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31-01-2022, 00:36
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#1
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Banned
Qui dal: Feb 2020
Messaggi: 1,134
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Qualcuno l'ha visto? Opinioni?
Si intitola Essere Hikikomori
Io lo boccio, poi magari mi dilungherò.
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31-01-2022, 03:55
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#2
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Banned
Qui dal: Feb 2020
Messaggi: 1,134
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Quote:
Originariamente inviata da spezzata
Ho visto che non è disponibile su YouTube quindi probabilmente mi sarà impossibile visionarlo.
Comunque poco mi va giù ultimamente la separazione esistente tra l'etichetta hikikomori e neet. Tempo fa Crepaldi insieme a Mortebianca ne parlarono su un loro video su YouTube. La distinzione tra i due termini e l'empatia riservata solo alla categoria dell'hikikomori, definendo il neet come un tizio che vive alle spalle dei genitori (eh il neet esce di casa.. sì vabbè allora non può aver problemi a integrarsi nel mondo? Mah), mi fece perdere interesse e chiudere il video dopo appena una manciata di minuti. No, grazie. Quando hikikomori, neet, otaku, freeter, parasite single.. (che poi è come vengono chiamati in Giappone tutti coloro che alla fine non rientrano nella versione designata loro dalla società, posto spesso addirittura designato loro dal momento della nascita) quando questi termini, queste persone verranno viste come più facce della stessa medaglia, allora sarò interessata all'ascolto, alla visione, a leggere ciò che si dice/si può fare al riguardo. Fino ad allora niente.
Senza contare che nessuno vuole veramente aiutare queste persone, nessuno vuole veramente aiutarCI quindi che senso ha parlarne? È tutto un acchiappa-soldi, pubblicità, servizi tv per gente annoiata over 50: "eh vedi io alla loro età mi spaccavo la schiena invece guarda questi". Che schifo.
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Hai ragione, é proprio il senso che mi ha lasciato questo documentario.
Si é limitato a descrivere 4 storie, ma poi in fin dei conti nulla che dia uno spiraglio di luce, che indaghi sui motivi del disagio, che offra soluzioni, etc..
Addirittura Crepaldi chiude il documentario lamentandosi del fatto che lui vorrebbe dedicarsi ad altri temi e non essere riconosciuto come "quello degli Hikikomori".
Che per carità ha tutte le sue ragioni ed é persino da apprezzare la sua sincerità, laddove altri avrebbero cavalcato l onda per monetizzare sul fenomeno, però a livello di regia/montaggio magari quella parte l avrei evitata. Totalmente fuoriluogo.
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31-01-2022, 08:17
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#3
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,387
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Non l'ho visto, c'è un modo per vederlo gratuitamente?
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31-01-2022, 13:36
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#4
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Banned
Qui dal: Feb 2020
Messaggi: 1,134
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No é una produzione sky
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31-01-2022, 13:57
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#5
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
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Quote:
Originariamente inviata da spezzata
Comunque poco mi va giù ultimamente la separazione esistente tra l'etichetta hikikomori e neet. Tempo fa Crepaldi insieme a Mortebianca ne parlarono su un loro video su YouTube. La distinzione tra i due termini e l'empatia riservata solo alla categoria dell'hikikomori, definendo il neet come un tizio che vive alle spalle dei genitori (eh il neet esce di casa.. sì vabbè allora non può aver problemi a integrarsi nel mondo? Mah), mi fece perdere interesse e chiudere il video dopo appena una manciata di minuti.
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È l'impressione che ebbi anche io quando vidi Crepaldi al cerbero
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31-01-2022, 14:21
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#6
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,091
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Non l'ho visto ma di sicuro faranno vedere situazioni gestibili o comunque con poco disagio, il 90% della gente non sa veramente quanta sofferenza ci sta dietro a mio parere, tutti pensano al classico ragazzino che non esce ma ha tutte le relazioni sociali su internet, ma non conoscono il senso di alienazione estrema, il sentirsi inadeguati, avere i rapporti a zero e tutti i traumi che ci sono dietro a scelte del genere.
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01-02-2022, 01:10
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#7
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Esperto
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 534
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Secondo me, qui da noi, ma anche nel Regno Unito, si confonde spesso il profilo neet con l'Hikikomori, mentre in altre situazioni si tende a separare di molto le situazioni solamente per gettar merda sui neet.
Infatti Hikikomori tendi a incolpare la società e le sue aspettative sociali
Coi neet tendi a scaricare sui soggetti additandoli di fancazzismo. Dipende un po da che obiettivo si pone il medium.
Se deve incolpare la società o buttar merda addosso a una categoria di persone.
Io, per la mia esperienza a riguardo, anche personale,dico che a volte se subentra il disturbo evitante o la fobia sociale, tra il neet e l'Hikikomori può esserci un percorso sfumato ma direttamente collegato.
Può esserci il neet che ha abbandonato il percorso scolastico per disagio o ansia e tende a chiudersi sempre più in se stesso ma che esce di casa e magari ha frequentazioni in piccoli gruppi ritenuti sicuri; oppure quello che ha timore a entrare nel mondo lavorativo per la paura di giudizio e competizione ma anche lui esce di casa e ha un minimo di vita sociale. Possono esserci vari estremi e varie sfumature insomma.
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01-02-2022, 15:28
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#8
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,053
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Quote:
Originariamente inviata da spezzata
Ho visto che non è disponibile su YouTube quindi probabilmente mi sarà impossibile visionarlo.
Comunque poco mi va giù ultimamente la separazione esistente tra l'etichetta hikikomori e neet. Tempo fa Crepaldi insieme a Mortebianca ne parlarono su un loro video su YouTube. La distinzione tra i due termini e l'empatia riservata solo alla categoria dell'hikikomori, definendo il neet come un tizio che vive alle spalle dei genitori (eh il neet esce di casa.. sì vabbè allora non può aver problemi a integrarsi nel mondo? Mah), mi fece perdere interesse e chiudere il video dopo appena una manciata di minuti. No, grazie. Quando hikikomori, neet, otaku, freeter, parasite single.. (che poi è come vengono chiamati in Giappone tutti coloro che alla fine non rientrano nella versione designata loro dalla società, posto spesso addirittura designato loro dal momento della nascita) quando questi termini, queste persone verranno viste come più facce della stessa medaglia, allora sarò interessata all'ascolto, alla visione, a leggere ciò che si dice/si può fare al riguardo. Fino ad allora niente.
Senza contare che nessuno vuole veramente aiutare queste persone, nessuno vuole veramente aiutarCI quindi che senso ha parlarne? È tutto un acchiappa-soldi, pubblicità, servizi tv per gente annoiata over 50: "eh vedi io alla loro età mi spaccavo la schiena invece guarda questi". Che schifo.
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In verità proprio chi hai citato tu ha definito gli hikikomori, in senso generale, chi tende ad isolarsi, anche se poi esce perché "costretto" dal contesto, come per andare a fare la spesa, o anche lavorare.
La tendenza all'isolamento sarebbe dunque la determinante principale, come problema psicologico che rende l'individuo incapace di avere relazioni e quindi ad escluderle quando non strettamente necessario.
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01-02-2022, 17:35
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#9
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Intermedio
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 240
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Quote:
Originariamente inviata da spezzata
Ma infatti.. questo continuo etichettare non aiuta nessuno. Figuriamoci i diretti interessati. É tutto inutile. Nessuno aiuta nessuno. È così e sarà sempre più così. Alla società non interesserà mai chi si perde lungo la strada... tanto di schiavi e di stupidi ce ne sono già quanti ne vuole la società stessa.
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Ma al tempo stesso, senza la parola è impossibile discuterne. Io direi che il problema non è tanto l'esistenza della etichetta in sè, ma l'uso che se ne fa.
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01-02-2022, 17:43
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#10
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Intermedio
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 240
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Quote:
Originariamente inviata da spezzata
Anche questo è vero.
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Grazie, poi per il resto sono d'accordo con te che manca in generale l'interesse ad aiutare chi rimane indietro.
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02-02-2022, 02:29
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#11
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,610
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Purtroppo qui il termine hikikomori viene usato prevalentemente come una condizione da ostentare o da adolescenti otaku (fissati con la "cultura" giapponese anche se limitata all'ossessione per manga e anime), proprio come accadeva sul gruppo telegram di Crepaldi che per fortuna ora è stato chiuso ma al suo posto sono comunque nati altri sottogruppi dove si sono rifugiati i vecchi utenti e tantissimi troll, mentre alcuni già esistevano da prima, con queste persone che non hanno la minima idea di cosa vogliano dire i termini isolamento sociale, solitudine, alienazione.
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02-02-2022, 06:27
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#12
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,387
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Nel gruppo Telegram di Crepaldi parlavano soprattutto gli allegroni, uno pensa ma magari un po' di clima sereno giova agli hikikomori in realtà no. Chi soffriva si sentiva escluso e non riusciva ad inserirsi, chi soffriva era chi aveva maggior bisogno di aiuto e si trovava davanti un muro. Restavano in silenzio a lurkare un po' poi se ne andavano e qualcuno prima di andare protestava che li nessuno era davvero come lui, che molti uscivano ed erano appunto neet ma io credo che il problema più grande non fosse il non uscire ma l'apertura mentale, la capacità di integrarsi di alcuni li faceva sentire diversi. Non si può fare chat a scaglioni basandosi sull'umore dell'hikikomori che hai di fronte. Non si può fare una chat a scaglioni tra i chiusi, quelli che si stan aprendo, quelli socievoli, ecc. Si è provato a dividerle per età, si è provato a dividere dai genitori, certe cose hanno funzionato altre no.
Questi ragazzi van seguiti uno per uno in situazioni controllate, le chat si sono dimostrate controproducenti per tanti hikikomori confermando le loro paure nell'esporsi. La chat può aiutare sì ma anche no, senza figure di controllo adeguate si è deciso di chiuderle.
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03-02-2022, 00:14
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#13
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,610
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Quote:
Originariamente inviata da Kitsune
Nel gruppo Telegram di Crepaldi parlavano soprattutto gli allegroni, uno pensa ma magari un po' di clima sereno giova agli hikikomori in realtà no. Chi soffriva si sentiva escluso e non riusciva ad inserirsi, chi soffriva era chi aveva maggior bisogno di aiuto e si trovava davanti un muro. Restavano in silenzio a lurkare un po' poi se ne andavano e qualcuno prima di andare protestava che li nessuno era davvero come lui, che molti uscivano ed erano appunto neet ma io credo che il problema più grande non fosse il non uscire ma l'apertura mentale, la capacità di integrarsi di alcuni li faceva sentire diversi. Non si può fare chat a scaglioni basandosi sull'umore dell'hikikomori che hai di fronte. Non si può fare una chat a scaglioni tra i chiusi, quelli che si stan aprendo, quelli socievoli, ecc. Si è provato a dividerle per età, si è provato a dividere dai genitori, certe cose hanno funzionato altre no.
Questi ragazzi van seguiti uno per uno in situazioni controllate, le chat si sono dimostrate controproducenti per tanti hikikomori confermando le loro paure nell'esporsi. La chat può aiutare sì ma anche no, senza figure di controllo adeguate si è deciso di chiuderle.
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Quelli che parlavano non erano solo allegroni ma anche totalmente estranei al tema principale e allo scopo del gruppo.
I troll spuntavano come funghi.
C'era chi lavorava, viveva normalmente, ci provava con le ragazzine presenti nel gruppo e a volte uscivano pure.
Non è questione di differenze tra neet e hikikomori, giovani o anziani, io sono passato per entrambi i gruppi ed era sempre la stessa merda.
Ci credo che poi uno si limitava a lurkare finché riusciva a reggere tutto ciò e poi usciva (io sono stato tra questi), magari con uno sfogo o una protesta che addirittura venivano contestate e portavano direttamente al ban.
Inoltre c'era il fatto che Crepaldi non fosse mai presente e avesse lasciato i gruppi in mano a gente inadeguata e incapace; soprattutto quello per i giovani, a ragazzini neanche maggiorenni.
Tra l'altro, piccolo aneddoto, i miei avevo scritto una mail all'associazione hikikomori per chiedere consigli e aiuto riguardo la mia situazione e difficoltà.
Mai ricevuto risposta.
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03-02-2022, 00:43
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#14
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,091
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Quote:
Originariamente inviata da Noradenalin
Tra l'altro, piccolo aneddoto, i miei avevo scritto una mail all'associazione hikikomori per chiedere consigli e aiuto riguardo la mia situazione e difficoltà.
Mai ricevuto risposta.
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A volte ho pensato di scrivere anche io, ma alla fine esco ogni tanto quindi non lo sono più hikikomori, mi sarebbe servita anni fa quando feci 9 mesi senza mettere piede fuori, ma comunque nei 3 anni successivi uscivo solo per la spesa e buttare la spazzatura. Solo che nel 2012/13 non esisteva il termine e non c'era tutta questa attenzione al fenomeno. Quando mi sono informato sul termine ho provato rabbia, sono sempre stato visto come un alieno perché mi comportavo così, sapere che ora è visto come "condizione normalizzata" mi infastidisce, a me avevano portato alla neuropsichiatria infantile per quel motivo, ok che è vero che ho delle patologie che mi porto dietro tutt'ora, ma non veniva preso in considerazione il fenomeno specifico come lo è adesso.
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04-03-2022, 12:33
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#15
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Intermedio
Qui dal: Dec 2020
Messaggi: 269
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Quote:
Originariamente inviata da spezzata
Ho visto che non è disponibile su YouTube quindi probabilmente mi sarà impossibile visionarlo.
Comunque poco mi va giù ultimamente la separazione esistente tra l'etichetta hikikomori e neet. Tempo fa Crepaldi insieme a Mortebianca ne parlarono su un loro video su YouTube. La distinzione tra i due termini e l'empatia riservata solo alla categoria dell'hikikomori, definendo il neet come un tizio che vive alle spalle dei genitori (eh il neet esce di casa.. sì vabbè allora non può aver problemi a integrarsi nel mondo? Mah), mi fece perdere interesse e chiudere il video dopo appena una manciata di minuti. No, grazie. Quando hikikomori, neet, otaku, freeter, parasite single.. (che poi è come vengono chiamati in Giappone tutti coloro che alla fine non rientrano nella versione designata loro dalla società, posto spesso addirittura designato loro dal momento della nascita) quando questi termini, queste persone verranno viste come più facce della stessa medaglia, allora sarò interessata all'ascolto, alla visione, a leggere ciò che si dice/si può fare al riguardo. Fino ad allora niente.
Senza contare che nessuno vuole veramente aiutare queste persone, nessuno vuole veramente aiutarCI quindi che senso ha parlarne? È tutto un acchiappa-soldi, pubblicità, servizi tv per gente annoiata over 50: "eh vedi io alla loro età mi spaccavo la schiena invece guarda questi". Che schifo.
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Non solo queste persone ( il Crepaldi dopo tanti video ha scritto un libro ovviamente e quindi alla fine lo scopo è sempre lo stesso, cioè economico) ma tutti questi maestri, guru, esperti di consapevolezza, felicità, ufo, e tant' altro, non fanno che proporre libri, corsi, conferenze, e dopo un pò diventano pesanti. Ormai quasi nessuno usa i canali solo per 4 chiacchiere. Già dalla descrizione si capisce dai link se vogliono lucrare. Io son stufa di tutta questa gente... Tutti ormai son diventati promotori di se stessi e di prodotti. Blah!!! Che noia 😒
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04-03-2022, 13:24
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#16
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Intermedio
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 240
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Quote:
Originariamente inviata da Bamboladipezzi
Non solo queste persone ( il Crepaldi dopo tanti video ha scritto un libro ovviamente e quindi alla fine lo scopo è sempre lo stesso, cioè economico)
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Lungi da me difendere Crepaldi, ma questo è un non sequitur. Dovranno pur vivere di qualcosa, o se vogliono far avanzare una causa sociale deve essere tutto gratis? Non penso che l'associazione prenda tanti soldi dagli enti pubblici, a differenza di altre (quelle vanno bene, quindi)
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