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Vecchio 19-10-2020, 17:11   #1
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L'avatar di Inner_Beauty89
 

Qualche giorno fa, mi sono presentato nel Forum parlando anche della mia situazione sentimentale, che fondamentalmente non esiste.
Come avevo già scritto, da circa un anno e mezzo, soffro un rifiuto d'amore non corrisposto da una ragazza conosciuta in Università, circa due anni fa.
Frequentiamo lo stesso corso di Scienze dell'Educazione; paradossalmente all'inizio avevo notato poco la sua presenza in aula, o meglio vedevo in lei una ragazza esteticamente piacevole, con qualche difetto qua e là, esattamente come tante altre persone.
Per puro caso, in quel periodo, riuscii ad entrare in contatto con un gruppetto di ragazze, esterne a quella del racconto.
Devo dire che alcune di loro erano carine, pur non suscitando in me nessun sentimento o pulsione di tipo sessuale, ma simpatia; fu un periodo abbastanza tranquillo, dove all'interno di questo gruppo, c'era anche un uomo sui 40 anni alla ricerca di un corso d'aggiornamento, oltre a me ovviamente.
Poi, un giorno, in aula, vidi una ragazza esterna al gruppo, sedersi su un posto vuoto, accanto a me, ed iniziò a parlarmi: una persona con cui non avevo mai avuto una conversazione prima.
Era la "lei" del racconto.
Inizialmente iniziai a conversare normalmente, senza esitazioni di sorta, stranamente per un timido e riservato come me.
Col passare del tempo, iniziammo a parlare a lezione e scherzare un po', tra un caffè al Bar od alla macchinetta dell'Università.
Da quel momento in poi, iniziai a notare alcuni effetti e sensazioni che non avevo provato da tanto tempo; mi sentii veloce e scattante nel partecipare alle discussioni della Classe negli svariati argomenti trattati nelle lezioni, a differenza dell'inizio del Corso, dove ero quasi sempre silenzioso ed impacciato.
Iniziai a sentirmi incredibilmente brillante ed espansivo con le altre persone, direi un finto estroverso; alzavo la mano a lezione ed andavo ad argomentare le miei soluzioni dall'insegnante stesso, davanti ad un'aula di 40-50 persone.
Sorridevo alle persone e alla vita, nonostante i miei difetti.
Il Professore, o Professoressa di turno, quando interrompevano per chiedere lumi agli studenti, a volte mi guardavano e sorridevano, come per dire "dai, tanto lo so che sai la risposta, parla".
Cominciai ad avere però, anche effetti collaterali, legati all'insonnia ed allo scarso appetito, ma ciononostante al mattino sentivo di avere tanta energia, e non vedevo l'ora di entrare all'Università
Quando mi si presentò davanti il mio primo esame nella sessione, da 30/30, il Professore mi chiese quale fosse stato il mio voto di Diploma, rimanendo sorpreso del 60/100 , e del fatto che quello del suo esame era stato il primo voto massimo della mia vita.
Lei venne a guardare il mio esame ed io ero felicissimo.
Sapevo, però, in cuor mio che questa ragazza era impegnata e che quindi i miei sentimenti sarebbero rimasti incatenati in una morsa, provocandomi un grande dolore.
Col passare del tempo, feci dei piccoli passi per fargli capire il mio interesse, ed anche lei, ma poi non successe nulla in concreto, per via della situazione in sé e dell'indecisione di entrambi.
Alla fine lei venne a sapere la questione, ed io riuscii a cacciare il rospo, ma ottenendo solo un due di picche ed una risposta tra l'imbarazzata e la delusa, dicendomi chiaramente che era impegnata e non si aspettava quel genere di sentimento da parte mia.
Improvvisamente mi crollò il mondo addosso, e sentii il cuore spezzarsi in mille pezzi, provando un senso di forte solitudine come non avveniva da tempo.
Quella notte piansi, nel privato e nella solitudine della mia camera, conscio della sensazione di vuoto accanto a me.
L'ansia pervase tutto il mio essere, e da lì iniziai a richiudermi in me, cercando di evitare di dare nell'occhio alle persone, sulla mia condizione.
Continuai il mio percorso Universitario, fatto tutto sommato di voti eccellenti ma per me privi di significato, come se fossi stato dilaniato da qualcosa che da allora ha reso prigioniera una parte di me.
Da allora non riesco a sorridere, a gioire dei miei successi accademici, o della buona considerazione di cui godo all'interno delle sfera amicale o di quella del volontariato/animatore per l'infanzia.
Mi sento costantemente stanco e spento, come se qualcuno avesse chiuso un interruttore nella mia mente, come una candela che arde fino a sciogliersi per poi scomparire, lasciando dietro di sé il buio.
Con la convinzione che non proverò mai ancora nella vita, un emozione simile; quella vitalità, quella luce che pervade ogni angolo della tua mente e ti permette di aprirti agli altri, di affrontare le difficoltà della vita con il sorriso e la consapevolezza di sentirsi vivo, tirando fuori delle qualità che non credevi di possedere e che ti consentono di vivere davvero al massimo delle tue potenzialità; è un tempesta biochimica di sensazioni che invade e sconvolge la quiete della nostra routine, che ci costringe a mettere in discussione i nostri preconcetti sulle persone, su noi stessi e sul nostro rapporto con la realtà che ci circonda, provando un forte senso di abbandono, mettendo un altro individuo davanti alle nostre esigenze ed ai nostri egoismi.
E voi?
Quali sono state le vostre sensazioni a riguardo?
Vecchio 19-10-2020, 17:31   #2
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Eri innamorato e ci soffri ancora..mi dispiace molto..ci sono persone che ci mettono molto più di altre a "elaborare" il lutto..le più sensibili di solito
Ringraziamenti da
DeadSoul (20-10-2020), Inner_Beauty89 (19-10-2020)
Vecchio 19-10-2020, 17:43   #3
Esperto
L'avatar di tsubaki
 

mi dispiace molto per come è finita la storia. io non ho mai provato niente di tutto quello che hai scritto però sono certa che riuscirai a ritrovare l'entusiasmo nelle cose, magari ci vorrà tanto tempo ma ne sono certa (:
ti mando un abbraccio.
Ringraziamenti da
Inner_Beauty89 (19-10-2020)
Vecchio 19-10-2020, 18:13   #4
Esperto
L'avatar di Servo di Yahweh
 

Ti capisco benissimo, io ho provato le stesse cose per una ragazza sposata. Non mi ha mai apertamente detto quello che provava, ma lo faceva capire benissimo dalla sua gelosia nei miei confronti o da altre piccolezze. Alla fine per il marito ha deciso di troncare i rapporti con me, anche se non ce stato mai nulla di fisico tra noi. Ho dato tanto emotivamente a lei, forse troppo e alla fine non mi ha giovato a nulla, anzi ho perso come al solito. Sto cercando di scordarla, e ogni giorno che passa il suo ricordo è sempre meno presente. Sono ancora innamorato di lei, ma passerà. Vengo da un sacco di ferite e delusioni che le altre ragazze mi hanno dato in questi ultimi 2 anni, mi sto accorgendo che mi sto chiudendo e che il mio cuore si sta piano piano spegnendo dal punto di vista emotivo. Fatti forza e cerca di dimenticarla.
Vecchio 19-10-2020, 19:25   #5
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Invidio la capacità di innamorarsi. Mi sono invaghito di alcune ragazze in passato ma mai provato sentimenti così forti e chiari.
Ringraziamenti da
tsubaki (19-10-2020)
Vecchio 19-10-2020, 19:29   #6
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
Invidio la capacità di innamorarsi. Mi sono invaghito di alcune ragazze in passato ma mai provato sentimenti così forti e chiari.
io pure ho provato delle belle sensazioni e dei forti sentimenti, ma allo stesso tempo ansia per il dovermi esporre e provarci.. il come, se, e quando provarci.. anche perché se provo una cosa forte non riesco a tenermela dentro, ci devo provare.. ma non si può fare sempre.. ed ora per fortuna ho imparato a capire quando farlo e quando no.
Vecchio 19-10-2020, 19:35   #7
Esperto
L'avatar di tsubaki
 

Quote:
Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
Invidio la capacità di innamorarsi. Mi sono invaghito di alcune ragazze in passato ma mai provato sentimenti così forti e chiari.
anch'io invidio questa capacità, vedo tutti che riescono ad innamorarsi (anche se non ricambiati, ma almeno riescono). invece penso a me stessa e vedo un vuoto profondo, mai provato nulla di serio per qualcuno, mai pensato che una persona mi stravolgesse la vita -come ad esempio nell'episodio raccontato sopra-.
Vecchio 19-10-2020, 19:41   #8
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

Bho a me se so che una ragazza é impegnata non mi viene di investirci nulla oltre quello che può essere un rapporto di amicizia.
Nell'ipotesi anche che una ci provasse con me quando é fidanzata me la farebbe scadere di brutto.

Tralaltro poi il ruolo dello scassa coppie nn é proprio nei miei ideali.

Ma poi, ma perché vi andate a buttare in queste situazioni? Grazie al piffero che poi ci rimanete delusi e affranti.
Vecchio 19-10-2020, 19:44   #9
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Io sono stato sinceramente innamorato, inutile negarlo che fu una bellissima sensazione anche se non ero minimamente ricambiato , sono passati davvero molti anni ma sono felice di aver provato quel sentimento profondo , forse l’unico mai provato in vita mia che mi dava felicità e tristezza allo stesso tempo 🙂
Ringraziamenti da
Inner_Beauty89 (21-10-2020)
Vecchio 19-10-2020, 19:50   #10
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
io pure ho provato delle belle sensazioni e dei forti sentimenti, ma allo stesso tempo ansia per il dovermi esporre e provarci.. il come, se, e quando provarci.. anche perché se provo una cosa forte non riesco a tenermela dentro, ci devo provare.. ma non si può fare sempre.. ed ora per fortuna ho imparato a capire quando farlo e quando no.
Ma l'ansia entro certi limiti è pure normale, e provarci è una cosa naturale se uno vede che ci possono essere un minimo di presupposti, nel senso che ad es. io non ci proverei con una che per attraenza sta su un pianeta diverso. Ma tanto è il concetto di provare che mi manca, non solo per le azioni ma ultimamente anche per i sentimenti. Poi magari dipende dal fatto che donne non ne frequento e questa stessa cosa porta a un inaridimento. Anche se per motivi diversi che nella nota poesia, è perito l'inganno estremo (cit.)!
Vecchio 19-10-2020, 19:56   #11
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Quote:
Originariamente inviata da tsubaki Visualizza il messaggio
anch'io invidio questa capacità, vedo tutti che riescono ad innamorarsi (anche se non ricambiati, ma almeno riescono). invece penso a me stessa e vedo un vuoto profondo, mai provato nulla di serio per qualcuno, mai pensato che una persona mi stravolgesse la vita -come ad esempio nell'episodio raccontato sopra-.
Io ho avuto più che altro qualche fissazione con qualcuna, temporanea, ma appunto non lo definirei proprio né amore né innamoramento, era probabilmente una ricerca di attenzioni, un bisogno di affetto, riconoscimento e cose simili. Ma amare, veramente, una persona senza essere ricambiati per molto tempo non capisco proprio come si realizzi e come si continui ad alimentare nella testa delle persone.
Ringraziamenti da
XL (20-10-2020)
Vecchio 20-10-2020, 01:18   #12
Esperto
L'avatar di pure_truth2
 

Ti capisco benissimo, molti fra i cambiamenti ,svolte, e momenti di benessere nel corso della mia vita sono partiti da situazioni di innamoramento o invaghimento.
È come ricevere un antidepressivo veramente potente, immediato,una droga.
E infatti come diceva giustamente JR, si tratta proprio della maggior disponibilità di dopamina ed endorfine, ossitocina etc.
E tieni conto che tu la relazione non l'hai neanche iniziata, perché in quel caso sarebbe stato ancora meglio (almeno per qualche mese)
D'ogni modo come tale va considerata,una droga innocua.
Però occorre tenerlo in conto, perché come per tutte le droghe quando finisce l'effetto,per un motivo o per un altro,si ritorna nel bararto, spesso più profondo di prima (perché ora c'è anche la consapevolezza di sapere cosa si prova a stare bene,e anche che la prossima "dose" potrebbe essere lontanissima)
Col tempo il cervello si riabitua e ritorni a stare discretamente,ma il segno può rimanere per un po',e lasciare strascichi di distimia.
Conoscono bene questo processo coloro che cambiano partner non appena la magia finisce,per ricercare nuovamente quella "scintilla vitale" in una nuova relazione, in vortice di dipendenza dalle sensazioni.
Non tenere, comunque,non so quando ma troverai nuovamente qualcuna che ti farà sorridere alla vita, però non riporre la speranza solo su questo.
Ringraziamenti da
Inner_Beauty89 (20-10-2020)
Vecchio 20-10-2020, 07:00   #13
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Anche io sono uno di quelli che non provano molto forti queste cose se non quando vengono ricambiati. Direi che mi fanno molto più bene il contatto fisico e le effusioni con persone che mi piacciono, ma se non si è ricambiati non possono esserci.
Delle persone vorrebbero vederli prima questi sentimenti, ma io non li provo prima, posso iniziare a provare qualcosa di più forte dopo.
Vedo una donna che mi piace mi è simpatica, mi posso infatuare, ma non provo quell'euforia dove si perde la testa, magari anche per questo non riesco a conquistarle le donne, la mia mente funziona in questo ambito in modo femminile forse.
Al limite potrei simulare la cosa, se funzionasse, magari molti simulano prima di essere "innamorati pazzi" per convincere una donna. Io non so magari anche se provassi a simulare un sentimento del genere se ne accorgerebbero, posso manifestare un interesse, ecco posso provare questo, ma non mi sento poi così bene quando punto qualcuna mentalmente o la frequento. Potrebbero colpirmi certe cose, un particolare modo di muoversi, un vestito portato in un certo modo, una battuta spiritosa, ma sono istantanee che porto con me indipendentemente dal resto.
A me può capitare che so di essere alla stazione ad aspettare il treno e vedere una donna che legge un libro che ha qualche particolare che mi colpisce e posso rimanere affascinato da quell'immagine, dalla situazione, ma non direi che cose del genere rappresentano un innamoramento, la mia mente inizia un po' a fantasticare. Ecco mi possono capitare cose del genere, ma direi che mi danno un certo piacere in sé, anche se non è chissà cosa.

Ultima modifica di XL; 20-10-2020 a 07:19.
Vecchio 20-10-2020, 11:24   #14
Avanzato
L'avatar di Inner_Beauty89
 

Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium Visualizza il messaggio
Bho a me se so che una ragazza é impegnata non mi viene di investirci nulla oltre quello che può essere un rapporto di amicizia.
Nell'ipotesi anche che una ci provasse con me quando é fidanzata me la farebbe scadere di brutto.

Tralaltro poi il ruolo dello scassa coppie nn é proprio nei miei ideali.

Ma poi, ma perché vi andate a buttare in queste situazioni? Grazie al piffero che poi ci rimanete delusi e affranti.
Capisco il tuo punto di vista, che sicuramente è figlio di una considerazione scevra da condizionamenti psicologici e biochimici, frutto quindi di un parere esterno alla vicenda.
Però nella vita, quando ci si trova di fronte a queste situazioni inaspettate e coinvolgenti, penso che la cosa sbagliata da fare sia tenersi tutto dentro e non cercare un modo per esprimere le proprie emozioni, comunque vada.
Nel passato, anche per altri motivi, mi è capitato di soffrire mentalmente la cosa e dover ricorrere a sedute psicologiche per chiarire determinate questioni che nella realtà di tutti i giorni, non avevo avuto modo di esporre.
Mentire ad altre persone non è come farlo a sé stessi.
Il bello di provare simili sensazioni è proprio l'idea secondo la quale ci si dovrebbe mostrare alle persone senza un secondo fine dietro, figlio di un idea malsana secondo cui bisognerebbe guardare alle possibili partner, come uno strumento di autoaffermazione personale per dimostrare alle altre persone il proprio valore sociale; in parole povere, farsi avanti solo se si pensa che convenga, anche a costo di negare la realtà dei fatti, in nome di una scelta basata su un etica altamente discutibile, che punta a vedere i rapporti di coppia come un mero calcolo statistico.
Non concepisco quel concetto, esattamente come non comprendo la visione di creare dei legami a prescindere per ottenere la serenità, senza tener conto della peculiarità degli individui e del fatto che non tutti possiamo provare le stesse emozioni per le medesime persone, al di là del giudizio estetico.
La sfera sociale personale, non può comprendere solamente la ricerca spasmodica di un partner, escludendo le aspirazioni amicali o lavorative e culturali, per esempio.
A me è capitato di provare la stessa euforia e senso di gratificazione descritta nel mio scritto anche in altri ambiti, come quello dell'animazione per bambini.
Tutto racchiuso nella crescita personale, la creatività, il ruolo assunto, il desiderio di rendersi partecipe di un qualcosa che sognavo da tempo, il sorriso e l'affetto dei bambini, ed il sentirsi accolto in un ambiente, a differenza delle sofferenze provate in altri contesti.
Per me, quelle sensazioni non hanno mai avuto limiti di contesto, né confini sociali.
Vecchio 20-10-2020, 12:47   #15
Intermedio
L'avatar di ~ Gazer
 

Devi ringraziare quella ragazza per averti fatto scoprire determinate sensazioni, la voglia di vivere, di impegnarti seriamente nello studio e nelle attività che fai, ma tutto questo appartiene a te! Sicuramente alcune sono unicamente dovute all'innamoramento: l'agitazione e la gioia incontenibile dell'incontro...
Lei ha svolto un'attività di "maieutica" tirandole fuori, se riesci a ritrovare parte di quell'entusiasmo che provavi allora, sarai la persona più completa del mondo, perché verrano unicamente da te, sarai la fonte della tua felicità e non cercherai affannosamente una sostituta che te le faccia riprovare, né soffrirai così tanto dopo un rifiuto. Secondo me questa è la ricetta per stare bene
Ringraziamenti da
Palla (20-10-2020)
Vecchio 20-10-2020, 14:37   #16
Avanzato
L'avatar di Inner_Beauty89
 

Condivido pienamente il discorso sulla "maieutica" ed il pensiero che in fondo ciò che ho provato è appartenuto a me; il problema è che la fonte della felicità, se mai esista, non può essere ricercata esclusivamente nei meandri della propria mente.
E per un motivo molto semplice.
Noi esseri umani siamo fondamentalmente, animali sociali; questo concetto non è scardinabile in nessun modo, al netto di avere un carattere estroverso od introverso.
Ragion per cui, dal punto di vista antropologico, esistiamo davvero solo in relazione agli altri.
Stare bene con sé stessi per me è possibile, ma solo all'interno di determinate casistiche che non possono in alcun modo escludere la presenza di altri individui, da qualsiasi lato si voglia prendere il discorso, quindi oltre l'aspetto sessuale/relazionale.
Tutto ciò che si trova al di fuori da questo ragionamento, lo considero una serie di tecniche psicologiche di autoconvincimento od un qualcosa frutto di una scelta etica radicale e ben precisa.
La vitalità può esistere e prosperare nel singolo, a patto che quella condizione porti ad irradiare il prossimo, consentendo all'individuo di interagire con l'altro.
Il presupposto generatosi porta le persone ad esperire.
Senza Esperire non c'è Incontro.
Senza Incontro non c'è Vita.
Senza Vita, noi non esistiamo.

Ultima modifica di Inner_Beauty89; 20-10-2020 a 15:01.
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