pokorny

Ehm, penso che verrò a piedi, ormai c'è troppo sesso in questo topic ed è un argomento a cui non voglio nemmeno pensare.

vikingo

Son normocarino ecco perché so invisibile bisogna essere marrone brando per avere attenzioni.ma io me ne frego testa alta fierezza.allenamenti tanto io mi trovo con le straniere delle italiche chiuse ne frega

Trinacria

Io per strada vedo solo gente che va dritta per la propria strada senza mandare sguardi o sorrisi a nessuno ma continuate pure a pensare quello che volete e ossessionarvi con cose che esistono solo nelle vostre teste.

Varano

Bella merda, come se la simpatia si comprasse al supermercato. O il carisma.
C'è chi nasce senza nessuna qualità, non parlo di me ma conosco persone senza quelle qualità che hai nominato

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pokorny

Anche se non ci conosciamo, io sono una di esse.

Varano

Ci conosciamo, dai, in un certo senso. Tu perlomeno hai qualità superiori alla media, sicuramente la cultura.
Poi non so se sia sufficiente a compensare altre rogne, come suggeriscono tanti.
Io non riesco a compensare, nel bilancio i pro sono inferiori dei contro, almeno per ora.


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Keith

Io pure. Presente!

pokorny

Certo, penso di non essere del tutto disinformato. Ma non credo che compensi niente, io letteralmente sono vivo grazie a circostanze indipendenti da me e questo è un macigno sull'animo. Tu sei riuscito a comprarti una casa, per me è fantascienza e ovviamente ti faccio tutti i complimenti del caso.

Varano

L'inettitudine in un certo senso è arte, ma deve essere totale, non basta esserlo solo un po'

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Varano

Ti ringrazio, la mia unica abilità consiste nel gestire il denaro.

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vikingo

Ho lavorato sull estetica perché mi avrebbe aiutato a migliorare altre doti col tempo.un brutto timido strada ne fa pochina.ma presentarsi curati e in forma aiuta te stesso e l'interlocutore..

vikingo

Anche perché il carisma lhanno pochi.li vedi ammazzarsi di pesi nelle palestre perché sanno che l'estetica aiuta..se uno avesse carisma userebbe le sue armi.dipende dalle frecce che uno possiede di natura..

un_lettore

Un pensiero per voi, ragazzi (Pokorny, Keith, Varano, Vikingo, Barracrudo eccetera ...)

Da un bel pò di tempo a questa parte, sto seguendo sulla rete le storie di quelle persone, da sole oppure assieme ad altri, che in un modo o nell'altro hanno scelto da giovani oppure in fase avanzata di staccarsi da questa società, in tutto o in parte, per cercare quindi di vivere - come si dice - "al di fuori del sistema".

Sarebbero gli eremiti moderni, non gente che non sta bene, sono o mi appaiono come persone sane ma recalcitranti di fronte ai dettami del normale modo di vivere urbano.

Alcuni di loro li ho sentiti rispondere nel modo che segue, niente di lungo o pedante, comunque interessante per me: quando gli hanno chiesto 'ma ci vuole del coraggio per vivere in mezzo ad un bosco, magari senza gas e corrente elettrica, o quasi' alcuni di loro hanno detto: ci vuole coraggio a vivere nelle città di oggi, con tutto il carico di stress che portano, non in mezzo agli uccellini e alla natura.

Perché vi sto raccontando questo? Perché quando vi leggo, ritenendovi persone intelligenti, mi domando se una bella fetta della vostra (e mia) sofferenza non dipenda affatto da voi, ma dal posto di merda in cui viviamo.

Detta in altri termini: ci si può sentire normali o esserlo davvero, in una società disumana, che sembra fare di tutto per farti sentire male, oppure è "normale" non sentirsi a posto con sé stessi ma non perché non lo siamo, ma perché funzioniamo male nel contesto alienante in cui siamo inseriti?

Ho sempre frequentato i forum, anni fa ero iscritto ad uno di essi attraverso il quale conobbi anche diverse persone, poi ne ho girati altri, fino a smettere.

Ebbene, in uno di questi forum, non mi ricordo più quale (sono passati anni, ragazzi, e io ho un pò di capelli bianchi) ci doveva essere un tizio che aveva in firma una frase che ogni tanto mi torna in mente, e che mi sembra appropriata nel contesto di quello che ho scritto frettolosamente sopra:

"psicopatia, unica via"

Aggiungerei, a fine frase: in questo sistema, in questa società, per come le cose funzionano.

Quindi ok per la genetica, ma chissa in un altro posto, più "umano" come saremmo.

Estraneo

vikingo

Si estraneo condivido.parlo per me gli altri rispondono per le loro vite ma la mia voglia di fare il solitario gli ultimi anni qui deriva da un contesto per me negativo per come sono fatto io e ho scelto per stare bene io di estraniarmi,fuori spero non sarà così.ho una testa più esposta di altri a stimoli esterni una certa sensibilità,e ad un certo punto le strade erano 2 l'equilibrio mio o la follia.il contesto mi stava facendo impazzire,e ciò non deve accadere a nessuno il 2020 e stato un anno dove si è toccato il fondo e non deve più succedere.ho più esperienza mi conosco meglio so anche relazionarmi meglio e mi servirà in futuro.ma quando sono in sicilia voglio stare per conto mio perché sono successe cose pesanti che non tollerero mai.si va avanti perché si va avanti ma salvo un paio di persone qui non mi interessa di nessuno..si il contesto può condizionare la personalità certo.parte da molto lontano..

SoloUnaDonna

Cosa mi impedisce di fare cose? La depressione.. le uniche forze che ho sono dedicate a sopravvivere e fare le cose indispensabili per la vita quotidiana.. poi sono praticamente morta.. e manco riesco a dormire..
cose probabilmente troppo difficili da capire in questo genere di forum.. meglio sfottere chi sta male dandogli costantemente la colpa della sua situazione.. tanto basta camminare e darla al primo che passa e risolvi tutti i tuoi problemi ._.

Ciò che scrivo è ciò che penso.. non ho la minima intenzione di cambiare il mio modo di essere e pensare per essere amata da gente che vorrebbe castrarmi ._.

un_lettore

Io Vikingo quando cammino per Roma mi sento ormai addosso una nausea che mai avevo provato negli anni giovanili: troppe persone, macchine, palazzi, rumore oltre a tutte le questioni correlate al lavoro ...

Sai che si dice che nella popolazione giovanile sia enormemente cresciuto il numero di ragazzi e ragazze (da dopo la pandemia, ad esempio) che hanno necessità di rivolgersi allo psicologo e allo psichiatra?

Dipenderà pure da noi, ma penso che ciò che ci circonda "è troppo" per il nostro benessere. Quindi ci sentiamo male e diventiamo disfunzionali, ma era colpa nostra?

Estraneo

pokorny

Questione interessante. Per qualche giorno l'anno fino a tempi non tanto remoti, io quel tipo di vita riuscivo a farlo. Giravo in tenda, niente acqua calda, niente poltrona, cibo frugale. Sono arrivato a quasi un mese di séguito quando ho fatto la traversata a piedi (200 km) di una zona himalayana. Ecco, alla fine iniziava davvero a pesare.

Ma io sono praticamente come Gollum senza la sua agilità quindi non faccio testo. Penso però, proprio per averne avuto assaggi, che per fare stabilmente quella vita ci voglia una forte predisposizione fisica che è genetica e cos'è se non lo stesso problema dell'essere inadatti all'ambiente competitivo e velenoso del "mondo"?

E penso che comunque senza un riscaldamento stabile quando serve, un letto comodo e tante altre cose, si possano tranquillamente depennare da 2 a 10 anni di vita.

Questo non esclude cambiare ambiente. Il mio sogno è sempre stata la casa nel bosco ma comoda, grande, con lo spazio per il tornio e il laboratorio, tutti i miei libri e il pianoforte, con tutte le diavolerie tecnolgiche e il paese 300 m sotto di me col medico pronto ad arrivare, il tutto nel civilissimo Sud Tirolo. Si può anche staccarsi da tutto ma vivendo bene.

E ora la parte più interessante, la seconda domanda. Ecco, fino a poco tempo fa pensavo che vivere in un paese civile risolvesse molte cose. In quello dei miei sogni, gli italiani residenti me lo dicevano che stavano meglio, nettamente meglio e lì potevano vivere. Ma temo che certe carenze siano strutturali, ed emergerebbero comunque e sempre. Il colpo di fortuna, che è imprevedibile e incontrollabile sarebbe che la pressione di un ambiente migliore alleggerisse la cappa di tristezza al punto da sbloccare le condizioni per una vita sufficientemente degna.

Questo è un terno al lotto e quindi possiamo solo dire che sì, sarebbe bello. Sono però sicuro che anche nel posto più bello del mondo porteremmo la nostra mente. Nel mio caso non cancellerebbe il dolore delle vessazioni da ragazzino, i pali, l'infinita sequenza di "no" e fallimenti. Ci si penserebbe meno, ma sarebbe sufficiente? Non sono sicuro che la risposta possa sempre essere affermativa.

Maffo

Occhio che il capotreno è quello che sta davanti a tutti

cuginosmorfio

Tutti in karrozzah, mozzarelloni!

un_lettore

Capisco quello che vuoi dire Pokorny ...

Uno può stare in un bel posto, ma scoprirsi di aver portato appresso la zavorra di un certo passato.

Ti auguro comunque un giorno di poter fare una cosa del genere, nella forma che gradisci, così da trarre una soddisfazione, anche se parziale.

Se consideri che tra pochi mesi - fra l'altro - andremo incontro ad un caldo insopportabile nel posto in cui viviamo, certe "scomodità" a me appaiono improvvisamente meno fastidiose.

Comunque su youtube ci sono vari canali interessanti sul'argomento. Non li conosco certo tutti, ma da alcuni si può prendere materiale per riflettere.

Estraneo