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Hikikomori, documentario su sky
Qualcuno l'ha visto? Opinioni?
Si intitola Essere Hikikomori Io lo boccio, poi magari mi dilungherò. |
Re: Hikikomori, documentario su sky
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Si é limitato a descrivere 4 storie, ma poi in fin dei conti nulla che dia uno spiraglio di luce, che indaghi sui motivi del disagio, che offra soluzioni, etc.. Addirittura Crepaldi chiude il documentario lamentandosi del fatto che lui vorrebbe dedicarsi ad altri temi e non essere riconosciuto come "quello degli Hikikomori". Che per carità ha tutte le sue ragioni ed é persino da apprezzare la sua sincerità, laddove altri avrebbero cavalcato l onda per monetizzare sul fenomeno, però a livello di regia/montaggio magari quella parte l avrei evitata. Totalmente fuoriluogo. |
Re: Hikikomori, documentario su sky
Non l'ho visto, c'è un modo per vederlo gratuitamente?
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Re: Hikikomori, documentario su sky
No é una produzione sky
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Re: Hikikomori, documentario su sky
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Re: Hikikomori, documentario su sky
Non l'ho visto ma di sicuro faranno vedere situazioni gestibili o comunque con poco disagio, il 90% della gente non sa veramente quanta sofferenza ci sta dietro a mio parere, tutti pensano al classico ragazzino che non esce ma ha tutte le relazioni sociali su internet, ma non conoscono il senso di alienazione estrema, il sentirsi inadeguati, avere i rapporti a zero e tutti i traumi che ci sono dietro a scelte del genere.
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Re: Hikikomori, documentario su sky
Secondo me, qui da noi, ma anche nel Regno Unito, si confonde spesso il profilo neet con l'Hikikomori, mentre in altre situazioni si tende a separare di molto le situazioni solamente per gettar merda sui neet.
Infatti Hikikomori tendi a incolpare la società e le sue aspettative sociali Coi neet tendi a scaricare sui soggetti additandoli di fancazzismo. Dipende un po da che obiettivo si pone il medium. Se deve incolpare la società o buttar merda addosso a una categoria di persone. Io, per la mia esperienza a riguardo, anche personale,dico che a volte se subentra il disturbo evitante o la fobia sociale, tra il neet e l'Hikikomori può esserci un percorso sfumato ma direttamente collegato. Può esserci il neet che ha abbandonato il percorso scolastico per disagio o ansia e tende a chiudersi sempre più in se stesso ma che esce di casa e magari ha frequentazioni in piccoli gruppi ritenuti sicuri; oppure quello che ha timore a entrare nel mondo lavorativo per la paura di giudizio e competizione ma anche lui esce di casa e ha un minimo di vita sociale. Possono esserci vari estremi e varie sfumature insomma. |
Re: Hikikomori, documentario su sky
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La tendenza all'isolamento sarebbe dunque la determinante principale, come problema psicologico che rende l'individuo incapace di avere relazioni e quindi ad escluderle quando non strettamente necessario. |
Re: Hikikomori, documentario su sky
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Re: Hikikomori, documentario su sky
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Re: Hikikomori, documentario su sky
Purtroppo qui il termine hikikomori viene usato prevalentemente come una condizione da ostentare o da adolescenti otaku (fissati con la "cultura" giapponese anche se limitata all'ossessione per manga e anime), proprio come accadeva sul gruppo telegram di Crepaldi che per fortuna ora è stato chiuso ma al suo posto sono comunque nati altri sottogruppi dove si sono rifugiati i vecchi utenti e tantissimi troll, mentre alcuni già esistevano da prima, con queste persone che non hanno la minima idea di cosa vogliano dire i termini isolamento sociale, solitudine, alienazione.
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Re: Hikikomori, documentario su sky
Nel gruppo Telegram di Crepaldi parlavano soprattutto gli allegroni, uno pensa ma magari un po' di clima sereno giova agli hikikomori in realtà no. Chi soffriva si sentiva escluso e non riusciva ad inserirsi, chi soffriva era chi aveva maggior bisogno di aiuto e si trovava davanti un muro. Restavano in silenzio a lurkare un po' poi se ne andavano e qualcuno prima di andare protestava che li nessuno era davvero come lui, che molti uscivano ed erano appunto neet ma io credo che il problema più grande non fosse il non uscire ma l'apertura mentale, la capacità di integrarsi di alcuni li faceva sentire diversi. Non si può fare chat a scaglioni basandosi sull'umore dell'hikikomori che hai di fronte. Non si può fare una chat a scaglioni tra i chiusi, quelli che si stan aprendo, quelli socievoli, ecc. Si è provato a dividerle per età, si è provato a dividere dai genitori, certe cose hanno funzionato altre no.
Questi ragazzi van seguiti uno per uno in situazioni controllate, le chat si sono dimostrate controproducenti per tanti hikikomori confermando le loro paure nell'esporsi. La chat può aiutare sì ma anche no, senza figure di controllo adeguate si è deciso di chiuderle. |
Re: Hikikomori, documentario su sky
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I troll spuntavano come funghi. C'era chi lavorava, viveva normalmente, ci provava con le ragazzine presenti nel gruppo e a volte uscivano pure. Non è questione di differenze tra neet e hikikomori, giovani o anziani, io sono passato per entrambi i gruppi ed era sempre la stessa merda. Ci credo che poi uno si limitava a lurkare finché riusciva a reggere tutto ciò e poi usciva (io sono stato tra questi), magari con uno sfogo o una protesta che addirittura venivano contestate e portavano direttamente al ban. Inoltre c'era il fatto che Crepaldi non fosse mai presente e avesse lasciato i gruppi in mano a gente inadeguata e incapace; soprattutto quello per i giovani, a ragazzini neanche maggiorenni. Tra l'altro, piccolo aneddoto, i miei avevo scritto una mail all'associazione hikikomori per chiedere consigli e aiuto riguardo la mia situazione e difficoltà. Mai ricevuto risposta. |
Re: Hikikomori, documentario su sky
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Re: Hikikomori, documentario su sky
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