Hikikomori del forum

[milton erickson]

Originariamente inviata da FolleAnonimo

Non si minimizza la sofferenza di nessuno, semplicemente si fa notare che è fastidioso e ridicolo catalogarsi in realtà che realmente non appartengono alla propria condizione, sono gli zoo che le persone da fuori costruiscono per tenere in gabbia i mostri che solo loro sconosciuti, chiamandoli con definizioni come il termine giapponese, dando loro delle regole come per esempio quel limite temporale, creandoci pagine wikipedia e parlandone come un argomento da salotto, tutto molto inquietante e spaventoso.
Quel sito che nemmeno voglio nominare rimane una merda per quanto è mio diritto pensarlo e dichiararlo, e lo faccio con il senno di poi, avendolo frequentato in passato cercando aiuto e ritrovando invece il solito piccolo ecosistema dominato dalla gente brava che ti definisce e decide il tuo mondo, l'unico punto positivo è che hanno chiuso le community, chat/forum, ma le fondamenta rimangono quelle e lo sconsiglio a chiunque, n'altra fregatura virtuale.

Mi spiace che tu non abbia trovato li l'aiuto che speravi ( anche se non ho capito bene dalle tue parole perché né cosa sia successo di preciso).

In quanto ai limiti delle categorizzazioni ti posso anche dare ragione, nel senso che il fatto di uscire o meno di casa per tot tempo non è sempre direttamente collegato al livello di sofferenza che uno prova. In linea generale però é lecito pensare che tra un ragazzo che non lavora, e uno che oltre a non lavorare e non avere relazioni sta pure sempre chiuso in casa il secondo stia peggio.

Non ho aperto questo thread per fare del sensazionalismo da salotto. Pur non avendo mai attraversato una situazione di isolamento completo, ho sofferto di fobia sociale e di depressione in passato, e quindi ho il massimo rispetto della sofferenza altrui.

[cancellato20151]

Originariamente inviata da FolleAnonimo

Quel sito che nemmeno voglio nominare rimane una merda per quanto è mio diritto pensarlo e dichiararlo, e lo faccio con il senno di poi, avendolo frequentato in passato cercando aiuto e ritrovando invece il solito piccolo ecosistema dominato dalla gente brava che ti definisce e decide il tuo mondo, l'unico punto positivo è che hanno chiuso le community, chat/forum, ma le fondamenta rimangono quelle e lo sconsiglio a chiunque, n'altra fregatura virtuale.

Concordo sul fatto di non diffondere questi siti da sensazionalismo stile Mediaset
Anch'io avevo frequentato quegli ambienti pensando di poter trovare un minimo di supporto, ma ciò che ho trovato è stato solo ipocrisia; tanti troll; allarmismo insensato e privo di fondamento; le solite diagnosi ricavate da wikipedia; una presenza neppure minima di persone competenti ed in grado di gestire la community; ed un'esposizione di tali problemi come se fossero una condizione da ostentare, fin troppo simile ad una propaganda "otaku".

Vi siete mai trovati nella condizione di non farvi un bagno per 6 mesi? Avete mai accumulato la spazzatura di anni sulla porta di casa?
Vi è mai capitato di restare senza mangiare per più giorni consecutivi perché erano impossibilitati a portarvene?

Fortunatamente no perché a cibo, spazzatura e commissioni varie ci hanno sempre pensato i miei.

Riguardo al non lavarsi, non sono mai andato oltre il paio di settimane perché ho una certa forma di DOC e ossessione per l'igiene.
A causa della depressione, capita che mi lasci andare ma riesco a controllarmi e non superare un certo limite che io stesso avrei difficoltà a sopportare.
D'estate o in prossimità di festività comunque ogni aspetto è amplificato.

[Vertigo]

Durante i periodi di vacanza si, mi sento abbastanza un rinchiuso in casa. Però è anche un modo per staccare momentaneamente dal mondo esterno (deleterio? probabile).

[milton erickson]

Originariamente inviata da the_Dreamer

Concordo sul fatto di non diffondere questi siti da sensazionalismo stile Mediaset
Anch'io avevo frequentato quegli ambienti pensando di poter trovare un minimo di supporto, ma ciò che ho trovato è stato solo ipocrisia; tanti troll; allarmismo insensato e privo di fondamento; le solite diagnosi ricavate da wikipedia; una presenza neppure minima di persone competenti ed in grado di gestire la community; ed un'esposizione di tali problemi come se fossero una condizione da ostentare, fin troppo simile ad una propaganda "otaku".

Ho l'impressione che in parte questo sia anche dovuto a fatto che il sito è stato creato da una singola persona e che si è sviluppato strada facendo...di conseguenza la competenza se la stanno facendo man mano..sul sensazionalismo non so..mi pare più che altro che stiano cercando di farsi conoscere anche per diffondere la conoscenza pubblica del problema..

Sui troll ho visto un video dove appunto il fondatore spiegava di aver chiuso la chat per la presenza di troll e per il generale tono negativo degli interventi

Sarebbe interessante però capire meglio com'è andata la vostra esperienza

[milton erickson]

Originariamente inviata da FolleAnonimo

Come esperienza in particolare ricordo di essere entrato nella chat per condividere un momento di smarrimento ingannandomi nel trovare contatti con il mio disagio e da conoscere realmente, invece gli elementi erano tutto l'opposto, coppie fidanzate, utenti che al fine settimana postavano le foto delle gite in montagna, racconti di giornate al lavoro con i colleghi...insomma niente a che fare con il problema nello stesso nome del sito, oltre a tutto quello scritto da the_Dreamer, sopratutto troll sadici che mi sembrava incredibile esistessero anche in quello spazio.

La chat infatti nel sto hikikomori italia è stata chiusa...temo comunque che anche qui troverai una varietà di situazioni diverse..il fatto di essere fobici non comporta che tutti stiano male allo stesso modo nè per le stesse ragioni..penso però che a volte questo possa essere un vantaggio, nel momento in cui ad esempio a condividere la loro esperienza siano persone che sono riuscite ad uscire dalla loro condizione di disagio (poche ma ci sono anche se di solito suscitano l'incredulità generale)

[milton erickson]

Originariamente inviata da FolleAnonimo

E invece io penso che sia la sconfitta più grande, questa realtà virtuale variegata mi ha spinto sempre più ad essere indifferente e distaccato, ignorando la stessa speranza e voglia di cambiare, e questo lo leggo in ogni pensiero disperato degli utenti che scrivono quanto tutto ciò che condividono sia buttato al vento, perché anche se lo leggiamo in centinaia rimaniamo figure anonime e ognuno vive i cazzi suoi quando ci si dovrebbe venire incontro realmente, incontrarsi, creare dei legami veri e non altro vuoto virtuale; Chi realmente si salva probabilmente è ben lontano da questi luoghi disgraziati.

Qualcuno in questo sito è riuscito in effetti ha stringere delle amicizie anche nella vita reale..dipende anche dalla localizzazione geografica (gli utenti del nord italia sono di più) e dalla fortuna di trovare delle persone con cui si sente affinità

[Kitsune]

Sono stato hikikomori per due volte, in adolescenza per sei mesi(periodo molto turbolento) e poi da grande per 2 anni. Passati quei due anni ho cominciato a uscire progressivamente nell'arco di diversi anni.. prima solo dallo psicologo, poi al centro diurno e infine al lavoro.
Prima per sei mesi e poi per due anni non sono proprio uscito mai di casa. Non sono mai rimasto chiuso in camera per più di un giorno ma fuori dalla mia stanza ci passavo pochissimo tempo al giorno, uscivo per andare in bagno e mangiare perché non mi dava alcun fastidio vedere mia madre o mia sorella.
Il mio percorso riabilitativo è stato molto lungo.. è durato parecchi anni ed è tutt'ora in corso.
All'inizio uscivo due volte al mese per vedere lo psicologo, poi ho dovuto ricominciare a fare uscite con un'educatrice che mi portava tipo a fare la spesa, poi ho aderito ad attività di risocializzazione al centro diurno. Da un anno e mezzo lavoro grazie al collocamento mirato.
Sono diventato hikikomori e tendo ad esserlo perché ho il disturbo schizoide, non credo che guarirò mai e per questo motivo devo cercare di trovare delle attività da fare che mi obbligano ad uscire perché altrimenti torno a chiudermi in casa. Devo continuamente lottare contro il mio istinto di isolarmi. In questi anni non ho trovato amicizie con cui uscire, né fidanzata perché non mi interessano e non spendo energie nel costruire legami. Uscite per conto mio di mia iniziativa non le ho mai riprese a fare, non ho desideri o necessità in quel senso, non mi è mai più capitato anche solo di sentir voglia di farmi una passeggiata.
Più esco più mi abituo a stare fuori ma l'ansia nell'interagire con gli estranei è molto alta, più imparo a conoscere una persona più la l'ansia cala. Uscire mi distrugge, ho bisogno di periodi a casa per ricaricarmi.
Questa settimana per lavoro e problemi personali sono stato a casa solo per mangiare e dormire e ho perso 1.5 kg.
L'hikikomori è un fenomeno, un comportamento che cela un problema che va scoperto e capito per risolverlo altrimenti non se ne esce.
Quando ti riprendi che cominci ad uscirne è comunque brutto perché ti accorgi che le giornate passate al pc tra anime, videogiochi, film e internet sono come vivere in letargo, è una dimensione parallela dove tutto rallenta (metabolismo, pensieri) quando esci, interagisci con le persone dal vivo e fai attività, la mente e il corpo si riattivano e non ti ritrovi più con la vecchia vita sedentaria che pare più noiosa e insignificante ma allo stesso tempo resti comunque disadattato alla vita normale in cui non ti sei mai ambientato e magari mai ti ambienterai davvero.

[idk]

Originariamente inviata da Shjatyzu

Ma se si esce molto, molto raramente, e solo per andare al supermercato, o da psicoterapeuta/psichiatra, ci si può considerare Hikikomori?
Perché frequento una chat di Hikikomori con gente messa molto meglio di me (condizioni descritte sopra), però si considerano Hikikomori, quindi anch'io dovrei esserlo...

L'hikikomori puro si è barricato totalmente e dopo un po' è normale che l'agorafobia prende il sopravvento, quindi le uscite stanno rigorosamente a zero. La tua versione diciamo che è molto light.

[cringe]

Originariamente inviata da Kitsune

Quando ti riprendi che cominci ad uscirne è comunque brutto perché ti accorgi che le giornate passate al pc tra anime, videogiochi, film e internet sono come vivere in letargo, è una dimensione parallela dove tutto rallenta (metabolismo, pensieri) quando esci, interagisci con le persone dal vivo e fai attività, la mente e il corpo si riattivano e non ti ritrovi più con la vecchia vita sedentaria che pare più noiosa e insignificante ma allo stesso tempo resti comunque disadattato alla vita normale in cui non ti sei mai ambientato e magari mai ti ambienterai davvero.

Condivido molto, aggiungo che mi sembra di essere indietro rispetto alle altre persone, a livello di competenze sociali e ho come l'impressione di avere grosse difficoltà ad acquisirle, un pò come se gli anni di isolamento abbiano già definito chi sono e tocca prendere atto.

[cancellato20151]

Originariamente inviata da Shjatyzu

Ma se si esce molto, molto raramente, e solo per andare al supermercato, o da psicoterapeuta/psichiatra, ci si può considerare Hikikomori?
Perché frequento una chat di Hikikomori con gente messa molto meglio di me (condizioni descritte sopra), però si considerano Hikikomori, quindi anch'io dovrei esserlo...

Nemmeno nella chat ufficiale di HikikomoriItalia c'erano veri hikikomori.

Per quella che è la mia esperienza, ho potuto constatare che quel termine è sempre utilizzato impropriamente e nel caso di chat, o simili, indica solo un luogo di ritrovo di otaku, soprattutto adolescenti, con qualche comune problema relazionale.

[limitless]

Ho vissuto un periodo di semi-reclusione dai 15 ai 18 anni, una volta uscito lo scontro con la realtà è stato tipo un tir che ti investe a piena velocità

[claire]

Ho scritto a hikikomori Italia di recente, mi hanno subito reindirizzata alla mail del gruppo regionale, nessuna risposta per ora

[Green Tea]

Opinione personale.
Moltissimi qui sono hikikomori e rifiutano di considerarsi tali in virtù di casi estremi vicolati dai media in cui il ragazzo o ragazza affetto da questo "disturbo" non esce mai, neanche per fare la spesa o comprare le sigarette, mangia solo quello che il genitore lascia fuori dalla porta della stanza e rifiuta qualsiasi tipo di interazione.
Uscire solo per andare alla visita medica, mangiare insieme ai propri genitori in cucina e avere un regolare ciclo circadiano è essere hikikomori. L'isolamento è lì, per uscire dalla definizione bisognerebbe essere almeno in parte occupati nel mondo esterno (lavoro, scuola, volontariato a contatto con le persone) e/o frequentare delle persone per più di 2/3 sere all'anno.
Poi ognuno libero di definirsi come vuole..

[DeadSoul]

Ma una persona che non ha alcun rapporto con nessuno, ma comunque esce per fare un giro in bici, per fare la spesa o per andare dal terapeuta, sempre da sola, è considerabile hikikomori? Perché una sorta di isolamento c'è: quella sociale.

[DeadSoul]

Ho tutta la mia solidarietà verso gli hikikomori puri.

[claire]

Originariamente inviata da Green Tea

Opinione personale.
Moltissimi qui sono hikikomori e rifiutano di considerarsi tali in virtù di casi estremi vicolati dai media in cui il ragazzo o ragazza affetto da questo "disturbo" non esce mai, neanche per fare la spesa o comprare le sigarette, mangia solo quello che il genitore lascia fuori dalla porta della stanza e rifiuta qualsiasi tipo di interazione.
Uscire solo per andare alla visita medica, mangiare insieme ai propri genitori in cucina e avere un regolare ciclo circadiano è essere hikikomori. L'isolamento è lì, per uscire dalla definizione bisognerebbe essere almeno in parte occupati nel mondo esterno (lavoro, scuola, volontariato a contatto con le persone) e/o frequentare delle persone per più di 2/3 sere all'anno.
Poi ognuno libero di definirsi come vuole..

Sono hikiko , nella variante adulta.
Forse differisco nel fatto che il mio isolamento non si può considerare volontario.

[cancellato20641]

Originariamente inviata da DeadSoul

Ma una persona che non ha alcun rapporto con nessuno, ma comunque esce per fare un giro in bici, per fare la spesa o per andare dal terapeuta, sempre da sola, è considerabile hikikomori? Perché una sorta di isolamento c'è: quella sociale.

Non credo. Gli hikikomori non escono nemmeno dalla loro stanza, vivono in un mondo tutto loro. Non interagiscono neanche con i genitori, il più delle volte. Tu, anche se non conosco bene la tua situazione, mi sembri solo una ragazza senza amici, ma che se vuole uscire, almeno per commissioni, o per un giro da sola, lo fa senza molti problemi.

[Teach83]

Io sono un fasullomori allora. Tutti credono che veda genta, che faccia chissà che, invece il massimo che faccio è girare in solitaria per Bologna tre volte a settimana.
Adesso che ci penso sono andato al cinema con my brother e due suoi amici, ho visto i Gemboy suonare in piazza a Giugno e sono andato alla festa stramercato di paese ( con estrema fatica ). Non posso reggere cotanta socialità...

[DeadSoul]

Originariamente inviata da Dr. Zoidberg

Non credo. Gli hikikomori non escono nemmeno dalla loro stanza, vivono in un mondo tutto loro. Non interagiscono neanche con i genitori, il più delle volte. Tu, anche se non conosco bene la tua situazione, mi sembri solo una ragazza senza amici, ma che se vuole uscire, almeno per commissioni, o per un giro da sola, lo fa senza molti problemi.

Insomma, a volte ho problemi uscire di casa: vivo in una città di merda dove il bullismo regna sovrano, è difficile pure fare un semplice giretto in bici perché mi capita di incrociare dei ragazzini super defficenti che mi fanno battute ad alta voce, insultandomi. È per questo che la gente, poi, si chiude in casa.

[limitless]

Ricollegandomi al discorso precedente,quando sono stato un semi-recluso non andavo nemmeno a scuola...