Lost

Ho la sensazione che gli altri si semtano a disagio quando si trovano con me, ovviamente non tutti ma diciamo principalmente persone che conosco poco, persone che conosco solo di vista o appena conosciute... questo mi fa sentire ancora più diverso degli altri. Mi rendo conto che il comportamento del fobico possa venire facilmente frainteso doto che la maggior parte della gente non l'ha neanche mai sentita nominare la fobia sociale, lo so che sono io quello sbagliato ma certe volte non capisco come ad esempio una persona molto estroversa che non ha paura di nessuno possa sentirsi a disagio quando si trova con me.

Blue_Moon

Uhm, forse, inconsciamente, tendi a mandare agli altri dei messaggi di chiusura, che magari interpretano come un "giudizio negativo" nei tuoi confronti.
'Sta tranquillo, comunque: tutti abbiamo le nostre insicurezze, anche gli "estroversoni" . Anzi, forse loro sono anche più sensibili a queste cose, dato che sono abituati a relazionarsi con persone dal carattere più aperto; in un certo senso, è un po' come sfilargli il tappeto da sotto i piedi, no?

Odd

reset.

Roy

A me capita il contrario. Sono io che mi trovo a disagio.

Yumenohashi

Forse tu per primo non ti senti a tuo agio con loro, forse perché temi il loro giudizio ti senti in soggezione o qualsiasi altra menata del momento, loro lo percepiscono e reagiscono di conseguenza

Oda Nobunaga

il disagio spesso è bidirezionale.
essere a disagio esprime disagio
la chiusura spesso fa sentire respinti chi si ha intorno

Evandro Flores

Non l'ha mai sentita nominare come disturbo, ma ne sa riconoscere benissimo i sintomi, e secondo me da lì parte il disagio.

Lost

Ovvio che anch'io mi trovo a disagio, era sottinteso (anche se cerco di fare il possibile per non farlo notare), però non capisco perchè uno super estroversone senza nessuna difficolta nelle stuazioni sociali possa sentirsi a disagio con me, capirei fosse un 'altro fobico... certe volte vedo persone molto estroverse che sembrano voler spaccare il mondo, ma se devono interagire con me (per lavoro o altro) sembrano diventare improvissamente fobiche pure loro e cercano di interagire con me solo se strettamente necessario o cercano di delegare ad altri la cosa....

shycrs

Aspetto con ansia il post del fenomeno di turno (senza offesa) che dica: "gli altri ci evitano perchè siamo noi ad evitare loro, siamo noi a comunicare disagio e chiusura e quindi non possiamo aspettarci relazioni soddisfacenti, se ci liberassimo di questa trappola mentale allora gli altri ci accetterebbero e avremmo anche noi interazioni normali con le altre persone; occorre lavorare su noi stessi e liberarci del giudice cattivo che abita dentro di noi e che ci dice che non siamo all'altezza".
Ok ora posso dire la mia: io credo che il nostro modo di essere e di porsi attiri giudizi negativi su di noi, peró gli altri, per evitare di avere sensi di colpa, semplicemente ci ignorano e tra loro si giustificano dicendo: "vabbe ma tanto lui è cosi". Il fatto che quando in un gruppo sociale manca una persona di solito le altre persone siano impietose e ne parlino male in tutto e per tutto la dice lunga sul fatto che i timidi pensino a torto che gli altri li giudichino...

a.a.a

è esattamente così

Lost

E' vero, ma così si crea un circolo vizioso che ci fa sentire ancora più rifiutati e sgraditi agli altri pur non avendo fatto a loro nulla di male, con conseguenza di avvilimento e odio verso la società

ciarliera

Anch'io come te E non è una sensazione, è la realtà. Ho cercato di autoanalizzare i miei comportamenti interattivi per capire cos'è che non va. Nel mio caso i problemi sono diversi. Persino il tono della mia voce: parlo in modo quasi meccanico e atono, senza esprimere emozioni nell'eloquio.
Tendo a parlare a bassa voce, quindi spesso non mi sentono, non sentono neppure se saluto e quindi non rispondono, anzi pensano che sono maleducata. E poi mentre parlo sono tesa e agitata, e questo credo che influisca persino sul modo in cui articolo le parole, per cui penso che sia anche abbastanza difficile capire ciò che dico.

Un'altra cosa che contribuisce al mio insuccesso è data dal contenuto di ciò che dico: non parlo mai di cose personali, quello che dico è sempre in relazione al qui ed ora, difficilmente riferito a persone specifiche.
Ho notato, al contrario, che la gente che ha più successo parla soprattutto di frivolezze personali, e ci inserisce spesso dei riferimenti alle emozioni provate in quei frangenti. Ad es.: "Ieri ero talmente tanto stanca che mi sono spaparanzata sul divano e ho lasciato che il mio compagno pensasse alla cena". Insomma a chi interessa una cazzata del genere?! Eppure la persona che la dice ha successo, mentre io che magari faccio un'osservazione su un lavoro che stiamo svolgendo in ufficio, passo praticamente inosservata.
La gente è questo che vuole: frivolezze, cazzate, risatine, banalità.
Quindi io metto in imbarazzo gli altri perchè i miei silenzi e le mie inadeguatezze comunicative sono imbarazzanti
Hai ragione, purtroppo è tutto un circolo vizioso

Baloordo

Ho idea che molte persone abbiano perfino paura di me. Dev'essere l'espressione cupa e seriosa, non so. In ogni caso, non ritengo sia un problema. Io sono uno scarto della società e come tale gli altri mi percepiscono, almeno credo.

razorback

Si diciamo che tutti sono iperestroversi poi pero se non hai la figa il primo passo con te non lo fa mai nessuno e devi farlo tu che hai problemi,anch'io ho notato questo,si professano amici di tutti ma molti sono solo gente senza palle,pazienza,incomincero io i discorsi

alice89

a me è successo moltissime volte di mettere a disagio persone "normali".
chiunque si sente a disagio quando non sa come comportarsi in una certa situazione. ciò può dipendere da vari fattori, compreso la presenza di una persona all'apparenza poco disponibile. quindi anche un estroverso, se si trova da solo con un fobico (che rimane in silenzio e guarda altrove....) si sentirà a disagio.

Dylan

Quando ti senti a disagio in mezzo agli altri sai che devi curarti sen vuoi superare il problema. Ma quando sono gli altri che sono a disagio nello stare con te che si fa?

Baloordo

Gli altri devono curarsi.

goodenough

Avoglia pure con me spesso gli altri si sentono a disagio. il passo successivo è tristemente venire evitato. il fatto è che non racconto mai niente, spesso farfuglio e non mi si capisci, sono un mistero per gli altri e poi dopo i soliti convenevoli cala il silenzio imbarazzante e disagevole.

dintei166

Perché? Chi te l'ha detto che sei tu quello sbagliato? Non pensarlo neanche, da nessuna parte sta scritto come dobbiamo essere.

Halastor

That's talkin' puffo morte!