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Vecchio 12-01-2013, 02:12   #141
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Tripletta chabroliana stanotte e seguito domani...

Fuori orario

Venerdì 11 gennaio 2013
In onda venerdì 11 gennaio 2013 dalle 01.45 alle 7.00 (315')


CLAUDE CHABROL: IL CINEMA TAGLIATO IN DUE (2)
a cura di Roberto Turigliatto

Con i film

L’AMICO DI FAMIGLIA
(Les Noces rouges, Francia, 1973, col., 90’, v.it.)
Regia : Claude Chabrol
Con: Michel Piccoli, Stéphane Audran, Claude Piéplu, Clotilde Joano. Eliana De Santis,
Nuovo capitolo della “commedia umana” di Chabrol nella serie dei dodici film prodotti da André Génovès, della sua lucida e implacabile visione dei “folli borghesi” (non disgiunta da un amore per i personaggi che il regista ha imparato da Jean Renoir) In una città della provincia francese, Pierre e Lucienne hanno una relazione segreta, ma il marito di lei, Paul, un notabile molto in vista nel mondo della politica della provincia, ne è al corrente. Pierre avvelena la moglie, Clotilde, gravemente malata e, quando Paul rivela di sapere tutto del loro adulterio, Lucienne lo uccide. Sarà Hélène, la figlia di Lucienne, a denunciare con una lettera alla polizia i due amanti, i quali si arrenderanno senza resistere e confesseranno che non hanno mai pensato di fuggire verso un “altrove” che non è loro dato immaginare. A causa delle analogie con il caso degli “amanti di Bourganeuf”, il film venne bloccato dalla censura per paura che potesse influenzare i giurati, ma soprattutto per le evidenti allusioni al partito gollista al potere .«Ci sono altri Labbé [protagonista de Il fantasma del cappellaio], come la coppia di L’amico di famiglia. Il loro cancro è la passione in un universo che non ha niente a che vedere con essa. Sono fuori dalla logica della società, ma non dalla società in sé. Non si sono neanche mai sognati di uscirne. Come un pesce che continua a stare nella sua acqua, anche se è imputridita». (Claude Chabrol) .



OPHELIA
(Ophélia, Francia, 1962, b/n, 99’, v.o. sott.it.)
Regia : Claude Chabrol
Con: André Jocelyn, Alida Valli, Juliette Mayniel, Claude Cerval, Robert Burnier Jean-Louis Maury, Lászlo Szabó Sacha Briquet
Sconvolto dalla morte del padre e dalle nuove nozze della madre con lo zio, Yvan Lesurf, ragazzo ipersensibile e psichicamente instabile, si identifica con il principe Amleto e, dopo la proiezione nel suo paese dell'Amleto di Olivier, organizza una messinscena per accusare la madre e lo zio, colpevoli, secondo lui, dell'assassinio del padre. Ancora una variazione su temi shakesperiani, come il precedente L'OEil du malin, dove Yvan è un mitomane che teatralizza la realtà per modificarla a suo piacimento, ma non riesce a controllarne gli effetti: la sua pantomima provoca il suicidio dello zio che muore proclamando la propria innocenza e rivelando di essere il vero padre del ragazzo.
«Il mio protagonista, Yvan, è un malato che rifiuta la realtà, e cerca di modellare il mondo esterno a immagine della sua follia, di trascinare gli altri nel suo gioco. […] E poiché gli altri sono insoddisfatti della loro esistenza reale, accettano, tranne la donna che egli ha battezzato con il nome di Ophélia, che alla fine incarna la ragione trionfante». (C. Chabrol). .



ROSSO NEL BUIO
(Les Liens de sang, Francia/Canada 1977, col., 91’, v.it.)
Regia: Claude Chabrol
Con: Donald Sutherland, Stephane Audran, Aude Landry, Lisa Langlois, Laurent Malet, Donald Pleasence, David Hemmings, .
Dal romanzo Blood Relatives diEd McBain. Un'adolescente, Patricia, piomba a tarda notte in commissariato: hanno pugnalato sua cugina, Muriel mentre rincasavano di ritorno da una serata. L'ispettore Carella è incaricato dell'inchiesta, ma le ricerche, che si orientano nel mondo dei maniaci sessuali, non portano a nulla. Ritrattando le proprie precedenti dichiarazioni, Patricia accusa suo fratello Andrew come autore dell’omicidio. L'ispettore ritrova il diario di Muriel e scopre la sconcertante verità.
«Anche una situazione banale diventa importante quando c'è di mezzo un omicidio. Credo sia questo il motivo per cui scelgo di lavorare spesso con gli omicidi. È l'area delle attività umane in cui le scelte sono più importanti e hanno le conseguenze più gravi. D'altro canto, però, non sono interessato al "chi ha fatto cosa". Se nascondi la colpa di un personaggio, fai sì che la sua colpa sia la cosa più importante che lo riguardi. Io voglio che il pubblico sappia chi è l'assassino così da concentrarsi sulla sua personalità». (Claude Chabrol)


Domani 12 gennaio altrettanto

Fuori orario

Sabato 12 gennaio 2013
In onda lunedì 14 gennaio 2013 dalle 2.00 alle 7.30 (330')
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CLAUDE CHABROL: IL CINEMA TAGLIATO IN DUE (3)
a cura di Roberto Turigliatto

Con i film

STERMINATE GRUPPO ZERO
(Nada, Francia-Italia, 1974, col., 99’, v.it.)
Regia : Claude Chabrol
Con: Fabio Testi, Maurice Garrel, Lou Castel, Michel Duchaussoy, Mariangela Melato, Michel Aumont, André Falcon, Lyle Joyce, Didier Kaminka, Katia Romanoff, Viviane Romance, François Perrot

«Gruppo Zero», un commando di anarchici e gauchistes di varia estrazione, approdati con diverse motivazioni e diversa convinzione all’azione terroristica, progetta di rapire l’ambasciatore degli Stati Uniti in Francia nel bordello di lusso in cui si reca una sera alla settimana. Ma nel momento dell’azione vengono filmati a scopo di ricatto da una spia dei Servizi segreti e la polizia, guidata dal commissario Goemond, trova facilmente le loro tracce e li uccide tutti senza accettare la loro resa, così come gli è stato fatto capire dal consigliere dle ministro. Allarmato da un’opinione pubblica sfavorevole, il ministro si dissocia dal commissario che viene trasformato in capro espiatorio. Alla maniera di Fritz Lang, Chabrol paragona i movimenti dei criminali a quelli della polizia (tutti e due possono esistere solo l’uno in rapporto all’altro) inserendoli entrambi in una visione senza illusioni della violenza come strumento di lotta politica. Dal romanzo “Nada” di Jean-Patrick Manchette.
«Viviamo in una continua aberrazione: è necessario riconoscere che è così, ammettere che siamo sottomessi a una sorta di grande rullo compressore. La grande astuzia consiste nell’evitare di essere schiacciati e nel rendersi conto di un tranello: quello del terrorismo, che provoca quasi automaticamente un contro-terrorismo, questo sì completamente organizzato, vero rullo che schiaccia ogni cosa». (C. Chabrol). .

PROFEZIA DI UN DELITTO
(Les Magiciens, Francia 1976, col., 89’, v.it.)
Regia : Claude Chabrol
Con Stefania Sandrelli, Franco Nero, Jean Rochefort, Gert Fröbe, Gila von Weitershausen.

In viaggio per l'isola di Djerba, il ricco sfaccendato Edouard incontra un vecchio prestigiatore, Vestar, che gli predice il delitto di una donna nel deserto. Per realizzare tale predizione, Edouard tenta di aggravare la crisi di coppia che due giovani, Sadry e Sylvia, stanno attraversando. Quando Sylvia scopre il marito con un'altra donna, Sadry è sul punto di ucciderla, poi rivolge il suo odio contro il «mago» autore della predizione. Dal romanzo Initiation au meurtre di Frédéric Dard, sceneggiato da Paul Gégauff. .
«Ci sono solo due scene che amo molto. La prima è giocata sull'autosuggestione, quando il personaggio dice che la caduta della statuetta porterà cose terribili. La seconda è il finale».(Claude Chabrol). .

LA COMMEDIA DEL POTERE
(L’ivresse du pouvoir, Francia 2006, col., 105’, v.it.)
Regia:Claude Chabrol
Con: Isabelle Huppert, François Berléand, Patrick Bruel, Robin Renucci, Maryline Canto.

L’inflessibile magistrato Jeanne Charmant-Killman, soprannominata “il Piraña”, fa arrestare Michel Humeau, presidente di un importante gruppo industriale, con l’accusa di concussione ed appropriazione indebita di fondi pubblici, dando così inizio ad un’indagine senza quartiere volta a smascherare i loschi legami tra finanza e politica. Iniziate le indagini, Jeanne si accorge di quanto potere riesca ad acquisire: più sono i misteri che porta alla luce, più è l’autorità che impara a esercitare. Allo stesso tempo, la sua vita privata va in crisi e Jeanne comincia a chiedersi per quanto ancora riuscirà a controllare il potere prima di esserne annientata.
«Tentavo da tempo di raccontare una storia che mescolasse vita pubblica e vita privata e il modo in cui l’una interviene sull’altra. Mi auguravo ugualmente che il personaggio principale fosse femminile, perché amo di più occuparmi delle donne che degli uomini, che sono molto furbi ma non molto intelligenti. Nel momento in cui pensavo a un intrigo, sono arrivati Eva Joly e l’affare Elf. Ho abbozzato un’idea e ne ho parlato con Odile Barski, la mia sceneggiatrice, che ha scritto una prima stesura». (Claude Chabrol).


Vecchio 12-01-2013, 02:27   #142
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Lunedì c'è anche Gli innocenti dalle mani sporche, sempre di Chabrol (un film che dovrei rivedere), mentre tra quelli in programmazione oggi e domani l'unico che si può trascurare è, secondo me, Profezia di un delitto.
Una bella scorpacciata chabroliana, anche se non c'è nessuno dei suoi capolavori.
Però Ophélia è imperdibile perché, oltre che bello, è anche un film raro.
Vecchio 13-01-2013, 18:59   #143
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Approfitto di questo spazio (Odradek, posso?) per segnalare la messa in onda di un film poco visto di Jacques Rivette, domani sera alle 21:10 su Rai4:

SECRET DEFENSE (Francia 1998, col, 170')
Regia di Jacques Rivette, con Sandrine Bonnaire, Jerzy Radziwilowicz, Grégoire Colin e Laure Marsac.

Non è su Fuori Orario, ma la proposta non è molto distante da ciò che il caro Ghezzi propone da anni.
Del resto Rivette passa spesso da quelle parti.
Io lo cercavo da tempo, e quindi penso che me lo farò registrare

-EDIT- A quanto pare si trattava di un film omonimo, dunque errore di FilmTv...

Ultima modifica di LeonardKraditor; 15-01-2013 a 22:28.
Vecchio 19-01-2013, 00:26   #144
Banned
 

Fate di questo thread ciò che preferite...

Comunque segnalo:


Venerdì 18 gennaio 2013
In onda venerdì 18 gennaio 2013 dalle 1.45 alle 7.00 (320')

FUORI ORARIO COSE (MAI) VISTE

Con i film

IL SILENZIO DEL MARE (Prima Visione Tv)
(Le silence de la Mer, Francia, 1949, b/n; v.o.sott.it, dur. 84' )
Regia : Jean-Pierre Melville
Con: Howard Vernon, Nicole Stéphane, Jean-Marie Robain, Ami Aaröe, Georges Patrix, Denis Sadier, Max Fromm, Max Hermann, Rudelle, Fritz Schmiedel.

Nel 1941 un ufficiale tedesco prende alloggio in una casa della campagna francese, abitata da un anziano signore e da sua nipote. E un appassionato di cultura francese e ne sa perfettamente la lingua, ma i suoi tentativi di dialogo trovano un muro di ostinato silenzio. Dopo un viaggio a Parigi, sconfortato dalle intenzioni dei suoi compatrioti, fa domanda di essere mandato al fronte e lascia la sua casa senza che una parola sia stata scambiata. (da Il Morandini)


DESIDERIO (Prima Visione Tv)
(Italia, 1946, b/n; v.o. sott. it. dur. 76')
Regia Marcello Pagliero, Roberto Rossellini
Con: Massimo Girotti Carlo Ninchi, Elli Parvo, Francesco Grandjacquet, Giovanna Scotto, Astorre Pederzoli, Lia Corelli, Nunzio Gallo.

Sedotta da un compaesano, Paola si trasferisce in città dove, da lavorante in una sartoria, finisce per darsi con un'amica alla prostituzione di alto bordo, finché fa innamorare un uomo maturo, disposto a sposarla. Tornata al paese per rivedere la sorella appena sposata, è concupita dal giovane cognato, ma ricattata dal primo seduttore si dà la morte proprio mentre sta per essere raggiunta dal suo innamorato
Le riprese del film cominciarono nell'estate del '43 col titolo di SCALO MERCI, con la regia di Roberto Rossellini. Il film fu interrotto e ripreso nel '46 a guerra finita con la regia di Marcello Pagliero che ne modificò la sceneggiatura. Distribuito nel luglio 1946, fu ritirato dalla circolazione e drasticamente ridotto dalla censura.

L’AURIGA
(Iniohos, Grecia 1995, col; dur. 138'; v.o. sott. it.)
Regia: Alexis Damianos
Con: Vasias Eleftheriadis, Alexis Damianos, Thodoris Polizonis, Dimitris Tragas, Vicky Protogeraki.

Ultimo film di Alexis Damianos, 25 anni dopo Evdokia (1971), L’AURIGA racconta la storia della Grecia dal 1941 in poi attraverso la vita di Iniohos. Catturato quando è ancora studente dagli invasori italiani, il giovane Iniohos proprio durante la prigionia diventa cosciente della situazione sua e del suo popolo, fugge e inizia a lottare per la libertà…
Vecchio 20-01-2013, 02:50   #145
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FUORI ORARIO COSE (MAI) VISTE

Con i film

LE JENE DEL QUARTO POTERE (Prima Visione Tv)
(Deux hommes dans Manhattan, Francia, 1959, b/n, , v.o.sott.it; dur. 81'14'')
Regia: Jean-Pierre Melville
Con: Pierre Grasset, Jean-Pierre Melville, Jean Lara, Jerry Mengo, Jean Darcante, Monique Hennessy, Colette Fleury, Christiane Eudes, Ginger Hall

A New York scompare il capo della delegazione francese all'ONU. Moreau, giornalista dell'agenzia France Presse, scopre che è morto di crisi cardiaca in casa di un'attrice. Il fotografo Delmas ne scatta fotografie da vendere a caro prezzo, ma Moreau lo convince a rinunciarvi. L'intreccio è un pretesto per una ricognizione semidocumentaristica e poetica della Manhattan notturna, con evidenti omaggi a Giungla d'asfalto di Huston. È l'unico film girato negli States da Jean-Pierre Melville, ed è anche l'unica sua interpretazione in un film da lui diretto, anche se non l'unica in assoluto (apparirà in un cameo per A Bout De Souffle).


SHADOWS (Ombre)
(USA 1959, b/n; v.o.sott.it; dur. 78')
Regia: John Cassavetes
Con: Lelia Goldoni, Hugh Hurd, Ben Carruthers

Hugh, Leila e Ben sono tre fratelli afroamericani di pelle chiara che vivono a Manhattan. Hugh, il più grande, è un cantante di nightclub in declino che vede uno spiraglio di felicità quando gli viene proposta una nuova scrittura. Leila frequenta i circoli degli esistenzialisti ma dopo una sfortunata avventura accetta la corte di un ragazzo della sua razza. Ben, il più giovane dei tre, tenta di superare il disagio di essere di colore frequentando un gruppo di ragazzi bianchi che passano le giornate tra flirt, risse e gioco d'azzardo finché decide di condurre una vita più tranquilla. Girato dapprima in 16 mm con una troupe di 4 persone come saggio collettivo di recitazione improvvisata e poi in 35 mm (così fu presentato alla Mostra di Venezia del 1961).

I, A MAN
(Usa, 1967, b/n, 92’)
Regia: Andy Warhol
Con Tom Baker, Bettina Coffin, Cynthia May, Gerard Malanga, Ingrid Superastar

Tom Baker è un bisessuale biondo e l'unico uomo in questo film “exploitation” sperimentale in cui lui e le suo co-stars femminili sono mostrati attraverso lo sguardo voyeuristico del celebre artista newyorkes
e.
Vecchio 22-01-2013, 00:21   #146
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Fuori orario

Lunedì 21 gennaio 2013
In onda lunedì 21 gennaio 2013 dalle 1.05 alle 3.00 (115')

FUORI ORARIO COSE (MAI) VISTE

Con il film

CENERE E DIAMANTI
(Popiòl i diament, Polonia, 1958, b/n, 99’, v.it.)
Regia: Andrzej Wajda
Con : Zbigniew Cybulski; Ewa Kzryseka, Adam Pawlikowski.

Dal romanzo (1948) di Jerzy Andrzejewski con cui il regista scrisse la sceneggiatura. 7 maggio 1945, primo giorno di pace in una cittadina polacca, Maciek ha combattuto contro i tedeschi nella fazione nazionalista A.K. (Armja Krajowa) e fa parte di un gruppo antibolscevico, riceve l'ordine di assassinare Szczuka che è appena rientrato dall'esilio in URSS… Prima di eseguire l’ordine Maciek si ritrova a riflettere e ricordare gli anni precedenti, la guerra, i morti.


Vecchio 22-01-2013, 00:43   #147
Esperto
L'avatar di VyCanisMajoris
 

Stanotte filmone
Vecchio 26-01-2013, 23:43   #148
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Fuori orario

Sabato 26 gennaio 2013
In onda sabato 26 gennaio 2013 dalle 1.15 alle 7.00

MOBY DICK SGRASSATA (il cinema dopo) Jean Pierre Melville (III)
A cura di Ciro Giorgini

Con i film

GANGSTERS (Prima Visione Tv)
(Id, Francia 2002, col; dur. 85'56'')
Regia di Olivier Marchal.
Con Richard Anconina, Anne Parillaud, François Levantal, Gérald Laroche, Francis Renaud.

Un eroe dei servizi segreti camuffato da delinquente viene sbattuto in carcere con diversi capi d'accusa: sfruttamento della prostituzione, omicidio, evasione, porto d'armi illegale. All'origine dell'arresto c'è una sparatoria in un night (con sette morti e diversi personaggi in cerca di diamanti) in cui sembra esserci lo zampino di due poliziotti. In tutta questa faccenda è coinvolta anche un'agente segreto sotto mentite spoglie di una prostituta Mentre alla polizia vogliono sapere dov'è la cassetta dei diamanti i due agenti in incognito tentano di rubare informazioni decisive per seguire la loro pista. Uno degli epigoni del nuovo genere Polar.


LO SPIONE
(Le doulos, Francia 1962, b/n. dur. 103')
Regia: Jean-Pierre Melville
Con Jean-Paul Belmondo, Serge Reggiani, Michel Piccoli
In una banda di rapinatori c'è una spia della polizia. Per scoprirlo preparano un nuovo colpo.


LEGITTIMA DIFESA
(Quai des Orfèvres, Francia 1947, b/n; dur. 108')
Regia: Henri-George Clouzot
Con: Bernard Blier, Louis Jouvet, Suzy Delair, Christian Marquand, Simone Renant.

Il marito di una sciantosa decide di uccidere un libertino che gli insidia la moglie, ma lo trova già morto. Commissario sospetta di lui, ma la sua innocenza sarà dimostrata. Un grande noir pessimista, premiato allora a Venezia per la regia.


Fuori orario

Domenica 27 gennaio 2013
In onda domenica 27 gennaio 2013 dalle 2.00 alle 6.00 (240')

MOBY DICK SGRASSATA (il cinema dopo) JEAN-PIERRE MELVILLE (IV)
a cura di Ciro Giorgini

Con i film

I RAGAZZI TERRIBILI (Prima Visione Tv)
(Les Enfants Terribles, Francia, 1950 , b/n; dur. 100'24')
Regia : Jean-Pierre Melville
Con Nicole Stéphane, Edouard Dhermite, Renée Cosma, Jacques Bernard, Melvyn Martin, Maria Cyliakus, Marie Robain, Maurice Revel, Adeline Aucoc, Emile Mathys, Roger Gaillard, Rachel Devirys, Hélène Rémy, Jean Cocteau, Annabel Buffet.

La vicenda : Paul ed Elizabeth, fratello e sorella, vivono un rapporto molto stretto, che si fa più ambiguo quando la loro madre, una donna molto malata, viene a mancare.
Il film è un'incursione ben riuscita nell'onirismo di Jean Cocteau, dove lo stile del regista si manifesta in tutta la sua acerba potenza, pur se stretto tra l'onirismo di un mondo astratto dalla realtà, chiuso in una dimensione altra sufficiente a se stessa e al momento incapace di dialogare con il mondo esterno.


FUORIORARIO COCTEAU
(dur. 55')
Montaggio redazionale sul cinema ispirato all’opera di Jean Cocteau


L’AQUILA A DUE TESTE
(L'Aigle a Deux Tetes, Francia, 1947 b/n; dur. 86')
Regia e sceneggiatura Jean Cocteau
Con Jean Debucourt Edwige Feuillere Jean Marais Silvia Montfort Jacques Varennes.

Tragico incontro d'amore tra una giovane regina, vedova e vergine, e il giovane anarchico e rivoltoso incaricato di sopprimerla che assomiglia al re ucciso. Tratto da un suo dramma, è il 3° film di Cocteau. Remake di Antonioni con lo sperimentale Il mistero di Oberwald.

Fuori orario

Lunedì 28 gennaio 2013
In onda lunedì 28 gennaio 2013 dalle 1.05 alle 3.00 (115')

MOBY DICK SGRASSATA (il cinema dopo) JEAN-PIERRE MELVILLE (V)
a cura di Ciro Giorgini

Con il film

VENDICAMI
(Fuk sau, Hong Kong/Francia, 2009, col dur. 104')
Regia: Johnnie To
Con : Johnnie Halliday, Sylvie Testud, Anthony Wong, Simon Yam, Ka Tung Lam, Suet Lam, Felix Wong.

Una donna, un uomo, due bambini. Lei di origine francese, lui cinese. All'improvviso la morte che entra in casa per mano di sicari che compiono una strage. Solo la donna si salva. Suo padre, Costello, raggiunge l'Estremo Oriente con un proposito preciso: vendicare la morte del genero e dei nipoti. Per farlo ingaggia tre killer che ha scoperto in azione mentre eliminavano l'amante infedele di un boss della malavita.. Con il loro aiuto cercherà di portare a compimento la missione che si è prefisso. L’omaggio più esplicito di Johnnie To a Jean-Pierre Melville.

Fuori orario

Venerdì 1 febbraio 2013
In onda venerdì 1 febbraio 2013 dalle 1.50 alle 7.00 (310')

CINEMA È AFASIA: LE SCRITTURE V(I)OLATE (1)
a cura di Lorenzo Esposito e Roberto Turigliatto

Con i film

I GIORNI DI NIETZSCHE A TORINO (Prima Visione Tv)
(Dias de Nietzsche em Turin, Brasile, 2001, col., 85’, v.o. sott. it.)
Regia: Julio Bressane
Con: Fernando Eiras, Paulo José, Mariana Ximenes, Leandra Leal, Tina Novelli.

Il film inizia con l’arrivo di Nietzsche a Torino il 7 aprile 1888, città che apprezzò particolarmente, e dove scriverà L'Anticristo, Il crepuscolo degli idoli ed Ecce Homo (pubblicato postumo). Nel 1889 avvenne il famoso crollo mentale: è datata 3 gennaio 1889 la prima crisi di follia in pubblico. La città gli piacque molto, ne apprezzò gli ampi viali e la severità degli stili architettonici. Appuntò i suoi pensieri e le immagini in un taccuino che portava sempre con sé. Le sue annotazioni consistevano in osservazioni, cronache, aforismi, idee, lettere. «Qui era in gioco un cosmo intero, Nietzsche è un cosmo. Il problema era come operare una scelta. Insieme a Rosa Dias abbiamo scelto tre concetti: il gioco delle prospettive, la dissoluzione del soggetto e le due forze, l’apollineo e il dionisiaco. Rispetto al gioco delle prospettive ho avuto l’idea di suggerire questo concetto attraverso un gioco di montaggio. Mi sono servito della diversità delle tessiture, della mutazione della tessitura del fotogramma, per creare la suggestione cinematografica di un'idea, di un pensiero filosofico di Nietzsche: il gioco delle prospettive. Nietzsche attinge a tutte le cose, senza preoccuparsi del tempo. Il tempo, tutti i tempi, sono già in lui. Tutto è vivo e vive in lui. Tutte le epoche della storia. Quindi il Nietzsche brasiliano del mio film ha qualcosa di questa idea, è l’appropriazione di questo concetto» (J.Bressane).


JLG/JLG: AUTORITRATTO DI DICEMBRE
(JLG/JLG: Autoportrait de décembre, Francia-Svizzera, 1994, col., 54’, v.o. sott.it.)
Regia: Jean-Luc Godard
Con: Jean-Luc Godard, Geneviève Pasquier, Denise Jadot, Brigitte Bastien, André S. Labarthe, Bernard Eisenschitz, Louis Seguin.

“L’autoritratto è un genere molto diffuso in pittura. Non molto in letteratura – ci sono biografie, memorie, e perfino memorie d’oltretomba. Ma è un genere praticamente impossibile al cinema. Dal momento che mi piace andare in posti sconosciuti e che ce ne sono, oggi più che mia, ho cercato di capire in che cosa potesse consistere un autoritratto cinematografico. Fino a dove avrei potuto spingermi nel cinema e fino a dove il cinema avrebbe potuto accettarmi. Della’arte ho un’idea classica: l’opera è più importante dell’uomo. JLG/JLG è un film che assomiglia ai libri che mi hanno influenzato nell’adolescenza: quelli di Maurice Blanchot, L’Expérience intérieure di Georges Bataille…Il cinema dirige la fisica delle persone verso il pensiero. E’ uno strumento di pensiero, il cinema!” (Jean-Luc Godard).


IL GIORNO DELLA DISPERAZIONE
(O dia do desespero, Portogallo/Francia, 1992, col., 73’, v.o. sott. it.)
Regia: Manoel De Oliveira
Con: Mário Barroso Teresa Madruga, Luís Miguel Cintra, Diogo Dória.

Gli ultimi anni di vita dello scrittore romantico Camilo Castelo Branco(1825-1890), autore di Amor de Perdição e già tra i personaggi principali di Francisca. Vediamo l'uomo tormentato da una prossima cecità, dalle difficoltà economiche, dalla follia di uno dei suoi figli e da Ana Plácido, la sua governante che ha finito per sposare senza amore. Il giorno in cui il medico dichiara che la sua cecità è irreversibile, il romanziere si spara alla testa.
«Ho rispettato in modo più assoluto tutti i documenti dell'epoca. Filmando in modo "obiettivo" un'agonia, se ne preserva il mistero, tutto il suo dolore. Tutti i miei film sono racconti d'agonia, nel senso greco, la Lotta» (Manoel de Oliveira).
Vecchio 02-02-2013, 21:58   #149
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Fuori orario

sabato 2 febbraio 2013
In onda sabato 2 febbraio 2013 dalle 1.25 alle 7.20

CINEMA È AFASIA: LE SCRITTURE V(I)OLATE (2)
A cura di Lorenzo Esposito e Roberto Turigliatto

Con i film

IL PASTO NUDO (Prima Visione Tv)
(Naked Lunch, Canada/Gran Bretagna/Giappone, 1991, col; dur. 115' ca.)
Regia: David Cronenberg
Con: Peter Weller, Judy Davis, Ian Holm, Julian Sands, Roy Sheider, Monique Mercure, Nocholas Campbell, Michael Zelnicker.

Dall’omonimo romanzo di William S. Burroughs. Le folli comunità scientifiche di David Cronenberg incontrano l’astrale cut-up di Burroughs. Ciò che in Cronenberg si espande e pulsa come un’epidemia, come una mania rabbiosa verso l’esterno, coincide con quello che in Burroughs fagocita la scrittura dall’interno fino a all’implosione che ne restituisce la trasparenza. Cronenberg dà la sua interpretazione di ‘pasto nudo’ chiedendosi: cosa succede se la forma del film avanza contro le immagini stesse che la sostanziano? Il corpo è nudo.


TETSUO: THE BULLET MAN
(Giappone, 2009, col. dur. 68; v.o. sott.it.)
Regia: Shinya Tsukamoto
Con: Eric Bossick, Akiko Monô, Yuko Nakamura

Terzo capitolo della saga sull’uomo di ferro inventato da Shinya Tsukamoto. Al di là delle facili metafore – uomo/macchina/città/vendetta – qui si tratta di produrre velocità (lentezza compresa), di stare nel moto perpetuo dell’immagine strappandola enucleandola vampirizzandola fino a tornare al punto cieco che è l’occhio. All’inizio erano pellicola e passo uno, ora digitale, ma il risucchio e l’accartocciarsi è il medesimo, l’ossessione della piega acquosa che dovrebbe farci vedere e che persiste a illudersi in movimento. Si potrà anche cercare una maggiore resa o quadratura narrativa, ma già i cristalli cittadini luccicano e tremano, ora che l’arma è celibe, proiettile unico rivolto contro se stesso, come una gola che urla al contrario. Di nuovo, alla fine, il mondo si fa da parte al passaggio dell’uomo di ferro, ma tutto è così algido e pulito e chiaro, che tutti credono di… vederci.


MIRAMAR
(Id, Brasile, 1997, col. dur. 82'; v.o. sott.it.)
Regia: Julio Bressane
Con: João Babelo, Giulia Gam, Diego Vilela, Lovise Cardoso, Bia Nunes, Fernando Torres.

“Il film racconta la traiettoria di un cineasta, Miramar. Come la metafora del suo nome suggerisce, il mare infinito, misterioso, mutevole, nel suo va e vieni, continuo come la vita stessa, lo ossessiona. Questo spiega il fatto che l’azione abbia quasi sempre il mare come sfondo: cimitero marino di Barra de São João, camere e terrazze dell’hotel in riva al mare, spiagge, vie e bar della zona sud di Rio de Janeiro” (Julio Bressane). Con citazioni e frammenti di Ejzenstejn, Oswald de Andrade, Machado de Assis, Orson Welles, film americani classici e musica popolare brasiliana, una sorta di “falsa autobiografia” di Julio Bressane, cineasta antropofago.


Fuori orario

Domenica 3 febbraio 2013
In onda domenica 3 febbraio 2013 dalle 1.50 alle 6.00

CINEMA È AFASIA: LE SCRITTURE V(I)OLATE (3)
a cura di Lorenzo Esposito e Roberto Turigliatto

Con i film

LA MORTE ROUGE
(Spagna, 2006, col. e b/n, 34’ v.o. sottotitoli italiani)
Regia: Victor Erice

Creato per un’installazione al CCCB (Centro di Cultura Contemporanea di Barcellona), La morte rouge è un viaggio autobiografico in cui il cineasta Victor Erice ripercorre le prime esperienze di spettatore, quando fu portato dalla sorella maggiore in un ‘palazzo’ del cinema, il Gran Kursaal, nel 1946, a vedere il film The Scarlet Claw. E questa esplorazione del passato via via si trasforma in una riflessione metafisica sulla memoria e su ciò che resta.


TRILOGIA: IL PENSIERO LO SGUARDO LA PAROLA
(La musa pensosa. L' ultimo sguardo. Parole scritte. Viaggio notturno attraverso le mie stanze)
(Italia, 2008, col. dur. 57')
Regia, soggetto e sceneggiatura: Luciano Emmer
Collaborazione artistica: Tatiana Grauding
Fotografia: Ugo Lo Pinto
Musica: Stelvio Cipriani

E' l'estrema riflessione visiva sul pensiero umano e la libertà di Luciano Emmer, che gioca come un bambino con la videografica e i modellini dei grandi filosofi dell'antichità, dando loro voce (La Musa Pensosa), che inquadra in sequenza un catalogo inquieto di primissimi piani, che pare preconizzare l'apocalisse dell'umanità (L' ultimo sguardo), e l'intensa immagine del riposo e della riflessione notturna, interiore a voce alta, al buio della casa delle sue vacanze estive sulle Dolomiti (Parole scritte. Viaggio notturno attraverso le mie stanze)


BELLA DI NOTTE
(1997; dur. 28')
Regia: Luciano Emmer
Fotografia: Elio Bisignani
Musica: Canto della Terra di Gustav Mahler
Testo e voce: Luciano Emmer

Film realizzato in occasione dell’apertura al pubblico della Galleria Borghese, dopo il restauro. Emmer si introduce di notte nella Galleria, e con la fioca luce di una torcia illumina le opere d’arte che incontra. È un viaggio notturno, accompagnato dalla sua voce e dai suoi commenti spontanei che dall’osservazione dell’opera traggono sempre suggestioni personali. Piuttosto che ricercare o aprire la strada a significati lontani, Emmer sembra ricercare un contatto diretto con le opere d’arte, entrando in dialogo con esse, interrogando il passato. Scipione Borghese fa da tramite a questa rêverie nocturne: è a lui che si rivolge per comprendere il segreto delle opere d’arte che emergono dal buio, suo interlocutore privilegiato nelle riflessioni suggerite dalle opere del museo.

CON AURA… SENZ’AURA - Viaggio ai confini dell’arte
(2003 dur.58’)
Regia: Luciano Emmer, Enrico Ghezzi
Fotografia: Ugo Lo Pinto
Musica: brani originali di Stelvio Cipriani
Voci: Giancarlo Giannini (per i versi dell’inferno di Dante), Tomoko Tanaka (per gli Haiku giapponesi)
Montaggio: Francesca Bracci
Aiuto regia: Ilaria Paganelli
Assistente operatore: Enrico Bortignon; colore
Durata: 57’57’’

Percorso in soggettiva per una riflessione sul significato dell’arte nell’esistenza dell’individuo. Sprofonda nel buio delle grotte di Pastena, dove la realtà è lontana ed è più forte la suggestione delle opere d’arte che incontra nel suo viaggio: le sequenze dei film che ha realizzato nel corso della sua vita si intervallano a nuove riflessioni che nascono dalle opere di altri artisti, tra cui Monet, Degas, Rembrandt, Hokusai Sonia Delaunay. Quale sia significato dell’arte, la sua verità, rimane una domanda aperta, che non può avere un’unica risposta.

Fuori orario

Lunedì 4 febbraio 2013
In onda lunedì 4 febbraio 2013 dalle 1.05 alle 3.00 (115')

CINEMA È AFASIA: LE SCRITTURE V(I)OLATE (3)
a cura di Lorenzo Esposito e Roberto Turigliatto

Con il film

IL BOSCO DI BETULLE
(Brzezina, Polonia, 1971, colore, 91’, versione originale sott.it.)
Regia: Andrzej Wajda
Con: Emilia Krakowska, Daniel Olbrychski, Olgierd Lukaszewicz

Dal romanzo di Jaroslaw Iwaszkiewicz. Malato gravemente di tbc, Stanislaw s'installa, deciso a godersi gli ultimi mesi di vita, nella casa del fratello Boleslaw chiuso nel suo dolore di vedovo. Ma è la morte del fratello che ridà a Boleslaw voglia di vivere.





Vecchio 02-02-2013, 22:11   #150
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Tante cose succulente, ma mi sento di consigliare vivamente il film di Wajda in onda lunedì
Vecchio 03-02-2013, 04:27   #151
Esperto
L'avatar di VyCanisMajoris
 

Quote:
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IL BOSCO DI BETULLE
(Brzezina, Polonia, 1971, colore, 91’, versione originale sott.it.)
Regia: Andrzej Wajda
Con: Emilia Krakowska, Daniel Olbrychski, Olgierd Lukaszewicz

Dal romanzo di Jaroslaw Iwaszkiewicz. Malato gravemente di tbc, Stanislaw s'installa, deciso a godersi gli ultimi mesi di vita, nella casa del fratello Boleslaw chiuso nel suo dolore di vedovo. Ma è la morte del fratello che ridà a Boleslaw voglia di vivere.
Questo mi sa proprio che lo guardo
Vecchio 03-02-2013, 06:21   #152
Banned
 

Gran programma ma riesco solo a vedere quello su rai tre col tizio che nuota e la canzone di Because the Night
Vecchio 08-02-2013, 21:03   #153
Banned
 

Fuori orario
Venerdì 8 febbraio 2013
In onda venerdì 8 febbraio 2013 dalle 1.45 alle 7.00

LA CONGIURA DEI SET
a cura di Roberto Turigliatto

Con i film

NON C’E PACE PER BASILIO / PAS DE REPOS POUR LES BRAVES (Prima Visione Tv)
(Francia, 2003, col., , v.o. sott. it.)
Regia: Alain Guiraudie
Con: Thomas Suire, Laurent Soffiati, Thomas Blanchard.

Road movie in un paesaggio reinventato del Sud est della Francia, ma anche western fiabesco, dialogo filosofico, microcosmo del mondo con i suoi infiniti « tours et détours » nel gioco del fantastico. Sfuggendo a qualsiasi genere e categoria (e soprattutto a quella del film gay), Guiraudie reinventa il cinema e il linguaggio con estrema libertà e polifonia. Tre i personaggi principali che si incrociano rincorrendosi e sfuggendosi per tutto il film. Anzitutto Basile Matin: si è addormentato, ha sognato Faftao-Laoupo, colui che annuncia la morte. Sa che se dormira’ancora Faftao/Laoupo gli apparirà di nuovo e per lui sarà finita. Parte per un itinerario senza meta in un Sud-Est di fantasia. Poi c’è Igor, ha fatto degli studi, è senza soldi, non capisce molto della storia di Faftao-Laoupo ma si interessa a Basile e si mette a seguirlo nelle sue peregrinazioni in “plein air”. Infine Johnny Got, giornalista ma anche un po’ detective, che si interessa soprattutto delle storie che non lo riguardano. Quella di Basile lo appassiona, e anche lui parte alla sua ricerca come in un film poliziesco…

IL CANTO DEGLI UCCELLI (EL CANT DELS OCELLS)
(Spagna, 2008, b/n, 93’, v.o. sottotitoli italiani)
Regia: Albert Serra
Con: Lluís Carbó, Lluís Serrat Batlle, Lluís Serrat Masanellas, Montse Triola, Mark Peranson, Victoria Aragonès

I tre Re Magi viaggiano alla ricerca del Messia appena nato. Il secondo film del regista catalano, dopo Honor de cavalleria. «Volevo continuare sulla scia di Honor de cavalleria ma in modo più astratto. Dopo la centesima volta che quel film veniva. Ho pensato che il film successivo doveva essere diverso. Abbiamo deciso di girare in un luogo trovato su Google Earth quindici giorni prima che il film cominciasse. Ho fatto un viaggio di ricognizione in Islanda, alle Isole Canarie e in Francia per cercare una location dove registrare direttamente i suoni senza alcun rumore. Non mi piace il mondo moderno e per questo ho scelto di girare un film sui Re Magi. Nessuno sa se erano re o maghi, non sappiamo nulla di loro. Era la condizione ideale: personaggi e paesaggi di cui non conosciamo niente».



LE VITE POSSIBILI
(Italia, 2008, col., 60’)
Regia: Corso Salani

Un film di volti femminili che parlano, e di un uomo, un regista, che le filma, le ascolta e le immagina. Alla fine del suo viaggio ai “confini dell’Europa” Corso Salani rivisita il mito della passanti à la Baudelaire, mettendolo in scena nei frammenti di vite reali raccolti nel suo percorso. Tra Moldova e Israele, Romania e Gibilterra, le tante donne incontrate durante questo viaggio agli estremi limiti dell’Europa, e che non hanno trovato ospitalità negli episodi della serie, vengono mescolate alle immagini delle loro terre e con le proiezioni del regista che orchestra le fila di un fitto monologo interiore, scisso tra desiderio, frustrazione e speranza. Il film riunisce frammenti ripresi in Cile, Spagna, Gibilterra, Portogallo, Italia, Lettonia, Moldova, Romania, Ungheria, Israele, per “Palabras” (2003), “Tre Donne in Europa” (2004) e “Confini d’Europa” (2006-2007).



DOVE SONO STATO
(Italia, 2000, col., 27’)
Regia: Mauro Santini

Dove sono stato è un film che racconta la scomparsa improvvisa di un uomo durante un viaggio, e di un amico che si muove sulle sue tracce lasciando messaggi della sua ricerca a una segreteria telefonica. Tutte le riprese sono state realizzate in Portogallo nel 1994 e poi montate a distanza di sei anni, seguendo passaggi obbligati e costruendo la storia su luoghi e volti già esistenti, ai quali viene assegnato un tempo e un ruolo loro estraneo, divenendo inconsapevoli compagni di viaggio.
La voce che racconta e dà testimonianza di questa ricerca è quella di Corso Salani, che partecipò a questo film, sostituendo la sua voce a quella del regista, che compariva nella prima versione presentata alla Mostra di Pesaro e a Bellaria nel 2000. Così Santini ricorda il suo percorso artistico e personale accanto all'amico Salani: "Ho incontrato Corso per la prima volta ad Ancona, dove si trovava per presentare un suo film, bellissimo, dal titolo Occidente. Avevo da poco terminato Dove sono stato, presentandolo a Pesaro e Bellaria: avevo dubbi sulla mia voce che accompagnava in maniera stentata le immagini, ma allo stesso tempo temevo che un attore avrebbe reso falso il mio diario di viaggio. Gli lasciai una copia: lui mi richiamò parlandomi con grande slancio del film, nel quale aveva trovato molti elementi di consonanza con il suo cinema e così gli proposi di sostituire la mia voce con la sua. Partecipò al mio film senza nessun compenso e rimasi stupito dalla sua generosità in un primo momento: poi l'amicizia che nacque da quell'incontro e la frequentazione degli anni successivi, mi mostrarono un uomo in grado di donarsi con grande passione a chi sentiva vicino alla sua idea di cinema".


NOTTE E GIORNO Fuori orario
Sabato 9 febbraio 2013
In onda sabato 9 febbraio 2013 dalle 1.20 alle 7.00

LA CONGIURA DEI SET (2)
a cura di Roberto Turigliatto

Con i film

NO
(Bam gua nat, 2007, Corea del sud, col., 145’, v.o. sott. it.)
Regia: Hong Sang-soo
Con Kim Yeong-ho (Kim Seung-nam), Park Eun-hye (Lee Yoo-jeong), Hwang Soo-jeong (Han Seong-in), Ki Joo-bong (Mr. Jang)

Seung-nam, un noto pittore coreano, sposato e sulla quarantina, si ritrova con la sua grande borsa di viaggio all'aeroporto di Parigi. Sta fuggendo in seguito a un arresto per aver fumato marijuana, ubriaco, in un incontro casuale. Si rifugia in un fatiscente appartamento nel 14 ° distretto di Parigi, di proprietà di un coreano. Oltre a vagare per le strade e si aggirarsi nei parchi, sembra non avere niente altro da fare. Incontra casualmente la sua ex-fidanzata Min-sole ma il loro incontro non accende alcun interesse in lui. Il suo amore e le preoccupazioni per la moglie che ha lasciato lo assillano. Seung-nam viene presentato a Hyun-Joo, una studentessa che studia arte a Parigi, e la sua compagna di stanza Yoo-jeong. Seung-nam si innamora immediatamente della luminosa bellezza e dell’aria misteriosa di Yoo-jeong. Seung-nam cerca di adattarsi a questa città sconosciuta e ai nuovi sentimenti che prova.

LA DONNA SULLA SPIAGGIA
(Haebyeonui, 2006, Corea del sud, col. 127’, v.o. sott. it. .)
Regia: Hong Sang-soo
Con Kim Seung-woo (Joong-rae), Ko Hyeon-jeong (Kim Moon-sook), Song Seon-mi (Choi Sun-hee), Kim Tae-woo (Won Chang-wook).

Il regista Joong-rae sta preparando per il suo prossimo film, ma non riesce a finire la sceneggiatura. Chiede al suo amico Chang-wook, scenografo di accompagnarlo in un viaggio. Chang-wook porta la sua fidanzata Moon-sook e tutti e tre si ritrovano sulla costa occidentale della Corea del Sud a visitare Shinduri Beach Resort. Lì, Joong-rae manifesta la sua simpatia a Moon-sook che, già fan dei suoi film, non nasconde il suo interesse. Di nascosto da Chang-wook, i due trascorrono una calda notte insieme. Ma il giorno dopo si separano con imbarazzo. Tornato a casa Joong-rae si imbatte in una giovane donna di nome Sun-hee, e finisce per passare la notte con lei. Moon-sook arriva da lui con l'intento di stare insieme ma trova la nuova donna. Sconsolata, va a ubriacarsi da sola piena di rabbia.




Vecchio 12-02-2013, 00:52   #154
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Stanotte, ore 1.15 circa

Il Sole Nero di Zanussi.
Vecchio 19-02-2013, 01:00   #155
Banned
 

Fuori orario

Lunedì 18 febbraio 2013
In onda lunedì 18 febbraio 2013 dalle 1.05 alle 3.00 (1h e 55')


FUORI ORARIO COSE(MAI) VISTE

Con il film

L'ASSEDIO
(Blokada, Russia, 2006, b/n, 51')
Regia: Sergeji Loznitsa

L'assedio di Leningrado è stato il più lungo di tutta la seconda Guerra Mondiale. Loznitsa ha lavorato sulle immagini di repertorio che lo documentano fin nei minimi dettagli, dalla preparazione della difesa antiaerea con cannoni e palloni aerostatici, agli allarmi per la città, ai rifugi e ai bombardamenti. Il sonoro del film, senza dialoghi, è realizzato a posteriori.
Vecchio 09-03-2013, 00:59   #156
Banned
 

Stanotte a FO

1.55 La lettera scarlatta (1972)
[Der Scharlachrote Buchstabe, Germania 1972, Drammatico, durata 85'] Regia di Wim Wenders
Con Senta Berger, Lou Castel, Hans Christian Blech

3.15 La casa rossa (1947)
[The Red House, USA 1947, Thriller, durata 100', b/n] Regia di Delmer Daves
Con Edward G. Robinson, Lon McCallister, Rory Calhoun, Judith Anderson

5.20 Tokyo-Ga (1986)
[Tokyo-Ga, Germania, USA 1986, Documentario, durata 90'] Regia di Wim Wenders
Con Wim Wenders, Werner Herzog, Chishu Ryu, Yuuharu Atsuta
Vecchio 09-03-2013, 02:43   #157
Esperto
L'avatar di Rick Blaine
 

Quanto m'è mancato 'sto topic! Ma perché in questi giorni stanno dando molte cose di Wenders?
Vecchio 09-03-2013, 02:59   #158
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Ciao Rick, mi fa piacere risentirti. Boh, non so se sia in programma un ciclo Wenders... Non ho comprato gli ultimi due numeri di Film tv e il sito di Rai 3 non è aggiornato.Comunque la versione del romanzo di Hawthorne la ricordo pessima...
Vecchio 09-03-2013, 03:01   #159
Esperto
L'avatar di Rick Blaine
 

Quote:
Originariamente inviata da Odradek Visualizza il messaggio
Ciao Rick, mi fa piacere risentirti.
Grazie, è un piacere ricambiato.

Quote:
Originariamente inviata da Odradek Visualizza il messaggio
Comunque la versione del romanzo di Hawthorne la ricordo pessima...
Vecchio 09-03-2013, 18:57   #160
Esperto
L'avatar di Rick Blaine
 

Comunque La casa rossa secondo me è stato ingiustamente dimenticato. Non l'ho seguito proprio con altissima attenzione, data l'ora, ma aveva molti spunti interessanti.
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