Dalla pagina "Fuochi nella nebbia"
Fra i Monti Lessini si racconta la storia della Scuola Nera, fondata dal Diavolo nel sottosuolo di Venezia: vi potevano accedere solo giovani di pronta intelligenza, che vi avrebbero studiato per 7 anni 7 fra materie oscure ed arti magiche. Alla fine del corso il Diavolo chiedeva una sola cosa, di essere pagato con l'anima di uno di loro, dell'ultimo che avesse lasciato la scuola. Alla fine dell'ultimo anno, il primo usci, ed il sole entrò nell'aula per la prima volta in 7 anni, poi uscirono il secondo, il terzo, il quarto, il quinto ed il sesto, ma quando il settimo stava per uscire si sentì ghermire da dietro. Il settimo studente si voltò dunque e disse: "Maestro, non sono l'ultimo: dietro di me c'è ancora la mia ombra!" e se ne scappò via.
Il Diavolo si impadronì della sua ombra, e furioso chiamò a se anche le ombre degli altri 6, poi scagliò un fulmine che distrusse la scuola e se ne andò.
I 7 si sparsero fra i monti e le valli della Lessinia, riconoscibili per il loro mantello nero, il Libro del Comando che ciascuno aveva sotto il braccio e la mancanza della propria ombra: li chiamavano gli Studenti Neri. Forti degli insegnamenti ricevuti presero ad aiutare i contadini ed i pastori, difendendoli dagli spiriti maligni, rintracciando tesori ed allontanando tempeste: alcune delle loro formule sono rimaste nella tradizione locale come scongiuri, e si narrano ancora le storie delle loro imprese.
Secondo alcuni, questi Scolari Vaganti erano la versione fattasi leggenda dei druidi: gente equivoca per i cristiani, che riceveva insegnamenti segreti dai diavoli in luoghi nascosti. Un'altra tradizione colloca una scuola simile in Romania, fra i monti Carpazi, sempre collegandola a culti precristiani, e di questa seconda scuola parla anche Bram Stoker nel suo "Dracula".