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Hikikomori: il disagio giapponese dilaga in Italia
come da titolo... articolo scritto un po alla pene di cane...
secondo voi è vero o allarmistico? http://espresso.repubblica.it/vision...17500?ref=fbpr |
re: Hikikomori: il disagio giapponese dilaga in Italia
Se non riesco a controllare la mia ansia è la fine che farò io,ma se non lavoro chi pagherà la mia connessione a internet CHI???????????????????????????
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re: Hikikomori: il disagio giapponese dilaga in Italia
io rinchiuso proprio in una stanza no, ma in questi anni ho passato diversi periodi alternati, in cui uscivo solo per fare la spesa al mini market sotto casa... o per qualche commissione...
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re: Hikikomori: il disagio giapponese dilaga in Italia
Io sono dovuto a uscire a forza per lavorare, come dice Milo, mi chiedo come fanno a campare economicamente queste persone, senza polemica è proprio una domanda forse anche scema.
Ok il sostegno dei familiari, ma.. boh mi risulta difficile immaginare un contesto simile |
re: Hikikomori: il disagio giapponese dilaga in Italia
si fanno campare fino alla pensione...
io dovrei essere l'ultimo a parlare visto che nemmeno io ho un lavoro attualmente... |
re: Hikikomori: il disagio giapponese dilaga in Italia
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D'altronde sono un fenomeno sociale nuovo per la nostra cultura, con numeri e diffusione ancora molto ristretti e quindi è raro averci anche che fare |
re: Hikikomori: il disagio giapponese dilaga in Italia
la dinamica è semplice... il mondo incute timore, è una giungla li fuori, è competitivo, uscire dalla nostra zona di comfort mette paura
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re: Hikikomori: il disagio giapponese dilaga in Italia
Sono un hikikomori di ritorno, finché vivevo dai miei non avrei mai potuto fare così, adesso recupero il tempo perso:D
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re: Hikikomori: il disagio giapponese dilaga in Italia
:-D
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re: Hikikomori: il disagio giapponese dilaga in Italia
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re: Hikikomori: il disagio giapponese dilaga in Italia
io sono avverso sia al reale che al virtuale. l'umanità è una causa persa.
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re: Hikikomori: il disagio giapponese dilaga in Italia
Mi sembra allarmistico...
E sembra quasi che l'abbiamo importato dal Giappone :ridacchiare: |
Re: Hikikomori: il disagio giapponese dilaga in Italia
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Bhe, spero le cifre siano esatte. Non vedo perchè non dovrebbe essere credibil che stia diventando un fenomeno largamente crescente. Attualmente mi appare quasi come l'unica forma di ribellione sociale possibile ed efficace da parte della mia generazione, se massificata. Sicuro siamo ben lontani dal Giappone dov'è quasi un vero e proprio problema nazionale. Per dati e studi sul fenomeno ( in italiano) io faccio riferimento a questo sito http://www.hikikomoriitalia.it/ Giusto per citare due passaggi dall'intervista che trovi nella Home del sito, la quale affronta anche questo confronto tra Italia ( ed Europa ) e Giappone. L’HIKIKOMORI IN GIAPPONE VS ITALIA Cosa ne pensa del fatto che il numero di hikikomori in Italia sia in crescita? Secondo lei l’Italia è un paese culturalmente predisposto all’hikikomori? Fondamentamene sembrerebbe non essere un Paese culturalmente predisposto a Hikikomori, essendo l’Italiano, rispetto al Giapponese, più estroverso, più goliardico, più comunicativo, che sente meno il senso di dovere sociale e di solito non prova vergogna se non fa quello che fanno i suoi compagni. Tuttavia in Italia il fenomeno Hikikomori esiste ed è in crescita sia per alcune condizioni che lo rendono simile al Giappone (fra cui ad es. eccessiva protezione dalla famiglia, narcisismo, stretta relazione madre-figlio) sia perché ci sono sempre meno ragioni per essere comunicativi e goliardici e sia anche per altre condizioni di cui ho già accennato e che pongono hikikomori come un fenomeno destinato a essere o diventare una realtà di ogni Paese “economicamente emancipato”; condizioni che favoriscono uno stato psicologico di incertezza, insicurezza e disorientamento che, per chi è emotivamente più esposto, possono rappresentare una spinta decisiva verso il ritiro. Da quello che ha avuto modo di osservare, che differenze ci sono tra gli hikikomori Europei e quelli Giapponesi? La mia ricerca di confronto riguarda hikikomori italiani e non europei. Cercherò di sintetizzare le differenze senza tuttavia gli approfondimenti importanti ma che richiederebbero molto tempo. Diciamo che gli italiani mediamente sono più giovani dei giapponesi, tutti usano la Rete e di solito vengono descritti dipendenti da Internet (in Giappone si sostiene che il 30% non usi la Rete). Gli Italiani spesso non rifiutano a priori un aiuto. Ci sono inoltre pochissimi casi di ragazze. Gli italiani inoltre solitamente non provano senso di colpa o vergogna nel ritirarsi, inoltre durante il loro isolamento non di raro tendono a fare un percorso di introspezione personale (non necessariamente con il terapeuta), cosa molto rara in Giappone. Occorre tener presente che il fenomeno in Italia è nuovo e che per avere un quadro più esatto sarà necessario attendere qualche anno. Ultima osservazione: molti degli hikikomori italiani conoscono e amano la cultura giapponese, sia nelle sue espressioni contemporanee che del passato. |
Re: Hikikomori: il disagio giapponese dilaga in Italia
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Totalmente d'accordo. Il fenomeno hikikomori è quello che io chiamo anche "rivoluzione silenziosa", forse l'unica davvero efficace al giorno d'oggi. Ma come hai già detto, i numeri dovrebbero crescere ulteriormente per far sì che la cosa venga presa ancora più seriamente. Da parte mia, quando non andavo a scuola uscivo una volta ogni tanto ed il resto del tempo lo passavo sempre in casa. Con la scuola c'è stata un'interruzione di questo ritmo di vita, anche se le ore che non passavo a scuola le passavo quasi sempre in casa. Ora è arrivata l'estate e non avendo scuola, passo la maggior parte del tempo in casa e sembra quasi che io sia tornato a quel periodo. Anche se ogni tanto qualche uscita in più rispetto al passato me la concedo. Però avendo vissuto un periodo non dico da hikikomori, ma da neet sicuramente, comprendo benissimo questo problema e soprattutto la mentalità dell'hikikomori, che rispecchia anche la mia. Per quanto riguarda il riuscire a campare, credo che l'unica soluzione quando si è hikikomori è essere mantenuti dai propri genitori. |
Re: Hikikomori: il disagio giapponese dilaga in Italia
Però, chi viveva nella campagna e vedeva gente solo al massimo una volta alla settimana alla fiera, perché tanto campava dalla sua terra, anche lui soffriva di hikikomori?
Perché dovrebbe essere più normale amare la folla e discutere con degli sconosciuti che poi non rivedrai mai più che vivere nella solitudine? |
Re: Hikikomori: il disagio giapponese dilaga in Italia
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Re: Hikikomori: il disagio giapponese dilaga in Italia
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Re: Hikikomori: il disagio giapponese dilaga in Italia
Avessi un lavoro da svolgere a casa non ci penserei due volte ad adottare lo stile di vita di un hikikomori.
Quello che mi trattiene è infatti l'idea di sentirmi un parassita e campare coi soldi degli altri. Quote:
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Re: Hikikomori: il disagio giapponese dilaga in Italia
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Re: Hikikomori: il disagio giapponese dilaga in Italia
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Comunque è vero, i contadini non vivevano in mezzo alla folla urbana ma erano sociali, collaboravano nel lavoro, si scambiavano favori fra vicinanti,si riunivano la sera a fare i filò nelle stalle, vivevano in grandi famiglie allargate. Era un mondo limitato ma sociale. L'hikikomori sa cosa succede in tutto il mondo grazie a internet, può interagire con chiunque virtualmente ma "di persona",non esiste in nessuna realtà, neanche quella ristretta della sua famiglia |
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