Originariamente inviata da Dahmer

Sul fatto che gente random è socievole, è la loro natura, mio padre praticamente parla pure con i muri,

Originariamente inviata da varykino

è normale che alla gente piaccia parlare , io pure quando esco parlo co tutti , alla cassa , co quelli in fila , co le vecchie simpatiche , battute , robe cosi .... robe senza impegno , riempiono la giornata e poi distolgono il pensiero dal lavoro o dagli obblighi giornalieri , insomma è un piacere che allontana le merdate obbligatorie .... mio padre è peggio , lui manco lavorerebbe se gli levi il fatto di poter parlare con tutti .... poi capita a tutti di avere la giornata no , il problema è quando è tutta la vita che è una giornata no , c è qualche problema .... secondo me poi quel parlare cosi a gente random è ancora più bello perchè nn ci so vincoli di parentele o cmq legami che rendono la conversazione forzata , forse è l unica roba sociale che mi piace

Originariamente inviata da Dahmer

Io vado a momenti, però averne il bisogno compulsivo pure con gente che disprezzi e avercelo sempre non lo capisco lol.

Originariamente inviata da varykino

ah manco io quello , infatti mio padre nn lo capisco ... la metà di quelli con cui parla li avrei mandati a fanculo anni fa XD .

beh co quelli che disprezzi si è tipo una malattia cazz mista a qualche forma di masochismo

Originariamente inviata da Dahmer

Oppure gente con cui ti sei mandata a fanc.ul in malo modo, ti vede per strada e te fa ''Dahmer! Quanto tempo! Ma come staiiiii?''
I misteri della vita.

Originariamente inviata da varykino

molti piace anche lo scontro e robe che per altri sono solo seccature

Originariamente inviata da Dahmer

Sulla cosa delle cassiere, direi che per una volta son d'accordo con XL. Magari compri meno roba o la fila da una parte è lunga.
Sul fatto che gente random è socievole, è la loro natura, mio padre praticamente parla pure con i muri, ogni incontro random si trasforma in una conversazione o scambio di battute. Quando qua ci stava il lock down vedevo i vicini assembrarsi per parlare nel portone, robe allucinanti, gente che a malapena si conosceva...gente che stava a parlare da un terrazzo all'altro lol.
Per me è na malattia e non lo sanno.
Sulle indicazioni beato te, dove vivo io non si dilunga nessuno lol e non sono sgradevole di aspetto fisico.
(discorso slegato)

Originariamente inviata da utopia?

Vabbè l'esempio del supermercato l'ho fatto perché è un negozio davvero piccolo con due sole casse, neanche ci sarebbe bisogno di aprire l'altra cassa quando la "lunga coda" corrisponde a due persone in totale.
La socievolezza a parlare con la gente random...boh, davvero? Sarà che nella mia vita ho avuto a che fare con relativamente poche persone estranee alla mia famiglia, solitamente abbastanza scortesi e scostanti (soprattutto i miei coetanei), e vedere all'improvviso così tanta gente cortese e affabile mi pare pure strano.


Sarebbe uno spreco, non me ne farei nulla.

Originariamente inviata da Dahmer

Ma i coetanei sono una cosa diversa, se si parla di adolescenti, se sei "quello strano" spesso bene che ti va son scostanti, male che va so stronzi.

Originariamente inviata da utopia?

Forse il periodo di completa assenza di vita sociale che ho avuto tra l'adolescenza e l'età adulta non mi ha permesso di vivere tale transito in maniera "spontanea" e il viverlo all'improvviso adesso mi fa sembrare la cosa alquanto inverosimile?

Originariamente inviata da utopia?

È vera questa storia, o si può raggiungere un livello di bruttezza tale che la gente, soprattutto di sesso femminile, ti tratta bene per compassione?
O semplicemente non è vera né quella storia né la teoria che ho appena esposto, e l'aspetto fisico è semplicemente irrilevante nel come si viene trattati, e allora in quel caso avrebbero torto sia quelli che si sentono maltrattati per il proprio aspetto fisico sia quelli che dicono che se si vien trattati bene è perché si è effettivamente in qualche modo piacevoli?

Originariamente inviata da utopia?

Ma dunque mi chiedo, perché continuo ad essere così ossessionato dal mio aspetto fisico, nonostante ripeta a me stesso quotidianamente che:
1) non mi interessano quelle cose per cui è richiesto un aspetto attraente (amore, sessualità, eccetera);
2) per me l'importante davvero è rientrare nel concetto di "bella presenza" richiesto sul lavoro a contatto col pubblico, e in quello, dicono l'estetica c'entra poco o almeno non troppo;
3) non posso comunque sapere da me se ho un aspetto gradevole o meno, dato la mia visione di me è influenzata non poco dalla mia autostima perennemente sottozero su cui non riesco a lavorare (ogni volta che mi sembra di star facendo dei progressi, ricado malamente nel disprezzarmi);
4) non ho modo di ricevere feedback decenti dal mondo esterno, e se anche ne avessi di positivi probabilmente li scambierei per compassione.

Ed ecco, la domanda della discussione è proprio su questo ultimo punto. Mi sento dire spesso "se la gente, soprattutto quella di sesso femminile, ti tratta bene, con gentilezza, con una certa disponibilità, allora significa necessariamente che il tuo aspetto deve essere gradevole, o almeno rispettabile".

È vera questa storia, o si può raggiungere un livello di bruttezza tale che la gente, soprattutto di sesso femminile, ti tratta bene per compassione?
O semplicemente non è vera né quella storia né la teoria che ho appena esposto, e l'aspetto fisico è semplicemente irrilevante nel come si viene trattati, e allora in quel caso avrebbero torto sia quelli che si sentono maltrattati per il proprio aspetto fisico sia quelli che dicono che se si vien trattati bene è perché si è effettivamente in qualche modo piacevoli?