|
|
04-02-2025, 07:32
|
#21
|
Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 4,259
|
Quote:
Originariamente inviata da Crepuscolo
Secondo te ti ha reso una persona più forte ed indipendente non averli avuti?
|
Non mi ritengo più "forte" ma certamente mi ha reso molto votato all'indipendenza, con una scorza abbastanza dura, cinica e quasi anaffettiva .
Quote:
Originariamente inviata da Echoes
Meglio avere genitori iperprotettivi o completamente assenti? Chi farà più dannni alla psiche del figlio?
|
i "danni", secondo me, li fanno sempre. Come detto da altri, dipende poi da noi avere l'interesse o la voglia di ripararli.
Io, per dire, oltre a certe mie caratteristiche sopra elencate, stavo completamente a zero in autostima, ero timido, impacciato, errori&disattenzioni erano mal tollerati, stimoli praticamente assenti per via diretta, vessazioni all'ordine del giorno ed altro. Mi sono dovuto mettere lì a costruirmi pezzo per pezzo; purtroppo, come scrivo spesso, a quel punto è subentrata la genetica e lì, mi tocca alzare le mani e arrendermi
conosco almeno una persona che è stata sempre riempita di sincero affetto ed amore dai propri genitori: oggi è praticamente un'adulta che vive in quasi-totale dipendenza affettiva ed oltre all'affetto i suoi genitori iperprotettivi le hanno riempito la testa di complessi&paure.
Poi ovviamente è sempre caso per caso: un'altra persona che ha subìto la mia medesima infanzia, oggi è taciturna, introversa ma anche con scatti di rabbia/focosità e difficoltà a relazionarsi con buona parte del mondo esterno.
Bisogna un po' rimboccarsi le maniche e cercare il proprio centro di gravità permanente.
|
Ultima modifica di cuginosmorfio; 04-02-2025 a 07:42.
|
04-02-2025, 07:51
|
#22
|
Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,105
|
Quote:
Originariamente inviata da Crepuscolo
Chi di voi pensa che i propri problemi mentali siano stati causati da genitori (o uno dei due) iperprotettivi?
Nel mio caso sicuramente mia madre ha contribuito a farmi diventare il bamboccione inetto e rimbambito che sono oggi.
|
Io non sarei neppure d'accordo sul termine iper-protettivi..perchè in realtà essere protettivi significherebbe accompagnare un figlio ad affrontare il mondo e accorgersi di cosa è in grado di fare o meno, e quindi supportarlo fino a che non sia autonomo (tipo: ti tengo la bici finchè non hai imparato a pedalare).
Nella pratica ci sono genitori che sono attenti in maniera esagerata ad aspetti marginali ( tipo: hai messo la maglia di lana?) E magari non si curano di cose più importanti (mio figlio fa sport? Ha le capacità tipiche della sua età? Ha degli amici? )
Non far uscire il figlio non è proteggerlo, è proprio non pensare che quello sia un aspetto importante per lui (poi che questo sia causato da loro paure o incapacità, ok)
|
Ultima modifica di milton erickson; 04-02-2025 a 19:33.
|
04-02-2025, 08:11
|
#23
|
Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 8,073
|
Quote:
Originariamente inviata da claire
Dipende da chi é ma poi scusa, ti vuoi giudicare come ti giudicherebbe qualcuno che non ti conosce e ha pregiudizi?
Tu cosa pensieresti di un altro nella tua stessa condizione?
|
Non avrei nessuna stima di uno nelle mie stesse condizioni.
|
|
04-02-2025, 09:08
|
#24
|
Intermedio
Qui dal: Feb 2019
Messaggi: 178
|
Una riflessione: metterla sul giudizio rispetto alla situazione attuale e quindi spostare la colpa su varie parti è secondario alle cause pratiche
Per esempio: se il fermo di vita è relativamente recente, mentre magari qualche anno fa si era in attività, bisogna ragionare su cosa sia accaduto nel mezzo e perchè siano state dismesse attività quotidiane (lavoro, studi, sport) e se si possa imputare ad altro che effettiva depressione o famiglia. Ad esempio una dipendenza attiva dalla virtualità e sostituzione propria di rapporti quotidiani da reale a virtuale
Questo è off topic ma dicevo che aiuta a vedere più lucidamente la questione delle colpe e spostarsi sull'aspetto pratico
|
|
04-02-2025, 09:22
|
#25
|
Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 8,073
|
Quote:
Originariamente inviata da rogues
Una riflessione: metterla sul giudizio rispetto alla situazione attuale e quindi spostare la colpa su varie parti è secondario alle cause pratiche
Per esempio: se il fermo di vita è relativamente recente, mentre magari qualche anno fa si era in attività, bisogna ragionare su cosa sia accaduto nel mezzo e perchè siano state dismesse attività quotidiane (lavoro, studi, sport) e se si possa imputare ad altro che effettiva depressione o famiglia. Ad esempio una dipendenza attiva dalla virtualità e sostituzione propria di rapporti quotidiani da reale a virtuale
Questo è off topic ma dicevo che aiuta a vedere più lucidamente la questione delle colpe e spostarsi sull'aspetto pratico
|
Non è questa la situazione. Il fermo di vita c'è sempre stato, dall'assenza di socializzazione con gli altri bambini ai tempi dell'asilo fino al non essere riuscito ad integrarmi nella società dopo il diploma. Non c'è stato un prima e un dopo.
|
|
04-02-2025, 10:42
|
#26
|
Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,759
|
Io non penso di poter dare del tutto la colpa ai miei genitori perchè mio fratello è il mio opposto e siamo stati cresciuti nello stesso modo e in contemporanea (siamo quasi coetanei). Forse l'unica cosa che posso rimproverare a mia madre è l'avermi sempre fatto sentire strana per il fatto che non mi piacesse uscire, fare festa o simili. Mi ha fatto crescere con l'idea di essere sbagliata e che un giorno me ne sarei pentita.
|
|
04-02-2025, 10:55
|
#27
|
Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,929
|
Quote:
Originariamente inviata da Crepuscolo
Chi di voi pensa che i propri problemi mentali siano stati causati da genitori (o uno dei due) iperprotettivi?
Nel mio caso sicuramente mia madre ha contribuito a farmi diventare il bamboccione inetto e rimbambito che sono oggi.
|
non mi interessano le cause remote che hanno portato alla formazione dei mio carattere. Mi interessano invece i notevoli problemi che nella concreta vita quotidiana ostacolano il mio benessere.
|
|
04-02-2025, 15:10
|
#28
|
Intermedio
Qui dal: Feb 2019
Messaggi: 178
|
Quote:
Mi interessano invece i notevoli problemi che nella concreta vita quotidiana ostacolano il mio benessere
|
Di cosa si tratta all'atto pratico? A volte in chi abbia avuto fasi di difficoltà si tratta del ritmo sonno/veglia, igiene personale (non solo letterale ma ad esempio nelle pratiche e nei documenti) e gestione appuntamenti per esempio medici? Giusto per menzionarne qualcuno
Nel caso che si attribuiscano cause famigliari, quale è la relazione con le cause sopra?
|
|
04-02-2025, 15:12
|
#29
|
Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 4,259
|
Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
non mi interessano le cause remote che hanno portato alla formazione dei mio carattere. Mi interessano invece i notevoli problemi che nella concreta vita quotidiana ostacolano il mio benessere.
|
Peccato, perché sono strettamente collegate.
|
|
04-02-2025, 15:16
|
#30
|
Intermedio
Qui dal: Feb 2019
Messaggi: 178
|
Quote:
Originariamente inviata da cuginosmorfio
Peccato, perché sono strettamente collegate. 
|
Sì ma praticamente, poi, all'iniziare della giornata, cosa succede o non succede  e quanta quota è colpa degli altri e quanta invece è decisione propria
Parlando di fatti nell'avvio: mangiare, vestirsi, uscire
|
|
04-02-2025, 21:09
|
#31
|
Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 4,259
|
Quote:
Originariamente inviata da rogues
Parlando di fatti nell'avvio: mangiare, vestirsi, uscire
|
Pensa che ci sono persone che nemmeno iniziano queste attività: non si alzano, non mangiano, non si lavano e per quanto riguarda l'uscire... chettelodicoafare
Per me, le decisioni sono sempre connesse a ciò che siamo e che rimandano spesso alla nostra fase infantile-adolescenziale.
ll succo è quanto decidiamo di cullarci/sconfortarci nei nostri impedimenti.
|
|
04-02-2025, 23:06
|
#32
|
Intermedio
Qui dal: Feb 2019
Messaggi: 178
|
Quote:
ll succo è quanto decidiamo di cullarci/sconfortarci nei nostri impedimenti.
|
Beh bisogna vedere concretamente quale sia il problema credo  Alla fine la sussistenza non può venir meno
Forse individuare episodi o periodi in cui le attività non si svolgono pur in una fase di relativo benessere psicofisico, e vedere lì quanto sia imputabile ad altri e quanto una scelta senziente(del momento)
|
|
04-02-2025, 23:48
|
#33
|
Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,929
|
Quote:
Originariamente inviata da rogues
Di cosa si tratta all'atto pratico?
|
possono essere problemi assolutamente dei più vari. Mia madre che sta a casa in smart working a dare fastidio; le cuffie che non mi funzionano bene; una ragazza che non mi risponde; i forum che non sono più attivi come una volta; l'Atalanta che sta perdendo col Bologna; avere di frequente problemi intestinali; avere un problema alla montatura degli occhiali che non so come risolvere; sentirmi solo; non avere una ragazza attraente da cui ricevere notifiche appena sveglio; avere un curriculum pietoso; non poter frequentare l'università a causa di tasse troppo elevate etc etc.
Appunto, cose che mi danneggiano nel presente. Se da bambino mia madre era iperprotettiva, ora cosa me ne viene? E anche se questo avesse influenzato il mio carattere, non credo che ci sia una diretta connessione col mio benessere. Nel senso, posso avere un carattere condizionato da genitori iperprotettivi ma stare male oppure bene per tutt'altre ragioni.
|
|
04-02-2025, 23:52
|
#34
|
Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,929
|
Quote:
Originariamente inviata da cuginosmorfio
Per me, le decisioni sono sempre connesse a ciò che siamo e che rimandano spesso alla nostra fase infantile-adolescenziale.
ll succo è quanto decidiamo di cullarci/sconfortarci nei nostri impedimenti.
|
mah, non ti dico di no. Però... questa connessione non è l'unica. Nel senso che il nostro comportamento può avere al tempo stesso cause remote (il carattere si è formato nel corso del tempo e soprattutto da bambini) e anche cause assolutamente recenti (es. una persona triste decide di alzarsi dal letto perché gli arriva un messaggio piacevole). Agire sulle cause remote penso sia difficilissimo. Quindi resta da mettere le mani su elementi del presente.
|
Ultima modifica di Darby Crash; 04-02-2025 a 23:58.
|
05-02-2025, 06:35
|
#35
|
Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 4,259
|
Quote:
Originariamente inviata da rogues
Beh bisogna vedere concretamente quale sia il problema credo  Alla fine la sussistenza non può venir meno
Forse individuare episodi o periodi in cui le attività non si svolgono pur in una fase di relativo benessere psicofisico, e vedere lì quanto sia imputabile ad altri e quanto una scelta senziente(del momento)
|
Sono d'accordo con te. Guarda, io l'ho fatto su me stesso e sono arrivato alla -ahimè- conclusione che, scartati tutti fattori cultural-famigliari-genetici, la risposta è che sono un po' sono pigro e tendo ad un perfezionismo ridicolo.
Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
mah, non ti dico di no. Però... questa connessione non è l'unica. Nel senso che il nostro comportamento può avere al tempo stesso cause remote (il carattere si è formato nel corso del tempo e soprattutto da bambini) e anche cause assolutamente recenti (es. una persona triste decide di alzarsi dal letto perché gli arriva un messaggio piacevole). Agire sulle cause remote penso sia difficilissimo. Quindi resta da mettere le mani su elementi del presente.
|
No, non è l'unica nemmeno per me.
Però, ammesso e non concesso che quei (pseudo)problemi ( per me) da te elencati siano veri, dovresti pensare al perché ti influenzano così tanto nel quotidiano e perché tu attivamente non fai niente (ipotizzo) per risolverli. Dove è la radice di tutto?
|
Ultima modifica di cuginosmorfio; 05-02-2025 a 09:45.
|
05-02-2025, 08:03
|
#36
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 26,285
|
Quote:
Originariamente inviata da cuginosmorfio
Pensa che ci sono persone che nemmeno iniziano queste attività: non si alzano, non mangiano, non si lavano e per quanto riguarda l'uscire...chettelodicoafare
Per me, le decisioni sono sempre connesse a ciò che siamo e che rimandano spesso alla nostra fase infantile-adolescenziale.
ll succo è quanto decidiamo di cullarci/sconfortarci nei nostri impedimenti.
|
Sono d'accordo.
Io non sono nessuno ma ci sono tanti studi a riguardo.
Le evidenze poi...
Ma bisogna anche ricordare che non sempre si può decidere.
A volte non c'è scelta. Non ti capita solo l'infanzia, la famiglia, l'adolescenza, e tutto il resto è nelle tue mani. No.Capita anche altro e non gli importa come sei messo, se ce la fai e di cosa avresti bisogno. Tu puoi fare il tuo, ma con limiti. E a volte questi limiti sono di un millimetro quadrato.
|
Ultima modifica di claire; 05-02-2025 a 08:07.
|
05-02-2025, 08:48
|
#37
|
Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,632
|
In parte le mie insicurezze e zero autostima sono colpa di quello scemo di mio padre che pensa solo a bere vino a non finire.
|
|
05-02-2025, 08:51
|
#38
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 26,285
|
Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
In parte le mie insicurezze e zero autostima sono colpa di quello scemo di mio padre che pensa solo a bere vino a non finire.
|
É sempre da lui che ti deriva l'idea che le donne sono delle puttane?
|
|
05-02-2025, 09:36
|
#39
|
Intermedio
Qui dal: Feb 2019
Messaggi: 178
|
Quote:
-mia madre che sta a casa in smart working a dare fastidio; le cuffie che non mi funzionano bene; una ragazza che non mi risponde; i forum che non sono più attivi come una volta; l'Atalanta che sta perdendo col Bologna; avere di frequente problemi intestinali; avere un problema alla montatura degli occhiali che non so come risolvere; sentirmi solo; non avere una ragazza attraente da cui ricevere notifiche appena sveglio; avere un curriculum pietoso; non poter frequentare l'università a causa di tasse troppo elevate etc
|
Beh, dare un'indicazione pratica di quello che ostacola aiuta
Sembri una persona molto giovane, ma il genitore che sta in smart working immagino lo faccia per necessità e circostanze lavorative, poi magari farà anche altro a casa (lavori vari), magari può essere un'idea cercare di svegliarsi prma per evitare il caos della metà mattinata? A me giovava sfruttare la parte della mattinata con meno traffico (sia a casa che fuori), prima delle 7 è tranquillo
Sui costi universitari, dipende dall'isee ma una soluzione si potrebbe trovare, ma stai preparando dei test di ingresso? Sul ricevere messaggi appena svegli, beh quello non lo si ha tutti però si possono avere altri stimoli come la colazione tanto per iniziare
Quote:
Sono d'accordo con te. Guarda, io l'ho fatto su me stesso e sono arrivato alla -ahimè- conclusione che, scartati tutti fattori cultural-famigliari-genetici, la risposta è che sono un po' sono pigro e tendo ad un perfezionismo ridicolo
|
Eh sì quello capita un po' a tutti a fasi
|
|
05-02-2025, 09:43
|
#40
|
Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,929
|
Quote:
Originariamente inviata da rogues
Beh, dare un'indicazione pratica di quello che ostacola aiuta
Sembri una persona molto giovane, ma il genitore che sta in smart working immagino lo faccia per necessità e circostanze lavorative, poi magari farà anche altro a casa (lavori vari), magari può essere un'idea cercare di svegliarsi prma per evitare il caos della metà mattinata? A me giovava sfruttare la parte della mattinata con meno traffico (sia a casa che fuori), prima delle 7 è tranquillo
Sui costi universitari, dipende dall'isee ma una soluzione si potrebbe trovare, ma stai preparando dei test di ingresso? Sul ricevere messaggi appena svegli, beh quello non lo si ha tutti però si possono avere altri stimoli come la colazione tanto per iniziare
|
ti rispondo brevemente, altrimenti il thread prende una piega incentrata su di me e andiamo off topic. Magari fossi molto giovane  Il genitore è un problema perché con esso ho un pessimo rapporto, e mi sta tra i piedi. L'isee universitario non posso farlo perché non posso avere alcuni dei documenti necessari. La colazione non è certamente uno stimolo paragonabile a un messaggio di una bella ragazza.
|
|
 |
|
Strumenti della discussione |
Cerca in questa discussione |
|
|
|