Mi sono iscritto da poco, mi sono già presentato nell'apposita sezione ma mi sembra opportuno rifarlo qua.
Sono Gioele, un ragazzo di 23 anni, fobico e con un'ansia dirompente che rende la mia vita una continua lotta con essa e quindi con me stesso. Sono sempre molto critico nei miei confronti, per ogni cosa, questo probabilmente è dovuto al fatto che i miei siano stati sempre molto esigenti nei miei confronti, in particolare mio padre che, secondo me, mi ha sempre voluto come voleva lui, senza badare alla mia personalità e quindi a ciò che volevo io. Ciò ha prodotto molta insicurezza in me, insicurezza che continua a permeare il mio essere.
Come molti qui presenti, anch'io vorrei essere accettato dal mondo, ma "non si può piacere a tutti" (più facile a dirsi che a farsi). Comunque sto svolgendo da ormai un annetto una terapia psicologica e devo dire che i miglioramenti sono avvenuti, non grandissimi, ma per iniziare vanno bene. Ad esempio quattro anni fa mi iscrissi all'università, per via dell'ansia non riuscii a dare neanche un esame. Nel 2017 grazie alla mia forza di volontà sono riuscito ad affrontare situazioni incredibili per me fino ad allora, ho svolto un corso da aiuto-cuoco, ho fatto il bagnino per una stagione e mi sono riiscritto all'università. L'esposizione graduale porta con sè molte difficoltà e piano piano sto muovendo i miei passi nel mondo, ma per ora non sono ancora soddisfatto. Infatti vorrei riuscire a parlare con le persone senza pensare a cosa dire, insomma, essere spontaneo senza essere condizionato dalle aspettative dell'altra persona (che nella maggior parte dei casi sono solo frutto della mia mente) e quindi senza alcuna ansia. A livello affettivo non riesco ancora ad instaurare rapporti come fanno le "persone normali" ma cerco di mantenere una certa positività a riguardo.