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04-01-2014, 21:30
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Ciò mi ha scritto un (ex?) amico oggi mi ha spinto alla seguente riflessione: quanto possono essere costruttivi i conflitti? In breve le sue parole sono state le seguenti: "Ti ostini a sfuggire dai conflitti costruttivi".
La mia opinione è sempre stata legata all'idea che la conflittualità sia molto spesso pretestuosa e del tutto strumentale, frutto più di malesseri pregressi che di reazioni lucide a torti realmente subiti.
La mia breve esperienza scolastica me l'ha insegnato: le persone più "caratteriali" sono in genere quelle che provengono da situazioni famigliari più problematiche (divorzi, adozioni) e la loro attitudine a sfidarti e mantenere in essere stati di conflittualità nasce da un disagio radicato nel profondo del loro vissuto esperienziale, non certo come reazione alla situazione puntuale e contingente. E tutto ciò accade anche negli adulti.
Che ne pensate?
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04-01-2014, 21:42
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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non saprei, ma "grande topic" mi piace, denota personalità
poi ci spiegherai come ci si arriva a trattare di certi argomenti con amici o ex amici
ma non potreste parlare di calcio? a me viene imbarazzo solo a pensare ad una discussione simile "dal vivo"
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04-01-2014, 21:59
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#3
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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rileggendo bene la tua teoria mi sono ricordato che ancora una volta è hollywood che ci viene in aiuto
in "una poltrona per due" eddie murphy diventa un perfetto gentiluomo grazie alla bella vita da ricco nonostante la sua sia stata una vita di ladruncolo di strada....
però.....
non saprei, abbiamo un altro esempio famoso, balotelli ha sempre vissuto nella bambagia, buona famiglia, benestante, addirittura ad un certo punto ricchissimo calciatore, eppure è il re del conflitto...
ecco, lui in verità un trauma ce l'ha avuto in "partenza", da piccolissimo, un abbandono che certo non può risultare "ininfluente"
ti riferivi forse a queste situazioni?
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04-01-2014, 22:02
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#4
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Principiante
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 8
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Ok Muttley, sono la prova vivente che ciò che pensi non sia sempre vero!
Situazione famigliare terrificante.
Padre alcolista che soffre di depressione acuta bipolare. Ho preso anche botte. Non ho più contatti con lui da otto anni.
Madre asociale, distaccata ma perché è molto introversa e non esterna molto il suo affetto.
Ero sempre quella diversa perché ero l'unica alle elementari ad avere i genitori separati. Per questo andavo a scuola da sola e tornavo a casa da sola.
Non ti sto a raccontare tutti i dettagli... troppo dolorosi.
Ma andiamo al punto: io ODIO i conflitti.
Mi spaventano a morte. E questo credo derivi dalla mia paura radicata di esser giudicata male dalle persone (e anche tutto il resto...).
Non mi piace confrontarmi, non mi piace discutere con toni accesi.
Mi piace lo scambio di opinioni ma solo se c'è mooolta delicatezza nel farlo.
Non mi piacciono le sfide e le "competizioni" mi fanno sentire malissimo.
Tutto questo, proprio come hai detto tu, mi farebbe sentire presuntuosa e infantile.
La maturità però è anche questione di saper gestire piccoli scontri.
E io penso che sotto questo punto di vista, almeno io, debba crescere. Perché io fuggo per paura (non rispondo, me ne vado, sparisco, etc...) non perché penso sia inutile.
Anzi, però... pensandoci bene, con tutto il rispetto, credo siano utili i conflitti. Per crescere.
Forse bisogna capire che tipo di conflitti intendi tu.
Io parlo anche di incomprensioni semplici, che però possono scatenare insulti a ruota libera.
Mamma mia quanta paura mi fanno ......
Il tuo "amico" cosa intendeva invece per conflitti costruttivi?
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05-01-2014, 00:44
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#5
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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La domanda è: come riconoscere i conflitti costruttivi?
Tendezialmente penso che possano essere quelli in cui c'è un confronto d'idee, anche serrato, che non scada nell'attacco personale.
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05-01-2014, 00:54
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#6
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Banned
Qui dal: Feb 2013
Messaggi: 1,418
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Detesto i conflitti, li evito come la peste.
Anche qui nel forum non rispondo quasi mai a discussioni che possano portare a conflitti con altri utenti, a volte per il timore di non riuscire a spiegarmi bene, di essere fraintesa, di fare una battuta per ridere e di offendere qualcuno senza volerlo. Mi mette ansia il solo pensarci.
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05-01-2014, 01:21
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Ubicazione: nel torinese..
Messaggi: 1,103
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Io da sempre ( me lo diceva anche mio padre..di cui ero terrorizzato solo a sentirlo parlare...) sono uno che si butta nei conflitti...nelle discussioni....a volte sono proprio contestatore....eppure son un timido......forse ho solo e semrpe desiderato vincere in qualcosa....e spero che magari vincere a parole in un dibattito anche inutile e ininfluente mi possa allievare l'opinione infima che ho di me stesso.....sapendo di essere un fallito....da sempre appunto...
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05-01-2014, 01:30
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#8
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: ♪♫♪In un mondo di favole incantato che esiste solo nella mia testa♪♫
Messaggi: 3,689
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Quote:
Originariamente inviata da Neve
Ok Muttley, sono la prova vivente che ciò che pensi non sia sempre vero!
Situazione famigliare terrificante.
Padre alcolista che soffre di depressione acuta bipolare. Ho preso anche botte. Non ho più contatti con lui da otto anni.
Madre asociale, distaccata ma perché è molto introversa e non esterna molto il suo affetto.
Ero sempre quella diversa perché ero l'unica alle elementari ad avere i genitori separati. Per questo andavo a scuola da sola e tornavo a casa da sola.
Non ti sto a raccontare tutti i dettagli... troppo dolorosi.
Ma andiamo al punto: io ODIO i conflitti.
Mi spaventano a morte. E questo credo derivi dalla mia paura radicata di esser giudicata male dalle persone (e anche tutto il resto...).
Non mi piace confrontarmi, non mi piace discutere con toni accesi.
Mi piace lo scambio di opinioni ma solo se c'è mooolta delicatezza nel farlo.
Non mi piacciono le sfide e le "competizioni" mi fanno sentire malissimo.
Tutto questo, proprio come hai detto tu, mi farebbe sentire presuntuosa e infantile.
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Idem.. nemmeno a me, nonostante sia cresciuta e vissuta nella violenza e nelle liti perenni, piacciono i conflitti.. odio i toni accesi ed odio litigare. Le rare volte che l'ho fatto, mi ci hanno tirata per i capelli.. e ho provato subito dopo un senso di svuotamento e di rimorso.
Io vorrei che le persone si esprimessero e si confrontassero civilmente.. possibilmente chiarendosi e facendo pace dopo... ma forse è un pò utopistico in sto mondo dove tutti vogliono primeggiare uno sull'altro
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05-01-2014, 01:39
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#9
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Banned
Qui dal: May 2013
Ubicazione: Nagual
Messaggi: 1,950
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come tutte le cose, va gestita con intelligenza. t'incazzi, va bene, mandi VERBALMENTE RAGAZZI VERBALMENTE all'altro mondo un paio di volte, è ok, spacchi la porta con una cragnata, ci stai ancora dentro, poi devi fermarti e ragionare sulle conseguenze. la situazione che si presenterà poi. l'occultamento del cadavere, o direttamente la fuga, o pentimento immediato. milioni di possibilità, una sola speranza. cominciare a muoversi con intelligenza.
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Ultima modifica di suicida; 05-01-2014 a 02:03.
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05-01-2014, 02:17
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#10
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 825
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Odio i conflitti con tutta me stessa perchè per anni ne sono stata soffocata quindi li evito come la peste.
Detto ciò, una conversazione di confronto e dibattito, con toni moderati va benissimo...perchè è una situazione che scaturisce tra persone che hanno delle argomentazioni e le sanno strutturare ed esporre: credo che questo possa essere un esempio di conflitto costruttivo.
Di sicuro, non lo è l'aggressività anche se mascherata da "io ti aggredisco perchè ti voglio spronare": non è con la violenza che si porta una persona a ripensare a se stessa e a cercare di migliorarsi.
Ammetto che anch'io, quando vivo delle situazioni che mi fanno molto male, reagisco in modo esasperato, ma appunto....è portato dalla non analisi della situazione a dal vedere tutto in modo confuso, come se un mostro indefinito mi stesse attaccando.
I conflitti sono costruttivi se portano a qualcosa quindi ci dev'essere anche il modo, inteso come maniera di fare, per arrivare a questo qualcosa.
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05-01-2014, 02:36
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#11
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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I conflitti nascono quando i bisogni dell'uno intralciano i bisogni dell'altro, si può raggiungere un compromesso, litigare/picchiarsi o rimandare la risoluzione accumulando energia repressa.
Solo nel primo caso mi sembra che possa essere costruttivo, si può instaurare un'alleanza, favorire i bisogni comuni e sviluppare le proprie capacità diplomatiche.
Però non parrebbe costruttivo nel caso si finisca per ritagliare il proprio territorio, ignorando l'altro.
Le persone con situazioni particolari sono spinte a risolvere tutto con il terzo modo (perché non hanno avuto l'occasione di imparare metodi migliori per svariati motivi), accumulano energia repressa che poi magari scaricano in altri conflitti o discorsi, che per gli altri sembrano semplici interazioni ma che hanno riattizzato conflitti arretrati.
Comunque capitano un po' a tutti le occasioni di essere troppo permalosi, è molto difficile essere aperti nei confronti dei propri bisogni e di quelli degli altri.
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05-01-2014, 02:44
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#12
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Avanzato
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 402
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essere eccessivamente aggressivi e conflittuali, fa male, essere troppo accomodanti fa peggio.
a volte vale la pena difendere le proprie ragioni. a costo di risultare antipatici.
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05-01-2014, 15:11
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da Neve
Ok Muttley, sono la prova vivente che ciò che pensi non sia sempre vero!
Situazione famigliare terrificante.
Padre alcolista che soffre di depressione acuta bipolare. Ho preso anche botte. Non ho più contatti con lui da otto anni.
Madre asociale, distaccata ma perché è molto introversa e non esterna molto il suo affetto.
Ero sempre quella diversa perché ero l'unica alle elementari ad avere i genitori separati. Per questo andavo a scuola da sola e tornavo a casa da sola.
Non ti sto a raccontare tutti i dettagli... troppo dolorosi.
Ma andiamo al punto: io ODIO i conflitti.
Mi spaventano a morte. E questo credo derivi dalla mia paura radicata di esser giudicata male dalle persone (e anche tutto il resto...).
Non mi piace confrontarmi, non mi piace discutere con toni accesi.
Mi piace lo scambio di opinioni ma solo se c'è mooolta delicatezza nel farlo.
Non mi piacciono le sfide e le "competizioni" mi fanno sentire malissimo.
Tutto questo, proprio come hai detto tu, mi farebbe sentire presuntuosa e infantile.
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Ovviamente non basta aver avuto dei trascorsi famigliari problematici, spesso è anche il tipo di dialogo che si è creato coi famigliari stessi a dare l'impronta a quello che verrà poi definito come "carattere". I ragazzi difficili con cui ho avuto a che fare non erano cresciuti i ambiti di irregimentazione e rigidità educativi, anzi parevano proprio essere stati abbandonati a loro stessi e alla violenza delle loro reazioni, cosa che probabilmente non è capitata a te.
Quote:
Originariamente inviata da Hal86
Secondo me tutti i conflitti sono costruttivi. L'aggressività è l'espressione della spinta vitale, d'altro canto che altro significa vivere se non supportare la propria causa? L'assenza di aggressività è remissività e morte.
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Non sono d'accordo: l'assertività è il male minore, l'aggressività è un'esagerazione e quasi sempre è sproporzionata a ciò che pretetuosamente crediamo l'abbia generata. Tante volte reagiamo in maniera scomposta a torti che reputiamo reali ma che invece appartengono soltanto a malesseri pregressi e radicati.
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05-01-2014, 15:38
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#14
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Tante volte reagiamo in maniera scomposta a torti che reputiamo reali ma che invece appartengono soltanto a malesseri pregressi e radicati.
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è verissimo, mi spingerei a dire che almeno 2/3 delle reazioni aggressive hanno obbiettivi errati
mi riferisco sia alla mia esperienza diretta sia a ciò che vedo da osservatore esterno
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