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Vecchio 28-04-2020, 12:03   #17081
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Originariamente inviata da Antares93 Visualizza il messaggio
Orban, l'eroe di Salvini e Meloni, quello che si è preso davvero i pieni poteri, ha deciso di cancellare dai libri di testo il Nobel per la letteratura Imre Kertesz.
Che serva a capire cosa succede nei veri regimi dittatoriali, quelli tanto cari a Salvini e Meloni.
Poi per carità, c'è anche gente pronta a fare la rivoluzione perché fino a giugno non potrà andare dal barbiere ma che difende ed esalta un dittatore che censura uno degli scrittori più importanti del proprio Paese. D'altronde il mondo è bello perché è vario, o forse no...
Finiti i ringrazia. Eccola una vera dittatura.
Vecchio 28-04-2020, 13:54   #17082
Esperto
L'avatar di muttley
 

Quando il 14 luglio del 1948 il leader del PCI Palmiro Togliatti è vittima di un attentato che lo riduce in fin di vita, l’Italia sprofonda sull’orlo della guerra civile.
La tensione della prima vera campagna elettorale della storia della Repubblica, pesantissima e violenta, è ancora nell’aria.
Ha vinto la DC, il PCI è all’opposizione.
Ma può bastare una scintilla a rimettere la pace nazionale in bilico.
E quella scintilla arriva.
In tutto il Paese esplodono manifestazioni di protesta. Le fabbriche vengono occupate. La produzione si ferma. Le città sono invase da contadini e operai con le bandiere rosse. Ci sono morti e feriti.
Sembra un’insurrezione e chissà: potrebbe esserlo. Potrebbe essere l’occasione per i comunisti.
Il PCI chiede le dimissioni del governo.
Ma al suo risveglio il gesto di Togliatti spiazza tutti.
Rimprovera i suoi.
Convoca i dirigenti del partito e ordina loro di interrompere immediatamente le manifestazioni, di porre fine alle occupazioni delle fabbriche, delle città, di tornare a lavorare e ritirare la richiesta di dimissioni del governo.
Potrebbe avvantaggiarsi di quel clima.
Ma la vita degli italiani e la pace sociale valgono di più dei suoi interessi elettorali.
Italia, aprile 2020.
Il leader dell’opposizione adesso è Matteo Salvini.
Il Paese è nella sua più grande crisi sanitaria, sociale ed economica da decenni per via di un virus che si trasmette anche solo parlando e fa sentire i propri sintomi solo dopo giorni. Lasciando il contagiato infettare altri.
Il governo deve chiudere tutto.
E nonostante questo i contagi (accertati) diventano 200mila in due mesi. I morti 27mila. Gli ospedali sfiorano il collasso. Medici e infermieri muoiono a centinaia.
Ma molti italiani vogliono tornare subito alla normalità. E hanno delle ragioni sacrosante.
Ma senza gradualità si rischia di innescare nuovi focolai e cominciare tutto da capo.
Il leader dell’opposizione lo sa questo. Sa quanto sia pericoloso riaprire senza gradualità.
Ma sa anche che l’aria nel Paese è cambiata. E bisogna assecondarla, sempre, per inseguire i voti.
Così non solo cavalca le proteste e non sconsiglia l’idea di manifestare.
Ma velatamente incita alla rivolta, a disobbedire, a portare gente per strada. Mettendola in pericolo, mettendo in pericolo migliaia di vite e l’intero Paese.
Ecco, questo è solo per dire che in politica e nella storia ci sono sempre due tipi di leader.
I grandi che sanno mettere il Paese davanti ai propri interessi. E fermare le proteste quando queste minacciano le vite. E i clown della politica, pericolosi per il proprio Paese, perché prima viene il consenso e i propri interessi, poi il popolo.
Questo è il tempo dei clown.


Emilio Mola
Vecchio 28-04-2020, 16:30   #17083
Esperto
 

Paragonare Togliatti con felpino è cioccolata con merda. E lo dice uno che ritiene il primo responsabile di una grave sudditanza verso l'URSS. Ma davvero rispetto alla nullità e allo squallore del secondo vince facile.
Dal punto di vista dantesco, il primo sarebbe paragonabile a Farinata degli Uberti, il secondo ad Alessio degli Interminelli. Tanto per far capire la differenza.

Ultima modifica di Winston_Smith; 28-04-2020 a 16:35.
Vecchio 29-04-2020, 11:34   #17084
Esperto
L'avatar di Edwin
 

Oggi mi sveglio schifato.
Mi schifa tutta la classe politiche italiana, dal primo all'ultimo, e mi rendo conto di come un paese sotto il monopolio di una certa visione politiche sia destinato a soccombere.

Da Salvini che cambia idea ogni due giorni sulle riaperture (che mi fa chiedere come una persona che segua Salvini non si renda conto di questa ridicola danza) al berciare della Meloni, ma quello lo fa sempre quindi forse dovrei esserne abituato.

Poi il colpo di genio: Giachetti davanti ad una chiesa recita il vangelo perchè le chiese devono evidentemente riaprire mentre Renzi chiude la combo con un tweet che io trovo epocale
"La scarcerazione dei superboss di Camorra e Ndrangheta è inaccettabile. Il ministro Bonafede cacci subito il responsabile di questa vergogna. Oppure venga lui in Parlamento ad assumersi le sue responsabilità. Si tratta di una scelta clamorosa e folle“
Insomma è la politica che decide la giustizia, mi aspetto che nei prossimi giorni metteremo al voto i processi.
Avrei voluto fare il giochino "chi ha scritto questo?" immaginando risposte come "Salvini" ma alla fine il Tweet è famoso e il gioco sarebbe durato poco, quel che conta è quanto assurda sia una constatazione del genere da chi cerca di vendersi come l'area "responsabile" del paese.

Ho scritto due righe per fazione ma gli episodi di delirio durante questa emergenza son stati veramente tanti (non mi son dimenticato di te, Calenda) per cui non avevo voglia di discernere ogni singola uscita, ho postato due cose che per me mostrano quanto destra e sinistra siano nei modi e nelle proposte praticamente identici.

L'alternativa è la fascia pseudo nazional complottista (anche li, sia di destra che di sinistra, non riusciamo proprio a non aggregarci) che trovo quasi peggiore della destra Salviniana e Meloniana. Il che è tutto dire.

Siamo condannati.
Vecchio 29-04-2020, 11:47   #17085
Esperto
 

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Originariamente inviata da Edwin Visualizza il messaggio
Oggi mi sveglio schifato.
Mi schifa tutta la classe politiche italiana, dal primo all'ultimo, e mi rendo conto di come un paese sotto il monopolio di una certa visione politiche sia destinato a soccombere.

Da Salvini che cambia idea ogni due giorni sulle riaperture (che mi fa chiedere come una persona che segua Salvini non si renda conto di questa ridicola danza) al berciare della Meloni, ma quello lo fa sempre quindi forse dovrei esserne abituato.

Poi il colpo di genio: Giachetti davanti ad una chiesa recita il vangelo perchè le chiese devono evidentemente riaprire mentre Renzi chiude la combo con un tweet che io trovo epocale
"La scarcerazione dei superboss di Camorra e Ndrangheta è inaccettabile. Il ministro Bonafede cacci subito il responsabile di questa vergogna. Oppure venga lui in Parlamento ad assumersi le sue responsabilità. Si tratta di una scelta clamorosa e folle“
Insomma è la politica che decide la giustizia, mi aspetto che nei prossimi giorni metteremo al voto i processi.
Avrei voluto fare il giochino "chi ha scritto questo?" immaginando risposte come "Salvini" ma alla fine il Tweet è famoso e il gioco sarebbe durato poco, quel che conta è quanto assurda sia una constatazione del genere da chi cerca di vendersi come l'area "responsabile" del paese.

Ho scritto due righe per fazione ma gli episodi di delirio durante questa emergenza son stati veramente tanti (non mi son dimenticato di te, Calenda) per cui non avevo voglia di discernere ogni singola uscita, ho postato due cose che per me mostrano quanto destra e sinistra siano nei modi e nelle proposte praticamente identici.

L'alternativa è la fascia pseudo nazional complottista (anche li, sia di destra che di sinistra, non riusciamo proprio a non aggregarci) che trovo quasi peggiore della destra Salviniana e Meloniana. Il che è tutto dire.

Siamo condannati.
La strategia di salvini (se si può parlare di strategia) e di altri come lui è di questo tipo:

On the sixth day of Hate Week, after the processions, the speeches, the shouting, the singing, the banners, the posters, the films, the waxworks, the rolling of drums and squealing of trumpets, the tramp of marching feet, the grinding of the caterpillars of tanks, the roar of massed planes, the booming of guns — after six days of this, when the great orgasm was quivering to its climax and the general hatred of Eurasia had boiled up into such delirium that if the crowd could have got their hands on the 2,000 Eurasian war-criminals who were to be publicly hanged on the last day of the proceedings, they would unquestionably have torn them to pieces — at just this moment it had been announced that Oceania was not after all at war with Eurasia. Oceania was at war with Eastasia. Eurasia was an ally. There was, of course, no admission that any change had taken place. Merely it became known, with extreme suddenness and everywhere at once, that Eastasia and not Eurasia was the enemy.

The speech had been proceeding for perhaps twenty minutes when a messenger hurried on to the platform and a scrap of paper was slipped into the speaker's hand. He unrolled and read it without pausing in his speech. Nothing altered in his voice or manner, or in the content of what he was saying, but suddenly the names were different. Without words said, a wave of understanding rippled through the crowd. Oceania was at war with Eastasia! […] The thing that impressed Winston in looking back was that the speaker had switched from one line to the other actually in midsentence, not only without a pause, but without even breaking the syntax.

Oceania was at war with Eastasia: Oceania had always been at war with Eastasia. A large part of the political literature of five years was now completely obsolete. Reports and records of all kinds, newspapers, books, pamphlets, films, sound-tracks, photographs — all had to be rectified at lightning speed. Although no directive was ever issued, it was known that the chiefs of the Department intended that within one week no reference to the war with Eurasia, or the alliance with Eastasia, should remain in existence anywhere.
Vecchio 29-04-2020, 13:43   #17086
Esperto
 

(Okkio al rant.)

Ultimo mese mi si è rinforzata l'impressione che il blog di Wu Ming sia un volano di "narrazioni tossiche", almeno io le vivo così e in questo periodo ho trovato più fiducia in realtà nel modo complessivo in cui una società si sta smazzando l'emergenza e nella concretezza della vita quotidiana. Gli commentavo pure (in calce a miei commenti critici "asettici") che mi sentivo in uno stato mentale di paranoia, per via del fatto mi sentivo/sento agire come con il pensiero costante che tutti si possa essere allo stesso tempo contagiosi e contagiabili. WM1 a parte l'impermeabilità generale mi rispondeva che ci vogliono indurre in quello stato (loro). Sarò io che, abituato a livelli di paranoia più intima/subdola nei non rapporti con gli altri, e di isolamento, sento di meno lo stacco e allora, anche nella paura amplificata, mantengo comunque la percezione che le persone e il consesso umano in generale siano "buone"? Non untori, non delatori, non pecore, ecc. Fatto sta che sentivo di preferire il mio stato al loro. Mi dico che non dovrei guardare con giudizio (spietato) interno, su di me (poi sull'altro, come invidia), ciò che poi loro pongono come socialità buona (i pellegrinaggi, i momenti di da loro vissuti come resistenza).

Ovvio emerge anche che socialmente non vivo gli stessi guai di un precario, non ho famiglia/figli (o c'è cmq una misura di distacco probblematico), e non faccio vita politica attiva, ci sta anche che sia/mi scopra più conservatore o semplicemente più estraneo a visioni di sinistra radicale di quello che immaginavo quando cercavo di farmi piacere i loro romanzi; però ci leggo proprio una vena di paranoia in quel luogo, un senso stato di assedio permanente (torna in mente il murale ispirato a LoTR), un'iperbole emotiva costante e catastrofica che boh. Un senso di essere vittime di intollerabile umiliazione dalle forze dell'ordine o dalle istituzioni, nel ribadire poi cose che sono, senza il carico emotivo, acqua calda: le guardie non ti guardano in faccia e ti trattano anche male se fai il fiocco di neve speciale; la società in una certa misura mira a disciplinare. Impressioni di paranoia già in tempi non sospetti in realtà, quando facevano cerchi rossi intorno alle facce di poliziotti in foto di repertorio pretendendo di leggerne le più intime intenzioni (malevole).

Ultima modifica di onisco; 29-04-2020 a 13:46.
Ringraziamenti da
Franz86 (29-04-2020)
Vecchio 29-04-2020, 14:40   #17087
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Originariamente inviata da onisco Visualizza il messaggio
il blog di Wu Ming
Quando parlano della quarantena si manifestano in maniera particolarmente chiara come prigionieri, più che delle misure di confinamento, della propria stessa narrazione, protagonisti di un lockdown mentale autoimposto ma proiettato all' esterno.
Vecchio 01-05-2020, 18:45   #17088
Esperto
 

Buon 1° maggio (o quello che ne rimane)

Vecchio 02-05-2020, 18:58   #17089
Esperto
L'avatar di gaucho
 

E i Marò?
Vecchio 07-05-2020, 10:18   #17090
Esperto
L'avatar di muttley
 

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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
La dicotomia sovranisti-anti sovranisti non esiste e viene usata come grimaldello per attaccare il concetto di sovranità.
Sovranità equivale ad autodeterminazione, e non ci sono state né ci saranno mai della comunità che possano crearsi un futuro senza avere il potere di autodeterminarsi. Non può esistere proposta politica che non abbia, come prerogativa, il concetto di sovranità, perché la politica é l'arte delle scelte ed esse si possono fare soltanto se si é liberi da ogni ingerenza "altra", sia essa di altri stati o di poteri economici.
Quarant'anni fa avremmo riso di una simile dicotomia; come può uno stato esistere, in quanto regolatore della società, se non é in grado di mettere in atto le istanze che raccoglie dal popolo tramite elezioni o tramite qualsiasi altro mandato democratico. Oggi siamo caduti così in basso da accettare questa narrazione.
E i soggetti su cui si stringe questa narrazione fanno ancora più ridere. Salvini sarebbe un "sovranista"? Conosco poche persone più serve di poteri interni ed esterni all'Italia di Matteo Salvini. Ma é ovvio che debba essere lui il "sovranista" da ergere a massimo rappresentante di questa dicotomia: sovranità deve equivalere a razzismo, omofobia, fascismo - solo così si può delegittimarla.
La liberazione dei popoli è un fatto globale, non puoi ridurlo ad una mera questione di beghe di cortile.
L'ideologia non è una religione che la accetti così com'é con i suoi dogmi. E' semmai una scienza, e come tale si evolve cercando di approssimarsi ad una versione sempre migliore di se stessa.
Vecchio 07-05-2020, 11:06   #17091
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L'avatar di muttley
 

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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
Al tempo stesso non puoi ridurre i popoli del mondo ad un unico grande minestrone governato da stesse leggi e condizioni. Il bambino yemenita non ha bisogno della stessa rivoluzione del bimbo statunitense. Lo Stato é la prima avanguardia della rivoluzione mondiale - a pensare il contrario (perché si può solo pensarlo, non applicarlo) é come costruire una casa partendo dal tetto; tant'è che é una narrazione che le classi dominanti amano, perché sanno di poter stare tranquille al proprio posto.
Allo stesso modo non puoi ridurre tutti i popoli di uno stato ad un unico grande minestrone governato dalle stesse leggi e condizioni. Che fine fanno le regioni, le città, i villaggi, le tribù? Boia, io credevo che il concetto di "comunità" si evolvesse col progredire della storia umana. Il concetto di stato è un'elaborazione culturale (non sociale) a posteriori prodotta a partire dal seicento da personalità politiche che hanno sovente tracciato condizioni in maniera esclusivamente arbitraria sulle spalle delle persone. Allora cosa accorpa le persone sotto la definizione di popolo se non condizioni comuni di censo e rapporti di forza? La cultura è sopravvalutata.
Senza contare il fatto che la parola sovranismo contiene già nel suo nome i presupposti per un'aberrazione concettuale: sovrano presuppone l'esistenza dei sudditi, quindi c'é il padrone e i suoi sudditi, nessuna liberazione da rapporti di subalternità. L'importante è conoscere il padrone, basta che è dei nostri, che parla la nostra stessa lingua, che non è qualche miliardario arabo o cinese e va tutto bene, no? Poi che si fa? Si ritorna al concetto di capo tribù?
Lascia perdere il socialismo in un solo paese, cedi anche tu al lato oscuro, diventa trotzkista.



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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
Yup.

PCI > PDS > DS > PD

Evoluzione fallita.
Se hai una concezione teologica dell'ideologia politica farai la fine del Mastro Lindo Ferretti
Vecchio 07-05-2020, 11:10   #17092
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Lascia perdere il socialismo in un solo paese, cedi anche tu al lato oscuro, diventa trotzkista.
Ché poi si è visto che """socialismo""" fu realizzato da Stalin in un solo Paese...
Anche perché con la scusa che gli altri non sono socialisti e sono "cattivi", allora anche noi dobbiamo fare i "cattivi" per "difenderci" (aka imperialismo dal Baltico all'Afghanistan e repressione del dissenso). Con il socialismo universale invece simili giochetti non sarebbero possibili.

Ultima modifica di Winston_Smith; 07-05-2020 a 11:26.
Vecchio 07-05-2020, 11:49   #17093
Esperto
L'avatar di muttley
 

Gummo, dimmi dove non è sufficientemente chiara la prima frase contenuta nella mia firma. Magari la scrivo più in grande
Vecchio 07-05-2020, 12:10   #17094
Esperto
 

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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
Questa disgressione sofistica non c'entra niente col fulcro del mio discorso. Tu stai confondendo il concetto di sovranità con quello di nazionalismo. Io sono contro il nazionalismo. Nazionalismo significa dire: "non importa che il soggetto X sia bello o brutto, che le politiche del mio stato siano giuste o sbagliate, finché tutto ciò appartiene alla mia Nazione allora mi sta bene a priori e lo adoro", esattamente come hai detto tu; Sovranità significa dire: "Siamo uno stato e abbiamo dei problemi da risolvere per il bene della collettività. Mettiamoci intorno a un tavolo e cerchiamo una soluzione, senza che interessi egoistici impediscano la buona riuscita dei nostri sforzi." Dove sono la dicotomia sovrano-suddito e le altre elaborazioni che hai fatto? I sovrani e i sudditi, viceversa, fin quando fra il popolo e il governo ci saranno interessi privati di pochi che impediscono allo stato di agire nell'interesse del popolo stesso! Insomma la schiavitù ci sarà sempre, in soldoni, fin quando le persone non capiranno di avere in mano il potere e di avere tutti gli strumenti per cambiare i rapporti di forza (dove? nel mondo - ma prima di giungere a La Mecca bisogna uscire dalla propria porta di casa.)
Una visione vagamente mazziniana...

(certo che avere come zio l'assassino di Trockiij non è da tutti, altro che cinepanettoni )
Vecchio 07-05-2020, 12:14   #17095
Esperto
L'avatar di muttley
 

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Una visione vagamente mazziniana...
Per questo penso che Gummo abbia una visione tutt'altro che materialista della politica. Nelle sue parole scorgo quasi un afflato religioso.
E' così che mi viene da pensare a lui

Vecchio 07-05-2020, 12:43   #17096
Esperto
 

https://www.lintellettualedissidente...stian-de-sica/
Vecchio 09-05-2020, 11:29   #17097
Esperto
L'avatar di Antonius Block
 

Altro che Mazzini, adesso nella politica italiana servirebbe un Camillo Benso.
Vecchio 09-05-2020, 13:02   #17098
Esperto
L'avatar di Pablo's way
 

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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
La dicotomia sovranisti-anti sovranisti non esiste e viene usata come grimaldello per attaccare il concetto di sovranità.
Sovranità equivale ad autodeterminazione, e non ci sono state né ci saranno mai della comunità che possano crearsi un futuro senza avere il potere di autodeterminarsi.
Faccio una premessa, mi infilo in un discorso riguardo al quale credo di aver approfondito sicuramente meno di voi altri ma ci provo.

Leggendo queste poche righe mi sorgeva la il dubbio se abbia realmente senso parlare di sovranismo ed autodeterminazione in senso stretto, nel contesto attuale di estrema interconnessione e commistione tra economie e culture e considerndo anche la nostra piccola dimensione, è possibile un sovranismo ed un'autodeterminazione che prescinda da collaborazione, unione, coordinazione di forze economiche e culturali così diverse ma con anche diversi punti in comune?

Mi sembra molto più attuale e percorribile il concetto di comunità, soprattutto nel disastro attuale, dove mi pare abbastanza palese non ce la si possa fare da soli e dove gli sconvolgimenti economici porteranno di nuovo alla contrapposizione di grandi forze economiche mondiali, che autodeterminazione è possibile, che sovranismo è possibile quando un soffio di vento potrà spazzarci via in un attimo?.

Mi ritiro nel mio cantuccio e continuo a leggervi con curiosità.
Vecchio 09-05-2020, 14:12   #17099
Banned
 

Ma al posto di continuare a dare soldi a Alitalia, non costerebbe meno dare delle buone uscite ai dipendenti ?
Ringraziamenti da
gaucho (09-05-2020)
Vecchio 09-05-2020, 18:48   #17100
Esperto
L'avatar di Pablo's way
 

Quote:
Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
Nella mia visione autodeterminazione non corrisponde ad autarchia.
Il fatto che le nostre istituzioni non rispondano agli interessi dei cittadini ma a quello di minoranze interne e/o esterne al paese, è proprio ciò che rende impossibile una 'collaborazione' da pari con tutte le realtà statali ed economiche che ci circondano. .
Lo vedo un po' come un problema abbastanza generalizzato, non esclusivamente italiano, le differenze di "forza" non penso siano eliminabili, le comunità nascono, si sviluppano ed evolvono nel bene o nel male attraverso la costante contrapposizione e o ricerca di compromesso ed equilibrio tra le varie componenti. Le istituzioni sono un po' il frutto di questo gioco di equilibri per come la vedo io.


Quote:
Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
La prerogativa è realizzare la 'democrazia' (governo del popolo), senza queste fondamenta la coordinazione con gli altri stati non potrà esserci perché non sarà fra pari, il dialogo fra due soggetti può esserci se nessuno dei due è menomato. Tanto per fare un esempio banale, come possiamo dialogare da pari con la Russia se parte dei nostri parlamentari, senza aver ricevuto nessun mandato popolare, intrattiene 'rapporti privati' con oligarchi russi per averne un tornaconto economico, o come possiamo trattare da pari con gli Stati Uniti se parte del nostro sistema militare è sottoposto gerarchicamente agli USA, se sul nostro suolo sono dislocate centinaia di bombe atomiche statunitensi. Prima occorre liberarsi dalle catene, poi ci si può (e si deve farlo!) confrontarsi con tutti, facendo le migliori scelte non nell'interesse di una casta ma di tutti gli abitanti della nazione.
Nella mia idea probabilmente ingenua l'Europa è il mezzo migliore per mettersi teoricamente alla pari sul tavolo delle trattativi e degli equilibri mondiali, sempre partendo dal presupposto che da soli siamo troppo deboli per farlo.

Adesso siamo ad un bivio forzato, o ti giochi le tue carte all'interno di un'unione che comunque ha dei rapporti di forza non certo ideali, provando a ritargliarti il tuo spazio (il contrario di quanto fatto negli anni), oppure ti ritrovi a trattare su tavoli ancora più complessi e il prezzo da pagare sarà ancora più alto, per questo credo poco ai sovranismi o per lo meno alle soluzioni che fin qui hanno proposto.

I rapporti con gli USA nascono se vogliamo da una situazione che rischia di essere simile a quella attuale, in brache di tela a chiedere di essere salvati, ed il prezzo è stato alto (seppur poi a mio parere poteva andare anche decisamente peggio tutto sommato).
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