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27-08-2016, 17:53
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#21
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Mitosi,o cacciare fuori i soldi.Bisogna solo sperare che l'anziano ne abbia da parte e una buona pensione (cosa che noi non avremo,oltre a non avere figli e nipoti, e ora diciamo massì chi se ne frega della vecchiaia non voglio essere di peso a nessuno, ma poi si arriva al momento del bisogno e non ci metteremo in un angolo a lasciarci morire di fame in mezzo al piscio,perchè nessuno è attaccato alla vita quanto i vecchi.)
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Beh ci si può sempre ammazzare prima che arrivi il declino grosso (quello graduale é già in corso)
Io spero sempre di non superare i 70-75.
Oggi allegria dentro di me yeahh! Però lo penso sul serio.
Noi non siamo attaccati alla vita ora,figuriamoci da vecchi. Chi lo é da vecchio da giovane era un solarone localaro festaiolo
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27-08-2016, 17:54
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#22
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Beh ci si può sempre ammazzare prima che arrivi il declino grosso (quello graduale é già in corso)
Io spero sempre di non superare i 70-75.
Oggi allegria dentro di me yeahh! Però lo penso sul serio
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si lo pensano tutti ma non lo fa quasi nessuno
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27-08-2016, 18:04
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#23
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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Quote:
Originariamente inviata da claire
si lo pensano tutti ma non lo fa quasi nessuno
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Come si chiama quel regista che si é buttato di sotto a 95 anni.. Qualcuno lo fa..
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27-08-2016, 18:27
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#24
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Come si chiama quel regista che si é buttato di sotto a 95 anni.. Qualcuno lo fa..
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Monicelli.
pochi rispetto a quelli che lo pensano
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27-08-2016, 19:38
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#25
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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I festaioli la vivono poco? Casomai noi..
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27-08-2016, 22:30
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#26
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Non so quanto l'essere o meno un utente del forum sia un fattore significativo, il problema è che quasi tutti vivono la vita di qualcun altro, fanno il lavoro che non dovrebbero fare, stanno con la persona con cui non dovrebbero stare, sentono e pensano quello che non dovrebbero sentire e pensare... prova ne è il fatto che se fossero nati in un'altra famiglia o in un altro posto starebbero conducendo tutt'altra vita. Perché le persone in ogni nazione si assomigliano tutte molto? Perché sono poche quelle che si impegnano ad andare verso sé stesse, a liberarsi dai condizionamenti ricevuti dai genitori, dall'ambiente, ecc...
Come un gatto deve fare il gatto così anche una persona deve fare sé stessa, altrimenti non sta vivendo davvero.
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però stanno bene
almeno all'apparenza, ma già è tanto.
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28-08-2016, 11:54
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#27
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Esperto
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 1,530
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Quote:
Originariamente inviata da clizia
... i figli pagano al posto dei genitori visto che la terapia che si sarebbero dovuti fare loro negli anni me la sto facendo io ora per ridurre i danni subiti nel corso del tempo....
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Capisco bene, un abbraccio cara
Nel mio caso, non ho pianto una lacrima quando se ne è andato e spero presto di liberarmi dei restanti secondini, senza rancore.
Quote:
... mi sento comunque in colpa.
Già oggi l'oncologa ha colpevolizzato me e mia sorella ...
Già mi sento inadeguata io in tutta questa situazione, poi c'è questa gente poco empatica e acida (pur facendo il medico) che giudica e punta l'indice anzichè capire. Nessuno ci aveva detto questa cosa, sinceramente....
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Forse si sfogano su di voi, reagendo in quella maniera, perché vengono investite dai comportamenti irrispettosi di tuo padre?
Per esperienza, proteggete la vostra sanità mentale in primis, a costo di assumere qualcuno in grado di non venire ferito dalle sue parole e quindi di dedicarsi alle sue cure con più serenità, attingendo dalle entrate di vostro padre e da una eventuale indennità di accompagnamento se ne avrà diritto, dividendo le spese restanti tra voi due figlie.
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28-08-2016, 14:18
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#28
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
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mi vien da dire di stare in guardia di assumere badanti o altri aiutanti specie se giovani donne nubili.... potrebbero rincoglionire vostro padre, sposarsi e prendersi una bella fetta di eredità....
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Ultima modifica di Ansiaboy; 28-08-2016 a 14:26.
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28-08-2016, 14:18
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#29
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: In the clouds...
Messaggi: 1,185
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Io ricordo che mi aveva mostrato delle foto di una gita fatta in nord Europa (Danimarca forse?) e degli amici li aveva...chi erano d'altronde le persone che erano con lui?
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Ricordi male: quelli erano amici di mia madre, uno dei quali ora è nel frattempo deceduto. Le uscite e la poca vita sociale che ha potuto fare mio padre nel corso degli anni è frutto dell'impegno materno nel mantenere le relazioni sociali con soggetti esterni alla famiglia. Se fosse dipeso da lui, non avrebbe nemmeno mai avuto un contatto col mondo esterno. Infatti ora che mamma non c'è più, si sono sfaldate tutte le relazioni sociali che lei riusciva a mantenere attorno alla famiglia e ora papà è rimasto più solo che mai...inoltre lui cerca di ostacolare le mie amicizie e le mie uscite: sembra quasi infastidito quando esco o "faccio cose". Mi ha anche accusato di essere, come dire....."estroversona"!
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28-08-2016, 14:41
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#30
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,122
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Non si può dire che abbia tutti i torti
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28-08-2016, 14:45
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#31
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: In the clouds...
Messaggi: 1,185
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Quote:
Originariamente inviata da claire
.Bisogna solo sperare che l'anziano ne abbia da parte e una buona pensione
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Sì, sì, mio padre ha una buona pensione, persino molto più alta del mio attuale stipendio....
Il fatto è che mi imbarazza per ora avanzare questa storia della badante. Mi sembra come se, così facendo, me ne volessi lavare le mani. Per ora non resta altro che attendere la visita oncologica per capire cosa c'è da fare, che speranza di vita o di guarigione viene data al paziente.
Purtroppo quando il 1° settembre riprenderò servizio, sarò costretta a tornare a casa mia. Per ora - dato che è autonomo - si fa così, se poi lui non ce la fa a stare solo o la malattia peggiora, andrò a stare da lui. Speriamo bene.
Per adesso penso a un passo alla volta. I dati medici per prendere una decisione certa sono ancora insufficienti.
Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Beh ci si può sempre ammazzare prima che arrivi il declino grosso (quello graduale é già in corso)
Io spero sempre di non superare i 70-75.
Noi non siamo attaccati alla vita ora,figuriamoci da vecchi.
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Sai, non so; a volte, invece, di fronte alla morte ci si può scoprire molto attaccati alla vita. La morte ci mette poi di fronte a paure irrazionali, al timore tutto umano di non poter più "essere" per lasciare posto al nulla, al "non-essere". Se accettassimo con tanta facilità la fine della vita, saremmo persone sagge e personalmente, pur reputandomi una persona consapevole, non mi considero ancora così saggia da accettare l'idea della morte tanto serenamente.
Anzi, superati i 30 anni si inizia invece a scoprire l'angoscia del tempo che inesorabilmente passa. Ieri eravamo bambini e ora ci scopriamo già a metà del nostro cammino.
Pensare a 10 anni fa non sembra più qualcosa di così lontano; 10 anni sono solo una fetta di tempo nemmeno così grande come si potrebbe pensare. Tutto inizia a scorrere troppo veloce e il fatto di non riuscire a stare dietro al vorticare delle ore e dei minuti che passano ci fa sentire impotenti e incapaci di controllare pienamente il declino di tutte le cose, la loro caducità che soggiace alla terribile legge del tempo.
Io almeno sento questo. I miei 21 anni sono un ricordo tenace che perdura nel cuore e nella mente e ogni volta che torna l'estate mi sorprendo sempre a vagheggiarli con nostalgia. Eppure di acqua sotto i ponti ne è passata tantissima, e gli eventi di 15-16 anni fa fanno capolino nella mente come qualcosa di vicinissimo e lontanissimo al contempo....è una sensazione strana da spiegare, però quando subentrano potenti i ricordi e i rimpianti significa che stiamo iniziando a percepire noi stessi come esseri temporali, prima o poi destinati alla fine e questo pensiero ci immalinconisce, o almeno per me è così.
A 20 anni puoi pensare alla tua morte con sdegno e spavalderia, appunto perchè la avverti come una cosa lontana nel tempo e nello spazio. Ma quando superi i 35 e i ricordi si affastellano l'uno sull'altro, il pensiero del declino e della fine ci rende mesti, fiacchi, privi di energia per combattere contro l'idea di quello che non tornerà mai più.
Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Come si chiama quel regista che si é buttato di sotto a 95 anni.. Qualcuno lo fa..
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Monicelli e appunto, come dice Claire, in pochi hanno la lucidità e il coraggio di fare quello che ha fatto lui. Lui era comunque conscio di aver fatto nella vita quello che voleva fare e in un certo senso la forza per buttarsi di sotto gliel'ha data appunto questa stessa consapevolezza.
Quote:
Originariamente inviata da _Diana_
Capisco bene, un abbraccio cara
Nel mio caso, non ho pianto una lacrima quando se ne è andato e spero presto di liberarmi dei restanti secondini, senza rancore.
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Ti capisco perfettamente, cara. Può sembrare brutto, ma anche io penso che non vivrò il distacco con la stessa intensità con cui l'ho vissuto verso mamma, appunto perchè in questo specifico caso non c'è forse mai stato reale attaccamento affettivo verso la persona di cui si parla. Sembra una cosa indegna da dire, impietosa e quasi ingiusta, però non siamo noi a decidere volontariamente quanto affetto sentire verso qualcuno o qualcosa. Sono le circostanze della vita a spingerci a reagire e a innescare in noi un certo tipo di reazione.
Ricambio l'abbraccio
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28-08-2016, 14:46
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#32
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: In the clouds...
Messaggi: 1,185
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Non si può dire che abbia tutti i torti
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Il bue che dice cornuto all'asino!
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28-08-2016, 15:25
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#33
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Esperto
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 1,530
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Quote:
Originariamente inviata da clizia
Il fatto è che mi imbarazza per ora avanzare questa storia della badante. Mi sembra come se, così facendo, me ne volessi lavare le mani. ... se poi lui non ce la fa a stare solo o la malattia peggiora, andrò a stare da lui.
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Ti sentiresti meno in colpa se ci fosse qualche disoccupato in zona che ha bisogno di soldi (e contributi da versare per arrivare ad aver diritto alla pensione), disposto a fare da assistente alla persona, accompagnando tuo padre a fare le visite? Magari basta solo far girare la voce tra i conoscenti e i vicini di casa...
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28-08-2016, 16:35
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#34
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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Quote:
Originariamente inviata da clizia
Sai, non so; a volte, invece, di fronte alla morte ci si può scoprire molto attaccati alla vita. La morte ci mette poi di fronte a paure irrazionali, al timore tutto umano di non poter più "essere" per lasciare posto al nulla, al "non-essere". Se accettassimo con tanta facilità la fine della vita, saremmo persone sagge e personalmente, pur reputandomi una persona consapevole, non mi considero ancora così saggia da accettare l'idea della morte tanto serenamente.
Anzi, superati i 30 anni si inizia invece a scoprire l'angoscia del tempo che inesorabilmente passa. Ieri eravamo bambini e ora ci scopriamo già a metà del nostro cammino.
Pensare a 10 anni fa non sembra più qualcosa di così lontano; 10 anni sono solo una fetta di tempo nemmeno così grande come si potrebbe pensare. Tutto inizia a scorrere troppo veloce e il fatto di non riuscire a stare dietro al vorticare delle ore e dei minuti che passano ci fa sentire impotenti e incapaci di controllare pienamente il declino di tutte le cose, la loro caducità che soggiace alla terribile legge del tempo.
Io almeno sento questo. I miei 21 anni sono un ricordo tenace che perdura nel cuore e nella mente e ogni volta che torna l'estate mi sorprendo sempre a vagheggiarli con nostalgia. Eppure di acqua sotto i ponti ne è passata tantissima, e gli eventi di 15-16 anni fa fanno capolino nella mente come qualcosa di vicinissimo e lontanissimo al contempo....è una sensazione strana da spiegare, però quando subentrano potenti i ricordi e i rimpianti significa che stiamo iniziando a percepire noi stessi come esseri temporali, prima o poi destinati alla fine e questo pensiero ci immalinconisce, o almeno per me è così.
A 20 anni puoi pensare alla tua morte con sdegno e spavalderia, appunto perchè la avverti come una cosa lontana nel tempo e nello spazio. Ma quando superi i 35 e i ricordi si affastellano l'uno sull'altro, il pensiero del declino e della fine ci rende mesti, fiacchi, privi di energia per combattere contro l'idea di quello che non tornerà mai più.
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Verissimo, da poco mi sto accorgendo che il tempo che ho davanti non è infinito, questa è stata una botta un po' pesante in quanto va ad aggiungere ansia ad altra ansia, e il fatto di aver vissuto 40 anni come se fossero 20,max 25 non fa sicuramente bene.
L'attaccamento alla vita ho notato di averlo quando 2 anni fa mi sono visto la morte vicino all'improvviso, ma forse era più istinto e paura irrazionale.
Io sinceramente già noto il decadimento fisico e in misura minore (ma c'è) cognitivo già adesso. Negli ultimi tre anni sono invecchiato parecchio, quindi posso immaginare cosa sarà fra 30 anni, aggiungendoci anche la solitudine e la non-gratificazione lavorativa, quindi attaccamento o non attaccamento, preferirei affrontare questa vita difficile con ancora un minimo di forze e non arrivare alla vecchiaia estrema che ti priva di ogni cosa. Ma penso che il mio desiderio sarà esaudito, in famiglia mia si campa abbastanza, ma 90-100enni non ce ne sono mai stati, per fortuna mia.
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30-08-2016, 16:30
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#35
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Più che altro stanno sotto anestesia, pagano la rinuncia al dolore con la rinuncia al piacere.
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There is no pain, you are receding... and I, I have become comfortably numb
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31-08-2016, 01:15
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#36
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Avanzato
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: Qui
Messaggi: 337
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Personalmente temo più la vecchiaia della morte. Ho paura del dolore fisico ma se penso che all'età del papà di Clizia potrei trovarmi nella sua situazione ma senza nemmeno due figlie che si occupino di me mi viene la pelle d'oca. Che poi lui è fortunato perché lucido ma c'è gente che già a 70 anni ha l'Alzheimer. La vecchiaia non fa per me e preferisco morire giovane. Il tempo che passa non lo sento su di me e non mi preoccupa nonostante capelli bianchi, acciacchi, mancanza totale di memoria e roba varia. Lo sento sui miei genitori: sono gli unici amici che ho, quando moriranno rimarrò sola. Altro che paura di morire, ho paura di invecchiare, altroché. E l'unico modo per non invecchiare è morire giovani. Tanto io sto andando verso il mezzo secolo e la mia vita l'ho già fatta e ho fatto e visto tante cose.
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20-09-2016, 10:59
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#37
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Mulholland dr.(Roma)
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Originariamente inviata da clizia
Ti capisco perfettamente, cara. Può sembrare brutto, ma anche io penso che non vivrò il distacco con la stessa intensità con cui l'ho vissuto verso mamma, appunto perchè in questo specifico caso non c'è forse mai stato reale attaccamento affettivo verso la persona di cui si parla. Sembra una cosa indegna da dire, impietosa e quasi ingiusta, però non siamo noi a decidere volontariamente quanto affetto sentire verso qualcuno o qualcosa. Sono le circostanze della vita a spingerci a reagire e a innescare in noi un certo tipo di reazione.
Ricambio l'abbraccio
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non c'è nulla di indegno in quel che dici e pensi. Come infatti dopo scrivi, non siamo noi a decidere quanto affetto riservare a qualcuno. Fosse anche un nostro genitore.
Mi spiace comunque per la situazione.
Io ormai non ho più rapporti da anni con mio padre e sento di star molto meglio da quando mi ci sono allontanata. Anche se fosse in fin di vita, dubito me ne di spiacerei, o men che meno mi verrebbe da accudirlo.
Purtroppo si raccoglie quel che si semina, e c'è chi decide comunque di sacrificarsi, e qualcuno che proprio non ce la fa.
Ma prenderti il congedo retribuito per accudimento di familiare?
in questo caso dovresti spostarti la residenza a casa sua?
Che io sappia si possono fare anche vari escasmotage, senza neccessariamente viverci davvero con tuo padre, ma magari solo accudirlo qualche ora al giorno, cosi da risparmiare sulla badante e al contempo non aver problemi di seguire anche il lavoro ( quindi uno stress in meno ).
Un abbraccio comunque
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