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Originariamente inviata da incompresa88
Sono nata evitante. Da piccola volevo sempre stare a casa, con i miei, o da sola a giocare. L'asilo fu un trauma. Alle elementari provavo già sensazioni di disagio, non sopportavo i giochi e a differenza degli altri bambini pteferivo leggere e scrivere.
Crescendo, ho sempre evitato tutto: ho declinato inviti a ballare, in pizzeria, feste di compleanno, lauree, eccetera. Quando lavoravo, nell'ora di pausa, mi chiedevo in bagno per evitare le colleghe. Poi, ho iniziato a lavorare da casa, dopo essere rimasta traumatizzata dal mondo del lavoro.
Evito il telefono e se entrano estranei in casa mi nascondo.
Sto sempre attenta a non incontrare gente del palazzo che potrebbe salutarmi o iniziare conversazioni.
Evito estetisti (mai andata) e vado rarissimamente dal parrucchiere.
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Mi hai fatto ricordare che in un mio vecchi lavoro, durante l ora di pranzo, mi nascondevo un po' in bagno ed un po' lo passavo parlando o facendo finta di parlare al cellulare. Quell' ora non passava mai. Inoltre non mangiavo, non avevo proprio fame per paura di stare con gli altri.
Faccio anche finta di parlare al cellulare quando vedo gente davanti l ascensore e, per non salire con loro, appunto, faccio delle finte telefonate.
Brutta cosa l' ansia a questi livelli.