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Vecchio 07-10-2014, 23:47   #1
Esperto
 

Vi parlo di questo libro non solo perché è molto bello ed è stato scritto da uno che è stato uno dei più grandi scrittori francesi; ma soprattutto perché tratta, filtrato da una trama poliziesca non troppo pesante, un tema che conosciamo bene, scottante, che ci riguarda tutti, chi più chi meno: la solitudine...

In una grande casa, in una piccola provincia francese, vive Hector Loursat, di professione avvocato, un tempo giovane brillante e promettente, che da quando la moglie lo ha abbandonata, ma anche prima, si è rinchiuso in una profonda solitudine condita da un semi alcolismo e dall'esecuzione macilenta degli stessi gesti, come mangiare sempre alla stessa ora oppure passare il tempo a leggere libri di ogni sorta.
Ha una figlia dai capelli rossi, Nicole, con la quale non si parla e che mangia alla stessa tavola con lui, sempre in silenzio, entrambi serviti da una piccola cameriera arcigna che ama la figlia e odia lui anche se è l'unico proprietario della casa.
Quest'uomo è ricco...Beato lui...Ricco di famiglia...

Ad un certo punto un evento inquietante scuote il suo torpore, proiettandolo fuori dal giro ellittico e ripetitivo dei suoi movimenti abituali.
Mentre sta leggendo un libro prima di andare a dormire, mezzo ubriaco, solo nel suo studio, con la rassicurante stufetta in ghisa che lo scalda dal freddo francese, un rumore insolito lo scuote, uno sparo, che sembra essere avvenuto in casa sua. Uscendo dalla sua tana, si reca nei pressi di una stanza che non vistava da quando era giovane, e scoprirà un uomo morto, grande e grosso, che non ha neanche mai visto in vita sua...

Questo avvenimento provocherà una sorta di doloroso risveglio in lui. Infatti col morto c'entra anche la figlia. Ma non è che sia l'assassina...Quello che l'uomo non sa è che la figlia, sconosciuta ai suoi occhi, fa parte di una banda di giovani scapestrati che si riuniscono spesso e volentieri a casa sua, senza che lui si sia mai accorto di niente.

Della banda aveva cominciato a far parte, da poco tempo, anche un giovane timido e ambizioso, bravo ragazzo: innamorato, ricambiato, proprio da sua figlia; e sarà proprio lui il principale accusato di aver compiuto questo omicidio.

Perché l'ha fatto? Cos'è successo? Cosa faceva questa banda? Chi è l'uomo che è morto in casa sua?

Per rispondere a queste domande Hector Lorsat, che viveva come un orso da venti anni, sarà costretto a uscire dalla sua tana di solitudine e a entrare di peso in quella vita che in qualche modo aveva sempre allontanato da se, per paura o forse per semplice orgoglio...perché, come noi, sin da giovane si era sempre definito un solitario, uno che stava bene solo per conto suo...Si metterà in gioco come avvocato e scoprirà un mondo nuovo, fatto di eventi nascosti, di cui non sospettava neanche l'esistenza; e con la sua intelligenza, nutrita da tante letture e nello stesso tempo velata dal suo torpore acquisito, si tramuterà da uomo dato per perso da tutti, come fosse morto in vita, al brillante risolutore del capo...E come risultato di questo processo acquisirà, nel corso del processo, nel corso della trama, una voglia di vivere fino a quel momento sconosciuto, come l'accendersi di un improvvisa vitalità...
E capirà che bisogna sempre combattere per uscire dal pozzo nel quale ci si è cacciati nel corso degli anni...
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