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Vecchio 26-05-2020, 12:09   #1
Intermedio
L'avatar di Sura86
 

Buongiorno! scrivo per un consiglio su una situazione che va avanti da più o meno sempre. Mia madre spesso mi umilia di fronte ad altre persone, e non credo che se ne renda conto, quando glielo faccio notare, mi dice che sono una persona che se la prende troppo e che con me non si può aprire bocca

faccio un esempio, l'ultimo episodio successo ieri:
Premetto che abito con mia mamma perché il mio stipendio non è sufficiente per permettermi di vivere da sola. Ieri pomeriggio viene un uomo con un giovane assistente ad aggiustare il lavandino rotto di cucina e mia mamma comincia a chiacchierarci, si scambiano opinioni sulla passata quarantena, lei a differenza mia adora tanto parlare.
Io scendo per ringraziare e salutare l'idraulico, ma malauguratamente, il più anziano,mi chiede che lavoro faccio.
Io rispondo dicendo qual'è il mio lavoro e che mi piace farlo, dico che purtroppo ora con la quarantena si è interrotto ma riprenderemo tra qualche mese, cercando insomma di non sembrare una totale sfigata.
Ma ovviamente mia mamma interviene dicendo "Si, certo lavora ma se non ci fossi io per quel che guadagna sarebbe già dovuta andare in ginocchio dalla Caritas!"
Io senza dire altro me ne sono andata perché mi sono sentita veramente umiliata. Ma non è la prima volta che succede, è solo l'ultimo episodio di tanti accaduti uguali a questo in passato.
Io non so se si renda conto quanto mi faccia male questo atteggiamento, quando le faccio notare che ha detto qualcosa che mi ha ferito se ne esce con "Oh quanto hai la coda di paglia! con te non si può dire nulla e poi ho solo detto la verità!"
Certo, è la verità, con 500/600 euro al mese non posso certo permettermi chissà cosa, però cerco di migliorare la mia situazione provando ogni tanto a fare concorsi, cerco di trovare la dignità del mio piccolo stipendio, ma lei ogni volta che provo a dare dignità al mio lavoro deve dire che non è abbastanza e che senza di lei dovrei imparare a suonare il piffero agli angoli delle strade...non sarebbe un problema così grosso se lo dicesse solo a me, ma il problema è che spesso succede in presenza di altre persone
Scusate lo sfogo ma è una delle cose che mi fa sentire una fallita ogni giorno di più, (oltre a tante altre cose...)

Ultima modifica di Sura86; 26-05-2020 a 12:14.
Vecchio 26-05-2020, 12:11   #2
Esperto
L'avatar di Bluevelvet93
 

Tieni duro e scappa il prima possibile.
Ringraziamenti da
Coso (26-05-2020), Hor (26-05-2020)
Vecchio 26-05-2020, 12:18   #3
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

È quello che io definisco bullismo intrafamiliare, fenomeno ancora troppo poco riconosciuto. Sono rapporti disfunzionali, in cui chi ha una posizione di predominio ne approfitta per ricavare piccole soddisfazioni sadiche nei confronti del più debole. Spesso sono azioni inconsapevoli persino per la persone che le compie, essendo moduli di comportamenti introiettati, probabilmente ereditati dall'ambiente familiare precedente.

Come ti consiglia l'utente più sopra: in mancanza della possibilità di "aggiustare" il rapporto disfunzionale, l'unica è andarsene appena se ne ha la possibilità.
Ringraziamenti da
crimm (26-05-2020), DownwardSpiral2 (26-05-2020), Odradek (27-05-2020)
Vecchio 26-05-2020, 12:22   #4
Banned
 

Stessa identica situazione. Lavoro ma sarò costretta a vivere con mia madre ancora per molto a causa dello stipendio basso. Lei considera un disonore personale che io faccia un lavoro di basso profilo quando invece i figli delle sue amiche hanno tutti ottimi stipendi, vivono all'estero ecc... si vergogna di me quando deve parlarne con altri.

Inviato dal mio SM-A405FN utilizzando Tapatalk
Vecchio 26-05-2020, 12:23   #5
Banned
 

Anche a me capita con la mia famiglia adottiva, ma non davanti ad altre persone, però mi ferisce anche se non lo do a vedere poi a casa mia piango molto di questo, tra l’altro non gli dirò delle mie difficoltà economiche, finirò in strada , perché so mi ferirebbero
Vecchio 26-05-2020, 12:43   #6
Intermedio
L'avatar di Sura86
 

Grazie delle vostre risposte, davvero. Si anche io credo che la soluzione sia andarsene ma ora non è proprio possibile.
Inoltre gli atteggiamenti sono contrastanti e non li capisco, quando dico che voglio provare a fare un concorso mi incoraggia dicendo che ho tutte le capacità per superarlo, poi però in altri ambiti e davanti a tutti deve dire le cose più umilianti, magari proprio nel momento in cui cerco di darmi una certa dignità di fronte agli altri.
Potrebbe dire "Si, fa un bel lavoro e poi cerca di migliorare la sua situazione!" invece no, no, sempre con quel "se non ci fossi io...se non ci fossi io..." ora se avevo 20 anni ok, forse, ma ne ho 34 e insomma, sono parole che prendono nell'orgoglio che già scarseggia

Ultima modifica di Sura86; 26-05-2020 a 12:48.
Vecchio 26-05-2020, 12:44   #7
Intermedio
L'avatar di Sura86
 

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Originariamente inviata da crimm Visualizza il messaggio
Stessa identica situazione. Lavoro ma sarò costretta a vivere con mia madre ancora per molto a causa dello stipendio basso. Lei considera un disonore personale che io faccia un lavoro di basso profilo quando invece i figli delle sue amiche hanno tutti ottimi stipendi, vivono all'estero ecc... si vergogna di me quando deve parlarne con altri.

Inviato dal mio SM-A405FN utilizzando Tapatalk
Oddio, se parli di paragoni con i figli degli amici ti capisco in pieno!! non sai quanto.
Sono tutti sposati o comunque con lavori ben retribuiti, ovviamente deve sempre farlo notare...
Anche io credo che forse inconsciamente si vergogni di come sono...però se se ne vergogna perché sbandierare ai 4 venti la mia situazione finanziaria?

Ultima modifica di Sura86; 26-05-2020 a 12:49.
Vecchio 26-05-2020, 12:50   #8
Intermedio
L'avatar di Sura86
 

Quote:
Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio
È quello che io definisco bullismo intrafamiliare, fenomeno ancora troppo poco riconosciuto. Sono rapporti disfunzionali, in cui chi ha una posizione di predominio ne approfitta per ricavare piccole soddisfazioni sadiche nei confronti del più debole. Spesso sono azioni inconsapevoli persino per la persone che le compie, essendo moduli di comportamenti introiettati, probabilmente ereditati dall'ambiente familiare precedente.

Come ti consiglia l'utente più sopra: in mancanza della possibilità di "aggiustare" il rapporto disfunzionale, l'unica è andarsene appena se ne ha la possibilità.
Ciao, grazie per la risposta, anche io sono giunta alla conclusione che si tratti di bullismo, ma sono quasi convinta che sia inconscio, lei non si rende davvero conto che mi ferisce, però allo stesso tempo non vuol sentirsi dire che le sue parole mi hanno ferita ma anzi che sono io che "ho la coda di paglia"
Vecchio 26-05-2020, 13:05   #9
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Quote:
Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio
Spesso sono azioni inconsapevoli persino per la persone che le compie, essendo moduli di comportamenti introiettati, probabilmente ereditati dall'ambiente familiare precedente.
E lo sono anche per chi le subisce molte volte. E' il principio della rana bollita di cui non ci si rende conto perché poco abituati ad analizzare i rapporti con cui si è sempre stati in contatto, almeno nelle loro dinamiche più complesse.
Ringraziamenti da
pokorny (26-05-2020)
Vecchio 26-05-2020, 13:09   #10
Esperto
L'avatar di sfigato
 

A me farebbe male anche se lo dicesse solo a me senza nessuno davanti... Guarda il lato positivo.. Alla fine era solo un estraneo che probabilmente non rivedrai più.

Mia madre è simile alla tua. Qualche mese fa viene mia zia a casa e puntualmente esce il discorso fidanzata.... Mia madre a mia zia: come dobbiamo fare che mio figlio non ha la fidanzata.... Non è che conosci tu qualche ragazza da presentargli? La risposta di mia zia: Ahahahah.

E vogliamo parlare del fatto che sto per andare a vivere da solo? Ogni volta mi fa pesare il fatto che sono solo e non ho una compagna per condividere la mia vita e la mia casa..
Vecchio 26-05-2020, 13:30   #11
Esperto
L'avatar di Dominic
 

Da come hai raccontato l'episodio direi che c'è un misto di incosapevolezza di dare vere e proprie coltellate a parlare in questo modo e tentativo molto grossolano di spingerti a migliorarti.

Sarà che io se sono quello che sono è anche perché mio padre mi ha sempre "coccolato" e infatti se in sua presenza uno sconosciuto si interessa alla mia vita scolastica/lavorativa lui interviene non di rado a pararmi il culo.

Anche perché io dovrei o contare palle a manetta o dire che ho la terza media e non ho mai lavorato.
Nel primo caso una volta mi si è ritorta contro la palla, come ogni volta che ne conto una anche minuscola.
Il tizio si era interessato talmente tanto che si andò ad informare in giro per aiutarmi. Sì, aiutare uno col diploma...
Poi mi parò mia sorella.


Sta' tranquilla comunque. Il tuo lavoro e il tuo stipendio sono dignitosissimi fin quando presti un servizio e per quello vieni ricompensata. Non dobbiamo essere tutti premi Nobel per la fisica.
Vecchio 26-05-2020, 14:09   #12
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Scappa appena puoi, non credo esista altro da fare. Non c'è soluzione a persone così.

Ultima modifica di pokorny; 26-05-2020 a 14:21.
Vecchio 26-05-2020, 14:29   #13
Esperto
L'avatar di Crepuscolo
 

I miei genitori mi umiliavano spesso, che gli altri hanno figli normali e a loro sono capitato io, che non sono buono a niente, che li faccio vergognare e cose così. Forse un po' ragione ce l'hanno però.
Vecchio 26-05-2020, 15:40   #14
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da Crepuscolo Visualizza il messaggio
I miei genitori mi umiliavano spesso, che gli altri hanno figli normali e a loro sono capitato io, che non sono buono a niente, che li faccio vergognare e cose così. Forse un po' ragione ce l'hanno però.
Ogni tanto ci rifletto, un fondo di verità esiste. So benissimo che i miei sono scontenti di me e un paio di volte mia madre me l'ha detto direttamente. Ma a parte che lei per prima ha avuto un ruolo non trascurabile in quello che (non) sono diventato, se si mette al mondo un figlio credo che bisognerebbe farlo con l'idea che esca un vegetale (che so, gravi malattie genetiche, etc.) e accettarne le conseguenze, considerando una inattesa sorpresa qualsiasi cosa oltre questa (magari eccetto un figlio che diventa capomafia o spacciatore, che so...).

Invece vedo chiaramente che il movente è un mix di bisogno impellente di proseguire la specie e di aspettarsi soddisfazioni. Non credo che siano moventi nobili e condivisibili. E in effetti non capisco davvero il desiderio di paternità/maternità, mi risulta davvero incomprensibile.
Vecchio 26-05-2020, 15:54   #15
Esperto
L'avatar di Crepuscolo
 

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Ogni tanto ci rifletto, un fondo di verità esiste. So benissimo che i miei sono scontenti di me e un paio di volte mia madre me l'ha detto direttamente. Ma a parte che lei per prima ha avuto un ruolo non trascurabile in quello che (non) sono diventato, se si mette al mondo un figlio credo che bisognerebbe farlo con l'idea che esca un vegetale (che so, gravi malattie genetiche, etc.) e accettarne le conseguenze, considerando una inattesa sorpresa qualsiasi cosa oltre questa (magari eccetto un figlio che diventa capomafia o spacciatore, che so...).

Invece vedo chiaramente che il movente è un mix di bisogno impellente di proseguire la specie e di aspettarsi soddisfazioni. Non credo che siano moventi nobili e condivisibili. E in effetti non capisco davvero il desiderio di paternità/maternità, mi risulta davvero incomprensibile.
Io ho difficoltà a capire qual è la causa e quale la conseguenza. Causa: i miei genitori mi dicono che sono una nullità, conseguenza: lo sono diventato davvero. O Causa: sono una nullità, conseguenza: i miei genitori mi dicono che sono una nullità. Ma ormai cosa importa, il danno è fatto.
Vecchio 26-05-2020, 16:05   #16
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da Crepuscolo Visualizza il messaggio
Io ho difficoltà a capire qual è la causa e quale la conseguenza. Causa: i miei genitori mi dicono che sono una nullità, conseguenza: lo sono diventato davvero. O Causa: sono una nullità, conseguenza: i miei genitori mi dicono che sono una nullità. Ma ormai cosa importa, il danno è fatto.
E' impossibile, o almeno credo impossibile, risalire indietro fino a individuare una causa specifica. Probabilmente sono "cluster" di episodi concentrati in forse meno di un anno e probabilmente molti di noi li hanno rimossi. Intendo dire, non credo che ci sia un solo singolo episodio, a meno di grossi traumi, ma probabilmente una volta uno dei genitori avrà mandato qualche segnale di sfiducia, poi un secondo e poi ancora altri, e alla fine sarà partita una reazione a catena; se non si ha un carattere abbastanza forte queste cose demoliscono e quindi il genitore vede che aveva ragione e rincara la dose. Può anche essere viceversa ma non credo; sono cose che avvengono quando uno è bambino, è inconsapevole e non ha difese, mentre il genitore è un adulto e dispone di tutta la gamma di "armi" di un adulto.
Ringraziamenti da
Crepuscolo (26-05-2020)
Vecchio 26-05-2020, 16:11   #17
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Mio padre.. ho imparato a non dargli importanza quando ho capito che per queste persone non è mai abbastanza.
Nutrono un'insoddisfazione di fondo nei tuoi confronti che non ha fondo ci sarà sempre qualcosa da criticare.
Vecchio 26-05-2020, 16:15   #18
Esperto
L'avatar di Crepuscolo
 

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
E' impossibile, o almeno credo impossibile, risalire indietro fino a individuare una causa specifica. Probabilmente sono "cluster" di episodi concentrati in forse meno di un anno e probabilmente molti di noi li hanno rimossi. Intendo dire, non credo che ci sia un solo singolo episodio, a meno di grossi traumi, ma probabilmente una volta uno dei genitori avrà mandato qualche segnale di sfiducia, poi un secondo e poi ancora altri, e alla fine sarà partita una reazione a catena; se non si ha un carattere abbastanza forte queste cose demoliscono e quindi il genitore vede che aveva ragione e rincara la dose. Può anche essere viceversa ma non credo; sono cose che avvengono quando uno è bambino, è inconsapevole e non ha difese, mentre il genitore è un adulto e dispone di tutta la gamma di "armi" di un adulto.
La cosa assurda è che mi sono abituato talmente tanto che quelle poche volte che mi fanno dei complimenti mi infastidisco.
Vecchio 26-05-2020, 17:39   #19
Intermedio
L'avatar di Sura86
 

Quote:
Originariamente inviata da Crepuscolo Visualizza il messaggio
Io ho difficoltà a capire qual è la causa e quale la conseguenza. Causa: i miei genitori mi dicono che sono una nullità, conseguenza: lo sono diventato davvero. O Causa: sono una nullità, conseguenza: i miei genitori mi dicono che sono una nullità. Ma ormai cosa importa, il danno è fatto.
Secondo me a forza di sentire che si è una nullità ci si crede e ci si diventa, se i tuoi te lo ripetono spesso alla fine si finisce per crederci ,questo per me più che dai genitori mi veniva ripetuto dalle maestre a scuola.

Io non posso dire che mia mamma mi dice che sono una nullità così in modo esplicito, non penso neanche che lo pensi, anzi a volte mi dice anche il contrario, mi dice che devo avere più fiducia in me e cose di questo tipo.

Poi però di fronte anche altri mi sminuisce dicendo loro che senza di lei io non sono in grado di mantenermi, che ha 34 anni lei deve ancora pensare a me economicamente e questa cosa detta di fronte ad altre persone mi umilia veramente molto. Non credo nemmeno si renda conto quanto, per lei è normale dire le cose come stanno.
Ringraziamenti da
Crepuscolo (26-05-2020)
Vecchio 26-05-2020, 17:51   #20
Banned
 

C'é da dire che molti genitori influiscono negativamente sulla tenuta psicologica dei figli anche senza dire nulla: tante volte sono certi atteggiamenti o la mancanza degli stessi a influire sull'evolversi della percezione di sé.
Un genitore che non mostra mai entusiasmo o partecipazione, o riesce a essere presente soltanto in termini di accudimento e apprensione, non avrà molte probabilità di crescere un figlio sano.
Tra gli esempi che potrei citare c'é quello di un mio alunno: i genitori si occupano molto di lui, perché è disabile e necessita di cure e attenzioni continue per via di tutte le patologie che si porta dietro, ma è come se avessero a che fare con un animale da allevamento intensivo a cui si dà il foraggio, gli antibiotici e la targhetta sull'orecchio, come se tutto poi si limitasse a quello. Ecco perché resto sempre scettico quando sento parlare di genetica con tanta disinvoltura: mi chiedo poi se tutti coloro che ritengono di aver avuto genitori solerti e premurosi, non si riferiscano invece a quegli atteggiamenti di cura e attenzione prevalentemente rivolti all'aspetto pratico dell'esistenza ma poveri di stimoli e investimenti affettivi solidi.
Di prossima apertura un topic in cui vorrei fare domande più dettagliate.
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