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11-09-2016, 19:26
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#81
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Banned
Qui dal: Mar 2015
Messaggi: 1,026
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Quote:
Originariamente inviata da Zenfone2
Ma per forza che ci si chiude in casa, appena esci un attimo fuori trovi sempre qualcuno che ti rompe i coglioni!
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Bambini piccoli compresi.
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11-09-2016, 20:28
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#82
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,255
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Non fosse per il lavoro non sarei lontanissimo da un hikikomori. Non faccio un caz... tutto il giorno. Ho una bella casa in campagna dove d'estate si starebbe d'incanto fuori, o a camminare (ho un bosco a 200 metri). Invece l'unica luce che vedo è quella del monitor del pc.
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11-09-2016, 20:44
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#83
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Esperto
Qui dal: Apr 2016
Messaggi: 795
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Quote:
Originariamente inviata da Vale90
Bambini piccoli compresi.
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Certo, nessuno escluso
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11-09-2016, 20:51
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#84
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Intermedio
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 194
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Mi pare che sono svariati mesi che non scrivo nel forum (forse salvo un messaggio sporadico). Credo che il fenomeno sia crescente ed è connesso al tipo di cultura e società che abbiamo: capace di assorbire tutto il tuo tempo, molto competitiva ed anche tanto ipocrita e vuota di contenuti. La sessualità è spesso volgarizzata, sia nella mentalità delle persone che nel Web, al tempo stesso, non c'è la libertà di vivere l'affetto maschile senza mille complicazioni (tipo a scuola) e per chi desidera stare con le ragazze, queste sono culturalmente formate per aspettarsi un maschio benestante, con una posizione sicura, sono tendenzialmente (ovviamente è sola una tendenza) un "veicolo" che rafforza i 1000 impegni e sfide che bisogna "vincere" tutte. Chi non regge, si chiude al mondo: niente affetto, niente sessualità, niente voglia di studiare o lavorare - dato che al suicidio esiste una resistenza fisiologica - l'autoreclusione è una conseguenza abbastanza ovvia (hikikomori).
Il punto è che la società è sempre più competitiva, perché il mercato globale ha aumentato il livello di competitività ovunque e per tutti i settori. Io non sono sociofobico (come dissi nell'introduzione), ma certamente vivo diversi disagi non facilmente definibili. Ho una base ansiosa, tendo alla malinconia (a periodi), difficoltà nel compiere scelte (lentezza e necessità di poter cambiare quando desidero - insicurezza) ed una crisi esistenziale cronica che mi fa apparire qualsiasi cosa senza senso.
Nella mia vita sono sempre stato abbastanza auto emarginato, non mi sento affine alla quasi totalità delle persone che incontro fuori e poi nessuno ha tempo se non per sfogarsi un po', per banali chiacchiere, al più per ridere. Non accuso nessuno, alla fine non saprei nemmeno cosa bisognerebbe fare, però provo disgusto per quelle cose che riempiono quasi la totalità del tempo libero umano. Il risultato è che evito tutto ciò. Se esco: la gente mangia nei locali, balla in discoteca, beve, fuma al bar... I negozi sperano di venderti qualcosa ed io sono molto molto sobrio. Non trovo motivazioni nell'uscire, salvo la necessità che mi porta al supermercato a prendere qualcosa ogni tanto.
In tutto questo non credo che la Rete c'entri niente. Sono mesi che non scrivo, anzi quasi un anno. Spesso non ho voglia di chattare, parlare... eppure questa è la Rete. Da Facebook spesso penso di cancellarmi: ci sono, ma ha poco senso la mia presenza. I pochi gruppi in cui sono iscritto li trovo deludenti, non ci interagisco mai. Non gioco da anni a nessun videogame, non guardo quasi mai film, ascolto poca musica - sono distante anche da tutte queste cose. Non di rado leggo ed approfondisco vari temi, più o meno complessi.
Io sono un hikikomori e non lo sapevo, me l'ha detto una volta un'amica. Quando si fa parte di un fenomeno senza saperlo, significa che è "strutturale", qualcosa di più profondo di semplici disagi di passaggio.
Nel mio caso non è per un senso di vergogna che vivo questa condizione, non ho problema ad incontrare chiunque è che facilmente non ho voglia. Un senso di disgusto generalizzato è certamente presente, ma anche semplicemente distanza: l'assenza di premesse per un dialogo o per comprendersi.
Non ho mai lavorato in vita mia, salvo minime cose che comunque non erano un lavoro in senso ordinario. Stento a credere che riuscirò a lavorare nel breve periodo... Questo può apparire insolito, ma il punto è che la condizione psicologica che provo mi porta a dare poca importanza al fatto di vivere o morire. Il mercato di certo non aiuta per l'inserimento e 2+2 è facile che si resti sempre a casa incuranti del futuro.
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11-09-2016, 21:51
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#85
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Intermedio
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 194
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Mi spiace Locharb. Io non provo odio, principalmente un senso di smarrimento, come fossi finito in una società che non mi riguarda, che non c'entra niente con me.
Devo precisare che forse non sono hikikomori, perché non sto esattamente recluso in camera (ho visto il servizio delle Iene, molto bello), insomma le necessità le svolgo il più possibile autonomamente. Mi hanno commosso quei ragazzi giapponesi del servizio. A certi livelli non ci sono e non penso ci diventerò mai. Ma non so come andrà a finire con la mia vita...
Infine, ho la forte tendenza ad invertire i ritmi giorno/notte, mi sembra quasi una cosa fisiologica, come mancano dei motivi vincolanti per il mio orario... subito li inverto.
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Ultima modifica di Labirinto; 11-09-2016 a 21:54.
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11-09-2016, 22:49
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#86
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Messaggi: 2,338
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secondo me gli hikikkomori sono più distimici che non depressi maggiori. la depre maggiore ha un quadro sintomatico più pesante ma dura di meno mentre la distimia tende a cronicizzarsi e un hikikkomori lo vedo più in depre cronica.
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12-09-2016, 01:30
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#87
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 3,978
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Quote:
Originariamente inviata da BlackDragon
Questa parte dell'articolo (?) è ripresa anche nel servizio, e onestamente la maggior parte delle persone che ho conosciuto e so essere vicine al fenomeno* lo hanno sperimentato. Le persone comuni, che siano giapponesi o italiani, sono spesso troppo impegnate a relazionarsi con gli altri, a vivere la società, e non trovano il tempo per la ricerca interiore di sè.
* Non lo chiamo disturbo perchè non lo è.
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Sono andato a rivedermi il post perchè era vecchiotto
Le parti quotate sono prese dall'intervista ad una studiosa di tali fenomeni, riportata nella home di questo sito ( ai tempi, ora non saprei).
http://www.hikikomoriitalia.it/
@Labirinto : fa piacere ri-leggerti. Probabilmente nel tempo ho imparato a costruirmi delle mie aree di piacere all'interno della socialità standard, se così la e le si può definire. Il discorso sullo scollamento dal contesto generale, specialmente in ottica lavorativa ( ora più che mai) ed "esistenziale", è sempre valido invece.
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12-09-2016, 10:18
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#88
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Banned
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,319
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I giapponesi hanno il tasso di suicidi più alto al mondo però gli hikikomori non si suicidano perché non scendono a compromessi con la società ma se ne stanno tranquilli in casa propria.
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12-09-2016, 13:14
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#89
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 12,323
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Basta con sta stronzata del tasso di suicidi più alto al mondo.
Non ci vuole molto, basta andare su wiki per sfatare il mito.
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12-09-2016, 13:47
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#90
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
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Quote:
Originariamente inviata da VUCHAN94
Basta con sta stronzata del tasso di suicidi più alto al mondo.
Non ci vuole molto, basta andare su wiki per sfatare il mito.
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Il tasso più alto ce l'ha la Guyana ora, il Giappone è in calo, perfino la Corea del Sud lo supera, sprofondato nel disonore.
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Ultima modifica di Svers0; 12-09-2016 a 13:49.
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12-09-2016, 13:51
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#91
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 12,323
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Quote:
Originariamente inviata da Svers0
Il tasso più alto ce l'ha la Guyana ora, il Giappone è in calo, perfino la Corea del Sud lo supera, sprofondato nel disonore.
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Ormai sono pecoroni occidentali a 360°
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12-09-2016, 16:53
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#92
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Avanzato
Qui dal: Mar 2015
Ubicazione: Puglia
Messaggi: 256
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un po' allarmistico...comunque se si mischiassero agorafobia e fobia sociale e altra roba, potrebbe succedere facilmente forse, o.o.
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