecchio una questione: il passato sentimentale e la condizione attuale (single, poligamo o felicemente fidanzato) di un maschio, ovvero, il suo grado di successo sentimentale con l'altro sesso sono uno dei più importanti, se non il più importante, fattore che gli altri maschi e soprattutto le femmine prendono in considerazione per stabilire il suo valore. Sembra una cosa assurda, ma è proprio così. Una volta nella fila della mensa universitaria una ragazza voleva socializzare con me: era in fila dietro di me (i miei colleghi mi erano davanti dunque la scena non l'hanno vista) e mi dava colpetti per farmi girare ma io non la cagavo, a una certa fa alla sua amica «questo è un tentativo di socializzazione che sta fallendo», continua poi facendo sbattere il suo vassoio (ancora vuoto poiché eravamo ancora in fila e non avevamo preso da mangiare) al mio per farmi ma io continuo a non cagarla, ha anche fatto finta di cadermi addosso (l'aveva palesemente fatto apposta). Alla fine, preso da mangiare, non mi ha seguito e io e i miei colleghi ci siamo seduti distanti da loro. Non so se quella ragazza volesse solo socializzare o se le piacessi, dal momento che non ci capisco nulla di psicologia femminile, tuttavia, anche se io non ho "colto la palla al balzo" non capisco perché c**** una debba assumere comportamenti simili: se mi vuoi parlare fallo e basta. Comunque veniamo al punto: quando l'ho detto ai miei colleghi (maschi e femmine) questi hanno cominciato a trattarmi in maniera completamente diversa da come avevano fatto sino ad allora: prima mi trattavano come uno sfigatello, mi rispettavano ma di certo non mi guardavano e parlavano come dopo che raccontai loro tale evento. Nelle mie vecchie comitive quelli che scopavano stranamente erano sempre al centro dell'attenzione degli altri maschi, mentre io ero ai margini. Detto questo mi sembra ovvio che avere una ragazza aiuti a farsi riconoscere dagli altri.
Il problema è che, mentre per le femmine condizione sufficiente per fidanzarsi è che siano di bell'aspetto (l'etologia lo conferma e, credo, qualsiasi maschio qua dentro lo confermerebbe), per i maschi esso è solo condizione necessaria: un ragazzo deve essere anche estroverso, assolutamente non timido, non* con bassa autostima,* non poco dominante e non poco sicuro di sé, deve invece avere un ampio giro di amicizie, la macchina, deve provenire da una famiglia non disastrata, non deve essere povero, deve avere instagram e facebook, deve avere savoir faire, deve avere avuto già esperienze con altre ragazze

Dunque cosa ne pensate?
Ringraziamenti da
cancellato20151 (26-03-2019), Toxy (25-03-2019)
Vecchio 24-03-2019, 21:06   #2
Banned
 

È così..
Vecchio 24-03-2019, 21:27   #3
Esperto
L'avatar di Green Tea
 

La crescita personale non passa attraverso la lista della spesa, è un processo che non ha nulla a che fare con i bisogni/desideri che "puoi o non puoi realizzare".
Ringraziamenti da
Inosservato (25-03-2019)
Vecchio 24-03-2019, 21:47   #4
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L'avatar di Fallen
 

Quote:
Originariamente inviata da Green Tea Visualizza il messaggio
La crescita personale non passa attraverso la lista della spesa, è un processo che non ha nulla a che fare con i bisogni/desideri che "puoi o non puoi realizzare".
Allora cos'è? Spiegati meglio.
Dunque per te non sarebbe utile riconoscere i propri limiti ed accettarli per vivere meglio con se stessi?
Vecchio 24-03-2019, 22:51   #5
Esperto
L'avatar di Green Tea
 

Crescita personale è comprendere se stessi e imparare ad ascoltare e ad ascoltarsi, capire cosa proviamo quando e perché, conoscere il filo logico che ci porta alle nostre riflessioni e alle nostre conclusioni.
Fare una lista di obiettivi da raggiungere partendo da cosa vogliamo e pensiamo di essere in grado di ottenere oppure no è fingere di conoscersi per darsi auto-compiacimento attraverso l'ammissione di debolezze e punti di forza PRESUNTI.
Ringraziamenti da
Fallen (24-03-2019)
Vecchio 24-03-2019, 23:31   #6
Principiante
L'avatar di Fallen
 

Quote:
Originariamente inviata da Green Tea Visualizza il messaggio
Crescita personale è comprendere se stessi e imparare ad ascoltare e ad ascoltarsi, capire cosa proviamo quando e perché, conoscere il filo logico che ci porta alle nostre riflessioni e alle nostre conclusioni.
Fare una lista di obiettivi da raggiungere partendo da cosa vogliamo e pensiamo di essere in grado di ottenere oppure no è fingere di conoscersi per darsi auto-compiacimento attraverso l'ammissione di debolezze e punti di forza PRESUNTI.
Molto interessante, tuttavia: a cosa serve comprendere se stessi, imparare ad ascoltare e ad ascoltarsi, capire cosa proviamo quando e perché, conoscere il filo logico che ci porta alle nostre riflessioni e alle nostre conclusioni? Non serve forse a capire che cosa desideriamo davvero? E non è forse attraverso ciò che davvero desideriamo che possiamo raggiungere la felicità, o meglio, possiamo tendere alla felicità (la vera felicità è nel regno)? O forse mi stai dicendo che "crescita personale" significa cercare di annullare il nostro - di "piacere infinito in estensione e durata" come affermò Leopardi e, quindi, insaziabile come disse pure Platone- desiderare?
Vecchio 25-03-2019, 10:05   #7
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

non capisco la necessità di questa scalata sociale all'interno di un gruppo

tanto questo tipo di esperienza si esaurisce con la maturità, le comitive sono roba di ragazzini, al massimo ragazzi, poi c'è la vita vera, è lì che ci sono le prove più dure ed è lì che la "popolarità" conta zero

io penso che per larga parte della tua vita non ti verrà mai richiesto se hai fatto sesso o se hai abbordato la ragazza
sono tutte cose enormemente sovrastimate in certi contesti a certe età, ma poi passano
Vecchio 25-03-2019, 11:27   #8
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Fallen Visualizza il messaggio
2. Credo che, nel cercare di capire perché non si abbia successo nei rapporti interpersonali, si sottovaluti parecchio una questione: il passato sentimentale e la condizione attuale (single, poligamo o felicemente fidanzato) di un maschio, ovvero, il suo grado di successo sentimentale [...] Una volta nella fila della mensa universitaria una ragazza voleva socializzare con me
Mi pare che la tua estrema chiusura ai tentativi di contatto della ragazza sia il dato importante, che colpirebbe chiunque (insieme forse al non rendersi conto della stranezza della cosa, da parte tua). Se il tuo passato sentimentale ha avuto un effetto è stato attraverso quello che vivevi interiormente in quei momenti e che ti ha fatto comportare così, non ciò che pensavano gli altri.
Vecchio 25-03-2019, 13:38   #9
Esperto
L'avatar di Green Tea
 

Quote:
Originariamente inviata da Fallen Visualizza il messaggio
Molto interessante, tuttavia: a cosa serve comprendere se stessi, imparare ad ascoltare e ad ascoltarsi, capire cosa proviamo quando e perché, conoscere il filo logico che ci porta alle nostre riflessioni e alle nostre conclusioni? Non serve forse a capire che cosa desideriamo davvero? E non è forse attraverso ciò che davvero desideriamo che possiamo raggiungere la felicità, o meglio, possiamo tendere alla felicità (la vera felicità è nel regno)? O forse mi stai dicendo che "crescita personale" significa cercare di annullare il nostro - di "piacere infinito in estensione e durata" come affermò Leopardi e, quindi, insaziabile come disse pure Platone- desiderare?
Affermo che la crescita personale legata al raggiungimento di obiettivi specifici non è definibile crescita.
Vecchio 25-03-2019, 14:09   #10
Esperto
L'avatar di Toxy
 

Quote:
Originariamente inviata da Fallen Visualizza il messaggio
Dunque per te non sarebbe utile riconoscere i propri limiti ed accettarli per vivere meglio con se stessi?
Accettarli si, ma prova sempre a migliorare te stesso, io da 2-3 anni ho accettato la mia fobia e il mio fatto di essere associale ma va sempre peggio di quando nn mi accettavo, poi con il lavoro che ti lascia 4 ore al giorno libere non si a piu tempo per fare niente...
Vecchio 25-03-2019, 15:16   #11
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da Fallen Visualizza il messaggio
un ragazzo deve essere anche estroverso, assolutamente non timido, non* con bassa autostima,* non poco dominante e non poco sicuro di sé, deve invece avere un ampio giro di amicizie, la macchina, deve provenire da una famiglia non disastrata, non deve essere povero, deve avere instagram e facebook, deve avere savoir faire, deve avere avuto già esperienze con altre ragazze
non serve avere facebook o istagram.. non serve neanche essere particolarmenti estroversi, però è importante non perdere le poche occasioni che capitano (ragazza della mensa). Anche le esperienze pregresse non penso siano così determinanti. Lo sono in ambienti chiusi magari..
Per il resto si, autostima, macchina non da rottamare, reddito decente, capacità di dialogo, di argomentare e di non annoiare/non essere lamentosi/pessimisti, e hai dimenticato aspetto fisico in ordine, sono cose importanti. Va bene anche il timido se con timidezza si intende riservatezza, garbo, e non sociofobia.

Quote:
Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
io penso che per larga parte della tua vita non ti verrà mai richiesto se hai fatto sesso o se hai abbordato la ragazza
sono tutte cose enormemente sovrastimate in certi contesti a certe età, ma poi passano
vero. concordo.
Nel gruppo (lavorativo, amicale, etc.) non conta il curriculum sessuale che hai, ma la reputazione e la posizione che in quel momento hai nel gruppo.
manager stimato e ben voluto > impiegato poco socievole, anche se l'impiegato è più bello.

Ultima modifica di Keith; 25-03-2019 a 15:18.
Vecchio 25-03-2019, 15:25   #12
Principiante
L'avatar di Fallen
 

Quote:
Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
non capisco la necessità di questa scalata sociale all'interno di un gruppo

tanto questo tipo di esperienza si esaurisce con la maturità, le comitive sono roba di ragazzini, al massimo ragazzi, poi c'è la vita vera, è lì che ci sono le prove più dure ed è lì che la "popolarità" conta zero

io penso che per larga parte della tua vita non ti verrà mai richiesto se hai fatto sesso o se hai abbordato la ragazza
sono tutte cose enormemente sovrastimate in certi contesti a certe età, ma poi passano
Scalata sociale?E che sò mastro don gesualdo? Hai frainteso: io intendevo dire che, almeno tra i ragazzi della mia età, è importante per essere considerati alla pari avere una vita sentimentale: è importante per essere accettati, almeno nei gruppi di persone "normali". Poi non so se questo sia legato alla mia età come dici tu, poiché non so come si comportano quelli più grandi di me.
E comunque, limitatamente alle ragazze della mia età, ti chiedo: una ragazza comune a 20/30 secondo te come giudica un ragazzo arrivato vergine ai 30? Secondo te non considererebbe la sua inesperienza? Ricordo che in un altro forum e su facebook avevo visto dei commenti di ragazze di 20/30 anni in cui i ragazzi arrivati vergini a una certa età venivano definiti "casi umani da tenere alla larga". Poi è vero che subentra anche l'effetto alone e, dunque, un vergine di una certa età ma bello di sicuro non viene considerato come uno vergine ma brutto.

Quote:
Originariamente inviata da onisco Visualizza il messaggio
Mi pare che la tua estrema chiusura ai tentativi di contatto della ragazza sia il dato importante, che colpirebbe chiunque (insieme forse al non rendersi conto della stranezza della cosa, da parte tua). Se il tuo passato sentimentale ha avuto un effetto è stato attraverso quello che vivevi interiormente in quei momenti e che ti ha fatto comportare così, non ciò che pensavano gli altri.
Non capisco dove vuoi arrivare. Probabilmente hai frainteso pure tu: la ragazza non mi stava dando i classici colpetti sulla spalla affinché mi girassi, erano colpetti ambigui che mi avrebbe potuto dare anche una persona sbadata vista la calca di gente che c'era lì; la frase che ha detto poteva benissimo essere stata rivolta a un altro a fianco a lei, oppure riferirsi a una persona con cui si stava sentendo per messaggio, non era assolutamente sicuro che fosse rivolta a me. Dunque io per tutto il tempo che eravamo in fila non riuscivo a capire che fare perché avevo paura di aver frainteso tutto e di fare una figura di merda, poi quando mi è venuta addosso mi sono detto "l'ha fatto a posta di sicuro" ma anche quello, ho sbagliato devo essere sincero, non era un segnale palese che volesse parlare con me. Io sono estremamente vulnerabile al giudizio negativo nelle situazioni sociali, per cui prima di espormi per approcciare una ragazza ci penso 10 volte, soprattutto in un contesto così insolito: chi c**zo è che cerca i approcciare qualcuno nella fila della mensa? Se mi avesse rivolto la parola non avrei avuto nessun problema a parlarci dato che in università parlo tranquillamente anche con le persone (maschi e femmine) che non conosco. Ovviamente in queste ultime occasioni non sono espansivo, sono quasi sempre teso e cerco di scegliere accuratamente le parole da dire proprio perché, appunto, sono troppo sensibile al giudizio negativo non ci posso fare nulla.

Quote:
Originariamente inviata da Green Tea Visualizza il messaggio
Affermo che la crescita personale legata al raggiungimento di obiettivi specifici non è definibile crescita.
Sì ok, allora quale è l'obbiettivo, il fine, il perché o come lo vuoi chiamare, della "crescita personale"?

Quote:
Originariamente inviata da Pablo19 Visualizza il messaggio
Accettarli si, ma prova sempre a migliorare te stesso, io da 2-3 anni ho accettato la mia fobia e il mio fatto di essere associale ma va sempre peggio di quando nn mi accettavo, poi con il lavoro che ti lascia 4 ore al giorno libere non si a piu tempo per fare niente...
Esatto bravo è proprio ciò che intendevo dire. Mi spiace che vada sempre peggio e anche io ho sempre pochissimo tempo libero.
Vecchio 25-03-2019, 15:34   #13
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da Fallen Visualizza il messaggio
forse sono cambiati i tempi.. io sono stato vergine fino ai 26, ma prima avevo le comitive e non mi hanno mai ritenuto inferiore a loro perché fossi vergine.. ovvio io non è che lo dicessi.. però si sa, si vede pure forse.. però certo non che fossi considerato un figo, un punto di arrivo per i maschi o uno da abbordare per le donne.. ero una via di mezzo.

Alla ragazza della mensa anche se ti giravi cosa gli dicevi? Io avrei fatto come te.. anche se invece qualcun'altro avrebbe preso la palla al balzo.. ma io non saprei che fare in certi frangenti.
Mi piacerebbe che come io sono chiaro a dire a una che mi piace o a dichiararmi, vorrei che lo fossero anche loro, ma le donne non vogliono esporsi troppo per non rovinarsi la reputazione e quindi usano metodi indiretti.
Vecchio 25-03-2019, 19:53   #14
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L'avatar di Green Tea
 

Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
forse sono cambiati i tempi.. io sono stato vergine fino ai 26, ma prima avevo le comitive e non mi hanno mai ritenuto inferiore a loro perché fossi vergine.. ovvio io non è che lo dicessi.. però si sa, si vede pure forse.. però certo non che fossi considerato un figo, un punto di arrivo per i maschi o uno da abbordare per le donne.. ero una via di mezzo.
Ma anche si notasse, il problema c'è quando si fa pesare la cosa agli altri o alla ragazza. In questo caso e in molti altri..

Quote:
Sì ok, allora quale è l'obbiettivo, il fine, il perché o come lo vuoi chiamare, della "crescita personale"?
La ri/scoperta di se stessi che passa attraverso il dialogo interiore e l'analisi dei propri pensieri e comportamenti.
Quote:
cit.
La Crescita Personale è quella particolare forma di sviluppo umano che permette alla persona di scoprire le proprie potenzialità troppo spesso sopite nell'inconscio e in profondità, ricoperte da strati di blocchi emotivi, di filtri dati dalle abitudini, dalle convinzioni e dai programmi inconsapevoli che guidano l’individuo nella sua vita quotidiana.
Se parti chiedendoti quali sono i tuoi limiti, quello che puoi fare o non puoi fare, vai contro la crescita personale. Non scoprirai mai quelle "potenzialità troppo spesso sopite nell'inconscio e in profondità" perché le stai bloccando per dare precedenza agli obiettivi concreti che ti sei posto (es. la ragazza).
Vecchio 25-03-2019, 23:37   #15
Principiante
L'avatar di Fallen
 

Quote:
Originariamente inviata da Green Tea Visualizza il messaggio
Ma anche si notasse, il problema c'è quando si fa pesare la cosa agli altri o alla ragazza. In questo caso e in molti altri..



La ri/scoperta di se stessi che passa attraverso il dialogo interiore e l'analisi dei propri pensieri e comportamenti.


Se parti chiedendoti quali sono i tuoi limiti, quello che puoi fare o non puoi fare, vai contro la crescita personale. Non scoprirai mai quelle "potenzialità troppo spesso sopite nell'inconscio e in profondità" perché le stai bloccando per dare precedenza agli obiettivi concreti che ti sei posto (es. la ragazza).
Quindi tu credi che questo sia la soluzione al mio mal di vivere?
Io non credo: mi ero avvicinato tempo fa al processo da te descritto, avevo cominciato a fare meditazione e a dialogare con me stesso ma ho interrotto tutto. E lo sai perché? Perché mi sono reso conto che prima di intraprendere un percorso simile bisogna prima aver soddisfatto i bisogni sociali: avere amici, entrare in intimità con una ragazza, fare sesso, essere desiderati e cercati dall'altro non essere preda dell'ansia sociale e, dunque, riuscire a stare con gli altri serenamente ecc.. vedendo anche le persone che, con me intraprendevano tale percorso, mi sono detto "ma io sono l'unico a non avere una vita normale, qua c'è qualcosa che non torna" e ho capito che stavo intraprendendo esso solo come compensazione, solo per trovare una via alternativa per sperimentare i piaceri a me negati dalla vita sino a quel momento: sino a quando non soddisferò tali bisogni sociali non potrò iniziare tale percorso.
Ringraziamenti da
cancellato20151 (26-03-2019), XL (27-03-2019)
Vecchio 25-03-2019, 23:51   #16
Esperto
L'avatar di Green Tea
 

E' una tua scelta, vivila.
Vecchio 26-03-2019, 00:33   #17
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

Più che altro cerca di accettare che nn sei pronto ora.
Dagli errori e dagli insuccessi si impara, accetta pure che queste sono le regole del "gioco".
Vecchio 26-03-2019, 00:35   #18
Principiante
L'avatar di Fallen
 

Quote:
Originariamente inviata da Green Tea Visualizza il messaggio
E' una tua scelta, vivila.
Ah capisco, dunque per te è una scelta libera la mia..
Vecchio 26-03-2019, 03:17   #19
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Fallen Visualizza il messaggio
Una volta nella fila della mensa universitaria una ragazza voleva socializzare con me: era in fila dietro di me (i miei colleghi mi erano davanti dunque la scena non l'hanno vista) e mi dava colpetti per farmi girare ma io non la cagavo, a una certa fa alla sua amica «questo è un tentativo di socializzazione che sta fallendo», continua poi facendo sbattere il suo vassoio (ancora vuoto poiché eravamo ancora in fila e non avevamo preso da mangiare) al mio per farmi ma io continuo a non cagarla, ha anche fatto finta di cadermi addosso (l'aveva palesemente fatto apposta). Alla fine, preso da mangiare, non mi ha seguito e io e i miei colleghi ci siamo seduti distanti da loro. Non so se quella ragazza volesse solo socializzare o se le piacessi, dal momento che non ci capisco nulla di psicologia femminile, tuttavia, anche se io non ho "colto la palla al balzo" non capisco perché c**** una debba assumere comportamenti simili: se mi vuoi parlare fallo e basta. Comunque veniamo al punto: quando l'ho detto ai miei colleghi (maschi e femmine) questi hanno cominciato a trattarmi in maniera completamente diversa da come avevano fatto sino ad allora: prima mi trattavano come uno sfigatello, mi rispettavano ma di certo non mi guardavano e parlavano come dopo che raccontai loro tale evento. Nelle mie vecchie comitive quelli che scopavano stranamente erano sempre al centro dell'attenzione degli altri maschi, mentre io ero ai margini. Detto questo mi sembra ovvio che avere una ragazza aiuti a farsi riconoscere dagli altri.
Il problema è che, mentre per le femmine condizione sufficiente per fidanzarsi è che siano di bell'aspetto (l'etologia lo conferma e, credo, qualsiasi maschio qua dentro lo confermerebbe), per i maschi esso è solo condizione necessaria: un ragazzo deve essere anche estroverso, assolutamente non timido, non* con bassa autostima,* non poco dominante e non poco sicuro di sé, deve invece avere un ampio giro di amicizie, la macchina, deve provenire da una famiglia non disastrata, non deve essere povero, deve avere instagram e facebook, deve avere savoir faire, deve avere avuto già esperienze con altre ragazze
Anche io mi sono ritrovato in situazioni simili.
E' brutto non riuscire a comprendere il significato di questi comportamenti; sono rimasto anni col dubbio "l'avrà fatto perché le piacevo, perchè si divertiva a punzecchiarmi o...boh".
Ho ancora dei rimpianti pensando che avrebbe potuto esserci qualche remota possibilità per la prima ipotesi...

Ultima modifica di cancellato20151; 27-03-2019 a 00:48.
Ringraziamenti da
cancellato19991 (26-03-2019)
Vecchio 26-03-2019, 19:49   #20
Esperto
 

Dì un po'... e adesso i tuoi amici come ti vedono?
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