Non saprei anche perché io non sono cresciuta con loro dunque sarebbe strano. Comunque il mio rapporto con la morte è molto "sereno" essendo che di mio io sono una persona poco terrena non sento questa netta separazione tra la vita a la morte, per me la morte è una altra faccia dell'esistenza, percepisco l'esistenza dei miei cari che non ci sono più, ma non in modo sovrannaturale, la percepisco nella mia mente e nel mio cuore, parlo con mio nonno ad esempio, come fosse vivo, non so se mi ascolta ma so che la sua essenza sopravvive, così come parlo con Dio e io lo considero una entità "esistente", mescolo la vita terrena con quella spirituale così fortemente che mi è difficile percepire tristezza nella perdita fisica di qulcunp, per carità ovvio che un po' di tristezza la percepisca (sono umana, il calore, la voce, gli sguardi, i gesti quelli mi mancano di certo) ma non forte come la percepiscono gli altri.
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